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Multiutility: una risorsa per l’ambiente e il sociale

Multiutility: una risorsa per l’ambiente e il sociale. Obbligati al Recupero: tra cooperazione sociale e formazione professionale Bologna, 17 settembre 2010. Il Gruppo Hera.

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Multiutility: una risorsa per l’ambiente e il sociale

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  1. Multiutility:una risorsa per l’ambiente e il sociale Obbligati al Recupero: tra cooperazione sociale e formazione professionale Bologna, 17 settembre 2010

  2. Il Gruppo Hera IlGruppo Hera è nato il 1° novembre 2002 dall’aggregazione di 13 aziende di servizi pubblici operanti in Emilia Romagna. In seguito all’acquisizione di Agea Ferrara nel 2004, di Meta Modena nel 2005, di Aspes Pesaro e SAT Sassuolo nel 2007, Hera diventa la seconda multiutility in Italia per fatturato. Il Gruppo Hera offre servizi energetici, idrici e ambientali in 6 province dell’Emilia-Romagna (Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara e Modena) e nella provincia di Pesaro e Urbino. Alcuni dati significativi (anno 2009): Ricavi: 4,2 miliardi di euro Popolazione servita: 3 milioni Gas venduto: 2,8 miliardi di m3 Acqua venduta: 257 milioni di m3 Rifiuti raccolti: 1,8 milioni di t Rifiuti trattati: 5,1 milioni di t Lavoratori: 6.481 Azionisti pubblici: 62% Hera S.p.A. è quotata alla borsa di Milano dal giugno 2003.

  3. I servizi • Servizi energetici • Vendita e distribuzione gas (circa 1,1 milioni di clienti) • Vendita e distribuzione di energia (7,1 terawattora di energia venduta all'anno a 336.000 clienti) • Teleriscaldamento, gestione calore e illuminazione pubblica • Produzione di energia elettrica (0,9 teravattora; 63% da fonti rinn. e ass.) • Servizi idrici • Ciclo idrico integrato: prelievo, distribuzione, fognatura e depurazione • 226 comuni serviti con un bacino di utenza di 3,0 milioni di cittadini • 31.000 km di reti di acquedotto e 15.000 chilometri di reti fognarie • 319 impianti di potabilizzazione e 973 impianti di depurazione • Servizi ambientali • Raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali • 174 comuni con un bacino di utenza di 2,7 milioni di cittadini • Oltre 70 impianti di smaltimento di proprietà • 7 impianti di termovalorizzazione • 3,3 milioni di tonnellate di rifiuti speciali trattati

  4. 2006: Definita “La nostra Bussola”a 2007: BS contestuale al Bilancio di esercizio Livello massimo di applicazione delle linee guida GRI-G3 2007: Sistema BSC esteso ai quadri La responsabilità sociale nel Gruppo Hera 2007: Definito un nuovo Codice Etico 2010: Iniziato il percorso di verifica e aggiornamento

  5. Il Gruppo Hera e la cooperazione sociale L’impiego di cooperative sociali è rilevante e focalizzato principalmente nei servizi ambientali. Hera e le rappresentanze delle cooperative sociali hanno sottoscritto specifici protocolli di intesa contenenti reciproci impegni. Circa 21 milioni di euro sono stati affidati per l’esecuzione di servizi ambientali (pari al 20% del totale degli affidamenti in tali servizi). Gli inserimenti lavorativi hanno riguardato principalmente i seguenti territori: Modena (143 inserimenti), Forlì – Cesena (102), Rimini (90).

  6. Il progetto Da obbligo a risorsa: obiettivi Nel 2008 Hera ha avviato il progetto “Da Obbligo a risorsa” in collaborazione con la Fondazione ASPHI con l’obiettivo di migliorare l’approccio complessivo del Gruppo alla gestione dei lavoratori disabili. Perché il progetto in Hera … • per valorizzare il personale disabile • per favorire una maggiore produttività aziendale • perché il target è numericamente importante: • la legge 68/99 prevede che i dipendenti disabili in un’organizzazione delle dimensioni di Hera siano il 7% • il 12% delle famiglie in Italia è coinvolto in problematiche relative alle diverse disabilità • per agire la responsabilità sociale d’impresa

  7. Il progetto Da obbligo a risorsa: l’indagine • 119 lavoratori disabili sono stati coinvolti in un’indagine di soddisfazione tramite l’erogazione di un questionario. • 80 capi diretti sono stati coinvolti in un corso di formazione on line e relativo questionario finale. • Sulla base dei risultati sono state individuate 4 azioni per il biennio 2009-2010: • inserimento lavorativo del lavoratore disabile • ambiente di lavoro • identificazione progetti individuali • sensibilizzazione

  8. Il progetto Da obbligo a risorsa: le 4 azioni avviate Inserimento lavorativo del lavoratore disabile Definire una modalità di Gruppo di inserimento e verifica del primo anno lavorativo del lavoratore disabile con la finalità di ottimizzare la produttività e di focalizzare l’attenzione su aspetti specifici (barriere, informatizzazione e ausili tecnologici, …). Ambiente di lavoro Ricognizione straordinaria degli ambienti di lavoro (barriere, segnali sulla sicurezza, pulsanti, …), con il coinvolgimento di personale disabile. Identificazione progetti individuali Individuazione di singoli casi per i quali effettuare azioni specifiche al fine di valorizzare le potenzialità professionali del disabile (formazione specifica, cambio mansione, informatizzazione, ausili, …) a partire dai risultati della rilevazione presso i capi diretti. Sensibilizzazione Progettare almeno un’altra azione di sensibilizzazione per i capi, i tutor di personale disabile e i responsabili del personale.

  9. Il progetto RAEE in carcere Il “Progetto R.A.E.E. in carcere” nasce, tra fine 2007 e inizio 2008, su iniziativa della partnership del progetto Equal Pegaso* e per il forte impegno dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale e del Gruppo Hera. Coinvolge i consorzi RAEE Ecolight ed Ecodom, agenzie di formazione professionale, cooperative sociali. È il primo progetto intercarcerario nazionale per l’inserimento lavorativo dei detenuti. È ideato, sviluppato e coordinato da Hera e Techne. I detenuti sono occupati in laboratori (interni alle carceri a Bologna e Ferrara, esterno a Forlì), allestiti e attrezzati per lo smontaggio dei RAEE non pericolosi provenienti dai centri di raccolta del Gruppo Hera. Una volta trattate, le diverse componenti vengono inviate a impianti specializzati per la valorizzazione/recupero delle materie prime. * Iniziativa comunitaria che fa capo ai principali Enti di Formazione Regionali, ai Comuni di Bologna e Ferrara, alla Provincia di Forlì-Cesena, al provveditorato dell’Amm. Penitenziaria dell’Emilia-Romagna.

  10. Il progetto RAEE in carcere: alcuni dati ambientali Quantità di RAEE non pericolosi gestita*: 800–1000 tonnellate/anno Obiettivo di recupero: > 85% • Si stima che l’operazione contribuisca al risparmio di 2 GWh di energia elettrica • e a riciclare più di • 660 tonnellate di ferro • 10 tonnellate di rame • 5 tonnellate di alluminio • 25 tonnellate di plastica *“Grandi elettrodomestici ferrosi” (ca.13000 lavatrici e lavastoviglie) e di piccoli elettrodomestici di uso quotidiano. Quantità gestita prevista nella prima fase sperimentale nelle carceri di Forlì, Ferrara e Bologna.

  11. Il progetto RAEE in carcere: modalità operative La gestione dell’attività produttiva e il rapporto con i detenuti vengono condotti dalle cooperative sociali IT2 a Bologna, Gulliver a Forlì, Il Germoglio a Ferrara. Tale attività impegna i detenuti coinvolti da 20 a 30 ore alla settimana, con un’adeguata retribuzione e il concorso della contrattazione sindacale. Detenuti coinvolti: 25 nella fase della “formazione teorica/pratica”. L’attività ha formato, ad oggi, 11 figure specializzate che hanno potuto dare vita a un’attività professionale produttiva, duratura e stabile, favorendo il superamento delle logiche di assistenzialismo che spesso accompagnano molto progetti sociali.

  12. Il progetto RAEE in carcere: i benefici sociali attesi • Il progetto coniuga i benefici ambientali (recupero dei RAEE) con benefici sociali in quanto: • promuove l'inserimento sociale e la creazione di opportunità di lavoro per persone svantaggiate in esecuzione penale, attraverso la formazione e lo sviluppo delle competenze, favorendo così il loro reingresso da cittadini attivi nella vita civile, nella legalità e l'emancipazione dallo svantaggio sociale • crea processi di mobilitazione responsabile e di collaborazione attiva tra sistema penitenziario e sistema economico-produttivo • Inserisce i carcerati in un processo a carattere industriale con l’avvio di un’attività imprenditoriale stabile

  13. Il progetto Eco-Box Eco-Box - Toner e cartucce esauste E’ attiva da una decina d’anni la collaborazione con ECO-RECUPERI per la diffusione della raccolta differenziata dei consumabili esausti da sistemi di stampa elettronica Eco-Box phone - cellulari dismessi Il progetto, gestito in collaborazione con ECO-RECUPERI, per la raccolta dei cellulari dismessi e dei relativi accessori prevede l’offerta gratuita del contenitore alle 2.700 scuole del territorio di riferimento di Hera, con il supporto di materiale didattico e promozione a premi per le scuole che recuperano più cellulari. I consumabili esausti da processi di stampa ed i cellulari raccolti vengono avviati a processi di rigenerazione e quindi al riutilizzo. Gli operatori locali della rete di raccolta di ECO-RECUPERI sono in prevalenza cooperative sociali.

  14. Il progetto CiboAmico A novembre 2009 Hera ha avviato, in collaborazione con Last Minute Market e la società Concerta, che gestisce le mense aziendali, CiboAmico: un progetto per il riutilizzo degli alimenti non consumati nelle mense aziendali. Quattro le mense interne coinvolte: Bologna, Granarolo, Imola, Rimini. Oltre 1.000 pasti serviti al giorno. CiboAmico prevede la devoluzione dei prodotti non consumati ad associazioni del territorio che aiutano persone in condizione di disagio e povertà: quattro sono oggi le associazioni che utilizzano i prodotti, nei pasti serali erogati agli ospiti delle loro strutture. Si stima il recupero di circa 15.000 porzioni all’anno. Ai benefici sociali si sommano quelli ambientali connessi ai minori rifiuti gestiti.

  15. Alcuni progetti di prevenzione dei rifiuti Hera2O: l’acqua di rubinetto diventa protagonista Il progetto è nato nel 2008 per promuovere l’uso dell’acqua di rete da parte dei lavoratori del Gruppo Hera attraverso l’installazione di erogatori in tutte le sedi: 360.000 bottiglie di plastica in meno in un anno. Ancora utili Il progetto, avviato a Ferrara nel 2010, è finalizzato alla raccolta e riutilizzo di medicinali non scaduti, a favore di organizzazioni no profit locali impegnate in progetti di aiuto umanitario in paesi in via di sviluppo. Partnership con Legambiente Turismo Hera S.p.A. e Legambiente Turismo hanno sottoscritto, il 6 marzo 2007, un protocollo d’intesa per la diffusione delle buone pratiche di turismo sostenibile in relazione alla produzione e smaltimento dei rifiuti. Hera riconosce uno sconto del 10% sulla quota variabile della TIA alle strutture turistiche che aderiscono a Legambiente Turismo.

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