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RISCALDAMENTO GLOBALE

Pianeta Terra. RISCALDAMENTO GLOBALE. Il riscaldamento globale.

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RISCALDAMENTO GLOBALE

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Presentation Transcript


  1. Pianeta Terra RISCALDAMENTO GLOBALE

  2. Il riscaldamento globale Per riscaldamento globale si intende un incremento delle temperature medie sulla superficie della Terra a cominciare dalla metà del XX secolo. La maggior parte degli incrementi di temperatura sono stati osservati a partire dalla metà del XX secolo e sono stati attribuiti all'incrementi di concentrazione di gas serra che è il risultato dell'attività umana dato ad esempio dall'uso di combustibili fossili e dalla deforestazione.

  3. Conseguenze del Riscaldamento Globale L'aumento delle temperature comporterà un aumento del livello del mare e cambierà anche il modello precipitazioni cui siamo abituati, plausibilmente comportando anche una espansione dei deserti subtropicali. Ci si aspetta che il riscaldamento sarà maggiore nella zona artica e comporterà una riduzione dei ghiacciai, permafrost e mari ghiacciati con effetti anche sulla sopravvivenza di specie animali e sull'agricoltura. Il riscaldamento climatico avrà effetti diversi da regione a regione con effetti specifici difficili da prevedere. Come risultato dell'incremento in atmosfera del diossido di carbonio, gli oceani saranno più acidi.

  4. Energie rinnovabili

  5. Energie Rinnovabili Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali. Per loro caratteristica le energie rinnovabili si rigenerano o sono da considerarsi inesauribili. Le energie rinnovabili sono da considerarsi tali soltanto dal punto di vista temporale dell'uomo e dell'umanità. In una interpretazione di breve periodo le uniche fonti di energia considerate rinnovabili sono l'energia solare, l'energia eolica, l’energia geotermica e idroelettrica, il cui utilizzo attuale non pregiudica la disponibilità nel futuro del vento, del sole o delle maree. Viceversa, quelle fossili (petrolio, carbone, gas naturale), e nucleare (uranio, plutonio), sono da considerarsi limitate e pertanto appartenenti alla categoria delle risorse non rinnovabili. Il petrolio può infatti rigenerarsi soltanto dopo lunghi periodi geologici, al di sopra della limitata ottica storica in cui l'uomo vive.

  6. L’energia geotermica L'energia geotermica è l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Si basa sullo sfruttamento del calore naturale della Terra dovuto all'energia termica rilasciata in processi di decadimento nucleare naturale di elementi radioattivi quali l'uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all'interno della terra.

  7. L’energia idroelettrica L'energia idroelettrica è quel tipo di energia che sfrutta la trasformazione dell'energia potenziale gravitazionale (posseduta da masse d'acqua in quota) in energia cinetica nel superamento di un dislivello, la quale energia cinetica viene trasformata, grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina, in energia elettrica.

  8. L’energia eolica L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Oggi viene per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica, mentre in passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente sul posto come energia motrice per applicazioni industriali e pre-industriali (come, ad esempio, nei mulini a vento).

  9. L’energia solare Per energia solare si intende l'energia, termica o elettrica, prodotta sfruttando direttamente l'energia irraggiata dal Sole (energia rinnovabile) verso la Terra. Mediamente il Sole irradia sulla superficie terrestre 1367 watt per m². L'energia solare è quella normalmente utilizzata dagli organismi autotrofi, cioè quelli che eseguono la fotosintesi, detti anche "vegetali". Gli altri organismi viventi sfruttano invece l'energia chimica ricavata dai vegetali (o da altri organismi che a loro volta si nutrono di vegetali), quindi sfruttano anch'essi l'energia solare, seppur indirettamente.

  10. L'ACQUA

  11. L’acqua L'acqua sulla Terra è abbondante (da 1.4 a 1.7 miliardi di km3) essa è per la maggior parte acqua marina, salata e quindi non utilizzabile da animali e vegetali terrestri. Questa suddivisione delle acque è la fotografia istantanea delle masse d'acqua mantenute in movimento da un meccanismo complesso, il ciclo dell’acqua che unisce tutti i sistemi acquatici del pianeta. L’acqua non è mai ferma e si sposta da una parte all’altra della terra cambiando continuamente il suo stato di aggregazione. L’acqua dei fiumi, dei laghi e dei mari, infatti , evapora per effetto del calore solare e condensa in minutissime goccioline formando le nuvole; queste, trascinate in altre regioni dai venti, sottoposte a variazioni di temperatura e di pressione, formano la pioggia restituendo acqua pura. A contatto con il suolo, l’acqua piovana solubilizza una certa quota di sali minerali solubili e ritorna al mare attraverso fiumi e torrenti, oppure si raccoglie nelle falde acquifere del sottosuolo.

  12. La distribuzione disomogenea dell’acqua Due sono i continenti con maggiori risorse idriche in rapporto alla popolazione: il Sud America e l'Oceania, dove la quasi totalità dei Paesi ha una disponibilità d'acqua dolce per persona compresa tra 10.000 e 50.000 metri cubi l'anno. Il settore settentrionale dell'Asia (l'ex Unione Sovietica), rientra anch'esso in questa fascia a grande prosperità idrica. Segue in classifica il Nord America, dove coesistono il "gigante idrico" canadese, con oltre 50.000 metri cubi annui disponibili per ogni abitante, e gli Stati Uniti, con 5-10.000 metri cubi, a fronte tuttavia di una popolazione quasi dieci volte maggiore. L'Europa risulta invece divisa tra l'enorme ricchezza idrica dei Paesi scandinavi, dell'Islanda e dell'Irlanda, dove vi sono oltre 10.000 metri cubi l'anno, la buona condizione dei paesi alpini e balcanici (5-10.000, come negli USA), e le non felici risorse degli altri Stati. Da un lato, vi sono Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia con una disponibilità compresa tra 2.000 e 5.000 m cubi ad abitante, dall'altro le più gravi condizioni di alcuni importanti Nazioni (Germania, Polonia, Romania ed altre confinanti) dove vi sono meno di 2.000 metri cubi per abitante, alla stessa stregua, cioè, degli Stati del Sahara e dell'Africa orientale e meridionale, e ancora del Medio Oriente.

  13. I rifiuti

  14. I rifiuti si distinguono secondo il materiale… …che può contribuire alla raccolta differenziata

  15. La Raccolta Differenziata Raccolta differenziata è un'espressione utilizzata per indicare un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che è basato, in prima battuta, sulla selezione che i cittadini operano sulle varie tipologie di rifiuti come ad esempio la carta, la plastica e il vetro.

  16. I rifiuti possono richiedere anche uno smaltimento… …tramite l’uso degli inceneritori o delle discariche

  17. L’inceneritore Gli inceneritori sono impianti principalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura che dà come prodotti finali un effluente gassoso, ceneri e polveri. Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento). Questi impianti con tecnologie per il recupero vengono indicati col nome di inceneritori con recupero energetico, o più comunemente termovalorizzatori.

  18. La discarica La discaricaè un metodo che prevede lo stoccaggio definitivo dei rifiuti per strati sovrapposti, allo scopo di facilitare la fermentazione della materia organica. I processi di decomposizione delle sostanze organiche che avvengono ad opera dei batteri anaerobici presenti nelle discariche portano alla produzione di percolato e biogas, la cui diffusione nell’ambiente circostante sarebbe causa di inquinamento del suolo, delle acque (superficiali e sotterranee) e dell’aria. Quindi, i criteri di costruzione di una discarica controllata devono garantire la limitazione del flusso degli inquinanti verso l’ambiente esterno (ad esempio tramite la realizzazione di barriere di impermeabilizzazione, di sistemi di drenaggio del percolato e di pozzi di captazione del biogas).

  19. Alessandro Pirrone & Davide Civico

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