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INTRODUZIONE AL GOVERNO CLINICO MOD . 4.0

INTRODUZIONE AL GOVERNO CLINICO MOD . 4.0. “GOVERNO CLINICO”. DEFINIZIONE: (2004)

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INTRODUZIONE AL GOVERNO CLINICO MOD . 4.0

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Presentation Transcript


  1. INTRODUZIONE AL GOVERNO CLINICOMOD.4.0

  2. “GOVERNO CLINICO” DEFINIZIONE: (2004) Il contesto in cui i servizi sanitari si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza mantenendo elevati livelli di prestazioni creando un ambiente che favorisce l’espressione dell’eccellenza clinica nel limite delle risorse disponibili

  3. “OBIETTIVI del Governo Clinico” • Favorire la collaborazione ed integrazione tra professionisti per migliorare la qualita’ delle prestazioni; • Indicatori: • Gestione dei conflitti interni alla UO; • Comunicazione e collaborazione interna alla UO; • Comunicazione e collaborazione con altre UO;

  4. “COMPONENTI del Governo Clinico” • Efficacia clinica ed efficienza; • Audit clinico • Risk management • Ricerca e formazione

  5. “Efficacia clinica ed efficienza” Indicatori 1: • Linee guida sul trattamento delle tipologie di ricovero più frequenti in regime di ricovero ordinario ed in regime di DH/DS; • Ricoveri ripetuti e monitoraggio del decorso post-ricovero di concerto con i MMG; • Incontro (Convegno-Dibattito) con i MMG su “Uso inappropriato del Pronto Soccorso”

  6. “Efficacia clinica ed efficienza” Indicatori 2: • Gestione delle liste di attesa; • Valutazione delle performance di UO (mediante indicatori uniformi per tutte le UO); • Costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare e multiprofessionale per la "traduzione" delle linee-guida in percorsi diagnostico-terapeutici locali; • Potenziamento della biblioteca al fine di consultare le linee di guida e le conoscenze utili alla decisione clinica;

  7. “Audit Clinico” Indicatori: • Briefing interno (sistematico) per discutere dei casi clinici trattati e da trattare; • Misura e valutazione continua da parte dei professionisti sanitari di come abbiano raggiunto gli standard prefissati • Revisione sistematica dei processi interni; • Incontri periodici con colleghi del dipartimento o di altre realtà sanitarie per discutere ed individuare le migliori pratiche da adottare; • Potenziamento dell’uso delle informazioni cliniche per il monitoraggio della qualità dell’assistenza

  8. “Risk management” Indicatori: • Individuazione di un modello organizzativo uniforme per la gestione del rischio; • Elaborazione di direttive e linee guida per la rilevazione uniforme degli errori e dei rischi di errore; • Promuovere eventi formativi per diffondere la cultura della prevenzione dell’errore; • Riduzione delle infezioni ospedaliere.

  9. “Ricerca e formazione” Indicatori: • Favorire la produzione scientifica in azienda; • Favorire e sviluppare l’ECM; • Promuovere la formazione interna.

  10. “STRUMENTI PER LO SVILUPPO del Governo Clinico” BALANCED SCORECARD (BSC) Scheda dei Punteggi Bilanciati

  11. RISORSE MIGLIORE SALUTE

  12. PROSPETTIVA PRESTAZIONALE-ECONOMICO-FINANZIARIA A% PROSPETTIVA CLIENTE-UTENTE B% PROSPETTIVA PROCESSI INTERNI D% PROSPETTIVA CRESCITA-APPRENDIMENTO C% “Le prospettive della BSC”

  13. PROSPETTIVA PRESTAZIONALE-ECONOMICO-FINANZIARIA A% PROSPETTIVA CLIENTE-UTENTE B% PROSPETTIVA PROCESSI INTERNI D% PROSPETTIVA CRESCITA-APPRENDIMENTO C% “Le prospettive della BSC”

  14. “ FASI dellaPianificazione aziendale” • Piano Sanitario Regionale (PSR); • Direttiva annuale del DG; • Piano Aziendale delle Attività (PAA) e bilancio preventivo; • Piano Operativo di UO (Budget/BSC); • Controllo della Gestione; • Valutazione dei risultati; • Valutazione dei singoli dirigenti.

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