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Istituto Superiore Guglielmo Marconi Classe V A indirizzo Elettrotecnica

Istituto Superiore Guglielmo Marconi Classe V A indirizzo Elettrotecnica Civitavecchia - A.S. 2012/2013. Descrizione progetto. Gare con la bici. Film. Vantaggi. Canzoni. Bici nella Storia. Parte Prima. Bici oggi. Citazioni. Bici Elettrica. Campioni.

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Presentation Transcript


  1. Istituto Superiore Guglielmo Marconi Classe V A indirizzo Elettrotecnica Civitavecchia - A.S. 2012/2013

  2. Descrizione progetto Gare con la bici Film Vantaggi Canzoni Bici nella Storia Parte Prima Bici oggi Citazioni Bici Elettrica Campioni Problematiche della viabilità a Civitavecchia Soluzioni Parte Seconda Descrizione della situazione nel centro città Zone di Bike Sharing/Parking Possibili piste ciclabili Iniziative di sensibilizzazione dei cittadini Convenzioni sull’acquisto

  3. Film • Ladri di biciclette • La vita è bella • Chiedimi se sono felice • ET • Il postino • Pane, amore e fantasia • Bellezze in bicicletta • Nuovo cinema Paradiso • Fantozzi contro tutti • Io non ho paura • Totò al Giro d’Italia • Le biciclette di Pechino • Appuntamento a Belleville • Il seme della follia • Il ragazzo con la bicicletta

  4. Film Esiste il Bicycle Film Festival, il Festival più itinerante al mondo, che della mobilità ha fatto la sua bandiera. il Bff è nato sette anni fa all’Anthology Film Archive, fucina dell’avanguardia cinematografica newyorchese, ed è diretto da BrendtBarbur, che da anni raccoglie e produce film a tema bici.

  5. Film LADRI DI BICICLETTE Anno 1948 Interpreti Elena Altieri (Signora Benefattrice) Vittorio Antonucci (Il ladro) Ida Bracci Dorati (La santona) LianellaCarell (Maria) Lamberto Maggiorani (Antonio Ricci) Enzo Staiola (Bruno) SCENE con la BICI: La bicicletta in questo film è l'oggetto principale della storia poiché, dal momento che ancora le macchine non c'erano, la bicicletta era l'unico mezzo con cui il protagonista poteva svolgere il suo lavoro. Nella trama possiamo vedere la rarità e l'immenso valore che la bici aveva a quel tempo, tanto che la moglie del protagonista impegna i suoi oggetti di valore per poterla acquistare. Possedere una bicicletta era estremamente importante, lo si capisce anche dai furti a cui è soggetta questa “preziosa” bici.

  6. Film LA VITA è BELLA Anno1997 Vincitore di TRE Premi Oscar come miglior film straniero, migliore colonna sonora e miglior attore protagonista. Interpreti Roberto Benigni Nicoletta Braschi Pietro De Silva Giorgio Cantarini SCENE con la BICI: In questo film il protagonista gira per tutta la città in bici. Questa è una tra le scene più belle e famose del film, in cui il protagonista porta tutta la famiglia, moglie e figlio, sulla bici.

  7. Film CHIEDIMI SE SONO FELICE ANNO 2000 INTERPRETI Aldo Giovanni Giacomo Paola Coltellesi MaxPisu SCENE con la BICI: La scena dove è maggiormente presente la bici è quando Giovanni con Giacomo escono a fare un giro all'aperto nelle campagne. Giacomo vorrebbe sfruttare l'occasione per parlare dei suoi problemi d'amore con Giovanni, ma non è cosi perché Giovanni è talmente attratto dalla natura e dagli animali intorno a loro che invece di ascoltarlo lo interrompe facendo i versi degli animali.

  8. Film E.T. L'EXTRATERRESTRE ANNO1982 Vincitore di 4 Premi Oscar: Miglio sonoro, miglior montaggio sonoro, migliori effetti speciali, migliore colonna sonora INTERPRETI Henry Thomas Peter Coyote Dee Wallace-Stone Thomas Howell Drew Barrymore SCENE con la BICI: In questo film la bici è l'unico mezzo di trasporto per salvare il piccolo alieno E.T. I 2 salgono sulla bici ed il ragazzo comincia a pedalare con tutte le sue forze per raggiungere la navicella prima che arrivino i soldati della N.A.S.A.Il ragazzo stremato ad un certo punto scivola e cade in un burrone, ma con i super poteri dell'alieno riesce a pedalare anche nell'aria e quindi a salvare l'alieno e raggiungere la sua navicella

  9. Film Totò al GIRO D’ITALIAANNO1948 INTERPRETI Totò: il prof.UgoCasamandrei Giuditta Rissone: la madre Isa Barzizza: Doriana, la giurata Walter Chiari: Bruno, il giornalista SCENA con la BICI Totò al Giro d'Italia: Scena in cui Totò (Prof. Casamandrei), si ferma a mangiare e a pescare durante la corsa, tanto con “quattro pedalate”, riprenderà gli altri ciclisti.

  10. Film IL POSTINO ANNO 1994 INTERPRETI Massimo Troisi: Mario Ruoppolo (il suo ultimo film) Philippe Noiret: Pablo Neruda Maria Grazia Cucinotta: Beatrice Russo Linda Moretti: donna Rosa Renato Scarpa: Giorgio Serafini Mariano Rigillo: Di Cosimo Anna Bonaiuto: Matilde SCENA con la BICI La bicicletta è sempre con il postino, grazie alla quale, Massimo Troisi consegna le lettere e vari documenti.

  11. Film Film famoso è Bellezze in bicicletta (1951), in cui due ballerine, Silvana Pampanini e Delia Scala partono in pullman per Milano, per raggiungere la compagnia di Totò, ma dopo numerose disavventure sono costrette a proseguire il viaggio in bicicletta. Anche chi non l’ha visto avrà memoria della famosa scena dove viene cantata la canzone “Ma dove vai bellezza in bicicletta/così di fretta pedalando con ardor?” Anche se non protagonista, indimenticabile la bici di Anthony Quinn in una scena La Strada (1954) di Federico Fellini. La Bianchi di colore rosso ne Il prete bello (1989) di Mazzacurati (tratto dall'omonimo romanzo di Goffredo Parise).

  12. Canzoni Una bici non si amasi lubrifica, si modificasi declama come una poesia per volare via (Silenziosa Velocità, Paolo Conte)

  13. Canzoni Sul versante italiano, impossibile non citare le molte canzoni dedicate a nomi famosi del ciclismo, dai due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta/ con un’unica passione per la bicicletta de Il bandito e il campione di Francesco De Gregori, a Bartali di Paolo Conte, a Coppi di Gino Paoli, Gimondi e il campione di Ruggeri fino a Cocciante che passeggiava in bicicletta accanto a te e pedalava senza fretta la domenica mattina. Poi il capolavoro, sempre di Conte, Diavolo Rosso (dedicata a Gerbi) e Le biciclette bianche di Caterina Caselli 1967, su testo di Francesco Guccini, ispirata al movimento olandese dei “provos”, una variante europea degli hippy californiani, che coltivavano un’utopia di mondo nuovo, nel quale la tecnologia sarebbe stata azzerata e i mezzi di comunicazione sostituiti da biciclette bianche, date gratuitamente a tutti.

  14. Canzoni Infine, Bicycle Racedei Queen (“I want to ride my bycicle/I want to ride my bike”), Bikedei Pink Floyd, nell’albumd'esordioThe piper at the gates of dawn, 1967, Broken bicycles di Tom Waits e Bicycle song dei Red Hot Chili Peppers.

  15. Citazioni “La bicicletta insegna cos'è la fatica, cosa significa salire e scendere - non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri - insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi”. Ivan Basso “La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti”. Albert Einstein “Il principio filosofico fondamentale è: ogni corpo su una bicicletta assiste a uno spostamento del proprio sguardo sul mondo. All'esterno ci si sposta in bicicletta, ma all'interno è la bicicletta che ci sposta”. Didier Tronchet “Santa bicicletta: sempre lei protagonista. da bambini e da grandi, da amatori e da campioni. Non serve farle un monumento. Nel cuore c’è già”.  Candido Cannavò

  16. Citazioni “Nessuna delle nostre piccole sofferenze quotidiane resiste a un buon colpo di pedale. Tristezza, attacchi di malinconia… inforchiamo la bicicletta e fin dalle prime pedalate abbiamo l'impressione che un velo si squarci”. Didier Tronchet “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza”. Herbert George Wells “Santa bicicletta: sempre lei protagonista. da bambini e da grandi, da amatori e da campioni. Non serve farle un monumento. Nel cuore c’è già”.  Candido Cannavò

  17. Campioni Marco Pantani Grande ciclista su strada, con caratteristiche di scalatore puro. Professionista dal 1992 al 2003, vinse un Giro d'Italia e un Tour de France, entrambi nel 1998. Fu anche medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995. Soprannominato 'il pirata', ottenne i suoi migliori risultati nelle corse a tappe: è tutt'oggi l'ultimo italiano ad aver vinto il Tour (33 anni dopo Gimondi). Escluso dal Giro del 1999 a seguito di un valore ematocrito al di sopra del consentito, Pantani risentì del clamore mediatico suscitato dalla vicenda e, pur tornato alle gare non molto tempo dopo, raggiunse solo sporadicamente i livelli cui era abituato. Considerato, assieme a Gino Bartali, CharlyGaul e Federico Bahamontes, uno dei più grandi scalatori di ogni epoca.

  18. Campioni Francesco Moser Professionista dal 1973 al 1988, con 273 vittorie su strada da professionista precede Beppe Saronni (193) e Mario Cipollini (189) e risulta a tutt'oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi. È terzo assoluto a livello mondiale, alle spalle di Eddy Merckx (426) e Rik Van Looy (379). Nella sua carriera vinse un Giro d'Italia (1984), sempre nello stesso anno la MilanoSanremo, 3 vittorie consecutive nella ParigiRoubaix (dal 1978 al 1980), 2 Giri di Lombardia (nel 1975 e 1978). Vinse anche due Campionati Mondiali, uno su pista nell'inseguimento nel 1976 e uno su strada in linea nel 1977, oltre a due Campionati italiani nel 1979 e 1981. Famosa fu anche la rivalità con Giuseppe Saronni, in maniera simile a quanto era successo quasi trenta anni prima con Fausto Coppi e Gino Bartali.

  19. Campioni Felice Gimondi Professionista dal 1965 al 1979, è uno dei cinque corridori ad aver vinto la tripla corona: Tour de France (1965), Giro d'Italia (1967, 1969 e 1976) e Vuelta a España (1968). Fu in grado di ottenere numerosi importanti successi nonostante la sua carriera sia coincisa in gran parte con quella del "cannibale" Merckx. Rispetto al fiammingo ebbe comunque una maggiore longevità ad alti livelli, avendo iniziato a vincere al Tour de France nel 1965 e terminato nel 1976, la sua ultima grande stagione da protagonista, con la vittoria al Giro d'Italia e alla ParigiBruxelles

  20. Campioni Fausto Coppi Soprannominato il Campionissimo o l'Airone, fu il corridore più vincente e famoso dell'epoca d'oro del ciclismo, ed è considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi. Nella sua carriera vinse: 5 volte il Giro d'Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), 2 volte il Tour de France (1949 e 1952), 5 volte (record assoluto) il Giro di Lombardia (1946, '47, '48, '49 e 1954), 3 volte la MilanoSanremo (1946, 1948 e 1949) e i successi alla ParigiRoubaix e alla Freccia Vallone nel 1950. Fu anche Campione del Mondo nel 1953. Leggendaria la sua rivalità con Gino Bartali. Memorabile è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta durante una salita al Tour del '52. A più di 50 anni dalla sua morte, la sua popolarità e fama appaiono immutate

  21. Campioni Gino Bartali Professionista dal 1934 al 1954, vinse 3 Giri d'Italia (1936. 1937, 1946) e due Tour de France (1938 e 1948). La sua carriera, più vecchio di Coppi di 5 anni, fu notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori. Soprannominato Ginetaccio, fu grande avversario di Coppi. Leggendaria la loro rivalità. Costante Girardengo Vinse due volte il Giro d'Italia, tre volte il Giro di Lombardia, sei volte la MilanoSanremo e detiene ancora oggi il record di vittorie nel Campionato italiano su strada con 9 vittorie. In carriera vinse 94 corse su strada e 165 su pista. Decise di ritirarsi dalla sua attività professionistica a 35 anni, perché non riusciva più a competere con i giovani emergenti del ciclismo mondiale.

  22. Gare con la bici

  23. Gare con la bici La prima corsa ciclistica documentata si tenne il 31 maggio 1868 su un tratto di 1200 metri all'interno del Parco di Saint-Cloud vicino Parigi fu vinta da James Moore, un inglese residente in Francia. La prima corsa a coprire la distanza fra due città fu la Parigi-Rouen nel 1869. In Italia la prima corsa ciclistica su strada ad essere disputata fu la Firenze-Pistoia disputata il 2 febbraio 1870, organizzata dal neo costituito veloce club. Parteciparono 19 dei 23 concorrenti iscritti che si sfidarono sul percorso fra le due città, 33 chilometri in sella a primordiali biciclette. Vi è chi la definisce la prima gara su strada in assoluto, di certo fu la prima di quel tipo, internazionale.

  24. Gare con la bici Ciclismo su strada Tra le corse di un giorno più famose ci sono la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi, il Giro di Lombardia e i Giochi Olimpici estivi che si svolgono ogni 4 anni. Le corse a tappe sono il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta a España: queste corse durano ciascuna tre settimane e si articolano su 20-22 tappe, in linea o a cronometro. Altre importanti corse a tappe, anche se più brevi, sono il Giro di Svizzera, la Volta Ciclistica a Catalunya e la Tirreno-Adriatica.

  25. Gare con la bici Il ciclismo su pista consiste in una serie di competizioni che si svolgono in un velodromo, cioè una pista (all'aperto o al chiuso) formata da due rettilinei e da due curve particolarmente inclinate per vincere la forza centrifuga. Gli obiettivi primari dei ciclisti su pista sono i Giochi Olimpici aperti ai dilettanti e ai professionisti, che si svolgono ogni quattro anni, ma anche i campionati del mondo (con cadenza annuale), le prove di Coppa del mondo e le Sei giorni, che si disputano nel corso dell'anno nelle più prestigiose piste di tutto il mondo. Tra le specialità si possono distinguere la velocità e l’inseguimento, sia individuali che a squadre, la cronometro, la corsa a punti, l’americana, il keirin, l’eliminazione e lo scratch. Diffuse un tempo anche le prove di velocità in tandem e il mezzofondo. Specialità più moderna è invece l’omnium, comprendente sei prove di diverso tipo.

  26. Gare con la bici Il ciclocross è una particolare disciplina, non olimpica, praticata soprattutto in autunno e nei mesi invernali. Viene talvolta praticata anche da ciclisti specialisti su strada durante l'interruzione della loro attività agonistica. I percorsi presentano pendenze variabili, salite e discese brevi e molto ripide, molte curve angolate e tratti su sentiero strettissimo che li costringe ad una fila indiana. Vengono allestiti solitamente su tratti sterrati o sabbiosi, in prati e boschi, e raramente presentano tratti in asfalto (abitualmente solo il rettilineo d'arrivo). Le gare più importanti sono i campionati del mondo, le prove di Coppa del mondo e delle competizioni multiprova come il Superprestige e il TrophéeGazet van Antwerpen.

  27. Gare con la bici Negli ultimi anni si è diffusa la specialità del mountain biking, disputata su particolari biciclette. Esistono diverse specialità, ognuna caratterizzata dalle diverse caratteristiche dei percorsi e dei mezzi utilizzati per affrontarli. Le principali sono: - Cross Country(XC o XCO), gare brevi e intense su percorsi relativamente poco tecnici affrontate con biciclette leggere e scattanti; - Marathon (XCM) simile al cross country ma con distanze maggiori (di solito tra i 1000 km e i 5000 km); - Downhill(DH), gare di sola discesa su percorsi molto tecnici affrontate con biciclette rinforzate e dotate di sospensioni con lunga escursione; - Dual slalom (DS), competizioni tra due biker, in brevi tracciati paralleli con salti, curve e ostacoli, è stato sostituito dal four-cross; - Four-cross (4X), competizioni ad eliminazione tra quattro biker, in brevi tracciati con salti e ostacoli, simile allo skicross; - Cross country eliminator(XCE), gare di cross country a eliminazione, con formato simile al Four-cross; - Free-ride si sviluppa su percorsi prevalentemente pianeggianti o con discese tecniche.

  28. Gare con la bici L'ultima nata tra le specialità del ciclismo, l'ultraciclismo, presenta competizioni che consistono nel gareggiare su lunghe distanze, su di una bicicletta da strada o una mountain bike o una handbike. Le distanze possono variare da un minimo di 700 km ad un massimo di 5200 km oppure possono essere predeterminate da una durata "codificata" in: 6, 12, 24 o più raramente 48 ore. Solitamente le gare vengono affrontate in solitaria, ma esistono anche gare che vengono disputate con la partecipazione di squadre formate da ciclisti dello stesso sesso o squadre miste. L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) non ha ancora riconosciuto l'ultraciclismo come sport ufficiale.

  29. La bicicletta: Apriamo gli occhi su questo mezzo alternativo economico e pulito.

  30. I vantaggi della bici: • Questo semplice mezzo a due ruote è senza dubbio il ''mezzo'' di trasporto individuale più versatile e soprattutto meno costoso.

  31. I vantaggi della bici: La bicicletta è un mezzo molto versatile perchè può essere parcheggiata con molta facilità riducendo così i costi e il pensiero di andare a cambiare il ticket del parcheggio.

  32. I vantaggi della bici: La bicicletta non va a benzina quindi non si può andare in contro a eventuali scioperi o aumenti ( ormai sproporzionati ) di carburanti; la manutenzione è semplice ed economica.

  33. Comodità della bici: Non ci sarebbe la difficoltà di incappare in lunghissime e noiosissime file del traffico che fanno perdere tempo e pazienza. Un altra cosa molto importante, anzi la cosa principale, è che ci sarebbero molti meno incidenti che provocano poi diverse vittime della strada.

  34. Poi un altro lato molto positivo dell'andare in bici sarebbe l'attività che si svolge per utilizzarla; studi scientifici dimostrano che l’uso della bicicletta fa molto bene al sistema cardio-vascolare, al sistema respiratorio e al sistema scheletrico-muscolare.

  35. Tuttiin bici La bicicletta è un mezzo che viene usato già in modo notevole in altri Paesi del Mondo come mezzo di trasporto alternativo, grazie alla costruzione di piste ciclabili. Così facendo in Italia si ridurrebbero di gran lunga importanti problemi che angosciano le nostre città, come il traffico, lo stress e soprattutto l'inquinamento.

  36. Bici nella Storia Le biciclette moderne si sono evolute a partire dai modelli di veicoli del XVII secolo. Nel 1790 il francese De Sivrac aveva realizzato il "celerifero", privo di manubrio, consistente in una trave di legno a cui erano fissate le ruote; il conducente sedeva su un cuscino posto sulla trave e muoveva il mezzo spingendolo con i piedi sul suolo. Al 1818 risale invece il progetto del tedesco K.F. Drais von Sauerbronn della "draisina" (dal nome del suo inventore), il primo veicolo a due ruote, una di maggior dimensioni rispetto all’altra, dotato di un manubrio imperniato sul telaio, che permetteva di sterzare variando la direzione di marcia.

  37. Bici nella Storia

  38. Bici nella Storia I perfezionamenti che seguirono portarono alla nascita della bicicletta attuale: nel 1870 vennero introdotte ruote di uguali dimensioni, nel 1874 la trasmissione posteriore con catena, nel 1889 i primi pneumatici anteriori e posteriori, nel 1890 i cuscinetti a sfere, che riducevano notevolmente lo sforzo muscolare per la propulsione e, infine, all'inizio del XX secolo, i freni. Bicicletta dei Bersaglieri Ciclisti, usata durante la Prima guerra mondiale

  39. Bici nella Storia Sin dalle sue origini la bicicletta fu ampiamente usata dagli strati popolari, non soltanto per motivi di lavoro, ma anche in funzione politica e, nel corso della lotta di Liberazione, per compiere azioni di vario tipo, contro i nazifascisti. In Italia la paura della bicicletta da parte dei reazionari ha una data certa e molto antica e una firma tanto famosa quanto odiata dalle forze popolari: quella del generale Fiorenzo Bava Beccaris, nelle vesti di Regio Commissario Straordinario, durante i moti del maggio del 1898a Milano. Oltre ad ordinare una sanguinosa repressione, il generale fece affiggere un manifesto che decretava il divieto nell'intera provincia di Milano della «circolazione delle Biciclette, Triciclie Tandem e simili mezzi di locomozione».

  40. Bici nella Storia Più o meno con gli stessi termini, oltre alla minaccia della fucilazione, le forze dell’ Asse proibirono durante la loro occupazione del territorio italiano, in funzione anti-partigiana, l'uso della bicicletta. Quel divieto, però, avrebbe significato in città come Milano o Torino, il blocco della produzione, giacché la maggior parte degli operai la usava per recarsi al lavoro e così il provvedimento fu ritirato. Nell'immediato dopoguerra, la bicicletta fu molto diffusa, specialmente nelle campagne. Per i braccianti era l'unico mezzo di locomozione, usato, oltre che per il lavoro, in occasione di grandi manifestazioni o degli scioperi indetti dalla Lega dei braccianti.

  41. Bici nella Storia In quelle giornate di lotta, masse imponenti si radunavano per impedire ai crumiri di i recarsi nei posti di lavoro. Contro le biciclette, appoggiate nelle sponde dei fiumi, si accanivano con particolare durezza, schiacciandole e rendendole inutilizzabili, le camionette della «Celere» di Mario Scelba, una polizia di pronto intervento, utilizzata soprattutto in occasione degli scioperi operai. Questa furia devastatrice non arrestò però lo svilupparsi di grandi battaglie per ottenere migliori condizioni di vita.

  42. La Bici oggi Oggi esistono biciclette di dimensioni e caratteristiche variabili, che si adattano alla taglia e alle esigenze di diverse persone : si va dalle biciclette da città, a quelle da corsa, alle più recenti mountain bike, particolarmente adatte ai percorsi fuori strada

  43. La Bici oggi Ai giorni d’oggi, quasi definitamente scomparsa, come mezzo di trasporto, soprattutto nelle grandi città e nel Sud Italia, la bicicletta è ora per gli italiani un oggetto di divertimento per il tempo libero o un attrezzo sportivo per il semplice benessere fisico. Se dal trasporto passiamo al passatempo e alla forma fisica le cose cambiano radicalmente. La bicicletta torna ad essere l'oggetto del desiderio, il giocattolo da tirar fuori la domenica mattina per uscire con la famiglia o per imitare i campioni del pedale.

  44. Statistiche Il 49% dei proprietari usa la bicicletta esclusivamente nel tempo libero. Di questi il 21% solo nel week end, il 20% solo durante le vacanze. L'utilizzo della bici nel tempo libero risulta nettamente più alto tra i giovani. Dopo un periodo di declino dovuto alla massiccia motorizzazione, la bicicletta conosce oggi un ritorno di popolarità come mezzo di trasporto da città, agile economico più adatto all’ambiente, e come strumento sportivo. Ferrara è la città con il maggior numero di biciclette per abitante (all'entrata della città spesso si trova un cartello recante la scritta "Città delle Biciclette").

  45. Statistiche

  46. Statistiche in Europa In alcune città d'Europa l'uso urbano della bicicletta viene incoraggiato con la creazione di piste ciclabili che riducono i rischi della circolazione nel traffico. Nei Paesi Bassi più di una bicicletta per abitante e ogni olandese percorre in media 1019 km all'anno. In Italia ci sono 0,44 biciclette per abitante. Nella città di Münster, in Germania, ci sono più biciclette che abitanti. Anche nella capitale tedesca, Berlino, le biciclette sono molto diffuse, tanto dall'avere le piste ciclabili affiancate alla maggior parte dei marciapiedi.

  47. Statistiche in Europa Berlino Münster

  48. Statistiche in Europa

  49. La struttura

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