1 / 34

Integrazione e sicurezza urbana

Integrazione e sicurezza urbana. L’integrazione dei cittadini stranieri e la loro percezione della sicurezza in provincia di Pisa. Dipartimento Statistica e Matematica Applicata all’Economia (Università di Pisa) Simurg Ricerche ASSE. MONICA PRATESI Provincia di Pisa, 10 giugno 2011.

lassie
Download Presentation

Integrazione e sicurezza urbana

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Integrazione e sicurezza urbana L’integrazione dei cittadini stranieri e la loro percezione della sicurezza in provincia di Pisa Dipartimento Statistica e Matematica Applicata all’Economia (Università di Pisa) Simurg Ricerche ASSE MONICA PRATESI Provincia di Pisa, 10 giugno 2011

  2. Il disegno complessivo della ricerca Obiettivo -> indagare i noti binomi ‘sicurezza-immigrazione’ e ‘integrazione-sicurezza’. Come? • Analisi sul significato della misura dell’integrazione (DSMAE) • Indagine sulla percezione della sicurezza e dell’integrazione da parte dei migranti (SIMURG) • Analisi territoriale sul degrado urbano (ASSE)

  3. Definizione e misura dell’integrazione • Come si definisce? Fino alla fine del secolo scorso l’integrazione è l’incorporazione di una certa entità sociale minoritaria (migranti, diversamente abili…) nel modello sociale dominante Nel tempo al termine incorporazione si sostituisce il termine contaminazione Al momento non esiste ancora una condivisione del significato di integrazione dei migranti

  4. b. Come si misura? Molteplici tentativi di misurare il fenomeno. L’ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) ha definito 4 indicatori parziali: integrazione culturale conoscenza della lingua italiana senso di appartenenza all’Italia benessere percepito interesse per gli avvenimenti locali integrazione sociale relazioni/associazioni gradimento stile di vita italiano conoscenza del medico

  5. b. Come si misura? Molteplici tentativi di misurare il fenomeno. L’ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) ha definito 4 indicatori parziali: integrazione politica permesso di soggiorno iscrizione in anagrafe importanza della cittadinanza italiana integrazione economica condizione abitativa condizione professionale capacità di risparmio disponibilità di un conto corrente

  6. La presenza straniera nella provincia di Pisa (1 gennaio 2010) 3 2 1 1 2 3 Tre modelli migratori

  7. Tre possibili modelli migratori • Uomini soli/capofamiglia o donne sole/capofamiglia non interessati a radicarsi nel paese di destinazione (il caso della comunità senegalese e polacca); • Uomini soli/capofamiglia o donne/sole capofamiglia propensi a radicarsi nel paese di destinazione (ucraini, marocchini, filippini e, in misura minore, romeni); • Famiglie propense a radicarsi nel territorio di destinazione (cinesi e albanesi).

  8. L’indagine ISMU • Pisa ultima classificata

  9. …perchè…? Indice relativo di dissomiglianza delle cittadinanze - > circa il 40%. Nel dettaglio, albanesi e romeni sono stati sottorappresentati (dal 45% nell’universo al 30% nel campione), mentre la comunità marocchina e quella senegalese sono state sovra rappresentate (dal 20% della popolazione al 40% del campione). Infine, alcune collettività residuali secondo le fonti ufficiali sono sovra enumerate nel campione, come nel caso dei georgiani

  10. Il paese di provenienza influenza alcuni caratteri del percorso di integrazione. • BASSI LIVELLI DI INTEGRAZIONE -> comunità africana e comunità Est Europa. In particolare, per la prima, si nota una posizione piuttosto sfavorevole negli aspetti culturali del processo di integrazione. Il dato è coerente con progetti migratori di breve durata, che quindi non impegnano il migrante in processi di integrazione linguistica-culturale. Gli stranieri provenienti dell’Est Europa, che sappiamo essere in maggioranza donne, riportano livelli piuttosto bassi di integrazione nell’ambito culturale e in quello politico. Critica anche la posizione dell’integrazione economica per questi due gruppi di migranti.

  11. Il paese di provenienza influenza alcuni caratteri del percorso di integrazione. • ALTI LIVELLI D INTEGRAZIONE -> comunità latino americana (per lo più peruviani). La comunità raggiunge i punteggi più alti di integrazione in ogni ambito, tranne in quello economico, in seguito al quasi esclusivo impiego in attività di cura alla persone e /o alle famiglie. che sono notoriamente poco redditizie.

  12. Il paese di provenienza influenza alcuni caratteri del percorso di integrazione. • LIVELLI DI INTEGRAZIONE OMOGENEI -> comunità di più lungo insediamento, romena e marocchina. Presentano livelli omogenei, seppur non alti, di integrazione in ogni ambito, a conferma del fatto che il tempo di permanenza è un fattore che contribuisce a migliorare quanto meno la stabilità degli stranieri.

  13. Quindi… - La posizione della Provincia di Pisa è in (larga) parte imputabile alle caratteristiche del campione, che sovra rappresenta le comunità con progetti migratori di breve durata, le quali attuano con minore intensità le strategie di radicamento identificate come necessarie all’attivazione di un processo di integrazione. - La misura dell’integrazione dovrebbe tenere in considerazione dimensioni più comprendenti, che riescano ad includere intenzioni e desideri di chi migra con il progetto di tornare in patria o di chi arriva in Italia con la volontà di mantenere vivo il senso di appartenenza al paese di origine

  14. Integrazione e sicurezza urbana La prospettiva degli operatori e degli stakeholders territoriali

  15. L’indagine… • Rilevazione tra Gennaio e Febbraio 2011 • 1.568 persone invitate, 528 risposte (33,7%) • Categorie coinvolte: associazioni di categoria, dirigenti scolastici, enti locali (sindaci, assessori e tecnici), forze dell’ordine, giornalisti, medici, organizzazioni religiose, partiti politici, polizia municipale, professionisti (architetti, avvocati, consulenti del lavoro), sindacati, terzo settore, università, servizi sociali e vigilanza privata • Il questionario è articolato… • Modulo A: Territorio di riferimento e aree di interesse • Modulo B: Il concetto di integrazione: la sua definizione • Modulo C: La situazione sul territorio • Modulo D: Discriminazioni, segregazione e sicurezza urbana • Modulo E: Diritti sociali e servizi pubblici • Modulo F: Dati personali: qualificazione del testimone

  16. Chi ha risposto? • 1.568 persone invitate • 528 risposte • Il maggior numero di risposte dal Terzo Settore, da avvocati e consulenti del lavoro • Tassi di risposta più elevati dai Dirigenti Scolastici, Polizia Municipale e Tecnici del settore urbanistica

  17. Gli ostacoli all’integrazione

  18. Integrazione: cosa fare? Gli interventi prioritari

  19. Pregiudizi e luoghi comuni ostili • ... ci vogliono classi per soli stranieri • ... portano via il lavoro agli italiani • ... fanno perdere le nostre radici culturali • ... nelle scuole fanno rallentare il programma • ... non è giusto che costruiscano moschee perché nei loro paesi non si possono costruire chiese • ... costano troppo (sanità , sociale, casa, etc.) • ... sono favoriti nell'assegnazione delle case popolari • ... sono troppi, più del 20% • ... in maggioranza sono clandestini • ... fanno aumentare la criminalità  • ... non pagano le tasse • ... non si vogliono integrare • ... è meglio aiutarli a casa loro • ... in maggioranza lavorano in nero

  20. Pregiudizi negativi: i più diffusi nella società

  21. Pregiudizi e luoghi comuni positivi • ... sono pochi • ... fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare • ... sono sfruttati sul lavoro • ... arricchiscono la nostra cultura • ... contribuiscono a pagare le nostre pensioni • ... sono una risorsa economica per il nostro paese • ... sono molto istruiti • ... vengono per sfuggire a guerra, fame e carestie • ... contribuiscono allo sviluppo del paese d'origine • ... garantiscono l'assistenza agli anziani • ... ricevono dallo Stato meno di quanto pagano in tasse • ... fanno crescere la natalità  • ... vengono discriminati • ... dovrebbero avere il diritto di voto

  22. …e i più condivisi dagli intervistati

  23. Stranieri e criminalità • …l’immigrazione influisce sull’andamento di alcuni reati?

  24. Stranieri e criminalità • …reati in crescita?

  25. Zone con degrado urbano: Pisa

  26. Cosa ne pensate? …due interrogativi a cui proveremo a rispondere nel pomeriggio… • I pregiudizi e le false conoscenze possono influire negativamente sull’integrazione? Tavolo1: Immigrazione, integrazione e programmazione sociale

  27. Integrazione e sicurezza urbana Analisi territoriale sul degrado urbano Associazione A.S.S.E. Analysis and SupportforSustainableEnvironment

  28. Centri urbani esaminati Cascina Area Pisana Castelfranco di Sotto Val d’arno inferiore Pisa Pontedera Val d’era Santa Croce sull’Arno Val D’arno inferiore Volterra val di cecina

  29. Metodologia Parte 1 - Indici di Integrazione Parte 2 - Geocodifica indirizzi singoli abitanti Parte 3 - Analisi distribuzione popolazione immigrata Distriz. Bassa scolar. Distribuz. Laureati Parte 4 - Analisi correlazione geografica immigrati con Distribuz. anziani Distribuz. benestanti Indice integraz.

  30. Indice di Integrazione Globale Parte 1 PISA • Zone a maggior integrazione: • I Lungarni con maggior valore per il lato di Tramontana • Asse Corso Italia-Borgo Stretto • Zona S.Martino-via Toselli • -Zona via Manzoni-Via Pascoli zone dal potenziale localizzativo commerciale elevato

  31. Distribuzione e caratteri pop. immigrata Pare 3 Pontedera Le nazionalità dei cittadini stranieri sono concentrate su quattro Paesi: Senegal, Albania, Romania e Marocco.

  32. Distribuzione e caratteri pop. immigrata Pontedera E’ evidente la presenza di concentrazioni elevate nel quartiere della stazione erroneamente chiamato ‘quartiere Africa’, in quanto multietnico. Alte zone con presenza di immigrati (80-90% della popolazione) sono i Villaggi e l’area di Via Roma, dotata inoltre di basso livello di integrazione ad evidenziare una possibile area di degrado.

  33. Analisi di correlazione locale Pisa Nella figura sono individuate le zone nelle quali la densità di immigrati è inversamente proporzionata al numero di laureati e direttamente proporzionale alla densità di cittadini a bassa scolarità e di popolazione anziana. Sono queste zone ad alto probabilità di possibili problemi fra popolazione immigrata e cittadini italiani. Fra le zone evidenziate ci sono il quartiere S.Martino, la zona orientale di via Corridoni e la zona occidentale di via Battisti

  34. Cosa ne pensate? nel pomeriggio… Attraverso le politiche urbanistiche si può favorire l’incontro? Come possiamo integrare le politiche urbanistiche con le politiche sociali?i Tavolo2: Sicurezza urbana, degrado e programmazione urbanistica

More Related