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LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

I NOSTRI LAVORI. LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO. Classi prime. E’ NATA FORTUNATA. ZORBA E I SUOI AMICI LEGGONO IN BIBLIOTECA. GRAZIE A ZORBA E AI SUOI AMICI UMANI FORTUNATA HA IMPARATO A… VOLARE!!!. Alla fine ho imparato che………

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LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

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Presentation Transcript


  1. I NOSTRI LAVORI LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO Classi prime E’ NATA FORTUNATA

  2. ZORBA E I SUOI AMICI LEGGONO IN BIBLIOTECA GRAZIE A ZORBA E AI SUOI AMICI UMANI FORTUNATA HA IMPARATO A… VOLARE!!!

  3. Alla fine ho imparato che……… Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, ………………………………. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale.………………….art.3 Costituzione italiana. GLI ALUNNI DELLE CLASSI PRIME “B. CROCE” LE DOCENTI: DI MARZO, LUONGO, SELLITTO

  4. I Circolo Didattico di Casavatore“Il calcio… fa bene a tutti”Laboratorio di Informatica a.s.2009/2010Classe IIA plesso B. Croce

  5. Il bravo tifoso 1. Allo stadio è bello andarci insieme 2. Allo stadio non si gettano cartacce per terra 3. Al gol non si tirano petardi in campo 4. La squadra che fa gol va applaudita 5. Se l‘arbitro fischia il fallo, non si protesta 6. Il gol è merito di tutta la squadra 7. Al termine della partita si applaude 8. Per entrare o uscire dallo stadio non si spinge 9. Durante la partita non si corre sugli spalti 10. Non segna solo l’attaccante

  6. LE PAROLE DEL BUON TIFOSO ALLEGRIA COLORI BANDIERA CANTI RISPETTO CULTURA PASSIONE TROMBETTA APPLAUSI COLLABORAZIONE DIVERTIMENTO FAIR PLAY

  7. LO SAPEVATE CHE… Più di 2000 anni fa in Cina era diffuso un gioco chiamato tsu chu che significa: “colpire con il piede una palla”. Uno dei più antichi antenati del calcio! La stella è il distintivo di cui possono fregiarsi solo le squadre che hanno vinto 10 scudetti. Ogni 10 scudetti, una stella! I giocatori di calcio indossano oggi magliette e pantaloncini. Agli inizi del Novecento, solitamente, i giocatori indossavano il berretto, pantaloni lunghi sotto il ginocchio, la camicia e spesso anche la cravatta!

  8. Lo stopper è un difensore: il suo nome deriva dal verbo inglese to stop che significa “fermare”. Il compito dello stopper è appunto quello di fermare l’azione d’attacco degli avversari I cartellini gialli, ammonizione e rossi espulsione, furono inventati da un arbitro che si ispirò ai colori del semaforo: giallo” attenzione”; rosso “ stop”! Per molto tempo non sono esistite nel calcio le sostituzioni. Se si infortunava il portiere veniva sostituito da uno m degli altri giocatori. Per molto tempo, se un incontro terminava in parità anche dopo i tempi supplementari, veniva ripetuto dopo due giorni, oppure veniva sorteggiata la squadra vincitrice facendo testa o croce con una moneta.

  9. I numeri sulle maglie vennero introdotti per permettere all’arbitro e agli spettatori di distinguere a colpo d’occhio i calciatori. Il calcio è nato in Inghilterra nel 1880. Proprio in quel secolo l’Inghilterra aveva la più grande flotta mercantile del mondo e le sue navi arrivavano ovunque. Anche nei luoghi più sperduti i marinai piazzavano due porte sulle banchine dei porti, diffondendo il nuovo gioco. Lo scudetto è il simbolo a forma di scudo con i colori della bandiera italiana che viene portato sulla divisa della squadra che ha vinto il campionato l’anno precedente.

  10. ” COS’ E’ LO “STADIO” Uno spazio organizzato e limitato formato da tribune che circondano un campo di gioco. Il primo stadio fu lo spazio ellittico delimitato da gradinate in pietra per gli spettatori dove ad Olimpia, si svolse nel 776 a.C. la prima gara sportiva, la corsa . Da allora ,in greco,”stadio” indicò una misura lineare,corrispondente alla lunghezza (un po’ meno di 200 metri) del campo di Olimpia. Da allora lo stadio, e con lui giochi, atleti e spettatori, ne hanno fatta di strada… Lo stadio oggi ha una grandissima varietà di forme architettoniche e tantissimi spettatori per gli innumerevoli usi “ludici”: sport professionistici, giochi sportivi, concerti, manifestazioni benefiche Due sole cose non cambiano mai: allo stadio i protagonisti sono gli attori, sul campo, e gli spettatori, sugli spalti, uniti dal… divertimento!

  11. Il Gioco è… FIDARSI MIGLIORARSI DIVERTIRSI CONCENTRARSI

  12. COOPERARE DARSI DELLE REGOLE CONOSCERSI PROVARE

  13. Noi … nel nostro laboratorio

  14. “Vivere la Costituzione nell’esperienza della quotidianità: i diritti fondamentali dell’uomo” ACQUA DIRITTO ALLA VITA E BENE COMUNE Laboratorio di Cittadinanza e Costituzione Circolo Didattico B. Croce Casavatore Dirigente Scolastico Dott.ssa Abete Silvana Insegnanti: CasazzaM.G.-CennamoS.-IavaroneM.-MarinelliM.- Pelliccia M.L. – Rosa R. Classi terze sezioni A-B-C-D-E a.s. 2009/2010

  15. “L’acqua è una risorsa indispensabile per il nostro organismo e per l’intero pianeta, la sua cattiva gestione può causare catastrofiche conseguenze ambientali e sociali.” Da questa considerazione è scaturito il nostro progetto che ha avuto lo scopo di sensibilizzare i nostri giovanissimi utenti a conoscere, amare e proteggere questa preziosa fonte di vita e ad adottare comportamenti improntati alla sua tutela e salvaguardia. Nostro obiettivo è stato valorizzare l’acqua comefonte di vita e indurre la riflessione su di essa come risorsa preziosa, ma esauribile .Gli alunni hanno imparato a conoscere ed apprezzare le caratteristiche di questo elemento in tutti i processi vitali e nella quotidiana esistenza umana, attraverso la lettura e la rielaborazione di miti, storie e leggende, articoli e Documenti legislativi. Partendo da elementari considerazioni sulla necessità di usarla in modo razionale, di riciclarla e di depurarla, si è arrivati al concetto, più complesso ed articolato, di diritto-dovere dell’umanità verso essa intesa come bene di cui ognuno deve poter disporre nella misura adeguata al suo fabbisogno e verso cui tutti sono obbligati ad assumere atteggiamenti orientati alla sua preservazione. Il filo conduttore di tutte le attività sono stati gli artt. 2 e 9 della Costituzione Italiana, il primo perché essa rappresenta, come dicevamo poc’anzi, un diritto-dovere dell’umanità ed il secondo perché essa, in quanto tale diventa patrimonio dell’umanità e come tale va tutelata e salvaguardata. L’accostamento degli alunni ad un testo così importante, ha voluto sollecitare l’idea dell’esistenza di un riferimento valido per tutti i cittadini Italiani,di un punto fermo che quotidianamente può essere faro nelle loro azioni e nelle loro scelte garantendone la legalità e il riconoscimento dei loro diritti e dei loro doveri. Attraverso il nostro percorso laboratoriale abbiamo anche cercato di promuovere una nuova “cultura dell’acqua”, fornendo agli alunni e, attraverso loro, alle loro famiglie strumenti funzionali all’assunzione di comportamenti responsabili atti a sviluppare una coscienza consapevole e rispettosa delle problematiche ambientali, incidendo, lì dove possibile, nel vissuto quotidiano. Abbiamo allargato i confini presentando un testo, quale la carta Europea dell’Acqua , scopertol’esistenza della Giornata mondiale dell’Acqua, affrontato la tematica dell’inquinamento delle acque , individuato un decalogo per essere risparmiatori d’acqua e ancora attraverso svariate attività di gruppo o individuali , sollecitato le piccole coscienze degli alunni affinchè in loro resti traccia e sensibilità per il tema affrontato. L’interesse suscitato è stato apprezzabile e tangibile la partecipazione alle diverse proposte operative, vuoi anche per i contenuti proposti al punto che gli stessi alunni hanno chiesto di digitalizzare in Word tutti i testi che sono stati trattati. Gli alunni hanno saputo, inoltre, anche al di fuori del tempo laboratoriale, far proprie informazioni e conoscenze, ricollegandole a fatti di cronaca recenti, a semplici avvenimenti domestici o ad altre esperienze disciplinari con naturalezza e immediatezza.

  16. IL PIANO OPERATIVO • FINALITA’ • Rispettare l’ambiente, conservarlo, migliorarlo, ricordando che e’ patrimonio a disposizione di tutti e, adottare i comportamenti piu’ adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo. • Conoscere i propri diritti e i propri doveri per esprimere rispetto e cura della natura e del patrimonio del proprio ambiente di vita e dell’ umanità. • CONTENUTI • L’acqua fonte di vita e risorsa della terra nel rispetto della Costituzione italiana. • COMPETENZE ATTESE • Individua comportamenti corretti per salvaguardare la risorsa idrica • Propone eventuali soluzioni relative alla salvaguardia della risorsa idrica • Rispetta le regole negli ambienti in cui vive quotidianamente • Risultati attesi • Il 70% dei partecipanti raggiunge almeno 2 competenze attese • OBIETTIVI SPECIFICI • Conoscere gli artt. 2 e 9 dei principi fondamentali della Costituzione Italiana attraverso lettura • Conoscere l’acqua e le sue caratteristiche • Riconoscere le cause che determinano l’inquinamento delle acque • Acquisire consapevolezza delle conseguenze ambientali e sanitarie dell’inquinamento o spreco idrico • Individuare soluzioni condivise in relazione ai problemi trattati • Sviluppare e applicare atteggiamenti utili alla salvaguardia dell’ambiente • Costruire relazioni stabili con le istituzioni in ordine alle problematiche esaminate • Conoscere la carta europea dell’acqua • Conoscere le motivazioni della proclamazione della giornata mondiale dell’ acqua

  17. ATTIVITA’ • Lettura e scrittura degli artt. 2 e 9 dei principi fondamentali della Costituzione Italiana • Filastrocche relative a 2 artt. tratte dal libro “la Costituzione raccontata ai bambini” di Anna Sarfatti, • illustrazione e commenti scritti • Discussioni di gruppo sul significato dei diritti e dei doveri • Produzione di un testo e illustrazione del percorso che compie l’acqua dalla sorgente al mare, analizzando • i vari ambienti geografici coinvolti • Lettura del libro “il mistero dell’acqua scomparsa” • Visione del DVD ”il mistero dell’acqua scomparsa” • Letture e discussione di gruppo sull’inquinamento idrico • Produzione di un cartellone collettivo avente come tema “l’inquinamento idrico” • Produzione di un testo inerente l’inquinamento idrico • Letture e discussione di gruppo sulle strategie da adottare sul risparmio dell’acqua • Produzione di un cartellone collettivo avente come tema “come risparmiare l’acqua” • Produzione di un testo inerente il risparmio dell’acqua • Produzione di un decalogo collettivo del “perfetto risparmiatore d’acqua” • Ricerche in internet • Scrivere, commentare e illustrare la “Carta Europea dell’acqua” e la proclamazione dell’ONU della “Giornata • mondiale dell’acqua”. • Digitalizzazione in Word degli argomenti trattati.

  18. La copertina del nostro laboratorio

  19. Che cos’è la Costituzione?

  20. Io, La Costituzione (A. Sarfatti)

  21. Alla scoperta della Costituzione…l’articolo 2

  22. Alla scoperta della Costituzione…l’articolo 9

  23. Una seria minaccia: l’inquinamento.Le varie forme di inquinamento delle acque.

  24. La Carta Europea dell’acqua L’attenzione all’Acqua 22 marzo 2010La giornata mondiale dell’acqua

  25. Consigli per un uso consapevole: nasce il nostro decalogo

  26. I nostri cartelloni

  27. Alcuni nostri test di valutazione

  28. Così ho scoperto di essere un eroe del risparmio idrico!!!!

  29. …e finalmente ho ottenuto il mio attestato di merito

  30. I nostri momenti di attività

  31. Vivere la Costituzione nell’esperienza della quotidianità Classe: IV Scuola: B. Croce Anno scolastico: 2009/2010 Insegnanti: Pezzella Anna – Pezzella Rachele – Di Vuolo Maria – Guida Rosanna – Mallardi Immacolata – Zucchero Immacolata

  32. Per cominciare bene… una poesia

  33. Che cos’è la Costituzione Se diritti e doveri vuoi osservare la Costituzione devi imparare. Per grandi e piccini, adulti e bambini ci indica la strada da seguire per vivere in pace armonia e libertà

  34. Testo poetico non si può essere soli Non si può essere soli meglio in due che uno solo. Se uno cade l’altro lo aiuta Se due dormono insieme insieme si riscaldano. Non si può essere soli meglio in due Se uno è cieco l’altro lo guida. Non sembra nemmeno fatica il duro lavoro di sempre. Se due camminano insieme la strada sembra più bella. Non si può essere soli meglio in due. Se uno chiama l’altro risponde.

  35. Alle quattro è suonato il citofono. Sono andata a rispondere e ho detto alla mamma: - È la mia nuova compagna, è venuta a fare i compiti da noi. La mamma ha continuato a leggere. - Questa è Maribel - ho annunciato, dopo averla fatta accomodare. - Buongiorno seniora. La mamma ha alzato gli occhi dal suo libro e l'ha guardata incuriosita. - Buongiorno - ha risposto. lo e Maribel ci siamo ritirate in camera mia e ci siamo messe subito al lavoro. Dopo una mezz'oretta, la mamma ci ha chiamate, per comunicarci che era pronto il tè. È rimasta lì, sul divano, a guardarci mangiare, con un bel sorriso stampato sulle labbra. Ha chiesto a Maribel da dove venisse, e quando ha saputo che era nata e cresciuta in _Perù è stata felicissima, perché una volta aveva visitato quel paese. lo non sapevo niente di quel viaggio e la mamma ci ha raccontato che era stato "un secolo fa", prima di sposarsi, una vacanza bellissima, con due sue amiche. Anche Maribel era contenta: ascoltava con interesse la mamma raccontare di luoghi e di situazioni a lei familiari. II clima asciutto, le montagne altissime, l'antica MachuPicchu, la necropoli di Chan Chan che aveva affascinato tanto mia madre, il centro storico di Lima e per ultimo le bidonvilles, che l'avevano invece sconvolta. A un certo punto l'ho interrotta, perché dovevamo finire i compiti.

  36. II problema di Maribel è la lingua. È vero che molte parole italiane sono simili a quelle spagnole, ma una certa differenza c'è, e un brano da riassumere può divenire uno scoglio insormontabile per la mia nuova amica. All'inizio mi dava fastidio che Maribel copiasse da me, ma quando le ho detto: - Prova a descrivere lo stesso concetto con parole tue - e Maribel mi ha guardata perplessa e mi ha risposto: - Posso scrivere in spagnolo? - allora ho capito quanto doveva essere dura per lei. Così l'ho lasciata copiare e quando ha finito ho cercato di spiegarle, con dei disegni o indicando certi oggetti, il significato delle parole che aveva scritto nel suo tema. Siccome Maribel, una volta che le era chiaro il concetto, lo esprimeva nella sua lingua, mi è venuta un'idea: io avrei insegnato l'italiano a lei, e lei lo spagnolo a me. Così ho preso due quaderni, uno per ciascuna, e abbiamo cominciato a scrivere le parole nuove che via via imparavamo. È stato divertentissimo. Maribel ha messo da parte la sua timidezza, scoppiando addirittura a ridere tutte le volte che ripetevo le parole in spagnolo, storpiandole regolarmente. Alle sette la mamma ci ha chiamate. Ha invitato Maribel a cena, ma lei ha rifiutato perché sua madre le aveva chiesto di rientrare a casa presto. Prima di congedarci, però, mi ha abbracciata, - Grazie! - mi ha sussurrato all'orecchio. Avrei voluto dirle che anch'io le dovevo molto, ma ormai era entrata in ascensore. Sonia Coloru, Ogni giorno un giorno nuovo, Edizioni EL

  37. Rispondi. Chi è Maríbel? …………………………………………………………………………. Qual è il suo problema?................................................................................................... In quale modo la sua compagna cerca di aiutarla?................................................................................................................................................................. Secondo te, un/una ragazzo/a straniero/a che frequenta la scuola italiana quali problemi deve affrontare?..............................................................................................................

  38. Regolamento della classe IV A Diritti • Esprimere la propria opinione • Avere una palestra • Fare intervallo • Non essere disturbato dai compagni • Capire quello che spiega l’insegnante • Non essere esclusi dai giochi e dai compagni. Doveri • Non fare i dispetti • Non correre per scale e corridoi • Non litigare • Non spingere i compagni • Non copiare • Non dondolarsi sulla sedia • Non stare scomposti • Non buttare carte per terra • Non tirare oggetti • Non salire sulle sedie • Alzare la mano prima di parlare • Ascoltare quando l’insegnante spiega • Essere sempre puliti e ordinati • Eseguire i compiti • Rispettare gli orari scolasticistici

  39. I diritti dei bambini

  40. 1° PERCORSO: “VIVERE INSIEME”–EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Ma perché ci sono bambini che vivono soli per strada,se uno dei diritti fondamentali dei bambini è quello di vivere in una casa con servizi igienici e acqua potabile per crescere sani?

  41. I bambini hanno anche il diritto di andare a scuola… Giocare, per noi bambini,è importantissimo perché aiuta il nostro sviluppo fisico e mentale!

  42. Molti però non sanno esporre le proprie idee o ragioni, né difendere i propri diritti • BRAIN STORMING • VALORE • GIUSTIZIA UGUAGLIANZA • SOLIDARIETA’ L’art. 3 della Costituzione dice che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge

  43. 2° PERCORSO: “LA SCUOLA”- EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Noi studenti abbiamo diritto ad una scuola pulita,sicura e con luoghi idonei allo scopo a cui sono destinati….. Anche gli insegnanti “svolgono dei compiti”:ci aiutano a crescere e a formarci e ,per farlo bene, devono tenersi sempre aggiornati!

  44. La Costituzione dice che la scuola è aperta a tutti…. Andare a scuola, è un diritto fondamentale del fanciullo!

  45. 3° PERCORSO:”Per…filare dritti!”-EDUCAZIONE STRADALE Questa è una posizione laterale di sicurezza Con il soccorso di Pietro e Stefy,sopravvivero?

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