1 / 15

SCHEDA INFORMATIVA DI UNITÀ

SCHEDA INFORMATIVA DI UNITÀ. Introduzione. Esigenze di memoria per un sistema di calcolo Dati Istruzioni Obiettivi Raggiungere i migliori compromessi costo/prestazioni per le applicazioni di uso corrente. disk. Disk. Introduzione.

keefe-bray
Download Presentation

SCHEDA INFORMATIVA DI UNITÀ

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. SCHEDA INFORMATIVADI UNITÀ

  2. Introduzione • Esigenze di memoria per un sistema di calcolo • Dati • Istruzioni • Obiettivi • Raggiungere i migliori compromessi costo/prestazioni per le applicazioni di uso corrente

  3. disk Disk Introduzione • Nell’architettura del sistema sono presenti diversi elementi di memoria • A livello funzionale tali sezioni sono organizzate in modo gerarchico Processore Registri Cache Bus Memoria-I/O I/O controller I/O controller I/O controller Memoria Display Network disk CD

  4. La memorizzazione delle informazioni • Esigenze • Elaborazione • Archiviazione • Caratteristiche importanti • Velocità, Capacità, Persistenza, Costo • Tecnologie più comuni • Elettronica: veloce, costosa, volatile • Magnetica: lenta, economica, permanente • Ottica: lenta, economica, difficilmente modificabile

  5. Obiettivo di progetto • Unire le tecnologie per giungere a una memoria, veloce, capace e persistente a costi di mercato

  6. Località dei dati • Località spaziale • se una l’istruzione entra in esecuzione, molto probabilmente ciò avverrà anche per le istruzioni ad essa adiacenti • Motivazione • di solito le istruzioni sono eseguite in sequenza • i salti sono relativamente rari o comunque spesso privilegiano l’esecuzione di un ramo

  7. Località delle istruzioni • Località temporale • se un’istruzione entra in esecuzione in un certo istante, molto probabilmente la stessa istruzione sarà rieseguita dopo brevissimo tempo • Motivazione • spesso le istruzioni rieseguite fanno parte di un ciclo, la cui presenza è giustificata solo se esso viene reiterato molte volte • i cicli brevi generalmente sono molto più numerosi di quelli lunghi • se un’istruzione appartenente a un ciclo entra in esecuzione è molto probabile che, entro il tempo di un’iterazione del ciclo, essa venga rieseguita

  8. Principio di località dei programmi • Località spaziale e temporale sono indipendenti • Se valgono entrambi, sono riassunti nel principio di località spazio-temporale • se l’istruzione entra in esecuzione, con elevata probabilità dopo poco entrerà in esecuzione una istruzione memorizzata a breve distanza

  9. Il principio di località dei programmi • Le istruzioni del programma si possono raggruppare in “blocchi” di istruzioni consecutive • I blocchi sono per esempio i “corpi” dei cicli più interni al programma • se un’istruzione (qualsiasi) di un blocco entra in esecuzione, allora l’intero blocco di istruzioni verrà eseguito • se un blocco (qualsiasi) entra in esecuzione, allora entro breve tempo lo stesso blocco verrà rieseguito

  10. Gerarchie di memoria • La memoria viene organizzata in livelli caratterizzati da velocità, dimensioni e costi diversi • I blocchi possono essere trasferiti da un livello inferiore a uno superiore • Cerco di tenere i blocchi di informazione usati più di frequente vicino alla CPU, per ottimizzare i tempi

  11. Gerarchie di memoria • Il dimensionamento del numero di livelli e della loro dimensione deriva da analisi quantitative dell’applicazione da eseguire • L’obiettivo della organizzazione gerarchica è fornire la sensazione di una memoria con la velocità del primo livello e la capacità dell’ultimo PROCESSORE Livello 1 Trasferimento blocchi Livello 2 Livello 3

  12. Gerarchie di memoria PROCESSORE Velocità costo Memorie elettroniche Livello 1 Trasferimento blocchi Livello 2 Livello 3 Capacità Memoria massa

  13. Riepilogo • Esigenze • Ottimizzare costo e prestazioni della memoria • Principio di località • Sono una piccola parte dei dati è rilevante • Organizzazone a livelli • I dati invece acceduti meno frequentemente saranno memorizzati nei livelli inferiori, caratterizzati da capacità più elevate e costi inferiori. • Opportuni meccanismi garantiscono che i blocchi di dati migrino fra i vari livelli della gerarchia al fine di tenere sempre quelli più usati vicini alla CPU

  14. SLIDE TEST DI UNITÀ DI AUTOVALUTAZIONE • Rispondere Vero o Falso • Il principio di località vale solo per le istruzioni e non per i dati • L’organizzazione gerarchica della memoria consente di tenere i dati usati più frequentemente vicino alla CPU • Solo le memorie elettroniche possono essere organizzate in modo gerarchico • Sistemi con gerarchie di memoria non consentono di memorizzare permanentemente dei dati, quindi non si prestano a fornire funzioni di archiviazione.

  15. Glossario • Località spaziale • Località temporale • Località • Gerarchie di memoria

More Related