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UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità

UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità. 6b. Le DOP nel paziente psichiatrico. CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a. 2009-2010. Patologie psichiatriche.

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità 6b Le DOP nel paziente psichiatrico CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a. 2009-2010

  2. Patologie psichiatriche • I disturbi psichiatrici rappresentano un importante problema di sanità pubblica e la loro frequenza nella popolazione si può stimare dell’ordine del 20-40%. • Le patologie psichiatriche severe hanno una frequenza nella popolazione dell’ordine del 2% • I quadri clinici psichiatrici comprendono: • Quadri della NPI • Quadri di disagio giovanile (violenza…) • Quadri legati all’uso di sostanze (alcool, droghe) • Quadri depressivi • Tentativi di suicidio • Quadri severi (psicosi…) • Le forme acute psichiatriche richiedono il ricovero ospedaliero tramite: • PS • TSO • La patologia psichiatrica richiede DOP

  3. Servizi del DSM Ambulatori pubblici, Residenze e Semiresidenze private accreditate Servizi territoriali Reparti di Diagnosi e Cura (Presidi di AUSL), Strutture private accreditate di Diagnosi e Cura (Es. AUSL Modena: Villa Igea, Villa Rosa) Servizi ospedalieri Servizi territoriali Strutture: ambulatori nei Distretti Operatori: Psichiatri, Infermieri, Tecnici della riabilitazione psichiatrica Attività: diagnosi, cura, riabilitazione delle patologie psichiatriche Accesso: diretto Centri di Salute Mentale Operatori: Psichiatri, Infermieri, Tecnici della riabilitazione psichiatrica Attività: diagnosi, cura, riabilitazione delle patologie psichiatriche Accesso: previa valutazione psichiatrica Servizio di Assistenza Domiciliare

  4. Strutture private accreditate Attività: diagnosi e cura (attività ospedaliere intensive) e riabilitative (attività territoriali estensive terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative) Accesso: previa valutazione psichiatrica Strutture Residenziali Strutture private accreditate Attività: riabilitative estensive terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative Accesso: previa valutazione psichiatrica Centri Diurni Attività: riabilitative di lungoassistenza per pazienti psichiatrici stabilizzati privi di supporto familiare Strutture: pubbliche residenziali Accesso: previa valutazione psichiatrica Appartamenti protetti Attività: reinserimento lavorativo e sociale Strutture:private accrediatate Accesso: previa valutazione psichiatrica Laboratori protetti

  5. Operatori:Psichiatri, Educatori, Infermieri Attività: prevenzione, diagnosi e cura, disassuefazione, riabilitazione delle dipendenze (droghe, alcool, fumo) Strutture: ambulatori pubblici, residenze private accreditate per disassuefazione (es. per Modena Villa Igea per disassuefazione da droghe, Villa Rosa per disassuafazione alcolica), residenze e semiresidenze private accreditate per riabilitazione (Comunità terapeutiche es per Modena CEIS, Angolo), Accesso: diretto (ambulatoriale), previa valutazione (residenziale e semiresidenziale) Servizio Recupero Tossicodipendenti SERT Operatori: Neuropsichiatri infantili, Infermieri, Educatori Attività:diagnosi, cura riabilitazione delle disabilità di origine neurologica, genetica, dismetabolica, dei disturbi dello sviluppo psichico, cognitivo, dell’ apprendimento scolastico Strutture:ambulatori Accesso:diretto Neuropsichiatria Infantile Operatori:psicologi Attività:counselling, psicoterapia, consulenza nei settori di “tutela minori, terapia familiare, psicologia ospedaliera, adolescenza” Strutture:ambulatori del DCP, DSM, H Accesso:segnalazione da parte dei servizi Servizio di Psicologia clinica

  6. Il paziente e il suo problema recente • Viene ricoverato nel reparto di Degenza Post Acuzie il paziente A.G. di anni 30 con diagnosi di “Politrauma da defenestrazione volontaria in paziente con schizofrenia e depressione maggiore” ai fini della stabilizzazione del quadro clinico e inizio di riabilitazione motoria. • La cartella clinica che accompagna il paziente documenta che il tentativo di suicidio è avvenuto a seguito di una crisi depressiva. A.G. ha riportato trauma cranico e facciale, frattura scomposta al femore dx ed è rimasto in coma per 5 giorni. E’ stato sottoposto ad intervento chirurgico ortopedico. E’ rimasto degente nel Reparto di Terapia Intensiva per 1 mese, durante il quale sono stati riscontrati perdita totale del visus all’occhio dx e sordità orecchio dx post traumatiche, permanenti. • Dalla cartella clinica emergono le informazioni anamnestiche relative alle problematiche psichiatriche. • Il colloquio con il paziente e la madre consente di raccogliere informazioni sulla situazione familiare, abitativa ed economica.

  7. Il paziente e la sua storia anamnestica • A.G soffre di schizofrenia diagnosticata alla età di 23 anni e di depressione grave insorta 3 anni fa. • E’ seguito dal Dipartimento di Salute Mentale (DSM) in regime ambulatoriale ed a seguito di un precedente episodio di defenestrazione volontaria è stato ricoverato in una Residenza per malattie mentali per trattamento riabilitativo motorio e farmacologico mirato.

  8. Il paziente e la sua situazione familiare, abitativa ed economica • A.G è orfano del padre e vive con la madre impiegata in un supermercato. • La sua abitazione è al 3° piano di una palazzina senza ascensore ed è da questo appartamento che A.G. ha tentato per 2 volte il suicidio, anche per assenza di supervisione da parte della madre • Ha diploma di scuola media superiore ed a seguito dell’inserimento lavorativo da parte del DSM è occupato part-time in una azienda alimentare privata con contratto a termine. • Percepisce una indennità sociale per grave disabilità psichica. Lo stipendio lavorativo è stato sospeso a seguito del tentativo di suicidio.

  9. La degenza in ospedale • E.O clinico: paziente schizofrenico, lucido, vigile, orientato, con depressione del tono dell’umore, importante limitazione della mobilità articolare per esiti da politrauma, ipoacusia e ipovisus dx non correggibili post traumatici, decubiti ai talloni e nella zona sacrale con necrosi sottocutanea per allettamento • Gli esami strumentali e di laboratorio effettuati all’ingresso in DPA evidenziano il seguente quadro: eritrociti 4.09 mil/ul, Hb 10.4 gr/dl. • EO infermieristico: alimentazione per Catetere Venoso Centrale (CVC), portatore di Catetere Vescicale (CV), dipendente totalmente per l’igiene personale e il cambio di biancheria, mantenimento del controllo intestinale, immobile nel letto. • Durante la degenza in DPA viene rimosso il CVC e intrapresa alimentazione per os; viene rimosso anche il CV per ripristino della continenza urinaria • A seguito di consulenza fisiatrica viene iniziato un programma di mobilizzazione prima al letto del paziente, poi dal letto alla carrozzina, poi con deambulatore in presenza di persona, ottenendo miglioramenti progressivi.

  10. La previsione della assistenza territoriale • Di fronte al recupero funzionale che ha portato il paziente alla esecuzione di tutte le altre attività giornaliere e di movimento (anche se con supervisione o assistenza di una persona) e cicatrizzazione dei decubiti, il Medico del Reparto, sentita la madre, ritiene opportuno contattare il Medico Fisiatra per valutare la dimissibilità del paziente e il proseguimento della rieducazione funzionale in Struttura. • Viene chiesta anche consulenza dello Psichiatra che dopo rivalutazione cognitiva (MMS 28/30), del tono dell’umore (GDS 25/30) nonché globale del paziente conferma la terapia in atto stabilizzante i sintomi della depressione e della schizofrenia, suggerendo anche il percorso assistenziale territoriale più appropriato post riabilitazione motoria. • In prossimità delle dimissione vengono effettuati i principali esami ematochimici che evidenziano stabilizzazione della anemia (eritrociti 4.09 mil/ul, Hb 10.4 gr/dl). • Il medico del reparto indica alla madre il piano assistenziale territoriale a breve termine (RSA di riabilitazione motoria). La madre acconsente. • Viene attivata la Dimissione Protetta.

  11. Criteri per DOP appropriata

  12. Criteri per DOP appropriata

  13. Fattori ambientali e familiari

  14. Esame Obiettivo Medico e interpretazione esami ematochimici

  15. Esame Obiettivo infermieristico-tutelare

  16. Criteri per DOP appropriata

  17. Criteri per DOP appropriata

  18. Criteri per DOP appropriata

  19. PAI

  20. Criteri per DOP appropriata

  21. Previsioni di Media e Lungoassistenza A medio termine: • Residenza terapeutico-riabilitativa psichiatrica A lungo termine • Ambulatorio Salute Mentale • Laboratorio protetto

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