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Il cervello umano

Il cervello umano. di Francesca Filippini. Il cervello è la parte più grande dell’ encefalo e può essere definito come un pugno di carne gelatinosa che mediamente non raggiunge i 1500 grammi; la sua superficie è rugosa, con piaghe, solchi e fessure.

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Presentation Transcript


  1. Il cervello umano di Francesca Filippini

  2. Il cervello è la parte più grande dell’ encefalo e può essere definito come un pugno di carne gelatinosa che mediamente non raggiunge i 1500 grammi; la sua superficie è rugosa, con piaghe, solchi e fessure. • Il cervello è protetto da alcune membrane che si chiamano meningi. La parte più esterna del cervello si chiama corteccia cerebrale ed è di colore grigio (la sostanzagrigia). Invece, all’interno, la maggior parte del cervello è di colore bianco (la sostanzabianca). Come tutto il tuo corpo, il cervello riceve i vasisanguigni che portano il nutrimento e l’ossigeno di cui hanno bisogno le sue cellule.

  3. Suddivisione del cervello umano (specifica) Corteccia celebrale Telencefalo s. limbico Gangli della basi talamo Diencefalo ipotalamo tetto Mesencefalo tegmento ponte Metencefalo cervelletto Mielencefalo bulbo

  4. Suddivisione del cervello umano (generica) • Il cervello è diviso in due metà uguali, uniti al centro, che si chiamano emisferi cerebrali: • emisfero destro • emisfero sinistro • Ogni emisfero è diviso in quattro lobi ed ognuno di questi è costituito da zone più o meno definite, in cui si localizzano funzioni importanti come la vista, il linguaggio o la memoria. • Il cervello riceve informazioni dall’ambiente esterno attraverso gli organi di senso. Anche quando i nostri occhi o le nostre orecchie sono sani, se la zona del cervello che interpreta le immagini e i suoni è danneggiata, non potremo né vedere né udire. • CURIOSITA’:  ogniemisferocontrollalaparteoppostadelcorpo perché i nervi della zona destra e sinistra del tuo corpo si incrociano prima di entrare e uscire dal cervello.

  5. Nei due emisferi cerebrali sono contenute le stesse aree, però alcuni compiti sono limitati a un solo emisfero. In ogni individuo, l’emisfero dominante presiede al linguaggio e alle operazioni logiche, mentre l’altro controlla le emozioni, le capacità artistiche e la percezione spaziale. In quasi tutti i casi l'emisfero dominante è il sinistro.

  6. Emisfero destro • Non verbale: conscio della realtà ma incapace di descriverla verbalmente • Sintetico:unisce le parti formando un tutto • Atempo: senza senso del tempo • Non razionale: non richiede fondamenti razionali di fatti • Spaziale: percepisce le cose in relazione spaziale con altre, come parte di un tutto Emisfero sinistro • Verbale: utilizza parole per definire e nominare • Analitico: analizza cose e realtà nelle loro parti • Temporale: dispone cose ed eventi in sequenza temporale • Razionale: arriva a conclusioni fondate nella ragione • Lineare: pensa in termini sequenziali

  7. Lobo Frontale Il lobo frontale si trova nella parte anteriore di ciascun emisfero cerebrale. Le funzioni esecutive del lobo frontale comporta la capacità di riconoscere le future conseguenze derivanti da azioni in corso, di scegliere tra azioni buone e cattive, ignorare e reprimere risposte sociali, e di stabilire analogie e differenze tra le cose o eventi. Pertanto, è coinvolto in funzioni mentali superiori.I lobi frontali svolgono un ruolo importante nel conservare i ricordi a lungo. Si tratta spesso di ricordi legati alle emozioni derivanti da un input da parte del sistema limbico del cervello. Il lobo frontale modifica quelle emozioni generalmente in forma socialmente accettabile.

  8. Lobo temporale Il lobo temporale è una regione della corteccia cerebrale che si trova sotto la fessura Sylvia su entrambi i hellospheres destra e sinistra nell'emisfero del cervello. i lobi temporali elaborano il riconoscimento visivo, la percezione uditiva, la memoria a lungo termine e l'affettività. Pazienti con lesione acquisita unilaterale del lobo temporale destro perdono in genere l'acuità per gli stimoli uditivi non verbali.

  9. Lobo parietale Il lobo parietale è un lobo del cervello. Viene posto sopra il lobo occipitale e dietro del lobo frontale. Il lobo parietale svolge un ruolo importante nell'integrazione di informazioni sensoriali provenienti da varie parti del corpo, la conoscenza dei numeri e delle loro relazioni, e nella manipolazione degli oggetti. Alcune parti del lobo parietale sono coinvolti con l'elaborazione visuospaziale.

  10. Lobo occipitale Il lobo occipitale è il più piccolo dei quattro lobi della corteccia cerebrale dell'uomo, situato nella parte posteriore del cranio, fa parte del prosencefalo. Il lobo occipitale è il centro di elaborazione visiva del cervello dei mammiferi, e contiene la maggior parte della regione anatomica della corteccia visiva. La corteccia visiva primaria corrisponde all’area di Brodmann.

  11. Corteccia cerebrale

  12. La corteccia cerebrale umana è uno strato laminare continuo che rappresenta la più esterna del telencefalo negli esseri vertebrati, formata dai neuroni e da fibre nervose senza mielina. • È spessa 2-4 mm e gioca un ruolo centrale in meccanismi mentali complicati come la memoria, la concentrazione, il pensiero, il linguaggio e la coscienza. • Negli esseri umani la superficie della corteccia cerebrale presenta una grande quantità di scanalature, chiamate “solchi”. La parte fitogeneticamente più antica della corteccia, l’ippocampo, si differenzia in cinque strati, mentre la più recente neocorteccia in sei principalmente. la corteccia cerebrale si divide in sensitiva, motrice e associativa ed è collegata ai centri sottocorticali prima menzionati. • La corteccia sensitiva riceve le vie nervose che conducono stimoli provenienti da tutto il corpo. Dalle aree motrici partono impulsi motori attraverso la via piramidale (in genere i centri corticali di un emisfero sono in relazione con le regioni del corpo del lato opposto). Le aree associative servono a integrare le diverse sensazioni, alla loro memorizzazione e alla costituzione del complesso processo della coscienza, comprendente l'ideazione, la volontà, la consapevolezza e la capacità di giudizio.

  13. Mancinismo • Il mancinismo è la tendenza ad usare in parte o del tutto, il lato sinistro del corpo per compiere movimenti e gesti automatici e volontari. Nel 1998, secondo uno studio, il 7-10% della popolazione adulta era mancina In un altro studio del 1996 si osserva, inoltre, che nel mondo ci sono più uomini che donne mancine. Il mancinismo è più frequente tra i gemelli omozigoti. i mancini sono in minoranza, infatti contando anche quelli 'corretti' a causa di pregiudizi e superstizioni sulla mano sinistra, rappresentano circa il 10% delle persone. Il mancinismo deriva dalla dominanza dell'emisfero destro del cervello mentre nei destri e' dominante l'emisfero sinistro. Speso si e' detto che questa differenza cerebrale fa sì che i mancini siano mediamente più intelligenti, più creativi, e questa idea e' stata spesso alimentata dal fatto che molti artisti o 'geni' del passato usavano la 'mano del diavolo'. Infatti, la sinistra e' stata sempre considerata la mano 'perduta', e sinistro e' qualcosa di losco e abietto, funesto.

  14. Origini del mancinismo Nella prima infanzia, nel cervello umano avviene una specializzazione funzionale dei due emisferi cerebrali. Nei mancini è l'emisfero destro a predominare. Questo processo viene chiamato lateralizzazione ed avviene dopo i 36 mesi, inizia con lo sviluppo del linguaggio e si conclude verso i 3 –4 anni. Le cause della diversa lateralizzazione non sono ancora state chiarite, è comunque accettato che l'ereditarietà è un fattore determinante nel mancinismo, sebbene non dominante. Ciò vuol dire che non necessariamente da due genitori mancini nascerà un figlio mancino, ma la caratteristica potrà essere ricorrente nelle generazioni successive. FINE

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