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“Il tirocinio clinico nella formazione del fisioterapista”

“Il tirocinio clinico nella formazione del fisioterapista”. Edizione n. 0. Foligno, 19-09-08. La finalita’ per il I anno di corso e’ quello di dare allo studente:. Consapevolezza della figura professionale Le basi della anatomia fisiologia e clinica di base

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“Il tirocinio clinico nella formazione del fisioterapista”

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Presentation Transcript


  1. “Il tirocinio clinico nella formazione del fisioterapista” Edizione n. 0 Foligno, 19-09-08

  2. La finalita’ per il I anno di corso e’ quello di dare allo studente: • Consapevolezza della figura professionale • Le basi della anatomia fisiologia e clinica di base • - Cosa e’ una cartella clinica, e le figure che girano intorno ad essa • - Saper effettuare passaggi posturali e posizionamenti • - Saper valutare una struttura sana con un bilancio articolare e muscolare • - Saper scrivere una valutazione funzionale con un linguaggio comune che puo’ essere messo in correlazione con le altre figure professionali • - Cominciare a saper affrontare l’apprendimento per problemi

  3. Gli ITEM essenziali da rispettare da parte dello studente - Conoscere lo sviluppo motorio - Saper osservare e descrivere il movimento fisiologico - Saper impostare un rapporto professionale con l’utenza - Conoscere l'organizzazione delle strutture riabilitative - Inserirsi nel gruppo di lavoro in modo attivo e propositivo - Collaborare nel processo di nursing - Saper effettuare il posizionamento e la mobilizzazione del paziente

  4. In base alle esigenze degli ITEM del I anno e’ nata l’esigenza di formula un PBL Problem Based Learning - Che cosa e’ un PBL: E’ lo studio di un problema o di un caso dove si devono tirar fuori diverse componenti per arrivare ad una soluzione, efficace per l’apprendimento dello studente

  5. Perche’ il PBL 1 – Attiva le conoscenze 2 – Mette lo studente in una posizione attiva 3 – Facilita la connessione tra nozioni e situazioni nella professione 4 – Fa acquisire un metodo per lo studio indipendente 5 – Fa lavorare e studiare in equipe

  6. Per ogni unita’ didattica Sviluppare dei PBL

  7. Unita’ didattiche nel I anno • MED/48 – Metodologia generale della riabilitazione • MED/ 48 - Scienze fisioterapiche applicate alla Biomeccanica e Cinesiologia • - MED/48 – Metodologia della riabilitazione applicata

  8. Obiettivi nel I Anno - Prendere conoscenza e coscienza della identità personale e professionale - Conoscere le altre figure professionali e relazionarsi nel rispetto degli specifici ruoli - Essere in grado di tradurre le conoscenze apprese nei diversi insegnamenti in linee guida e modalità operative - Saper effettuare osservazione e la valutazione delle capacità globali e/o analitiche muscolari ed articolari, la movimentazione del paziente, le mobilizzazioni e le tecniche manuali di base - Acquisire padronanza di modelli operativi di cooperazione interdisciplinare e multidisciplinare

  9. Competenze dello studente da acquisire nel tirocinio Competenze tecnico professionali Competenze trasversali - Gestione /Management - Formazione/Autoformazione - Comunicazione/Relazione - EBM - Cura e riabilitazione - Educazione terapeutica - Prevenzione

  10. Valutazione del Tutor Alla fine del corso e’ richiesta la valutazione del tirocinante sui diversi aspetti che vanno dal comportamento nell’ambiente di lavoro alla capacita’ di osservazione e alle capacita valutative del sistema muscolo scheletrico Valutazione degli Studenti Alla fine del corso agli studenti e’ richiesta la valutazione della metodologia sui vari aspetti della metodologia come i problemi, il processo di gruppo, il tutor, altre attivita’ di apprendimento, il numero di ore utilizzate per lo studio personale, i vantaggi e gli svantaggi della metodologia

  11. Programma Tirocinio Il Programma di formazione deve essere costituito da attivita’ tali che i discenti possano acquisire le loro competenze professionali in condizioni simili a quelle in cui si troveranno Simulazione di casi clinici – sviluppo di PBL

  12. Il tirocinio deve avere lo scopo di portare per mano lo studente a sviluppare la professione nel miglior modo possibile con una capacita’ di comunicazione fra colleghi e altre figure professionali

  13. L’aiuto a questo e’ L’albero delle azioni e dei concetti E’ un diagramma di flusso che ci permette di vedere i vari aspetti comunicanti di un determinato problema fino a portarci ad avere diverse conclusioni in base alle esigenze e alle finalita’ del problema

  14. Esempio Concetti Diagnosi funzionale Posizione mobilizzazione Ergonomia Diagnosi Medica Organico Infiammatorio Infettivo Test articolari Test Muscolari Anatomia – Fisiologia punti di repere No disturbo di mobilita’ Azioni Competenza Fisioterapica Competenza medica Valutazione Clinico funzionale

  15. Formulazione di un PBL Deve tenere presente i 9 salti Nella formulazione si terra’ conto di tre elementi primari: - Problema - Ipotesi - Obiettivi di studio

  16. - Esempio di un PBL Pensionato in crisi - Mario 70 anni - Ha avuto un anno fa un Ictus ischemico che ha provocato una emiparesi Dx ed afasia - Ha avuto un buon recupero motorio ed ha residuato difficolta’ di comunicazione, ha conservato una buona comprensione del linguaggio - Tornato a casa deambula autonomamente, supera le barriere architettoniche, riesce a coltivare i suoi interessi - Ad un certo punto il cammino peggiora: - Asimmetria di carico - Aumento dell’ipertono - Si deprime - Perde Autonomia nei trasferimenti Il medico richiede una consulenza fisioterapica

  17. Problema: Peggioramento delle condizioni psicomotoria perdita di autonomia Componenti:Asimmetria di carico Zoppia Aumento del tono Difficolta’ nel camminare Che ha 70 anni Un anno fa ha avuto un ictus Buon recupero psicomotorio Ipotesi:Recidiva di Ictus Una Caduta Una neoplasia Problema infiammatorio della colonna

  18. Obiettivi di Studio 1 – Conoscere l’anatomia e la fisiologia del SNC e Periferico 2 – Conoscere E.O.N. 3 – Conoscere anatomia e fisiologia del S.M.S. 4 – Conoscere le fasi del processo infiammatorio 5 – Conoscere la valutazione funzionale del S.M.S. 6 – Conoscere Ispezione, Palpazione

  19. Bibliografia Norman GR. Defining competence: a methodological review. In: Neufeld VR, Norman GR, eds. Assessing Clinical Competence. New York, NY: Springer; 1985:15-35. Benner P. From Novice to Expert. Menlo Park, Calif: Addison-Wesley; 1984. Hodges B, Regehr G, McNaughton N, Tiberius R, Hanson M. OSCE checklists do not capture increasing levels of expertise. Acad Med. 1999;74:1129-1134. Gale J, Marsden P. Clinical problem solving: the beginning of the process. Med Educ. 1982;16:22-26. Mandin H, Jones A, Woloschuk W, Harasym P. Helping students learn to think like experts when solving clinical problems. Acad Med. 1997;72:173-179.

  20. Tresolini C and the Pew-Fetzer Task Force. Health Professions Education and Relationship-Centered Care: Report of the Pew-Fetzer Task Force on Advancing Psychosocial Health Education. San Francisco, Calif: Pew Health Professions Commission; 1994. European Region of the World Confederation for the Physical Therapy. European Physioterapy Benchmark; Barcellona, Spagna:Ex. General Meeting; 2003 APTA (American Physical Therapy Association). A Normative Model of Physical Therapist Professional Education; Version, 2000. P.Binetti, I. Pontati, D. Santini. Il tutorato: modelli ed esperienze nella didattica universitaria, Ed. Società Editrice Universo 1999. A.Castellucci, L.Saiani, G. Sarchielli, L.Marletta Viaggi Guidati, Ed. F. Angeli 1997 A. Castellucci – C. Guerrieri-C. Ruozi-P. Randelli. I saperi della formazione in sanità, Ed. Maggioli - Sociale e sanità - 2007 Linee guida per la formazione del fisioterapista – Core competence, A.I.F.i. Ed. Masson

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