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SONO QUEL CHE SEI

SONO QUEL CHE SEI. INTELLIGENZA EMPATICO-SOCIALE CONSULENZA MISURAZIONE SVILUPPO. rizzolatti. CORTECCIA PREMOTORIA (ZONA F5, BROCA) E LOBO PARIETALE INFERIORE. Il rispecchiamento. So che cosa stai facendo.

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SONO QUEL CHE SEI

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Presentation Transcript


  1. SONO QUEL CHE SEI

  2. INTELLIGENZA EMPATICO-SOCIALECONSULENZAMISURAZIONESVILUPPO

  3. rizzolatti

  4. CORTECCIA PREMOTORIA (ZONA F5, BROCA) E LOBO PARIETALE INFERIORE Il rispecchiamento So che cosa stai facendo I neuroni specchio sono neuroni che si scaricano sia quando le persone agiscono, sia quando esse osservano le stesse azioni compiute da terzi. Il neurone “rispecchia” il comportamento dell’altro, come se fosse l’osservatore a compiere l’azione. Negli esseri umani, un’attività cerebrale coerente con il funzionamento dei neuroni specchio è stata trovata prima nella corteccia premotoria e nel lobo parietale inferiore, poi anche in altre zone del cervello.

  5. Capisco i tuoi obiettivi Se afferri una tazza di caffè Se stai per andare su tutte le furie perché sei arrabbiato Se provi dolore alla pancia I neuroni specchio codificano uno stesso atto in maniera diversa a seconda dell’obiettivo finale sotteso all’atto stesso. Imitandole tue azioni, emozioni, sensazioni

  6. Come sviluppare l’empatia 1. Si può sviluppare IES? 2. IES può regredire?

  7. Si, è possibile Stile personale Il cervello è nel corpo, il corpo sta dentro l’ambiente, l’ambiente è costituito dalle relazioni fra corpi Contesto

  8. Plasticità cerebrale Il cervello umano si modifica molto velocemente: in un neurone sottoposto a stimolazione visiva innovativa dopo 15 giorni compare un nuovo apicale dendritico

  9. Plasticità dell’individuo Ogni tre mesi nel nostro cervello avviene la gemmazione di neuroni: abbiamo la possibilità di svilupparli sottoponendoci alle novità, aumentando la capacità percettiva, osservando con attenzione il contesto, imitando gli altri e intessendo relazioni e contatti. Come per qualunque altro muscolo la stimolazione favorisce l’irrobustimento, nel caso del cervello aumentano le connessioni neurali, nascono nuovi dendriti. Se cogliamo questa opportunità data dalla plasticità cerebrale, non solo sviluppiamo i nostri neuroni ma in termini pratici apriamo strade nuove, modifichiamo l’esistente in maniera volontaria, possiamo produrre cambiamenti sostanziali e guidati. Se la lasciamo cadere avremo i “soliti” neuroni, una plasticità di “risulta”, una modificazione passiva e soprattutto perderemo l’occasione di sfruttare le potenzialità che la natura ci fornisce.

  10. PROGETTAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE EMPATICA t0 DISEGNO ORGANIZZATIVO SVILUPPO ORGANIZZATIVO t0 SOCIALI RELAZIONALI SISTEMI E PERSONE PERSONE PROFESIONALI PERSONE INDIVIDUALI Miglioramento CHANGING e e PRODOTTI EMPATICI PRODOTTI EMPATICI Innovazione AMMINISTRATIVI GESTIONALI PROCESSI PROCESSI PROGETTATIVI SISTEMI E PROCESSI PRODUTTIVI LOGISTICI tn tn ORGANIZZAZIONE EMPATICA (A REGIME) Plasticità organizzativa Esalta la dinamicità delle relazioni 10

  11. Verso l’organizzazione empatica: ambiti applicativi Alcuni spunti per intervenire con IES nelle organizzazioni • corporate governance, in particolare nella costruzione dei modelli di controllo interno basati sulla cooperazione • controllo budgettario • sviluppo prodotto • progettazione siti WEB • definizione lay out • formazione per lo sviluppo competenze • assessment e valutazione • performance appraisal • reclutamento e selezione • change management In alcuni ambiti di applicazione la fase iniziale di misurazione aumenta l’efficacia dell’intervento, in altri può essere non necessaria.

  12. IES come logica di lavoro Sistema di KPI Sistema di KPI AS IST0 AS ISTn programmi e azioni “Q” “P” “Q” “P” • che cosa produco • soddisfazione clienti • % dimissioni • quote crediti fornitori “quanta” ne ho “quanta” ne ho • che cosa produco • soddisfazione clienti • % dimissioni • quote crediti fornitori QTn – QT0 > 0 PTn – PT0 > 0 12

  13. IES come soluzione COME RIPROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA COME PROBLEM SOLVING • PER AREA FUNZIONALE • comunicazione • acquisti • vendite • risorse umane • logistica • produzione • PER PROCESSI • reclutamento e selezione • sviluppo prodotto • comunicazione • marketing • commerciale • ciclo attivo / ciclo passivo • consapevolezza degli scopi e delle motivazioni proprie e altrui • coinvolgimento, cooperazione • riduzione dei conflitti personali e collettivi • comprensione dei comportamenti e condivisione delle scelte • maggiore efficacia delle azioni • crescita dell’autostima • integrazione • business strategy • relazioni con stakeholders • corporate social responsibility (csr)

  14. IES e competenze SAPER ESSERE SAPERE SAPER FARE SAPER DIVENIRE Memoria Attraverso la percezione e come elemento che agevola la percezione stessa Autoempatia Percezione Immaginazione Attraverso i sensi e grazie alle Grazie alla memoria e stimolata dai desideri, dalle credenze tracce mnestiche Previsione Grazie alla memoria e stimolata dalla percezione come acceleratore di sviluppo delle competenze Portafoglio di competenze fondamentali per implementare le strategie di business. Portafoglio delle competenze professionali essenziali per i ruoli di oggi e di domani.

  15. IES e organizzazione FITNESS ORGANIZZATIVA BEN ESSERE MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE Raggiungimento e mantenimento di una buona forma empatica Dal problem solving alla empathic solution Riprogettazione organizzativa FINALITA’ • PER AREA FUNZIONALE • acquisti • vendite • produzione • PER PROCESSI • sviluppo prodotto • commerciale • ciclo attivo / ciclo passivo • comunicazione • INTEGRAZIONE: • riduzione dei conflitti personali e collettivi • comprensione dei comportamenti e condivisione delle scelte • coinvolgimento e cooperazione interna ed esterna (vs e da stakeholder) • EFFICACIA DELLE AZIONI • allineamento dei risultati tra realizzazioni e attese • COOPERAZIONE: • allenamento alla comprensione delle motivazioni e intenzioni attraverso gli atti, propri e dell’altro • attivazione di un processo • continuo di crescita • empatica nell’organizzazione • AUTOSTIMA PRODOTTI EMPATICI

  16. Innovazione Miglioramento RISCHIO DI TEMPI LUNGHI RISCHIO DI ANALFABETISMO DI RITORNO tx t0 tn tx t0 tm COME RIPROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA COME EMPATHIC SOLUTION tn >> tm IES e i risultati valore valore Aumenta la retention delle persone in Azienda? E quella dei clienti? Aumenta l’attrattività per clienti, fornitori, collaboratori,..?

  17. IES dentro Nella struttura organizzativa le dimensioni IES possono essere inglobate, gestite, canalizzate in un rispecchiamento continuo tra persona/comunità/ambiente per il raggiungimento della fitness. Organizzazione Empatico Sociale Misurazione di IES Sviluppo di IES Governance IES

  18. Governance IES • Conosce e adotta il paradigma IES • Utilizza IES nei processi di selezione, inserimento, gestione, formazione, sviluppo • E’ promotore di iniziative IES di interfaccia con la linea • Coordina funzionalmente gli altri ruoli IES diffusi • nell’organizzazione (Agenti IES) • Abilita Capi di linea e Agenti al paradigma IES Direzione Risorse Umane • Sviluppano le capacità IES per la gestione dei collaboratori • Sono l’interfaccia di linea sottoponendo istanze per • la ricerca di soluzioni empatiche • Sanno riconoscere le persone IES e le valorizzano come • potenziali Agenti Coach di Linea • Rispondono funzionalmente a Direzione Risorse Umane • Possono essere presenti in ogni punto dell’organizzazione • La loro individuazione avviene per serendipity o assessment • Sono formati al ruolo di Agenti IES • Favoriscono la diffusione IES con iniziative concrete Agenti IES

  19. Misurare IES Il processo inizia dalla Misurazione del livello di IES e sulla base dei risultati ottenuti vengono attivati processi di sviluppo di IES attraverso formazione e progettazione organizzativa.

  20. Livellidimisurazionedi IES Autoempatia: il perno su cui viene impresso il movimento, è il livello di consapevolezza di sé a livello corporeo. I° livello Capacità Narrativa, con quattro Canali Empatici: Percezione, Memoria, Immaginazione e Previsione. E’ il corpo dei processi di embodied e intellectivecognition e determina lo STILE PERSONALE Fattore Empatico Capacità IES, costituiscono il punto di appoggio, otto competenze, di fatto comportamenti organizzativi manifesti che determinano l’Orientamento Enattivo Orientamento Enattivo II° livello

  21. I° livello. Fattoreempatico: Autoempatia “La prima condizione, quella di comprendere il proprio sistema motorio attraverso il sistema motorio stesso è l’Autoempatia”… comprensione “…che non è una consapevolezza esplicita, piuttosto un’immediata capacità di riconoscere negli eventi motori osservati un particolare tipo di atto, caratterizzato da una specifica modalità di interazione che avviene sempre con una finalità”1. L’Autoempatia rappresenta Consapevolezza Precognitiva di sé, quanto e come si è in grado di riconoscere “il perché”, gli scopi e le motivazioni del proprio agire verso gli oggetti (e di conseguenza di quello altrui), a livello embodied. Un elevato grado di Autoempatia è la predisposizione a leggere la finalizzazione, cioè atti, eventi, interazione tra sé e altri oggetti, interazioni tra oggetti, scorgendovi il fine a livello pre-cognitivo, percependo-facendo-conoscendo nello stesso tempo. Codetermina il Fattore Empatico assieme alla Capacità Narrativa, misurabile quantitativamente. 1. IES Intelligenza Empatico Sociale, I neuroni specchio per lo sviluppo delle organizzazioni. P. Cervari, S. Cornaglia, D.Sorrenti, M. Tarantino, M.G. Turri, Franco Angeli, Milano 2010

  22. I° livello. Fattoreempatico: CapacitàNarrativa PERCEZIONE MEMORIA IMMAGINAZIONE PREVISIONE Il corpo riconoscei contesti e gli oggetti che li popolano . In fondo tutto ciò non lo stupisce eccessivamente. Di fronte a ogni nuova situazione percepita fa un tuffo nella memoria, nella profonda memoria del corpo, e trova azioni, decisioni che non sapeva fossero ormai maturate in lui e aspettassero quell’occasione per saltar fuori. Immagina, prevede, costruisce ciò che non c’era. Lo fa in maniera propria, tipica, unica. Narrando l’enattività, percependo con i 6 sensi, utilizzando le 4 memorie, combinando le credenze e desideri, utilizzando il materiale mnestico embodied e d intellective per creare ex novo e prefigurare gli eventi. I 4 canali empatici sono macro capacità che, misurate, definiscono la Capacità Narrativa, possono essere allenati e affinati; si tratta di un elemento “quantitativo”. Codetermina il Fattore Empatico insieme all’Autoempatia.

  23. Capacità Narrativa e Stile Personale Lo Stile Personale è la combinazione dei quattro Canali Empatici, determinando il modo con cui la Capacità Narrativa può essere messa in atto da ciascuno di noi, influenzandoci nell’espressione delle Capacità IES. Si tratta di un elemento “qualitativo” che condiziona la relazione e può modificarsi in parte nella relazione: è l’inconfondibile gesto che imprime il movimento alla trottola. E’ unico, imitabile ma non replicabile da altri. E’ la cifra che ci distingue gli uni dagli altri (a pari livello IES misurato).

  24. II° livello. OrientamentoEnattivo Abbiamo un’interazione continua con Oggetti (altri individui, un albero, un sasso, il pesce rosso, la matematica, il computer e tutto ciò che noi non siamo). I nostri contatti, movimenti, azioni sono retti, consapevolmente oppure no, da motivazioni, scopi, finalità, desideri, aspettative, valori. Il nostro contesto (l’ambiente, la rete, la classe, l’azienda, la famiglia, il Mondo, etc.) ci pone continui vincoli, stop, interruzioni di percorso verso il raggiungimento dei nostri obiettivi a volte ponendoci alternative di scelta, a volte lasciandoci spazio per cambiare le cose, a volte costringendoci ad accettare le condizioni esterne. Il secondo livello di IES è indicativo di come un individuo nella sua incessante enattività con il mondo esterno si adatti all’ambiente (o non vi si adatti per nulla) e di quanto sia in grado (o totalmente incapace) di cogliere, interpretare e comprendere ragioni, cause efficienti e ragion d’essere delle cose ma soprattutto delle altre persone. Le Capacità IES sono otto comportamenti evidenti che denotano l’Orientamento Enattivo, cioè la dimensione della Capacità Adattiva e quella della Comprensione delle Motivazioni proprie e altrui.

  25. II° livello. Capacità IES Capacità adattiva ESPRESSITIVITA’. Capacità di comunicare le proprie conoscenze, le proprie opinioni e i propri desideri, includendo le emozioni. STRUTTURAZIONE. Capacità di stabilire rapporti e relazioni speciali , in funzione degli attori e del contesto, variando il proprio stile. COOPERAZIONE. Capacità di agire in modo responsabile all’interno di un gruppo, tenendo in considerazione le esigenze degli altri e gli obiettivi comuni. FINALIZZAZIONE. Capacità di perseguire gli obiettivi propri e di gruppo superando i vincoli di contesto, elaborando soluzioni empatiche. Capacità di cogliere le motivazioni proprie e altrui RIFLESSIVITA’. Capacità di riflettere meta-cognitivamente sui processi di enattività embodied. IDENTIFICAZIONE. Capacità di tenere conto dei propri desideri e dei propri limiti, riconoscendo sé stessi, il proprio stile. ACCOGLIENZA. Capacità di ascoltare gli altri e capirne le intenzioni e le motivazioni, utilizzando i segnali deboli. APERTURA. Capacità di accogliere stimoli e critiche, cercando il feedback per migliorarsi.

  26. Gerarchia degli Oggetti/Motivazioni • OGGETTI FISICI: • senza sistema motorio, statici o in movimento ( una biglia ferma, una biglia che rotola). Interagiamo con questi in modo prevalentemente precognitiva e individuale e successivamente o contestualmente in modo cognitivo e affettivo. • Naturali (che non hanno subito intervento intenzionale e progettuale) • Artefattuali (che hanno il loro archetipo in natura, come il cucchiaio, il coltello) • con sistema motorio (piante, animali, esseri umani) con i quali interagiamo in modo prevalentemente precoge poi cognitivamente. Questi oggetti compiono azioni consapevoli o inconsapevoli. • OGGETTI SOCIALI, creati dagli individui per interagirefra individui: • semplici (la moneta, la promessa) con i quali interagiamo in modo prevalentemente cognitivo • complessi (computer, cellulare, etc.) con i quali interagiamo in modo prevelentemente cognitivo • intermedi (opere d’arte, sculture, romanzi, cinema, etc.) con i quali interagiamo in modo misto, dapprima embodied, poi cognitivamente. interazione finalizzata a uno scopo interazione finalizzata a una motivazione

  27. Assessment IES Processo Impianto di realizzazione

  28. Qualità della misurazione - Team Assessment IES Il processo di misurazione è sostenuto dalla professionalità del TEAM IES e dagli STRUMENTI. I nostri Assessor sono abilitati IES attraverso percorsi interni di formazione, valutazione del comitato scientifico, seniority maturata on the job. Sotto la guida di un Responsabile di Progetto, con expertise decennale in attività di sviluppo, il Team si compone di Assessor, Back Office Rep e Psicologi del lavoro per la supervisione sui Test e Questionari erogati. Dallo start up alla chiusura, in tutte le fasi del processo opera integrato e allineato.

  29. Qualità della misurazione - Strumenti • Gli STRUMENTI supportano il Team IES nel processo di misurazione e valutazione, dall’osservazione alla restituzione dei risultati con output specifici. • Repertorio delle dimensioni IES osservabili con declaratoria e descrittori comportamentali, in grading da 1 a 4. • Repertorio di prove associate a ciascuna dimensione. • Profili IES, un modello tridimensionale che integra Orientamento Enattivo e Fattore Empatico, orientando gli assessor nell’osservazione e valutazione dinamica del Candidato. • Report Individuale: fotografa il livello di IES attuale del Candidato, indicando l’area elettiva di appartenenza, ne connota la specificità descrivendone lo Stile Personale. Riporta la “ricetta empatica” (i suggerimenti per allenare, sviluppare e potenziare il corredo IES del candidato) e il grado di Exaptation (spendibilità organizzativa). • Mappa dei Ruoli IES: il modello tridimensionale diventa il grafico a dispersione con cui leggere velocemente il posizionamento dei Candidati ed avere il “termometro IES” dell’organizzazione. Osservazione Valutazione Restituzione

  30. I Profili IES I Profili IES orientano l’osservazione durante la misurazione e la valutazione, sono una sintesi visiva, oltre la metrica pura, in un modello tridimensionale. Ciascuna area restituisce informazioni sull’Orientamento Enattivo, cioè la prevalenza (o l’equilibrio) delle due dimensioni “Comprensione delle motivazioni” e “Capacità adattiva”, associate al Fattore Empatico (Autoempatia e Capacità Narrativa).

  31. I Profili IES. Area IES 1. Orientamento Enattivo. Equilibrato nelle due dimensioni di enattività le esprime compiutamente con efficacia. Possiede l’apertura necessaria a comprendere le finalità proprie e altrui, l’energia per agire nel contesto sia adattandovisi che cercando di aggirarne i vincoli, propone soluzioni “di sistema” che tengono conto dell’interazione con altri, assumendosene la piena responsabilità. 2. Fattore Empatico. Il livello di Auto-Empatia è alto e costantemente rilanciato. La Capacità Narrativa è consistente. 3. Stile Personale. Visionario-metaforico, embodied, ma anche intellective, supportato da strumenti sofisticati di astrazione e modellizzazione. Fortemente ancorato alle relazioni, cooperativo e gruppale. Esempio

  32. I Profili IES. Adattivoincompleto 1. Orientamento Enattivo. Adattivo Incompleto. Sbilanciato sul versante della capacità adattiva esprime un livello di efficacia parziale, mancando l’ambito privilegiato dell’empatia, cioè la comprensione delle motivazioni. Possiede l’energia per agire nel contesto sia adattandovisi che cercando di aggirare i vincoli, assumendosene la piena responsabilità, ma propone soluzioni in ambito operativo, tenendo in poco conto dell’interazione con altri. 2. Fattore Empatico. Il livello di Auto-Empatia è discreto. Prevalgono Memoria procedurale e Previsione. 3. Stile Personale. Asciutto, orientato a finalizzare, basato su dimensioni concrete e concettuali, poco rilevano emozioni e sensazioni. E’supportato in ambito intellective da strumenti sofisticati. Esempio

  33. Finalizzare la misura di IES La “qualità” della misurazione di IES – intesa come livello di profondità di analisi delle differenti dimensioni di cui essa si compone - è funzione del tipo di progetto da realizzare. Per esempio, è possibile misurare del livello IES dell’intera organizzazione (simile ad esempio a una tradizionale indagine di clima) – restituendo il “termometro” di IES aziendale e il suo stato di fitness – oppure misurare le competenze in ingresso per percorsi di formazione, o effettuare assessment IES legati al processo di inserimento, crescita e spendibilità organizzativa delle proprie persone. In particolare riguardo quest’ultimo aspetto – utilizzando un termine neoevoluzionista utilizzato in biologia ove indica come gli organismi spesso riadattino in modo opportunista, come bricoleur, strutture già a disposizione per funzioni inedite – è possibile valutare l’exaptation organizzativa, ovvero il potenziale delle competenze “emergenti” delle persone. Una capacità, un aspetto del carattere, un’esperienza vissuta in un determinato contesto possono diventare punti critici e fattori di successo per l’organizzazione che sappia e osi collocare altrove rispetto all’attuale le capacità “nascoste” dei propri dipendenti. La rilevazione dell’exaptation organizzativa avviene sulla base delle 8 Capacità IES, poiché sono alquanto prossime alle competenze soft più frequentemente oggetto di valutazione nelle organizzazioni.

  34. Output dellamisurazione 1. Orientamento Enattivo. Equilibrato nelle due dimensioni di enattività le esprime compiutamente con efficacia. …….. 2. Fattore Empatico. Il livello di Auto-Empatia è alto e costantemente rilanciato. La Capacità Narrativa utilizza i 4 Canali Empatici, valorizzando olisticamente l’embodied&intellective cognition. 3. Stile Personale. Lo Stile è visionario-metaforico, supportato da strumenti sofisticati di astrazione e modellizzazione. 4. “Ricetta Empatica”. Potrebbe potenziare la sua comunicazione “visionaria”, attualmente espressa soprattutto in situazioni di gruppo, perfezionando il canale verbale scritto, associando testi e immagini, tarando lo stile del linguaggio a seconda del target… 5. Exaptation organizzativa. La spendibilità organizzativa è eccellente, per la grande capacità adattiva e l’orientamento all’innovazione di processo, si suggerisce una collocazione entro team di progetto al servizio del change managent. Il Report Individuale include alcune sezioni specifiche per lo sviluppo di IES e la spendibilità della risorsa all’interno dell’organizzazione.

  35. Grafici IES: dallavalutazioneallosviluppo Autoempatia Capacità Narrativa

  36. Fasi 1/2/3 dall’analisi al trasferimento

  37. Sviluppare IES post misurazione – modalità In funzione del progetto da realizzare, lo sviluppo di IES sarà conseguente a risultati ottenuti dalla fase di misurazione (attuata con i differenti gradi di profondità) che posiziona le persone interessate all’interno delle 5 aree che definiscono i profili empatici (aree: IES, Comprensione non finalizzata, Adattività incompleta, Enattività base, Inattività). La matrice che mette in relazione i risultati ottenuti dalla misurazione con le differenti tipologie di intervento verrà definita di volta in volta con la committenza in logica di co-design.

  38. Sviluppare IES senza misurazione –target

  39. Sviluppare IES – prodotti IES per Addetti: sono sessioni di divulgazione e comprensione del paradigma IES. Dedicate alle risorse della Direzione del Personale coinvolte nel processo di introduzione e mantenimento di IES in Azienda. IES Lab:sono laboratori allenamento e sviluppo delle Capacità IES (Espressività, Accoglienza, Apertura, Cooperazione, Strutturazione, Identificazione, Finalizzazione, Riflessività) e del Fattore Empatico (Capacità Narrativa e Autoempatia). Rivolti agli IES Agent . IES People Coaching: cammino per favorire crescita e auto-miglioramento nei collaboratori, focalizzato sullo sviluppo dei Fattori Empatici nel Capo. Rivolti ai Coach di Linea.

  40. Sviluppare IES – canone di formazione FASE 0/4 - MISURARE MISURAZIONE DELL’INTELLIGENZA EMPATICA FASE 1 ANALIZZARE, CONOSCERE, SPERIMENTARE, COMPRENDERE DOVE SIAMO? 1 – Narrazioni e metafore 2 – Stili empatici e demoni influenti 3 – Mito contingente N – DOVE VOGLIAMO ANDARE? FASE 2 - EVOLVERE 1 – La via dell’ideale 2 – Quello che c’è 3 – Le 4 modificazioni N – CHE STRADA PRENDERE? FASE 3 - CONSOLIDARE E TRASFERIRE CONSOLIDARE: si procede a una revisione ciclica del “piano di lavoro” di cui al passo 3 nella logica del miglioramento continuo TRASFERIRE: empatizzare e proporre strade di sviluppo

  41. I “tratti somatici” dei percorsi IES • Gli interventisono costruiti mixando i diversi “ingredienti” che rispondono alla logica di rappresentare le differenti polarità che entrano in gioco. • Individuo/gruppo • Siamo un noi più che un io, si cambia il paradigma individualista: l’individuo è un prodotto di tracce altrui. • Precognitivo/cognitivo • Impossibile che avvenga qualcosa sia a livello di apprendimento che di cognizione che non coinvolga la motricità. Anzi la motricità è alla base del processo • Continuo/discontinuo • Natura non facit saltus: questa massima è ancora vera? Un cambiamento repentino viene sempre da lontano. • Consolidamento/innovazione • Progressione dal ben-essere, al miglioramento all’evoluzione: la differenziazione del “poi” rispetto al “prima”. • Allenarsi/risolvere • Allenamento e apprendimento sono in integrazione tra loro e l’apprendimento comprende in sé stesso la risoluzione dei problemi. • Funzionale/disfunzionale • Funzionale tutto ciò che sviluppa l’empatia perché grazie ad essa gli essere umani “funzionano” meglio. Disfunzionale tutto ciò che impedisce l’empatia.

  42. Esempio di strumenti IES Classificazione delle motivazioni Alto IL PADRONE DI CASA (A) IL CUOCO L’OSPITE D’ONORE GLI OSPITI GLI OSPITI Grado di coinvolgimento personale GLI OSPITI GLI OSPITI IL CAMERIERE IL PADRONE DI CASA (B) Basso Alto Grado di partecipazione nella situazione

  43. Gli stimoli dei percorsi IES Eccitando la percezione attraverso i sensi Attivando la memoria implicita, memoria esplicita, la memoria di lavoro, la memoria procedurale Attivando la capacità di immaginare oggetti, atti, comportamenti, situazioni, eventi sviluppando la capacità di immaginare situazioni complesse e l’interazione tra i diversi fattori e i comportamenti Sviluppando la capacità di prevedere situazioni future

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