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Ufficio Piano di Zona

IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO SANITARI DEL TERRITORIO ULSS n. 3. Rotzo Asiago Roana. Sala Conferenze Ospedale S. Bassiano - Bassano del Grappa, 2 Dicembre 2013. dott.ssa Antonella Vellone . Ufficio Piano di Zona. ULSS 3.

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Presentation Transcript


  1. IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO SANITARI DEL TERRITORIO ULSS n. 3 Rotzo Asiago Roana Sala Conferenze Ospedale S. Bassiano - Bassano del Grappa, 2 Dicembre 2013 dott.ssa Antonella Vellone Ufficio Piano di Zona

  2. ULSS 3 La programmazione regionale Ricopre un ruolo strategico e precursore rispetto alle altre regioni del territorio nazionale nella programmazione territoriale dei servizi sociali e nella promozione dell’integrazione socio sanitaria La Regione Veneto L’integrazione socio sanitaria caratterizza il Sistema Socio Sanitario Regionale sin dalla sua nascita: • L.R. n. 55/82;  L.R. 56/94); L.R. 5/96;  L.R. 11/2001 • DGR n. 2082/2010 (All. A) - Documento Regionale di Indirizzo per la Programmazione di zona 2011-2016 A livello nazionale, il riconoscimento dell’integrazione socio sanitaria nella programmazione ed erogazione dei servizi avverrà con la Legge 328/2000 “Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” Ufficio Piano di Zona

  3. La programmazione regionale Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 conferma: • il modello socio-sanitario veneto di servizi integrati alla persona, come la modalità di risposta più adeguata ai bisogni della popolazione; • il Piano di Zona quale strumento di programmazione delle politiche sociali e socio-sanitarie definite a livello locale, in coerenza con le linee di indirizzo regionali. Ufficio Piano di Zona

  4. La programmazione territoriale La legge regionale 14 settembre 1994, n. 56 definisce, infatti, il Piano di Zona come lo strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell’integrazione socio-sanitaria La rete dei Servizi Sociali e Socio Sanitari è governata dai Piani di Zona. Altra normativa di riferimento: • L.R. n. 5/96 • Legge Quadro n. 328/2000 • L.R. 11/2001 • Linee Guida Regionali (DGR n. 1764/04 – n. 3702/06 - n. 157/10) Ufficio Piano di Zona

  5. ULSS 3 IL PIANO DI ZONA E’ il principale strumento di governo della Regione per la programmazione territoriale che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo integrato dei servizi sociali e socio-sanitari e di coordinare il sistema di offerta attraverso l’uso delle risorse disponibili. Esso consente ai soggetti, pubblici e privati (Comuni, ULSS, privato sociale, ...), coinvolti nella programmazione della rete dei servizi, di costruire un “piano regolatore” nell’area degli interventi sociali e socio-sanitari. Ufficio Piano di Zona

  6. La Regione Veneto e la Valutazione dei Piani di Zona • Con DGR n. 1560 del 23.06.2006, la Giunta Regionale, fornisce le indicazioni per la presentazione dei Piani di Zona dei Servizi alla Persona 2007-2009, allinea la programmazione in corso al 31 dicembre 2006 e integra le linee guida, allora vigenti (DGR 1764/2004), con specifiche indicazioni per la valutazione degli stessi. Ufficio Piano di Zona

  7. La Regione Veneto e la Valutazione dei Piani di Zona Con DGR n. 3702/06, la Regione Veneto ribadisce l’importanza della valutazione delle azioni programmate ed approva le «indicazioni per la valutazione dei piani di zona 2007-2009 con criteri di valutabilità» in cui si stabilisce di declinare l’attività di valutazione: • a livello territoriale, di ogni singola Azienda ULSS: mediante predisposizione annuale di una «Relazione valutativo-previsionale» contenente: • La valutazione di ciò che stato realizzato l’anno precedente; • Le azioni correttive degli obiettivi strategici del piano; • Il piano attuativo per l’anno successivo. • a livello regionale: mediante la produzione di una relazione valutativa annuale da parte della Direzione Regionale Servizi Sociali, condotta sulla base delle relazioni prodotte dagli Uffici di Piano di ciascuna Azienda ULSS Ufficio Piano di Zona

  8. La Regione Veneto e la Valutazione dei Piani di Zona • In attuazione delle DGR 1560/2006 e n. 3072/2006, la Regione avvia un percorso di accompagnamento per le Azienda ULSS del Veneto sui processi di valutazione del piano di zona  Attuato con la collaborazione dell’Università Cà Foscari di Venezia, per il tramite dell’Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia. La Regione intraprende, quindi, un percorso di modifica delle linee guida regionali(DGR 1764/04 e n. 3082/06)al fine di perfezionarle in vista dell’elaborazione dei successivi piani di zona. Ufficio Piano di Zona

  9. Risultati del percorso di accompagnamento regionale Il percorso ha permesso di raggiungere alcuni risultati condivisi tra livello territoriale e livello regionale: La classificazione comune degli interventi (UDO/ICP/Progetti), così da consentire la comparabilità; La raccolta, per ogni unità d’offerta, di un set minimo di informazioni al fine della loro classificazione (utenza, costi, fonti di finanziamento); La disponibilità di un software condiviso per il caricamento da parte degli uffici di piano dei dati raccolti; La condivisione di regole per la costruzione delle relazioni valutative per ogni Piano di Zona La condivisione di classificazioni, linguaggi e contenuti del monitoraggio che rendono possibile le analisi ed i confronti territoriali

  10. La Regione Veneto e la Valutazione dei Piani di Zona Le nuove “Linee guida regionali per la predisposizione dei Piani di Zona 2011-2015” adottate con DGR del 26 gennaio 2010, n. 157 Confermano l’attività di monitoraggio e valutazione dei piani di zona Esse mirano a rendere il piano di zona uno strumento ancor più centrale nella programmazione di azioni da consolidare, da potenziare o da innovare in riposta ai bisogni di salute e di benessere dei cittadini della comunità locale. • Le principali novità: • Distinzione della partecipazione degli attori locali alla costruzione del piano di zona, tra consultazione e concertazione (vedi slides n. 11-12); • Prolungamento di vita del ciclo di vita del piano da 3 a 5 anni (vedi slide n. 14); • Necessità del visto di congruità regionale in relazione alla coerenza della programmazione locale con quella regionale; • Istituzione di un Ufficio di Piano in ogni Azienda ULS (vedi slides n. 18-19). Ufficio Piano di Zona

  11. Programmazione partecipata Linee Guida per la predisposizione dei Piani di Zona DGRV n. 157 del 21.01.2010 “Gli obiettivi di politica sociale del territorio possono essere perseguiti con efficacia soltanto mediante il coinvolgimento di tutti i soggetti della comunità locale che, a vario titolo, intervengono nella programmazione, nel finanziamento e nella realizzazione degli interventi del sistema integrato territoriale...in sostanziale applicazione del principio che l’intera comunità locale è chiamata a rendersi responsabile del proprio sviluppo, in una logica di sussidiarietà e di condivisione delle responsabilità ai diversi livelli” Ufficio Piano di Zona

  12. Iprocessi di interazione e le aree di intervento dei Piani di Zona I Ufficio Piano di Zona

  13. La gestione dei piani di zona Il piano coordina le azioni di attori diversi che agiscono in un preciso ambito territoriale in un’ottica di governance e di rete ad un sistema di governance basato sul comune interesse di vari soggetti - sia pubblici che privati - di collaborare nella realizzazione di una rete unitaria e coordinata di servizi Da un sistema di governo (government) centrato sull’esclusività dell’ente locale Ufficio Piano di Zona

  14. Durata del piano di zona La DGR n. 157/10 ha allungato il ciclo di vita del PdZ passando da 3 a 5 anni (2011-2015). Il PdZ diventa uno strumento dinamico che va annualmente aggiornato in base al monitoraggio delle azioni intraprese e dei bisogni della comunità. Sono previsti momenti di monitoraggio/valutazione e di ri-pianificazione degli interventi. Ufficio Piano di Zona

  15. Monitoraggio e Valutazione del Piano di Zona 2011-2015 Obiettivi: verificare e valutare annualmente lo stato di realizzazione delle azioni attivate dalla programmazione locale 2011-2015 in termini risultati raggiunti in risposta alle priorità e alle politiche individuate; Apportare i cambiamenti alla programmazione (ri-pianificazione) per l’anno successivo. • AZIONI DI MANTENIMENTO: interventi dell’intero sistema locale dei servizi che si intendono mantenere; • AZIONI DI POTENZIAMENTO: interventi già presenti nel territorio che sono stati incrementati; • AZIONI DI INNOVAZIONE: nuovi interventi (i progetti) introdotti nella programmazione locale Ufficio Piano di Zona

  16. Monitoraggio e Valutazione del Piano di Zona 2011-2015 Area di intervento Priorità Politica Azione UdO/ Icp/progetti UNITÀ DI OFFERTA UDO INSIEMI COMPLESSI DI PRESTAZIONI ICP PROGETTI Insieme coordinato di attività che producono benefici per i destinatari. Hanno carattere temporaneo e sono funzionalmente autonomi in termini di finalità specifiche, di budget e di tempi. Unità organizzative che erogano prestazioni e che gestiscono interventi diretti sull’utente. Sono strutture di tipo sociale e socio-sanitario, residenziale o diurno e sono sottoposte al sistema di qualità implementato dalla Regione Veneto attraverso la LR 22/02 Prestazioni che richiedono dinamiche organizzative complesse e diverse, in funzione della dimensione territoriale di competenza. Sono erogati da enti pubblici, da privati e dal terzo settore.

  17. Monitoraggio e ValutazionePiano di Zona 2011-2015 1. Rilevazione dei dati di utenza, costi e finanziamenti relativi alle azioni attivate nella programmazione locale (UDO/Icp/progetti)  con inserimento dei dati nel web regionale entro il 30 giugno di ogni anno (vedi slide n. 20) 2. Relazione valutativaannuale finalizzata a rendere conto dello stato di avanzamento della programmazione in termini di risultati raggiunti  da predisporre entro il 30 giugno di ogni anno 3. Ri-pianificazione annuale contenente i correttivi e gli adeguamenti delle azioni previste dal piano, nel frattempo intervenuti, ed una previsione delle risorse economiche che sostengono gli interventi programmati  da predisporre entro il 30 aprile di ogni anno con aggiornamento dei dati nel web regionale Ufficio Piano di Zona

  18. I Soggetti del monitoraggio e valutazione del piano di zona TAVOLO POLITICO:costituito dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci che, in raccordo con il Direttore Servizi Sociali, rappresenta l’organo di governo politico del piano di zona che ha il compito di approvare i documenti di programmazione. GRUPPO DI COORDINAMENTO:presieduto dal Direttore dei Servizi Sociali, ha la funzione di regia tecnica di tutte le attività di programmazione. TAVOLI TEMATICI:rappresentano l’articolazione organizzativa attraverso la quale si realizza il coinvolgimento degli attori del territorio ed il processo di confronto territoriale nelle varie fasi della programmazione. UFFICIO PIANO DI ZONA (vedi slide n. 19) Ufficio Piano di Zona

  19. UFFICIO PIANO DI ZONA E’ l’organismo tecnico di staff che facilita e supporta operativamente il processo di programmazione, con riferimento all’attività di costruzione, monitoraggio e valutazione del piano di zona. Attività svolte in relazione al monitoraggio e valutazione del piano di zona: • Predispone gli strumenti di rilevazione dei dati relativi allo sviluppo della rete locale dei servizi (UdO/ Icp/Progetti) ed invia delle schede di rilevazione a tutti i soggetti titolari dei servizi e dei progetti. • Raccoglie le informazioni elaborandole ed organizzandole in modo da renderle fruibili dai vari soggetti coinvolti (nei tavoli tematici) che apportano il loro contributo evidenziandone i risultati raggiunti e le criticità incontrate. • Predispone il documento seguendo le istruzioni regionali rispetto alla struttura del documento. • Restituzione del documento definitivo a tutti gli stakeholders: Regione Veneto – Conferenza dei Sindaci - Direzione Generale ULSS - tavoli tematici rappresentativi della comunità locale – enti gestori dei servizi della rete territoriale.

  20. WEB REGIONALE https://sociale.regione.veneto.it/pianidizona Ufficio Piano di Zona

  21. Monitoraggio e Valutazione Piano di Zona 2011-2015 La raccolta dei dati di monitoraggio annuale del piano di zona e le relazioni valutative e di ri-pianificazione rappresentano lo STRUMENTO DI RACCORDO tra: • i diversi ambiti territoriali, rendendo possibile il confronto su base regionale; • il livello di programmazione territoriale e quello regionale poiché garantiscono integrazione e circolarità nel processo di programmazione. Ufficio Piano di Zona

  22. La Direzione del sociale nel welfare regionale Copertura della rilevazione regionale sui Piani di Zona – 2007:2010 Ufficio Piano di Zona

  23. La Direzione del sociale nel welfare regionale Distribuzione delle risorse economiche per area di intervento – Veneto - Anno 2010 Ufficio Piano di Zona

  24. Il materiale da scaricare dal sito web aziendale è disponibile al seguente indirizzo: http://www.aslbassano.it/index.php?p=piano-di-zona-2011-2015 Ufficio Piano di Zona

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