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Il donatore ed il ricevente nel nuovo Piano Regionale Sangue e Plasma Florio Ghinelli

Il donatore ed il ricevente nel nuovo Piano Regionale Sangue e Plasma Florio Ghinelli Presidente AVIS Provinciale di Ferrara AVIS nel Sistema Trasfusionale “UNA SFIDA DA VINCERE” Bologna, sabato 30 novembre 2013. UNITA’ DI RACCOLTA DEL SANGUE E DEGLI EMOCOMPONENTI

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Il donatore ed il ricevente nel nuovo Piano Regionale Sangue e Plasma Florio Ghinelli

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Presentation Transcript


  1. Il donatore ed il ricevente nel nuovo Piano Regionale Sangue e Plasma Florio Ghinelli Presidente AVIS Provinciale di Ferrara AVIS nel Sistema Trasfusionale “UNA SFIDA DA VINCERE” Bologna, sabato 30 novembre 2013

  2. UNITA’ DI RACCOLTA • DEL SANGUE E DEGLI EMOCOMPONENTI • REQUISITI MINIMI SPECIFICI • REQUISITI STRUTTURALI • REQUISITI TECNOLOGICI • REQUISITI ORGANIZZATIVI

  3. Dgr. 819 13 giugno 2011 Recepimento dell’accordo Stato-Regioni

  4. Regione Emilia-RomagnaPIANO REGIONALE SANGUE e PLASMA2013-2015 Durante i primi anni di vigenza del piano 2008-2010 sono state promulgate a livello nazionale nuove normative che hanno fortemente sottolineato la necessità dell’adeguamento del sistema trasfusionale a standard europei

  5. PIANO SANGUE e PLASMA Regionale2013-2015 Linee di indirizzo del processo di pianificazione 1) Adeguamento istituzionale alle Aree Vaste

  6. 2) Ridefinizione dei compiti e delle strutture di indirizzo e coordinamento e della rete delle Strutture Trasfusionali: • Centro Regionale Sangue; • Consulta tecnica permanente per il Sistema Trasfusionale Regionale; • Comitato Esecutivo Regionale; • Comitato di programma sangue e plasma di Area Vasta; • SIMT e loro articolazioni; • UDR e loro articolazioni; • COBUS.

  7. Piano Sangue e Plasma Regionale 2013-2015 OBIETTIVI e FINALITA’ a) garantire, mediante un’attività di programmazione, coordinamento ed indirizzo del sistema sangue regionale, i livelli di autosufficienza regionale di sangue, di emocomponenti e di plasmaderivati e concorrere al raggiungimento dell’autosufficienza nazionale.

  8. b) garantire un elevato livello di sicurezza del sistema trasfusionale, del sangue, degli emocomponenti e dei plasmaderivati nel rispetto delle indicazioni regionali, nazionali ed europee di riferimento

  9. c) garantire, in tutti gli ambiti interessati, l’applicazione dei requisiti minimi previsti dall’AccordoStato-Regioni del 16 dicembre 2010 per l’adeguamento della rete trasfusionale ai criteri di accreditamento previsti entro la scadenza del 31 dicembre 2014

  10. d)promuovere strumenti di valutazione di corretto utilizzo di sangue, emocomponenti e plasmaderivati attraverso le definizione di criteri di appropriatezza e lo sviluppo di adeguate metodologie organizzative (standard di Medicina Trasfusionale SIMTI)

  11. e)promuovere strumenti di miglioramento della qualità secondo le indicazioni regionali, nazionali ed europee di riferimento

  12. f)promuovere progetti di miglioramento di cooperazione internazionale, anche attraverso un impegno razionale delle risorse sangue e plasmaderivati

  13. g)realizzare la standardizzazione delle procedure trasfusionali che garantiscano l’applicazione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche in materia di medicina trasfusionale

  14. h)realizzare la centralizzazione delle attività produttive e garantire una equilibrata distribuzione delle sedi di raccolta, nonché valorizzare le competenze specifiche di medicina trasfusionale, in capo ai Servizi Trasfusionali aziendali finalizzate alla tutela della salute del paziente trasfuso

  15. i)sviluppare la rete informativa regionale del sistema sangue e plasma al fine di garantire un elevato livello di sicurezza informatica

  16. j)sostenere le associazioni e le federazioni di donatori di sangue nella promozione e nello sviluppo della donazione volontaria non retribuita, periodica, programmata e organizzata di sangue, di emocomponenti, di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche, nonché la promozione della salute dei donatori

  17. k)definire adeguati piani di formazione e di mantenimento della professionalità e degli aspetti organizzativi in ambito di Medicina Trasfusionale l)promuovere progetti di ricerca

  18. m)definire i finanziamenti che permettono di sviluppare la programmazione regionale relativa alla donazione di sangue, emocomponenti e plasmaderivati tesi a sostenere gli obiettivi e le finalità del Piano Sangue e Plasma

  19. E’ necessario prevedere un importante riordino, insieme alle Associazioni e Federazioni del Volontariato che garantisca un equilibrio tra il decentramento delle attività di raccolta e le esigenze di standard qualitativi adeguati alla normativa e compatibili con i criteri di sostenibilità economica oggi non eludibili

  20. Si pone inoltre come non più rimandabile la programmazione della raccolta in stretta dipendenza con le specifiche necessità del paziente da trasfondere al fine di ottenere il migliore prodotto trasfusionale, adeguato per quantità e qualità, evitando ogni spreco

  21. Piano Sangue e Plasma Regionale2013-2015 • Sicurezza della donazione • Sicurezza della trasfusione • Verifica appropriatezza uso del sangue

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