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APULIA: POLO BIBLIODOCUMENTALE DELL’IDENTITA’ REGIONALE IL PROGETTO IN 14 SLIDES vers. 18/06/09

Teca del Mediterraneo (capofila) Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea Fondazione Gramsci di Puglia Fondazione Giuseppe Di Vagno Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma Accademia di Belle Arti di Bari.

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APULIA: POLO BIBLIODOCUMENTALE DELL’IDENTITA’ REGIONALE IL PROGETTO IN 14 SLIDES vers. 18/06/09

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Presentation Transcript


  1. Teca del Mediterraneo (capofila)Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia ContemporaneaFondazione Gramsci di PugliaFondazione Giuseppe Di Vagno Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma Accademia di Belle Arti di Bari APULIA: POLO BIBLIODOCUMENTALE DELL’IDENTITA’ REGIONALE IL PROGETTO IN 14 SLIDES vers. 18/06/09

  2. I PARTNERS DI PROGETTO E I NUCLEI TEMATICI DELL’ARCHIVIO “Apulia: polo bibliodocumentale dell’identità regionale” è un archivio con contenuti in formato sia cartaceo che digitale, frutto del partenariato di 6 istituzioni culturali: Teca del Mediterraneo-Biblioteca Multimediale e Centro di documentazione del Consiglio Regionale della Puglia (capofila), IPSAIC, Fondazione Gramsci di Puglia, Fondazione Giuseppe Di Vagno, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Accademia di Belle Arti di Bari. Nell’archivio è possibile consultare materiali bibliodocumentali che concorrono a declinare l’identità regionale pugliese in continua ridefinizione, elaborata “unendo” passato, presente e futuro, con focalizzazione su due nuclei tematici ritenuti di particolare interesse: quello artistico sullo spettacolo e quello storico-memorialistico-economico-sociale. Il nucleo dello spettacolo è implementato da Teca del Mediterraneo con l’ausilio della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e dell’Accademia di Belle Arti per azioni specifiche, quello storico-memorialistico ed economico-sociale dalle altre tre istituzioni. L’archivio “Apulia” nella sua configurazione cartacea è costituito da varie ricerche già pubblicate o in corso di pubblicazione, mentre nella sua configurazione digitale è costituito da un “repository” in cui – a regime - è possibile recuperare nel WWW oltre 2.000 documenti, sia schede catalografiche di monografie, riviste, carte d’archivio, fotografie, reperti a/v, sia veri e propri “full text” (testuali, iconografici, sonori); l’archivio comprende anche la produzione di alcuni videodocumentari. L’archivio “Apulia” nella sua configurazione digitale è consultabile attraverso una sezione specifica del sito web di Teca del Mediterraneo; le digitalizzazioni sono riversate anche in Indice SBN tramite il polo SBN della Provincia di Foggia.

  3. L’IDENTITA’: IDEA-GUIDA DELL’ARCHIVIO Il concetto di identità è l’idea-guida dell’archivio “Apulia”. Esso: • non è declinato in modo sincronico, ma diacronico, dal momento che è il risultato delle sedimentazioni accumulatesi nel corso del tempo in stretta connessione con il corso del presente e con la prospettazione del futuro • non è ristretto entro una dimensione uniformemente regionale ma intende cogliere le sinergie e le relazioni con il contesto in primo luogo mediterraneo • non enfatizza un unico tematismo ma approfondisce due insiemi di percorsi tematici non omogenei, non esausitvi ma ritenuti esemplari: quello storico-memorialistico ed economico-sociale e quello artistico dello spettacolo Il concetto di identità regionale, “frame” in continua ridefinizione, viene articolato nell’archivio “Apulia” come differenza e non come uniformità culturale, affonda le sue radici nel secoli passati, ma metabolizza il presente e il futuro, si connota con una vocazione nettamente mediterranea, elabora più approcci tematici con l’intento di conseguire non l’esausitività ma l’esemplarità.

  4. IL “CONTENT” GENERALE DELL’ARCHIVIO: IL NUCLEO TEMATICO STORICO-MEMORIALISTICO ED ECONOMICO-SOCIALE Il filone storico-memorialistico ed economico-sociale è articolato attorno a tre temi: A-Puglia e Mezzogiorno La costruzione di una identità pugliese trova nel periodo compreso fra gli ultimi anni dell’800 e i primi decenni del 900 i suoi momenti fondanti: matura l’impegno meridionalistico, si approfondisce la conoscenza delle diverse realtà territoriali di cui il Mezzogiorno si compone, giunge a compimento un percorso che vede lo storico policentrismo della regione pervenire all’accettazione sia di nuove gerarchie (Bari città principale) sia di una visione più compiutamente regionalistica con cui misurarsi nel contesto nazionale. Studi geografici, storici, politici (Colamonico, De Giorgi, Viterbo, Maranelli, Salvemini, Fiore, Fioritto, Stampacchia, Lucarelli…), la creazione di due grandi istituzioni (Acquedotto Pugliese e Fiera del Levante), l’operato di quanti indagano e agiscono per una configurazione più progressiva del mercato del lavoro (Giorgio, Colella, Pastore, Di Vittorio) innervano in modo compiuto la formazione di una nuova identità regionale. B-Modernizzazione della Puglia Successivamente alla seconda guerra mondiale si verifica in Puglia un intenso processo di trasformazione del sistema socio-economico, determinato dalla legge stralcio di riforma agraria, dalla nascita dell’Ente di Riforma Fondiaria di Puglia. Lucania e Molise , dalla legge istitutiva della Cassa del Mezzogiorno, dalla politica dei poli industriali di sviluppo (Bari, Brindisi, Taranto, Manfredonia). L’identità regionale si ricostituisce attraverso l’integrazione fra la tradizionale attività agricola e la nuova civiltà industriale. La rinata attenzione per i Paesi del Mediterraneo implementa speranze di una Puglia moderna protesa oltre i suoi confini, come testimoniano atti di convegni e riviste (basti pensare a “Civiltà degli scambi”) e l’azione di trusts di meridionalisti. C-Regione e regionalizzazione Questa fase si apre con la creazione del CRPE (Comitato Regionale per la Programmazione Economica): esso aspira per la prima volta a far operare le rappresentanze economiche e politiche locali in termini di “Regione Puglia”. Il processo si conclude con la istituzione dell’Ente Regione Puglia e con l’elezione dei suoi organi; un primo assestamento del processo si ha per effetto del DPR 616/1975, che trasferisce alla neonata Regione specifiche competenze centrali. Il processo di regionalizzazione diventa più complesso e trova vettori di avanzamento sia dal basso verso l’alto (con l’interlocuzione fra il sistema delle Autonomie locali subregionali e il Governo regionale), sia dall’alto verso il basso: si pensi alle politiche culturali in ambito Casmez con la diffusione dei Centri di Servizio Culturali, ovvero più recentemente ai primi dibattiti sulla configurazione federalistica che potrebbe assumere un più accentuato regionalismo ed un più spinto processo di regionalizzazione.

  5. DELL’ARCHIVIO: IL FILONE DELLO SPETTACOLO IL “CONTENT” GENERALE DELL’ARCHIVIO: IL NUCLEO TEMATICO DELLO SPETTACOLO Il filone dello spettacolo è articolato attorno a quattro temi: A – Innovazione ed europeizzazione dello spettacolo Emerge a questo proposito l’esperienza esemplare del CUT Bari, il cui repertorio e le cui occasioni di scambio internazionale hanno contribuito in modo rilevante a “svecchiare” il panorama teatrale pugliese. B – Esperienza comunitaria e “politica” Successivamente alla metà degli anni 60 del secolo XX, sull’onda di suggestioni planetarie, anche in Puglia si sviluppa una tendenza di “teatro politico” animato da innumerevoli gruppi operativi, tutti giovanili, la cui influenza è notevole perfino sulle modalità organizzative dello spettacolo e sul dibattito correlato. C – Teatro civile e in vernacolo Il secolo XX si caratterizza per un fiorire di Autori di teatro pugliesi interessati a portare sulle scene aspetti identitari che riguardano non solo l’utilizzo del vernacolo o contenuti folklorici, ma anche le grandi vicende storico-sociali di una importante regione del Mezzogiorno quale la Puglia: paradigmatici sono per un verso “Giorni di lotta con Di Vittorio” (1971) di Nicola Saponaro, per un altro le opere di Rino Bizzarro (ad esempio la maschera Don Pancrazio Cucuzziello) e di Vito Maurogiovanni. D – Cineasti e musicisti per lo spettacolo Il progetto focalizza in modo specifico il restauro digitale e la riedizione sonorizzata ad hoc del film muto pugliese “Idillio infranto” (1931). Mentre la valorizzazione dei cineasti pugliesi e dei musicisti pugliesi per il cinema e per il teatro operistico è oggetto di ricerche a stampa.

  6. LE RICERCHE IN FORMATO CARTACEO E I VIDEODOCUMENTARI Le ricerche finora pubblicate nel contesto dell’archivio “Apulia” sono state le seguenti: “Attraverso il teatro. Cronache dal CUT/Bari egli anni dell’innovazione”, a cura di B.Acquaviva, V.Attolini, P.Bellini, A.Marrese, E.Pani, Edizioni dal Sud, 2004; V.Attolini, A.Marrese, Maria A.Abenante, “Cineasti di Puglia. Autori Mestieri Storie”, Adda Editore, 2006; “Cineasti di Puglia. Film Paesaggi Associazioni”, a cura di V.Attolini, A.Marrese, Maria A.Abenante, Edizioni dal Sud, 2007; “Ombre sonore. Musica, cinema e musicisti di Puglia”, a cura di P.Moliterni, Edizioni dal Sud, 2008; “Puglia futurismo e ritorno”. Materiali scelti della collezione di Carmelo Calò Carducci”, a cura di Maria A. Abenante, Edizioni dal Sud, 2009; “Operisti di Puglia dalle origini al Settecento”, a cura di L.Mattei, Edizioni dal Sud, 2009. Sono in corso di elaborazione: Il completamento della investigazione sugli “operisti di Puglia”, una pubblicazione sul musicista pugliese Raffaele Gervasio nel centenario della nascita, un videodocumentario sul musicista e cantastorie pugliese Enzo Del Re, un videodocumentario sul musicista Nino Rota di cui si focalizza una selezione di pezzi musicali e documentali reperiti nelle TecheRAI della Puglia. La convenzione specifica con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma riguarda il restauro digitale e la sonorizzazione ad hoc del film muto pugliese “Idillio infranto” (1931).

  7. LE TIPOLOGIE DOCUMENTALI IN FORMATO DIGITALE Gli oltre 2.000 documenti da indicizzare in formato digitale sono di 4 tipologie native, che possono presentarsi anche combinate fra loro dando luogo a tipologie derivate (ad es. audio/video): • testo: ad es. scheda catalografica e/o abstract di monografia, di articolo di quotidiano o rivista, di banca-dati, di “letteratura grigia”, di risorsa elettronica e sito web; apparato critico-documentale; lettera; carta musicale; tabella • immagine statica: ad es. ritaglio di giornale; fotografia; bozzetto; disegno; locandina; mappa e carta geografica; grafico; “full-text” • immagine in movimento: ad es. film o videodocumentario • suono: ad es. registrazione di canto, musica, sonorizzazione varia; registrazione di monologo/dialogo orale o di intervista.

  8. LE LINEE DI ATTIVITA’ DEL PROGETTO Sul piano gestionale, le 5 linee di attività del progetto riguardano: Linea 1: Top management e start-up Linea 2: Condivisione dell’archivio nel WWW Linea 3: Selezione documenti sullo spettacolo Linea 4: Selezione documenti storico-memorialistici ed economico-sociali Linea 5: Indicizzazione digitale dei documenti selezionati

  9. LINEA DI ATTIVITA’ 1: TOP MANAGEMENT E START-UP Le azioni sono svolte dal partner capofila (Teca del Mediterraneo): ● Stipulazione partenariato di progetto fra le 6 istituzioni culturali (protocollo d’intesa del 1/6/05 fra Teca, IPSAIC, Fondazione Gramsci, Fondazione Di Vagno; limitatamente alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, convenzione del 28/2/08; limitatamente all’Accademia di Belle Arti di Bari, protocollo d’intesa del 13/2/06) ●Accordi eventuali con altre biblioteche, specie di Terra di Bari, che utilizzano il sw Sebina On Line ● Direzione ricerche ed editing pubblicazioni a stampa (configurazione del progetto in formato cartaceo) ● Introito co-finanziamento Consiglio Regione Puglia (delib. UdP 159 del 27/11/06) ● Introito co-finanziamento Associazione TRANSTV ● Introito co-finanziamento APQ Regione Puglia-MIBAC (codice progetto: RIMBC 2) ● Definizione del progetto esecutivo limitatamente alla configurazione in formato digitale (determinazione dirigenziale n° 21 del 8/7/08) ● Affidamenti e stipule di contratti e protocolli vari (COCOCO, consulenti, prestatori di servizio, convenzioni, liberatorie, etc.: determinazione dirigenziale n° 25 del 5/6/09) ● Attivazione del colloquio con Indice SBN (convenzione con Biblioteca La Magna Capitana della Provincia di Foggia del 30/1/09) ● Eventuali rimodulazioni progettuali ● Monitoraggio e contabilità del progetto ● Informazione e comunicazione

  10. LINEA DI ATTIVITA’ 2: CONDIVISIONE DELLA PARTE DIGITALE DELL’ARCHIVIO NEL WWW Le azioni sono svolte dal partner capofila (Teca del Mediterraneo), che le implementa in alcuni casi affidandole “in outsourcing”: ● Acquisizione licenze SOL (Sebina Open Library Back Office SBN e Sebina Opac Open Library) ● Ampliamento RAM server Titano di Teca del Mediterraneo da 1 a 4 Gbyte ● Tirocinio e formazione per utilizzo licenze SOL (12 giornate) ● Implementazione sezione web dell’archivio all’indirizzo http://bcr.puglia.it/apulia.htm, con ricerca dei documenti nell’OPAC di Teca del Mediterraneo ●Inserimento dell’archivio in Indice SBN

  11. LINEA DI ATTIVITA’ 3: SELEZIONE DOCUMENTI SULLO SPETTACOLO Le azioni consulenziali sono svolte sotto la responsabilità del partner capofila sulla base dei temi già indicati, con affidamento di alcune azioni all’Accademia di Belle Arti di Bari. Il restauro digitale e sonorizzazione ad hoc del film muto “Idillio infranto” viene effettuato in partenariato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

  12. LINEA DI ATTIVITA’ 4: SELEZIONE DOCUMENTI STORICO-MEMORIALISTICI ED ECONOMICO-SOCIALI Le azioni consulenziali sono svolte sotto la responsabilità dei partners IPSAIC, Fondazione Gramsci di Puglia, Fondazione Giuseppe Di Vagno sulla base dei temi già indicati.

  13. LINEA DI ATTIVITA’ 5: INDICIZZAZIONE DIGITALE DEI DOCUMENTI SELEZIONATI Le azioni biblioteconomiche sono svolte affidate in “outsourcing” agli organismi Ninive e Iride sotto la responsabilità del partner capofila Teca del Mediterraneo.

  14. RIPARTO BUDGET DISPONIBILE PER L’ARCHIVIO IN CONFIGURAZIONE DIGITALE(in totale: € 378.152,00) Risorse provenienti dal Consiglio Regionale della Puglia (€ 118.152,00) Risorse provenienti dall’APQ Regione Puglia-MIBAC (€ 250.000,00) Risorse provenienti dall’Associazione TRANSTV (€ 10.000,00)

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