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Come decidere quando non si sa come decidere?

IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri - ideocordinate@gmail.com. Come decidere quando non si sa come decidere?. Ci vuole cuore e ragione !.

judith
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Come decidere quando non si sa come decidere?

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Presentation Transcript


  1. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Come decidere quando non si sa come decidere? Ci vuole cuore e ragione! Il nostro cuore ci suggerisce facili soluzioni, ma gli impulsi istintivi tipici del nostro temperamento devono essere disciplinati per tener conto della complessità sociale e tecnica che ci circonda.

  2. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Per decidere occorre tener conto di: • Quello che si sa • Quello che si sa di non sapere • Quello che NON si sa di NON sapere Con metodo (e pazienza) si può fare!

  3. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Prendere una decisione! Una decisione razionale è presa in tre livelli 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi 2) Tecnico (Linguaggio tecnico) in cui si stabilisce il metodo e le risorse necessari per raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico) in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori Per fare un progetto bisogna cominciare con un’idea ben chiara di quello che si vuole ottenere a livello operativo.

  4. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Usare appropriatamente il linguaggio (1) Distinguere tra direttive e ordini! direttiva n.f. [pl. -e] ( spec. pl.) 1 disposizione generale sul modo di agire, di regolarsi, di comportarsi, data di solito da un’autorità o da un dirigente ai propri subordinati: avere direttive precise; attenersi alle direttive2 linea di condotta, orientamento programmatico: le direttive del governo3 ( dir.) atto giuridico che emana dal consiglio della Comunità europea e che fissa in maniera obbligatoria, per ogni stato membro, il raggiungimento di un determinato risultato . Particolare generale La direttiva stabilisce il risultato da raggiungere lasciando al livello tecnico il compito di stabilire come fare e si suppone che ci sarà un livello operativo che porterà a compimento il progetto! ordine n.m. [pl. -i] 1 disposizione d’ogni cosa nel luogo che le compete secondo un determinato criterio; il criterio stesso che si applica;

  5. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Usare appropriatamente il linguaggio (2) Quando si progetta si comincia dal generale per poi arrivare (attraverso il linguaggio tecnico) al particolare. Si procede per successive esclusioni! Per esempio nelle costruzioni: Il linguaggio giuridico esclude le case legalmente non costruibili, il linguaggio finanziario esclude le case non finanziabili, il linguaggio tecnico esclude le case non costruibili. Rimangono le case che – a livello operativo – potranno essere costruite

  6. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Usare appropriatamente il linguaggio (3) Anche le parole hanno dei livelli! A livello direttivo, due dirigenti decidono che si vogliono incontrare A livello tecnico le segreterie individuano nelle agende tempi e luoghi disponibili A livello operativo l’incontro ha luogo Senza livello operativo la parola appuntamento non ha senso o è un inganno

  7. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Usare appropriatamente il linguaggio (4) Favole ed esempi hanno livelli di linguaggio! Ogni elemento dell’esempio o della favola è un luogo dove dovrà essere introdotta nuova informazione! Come nel caso dell’appuntamento il nome della favola o dell’esempio è un linguaggio di tipo direttivo, i luoghi della favola indicano tecnicamente quali informazioni sono necessarie. Ovviamente, se non segue un livello operativo, tutto si conclude con sole parole! Una parola o una metafora che non hanno significato a livello operativo non hanno senso!

  8. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Il linguaggio della magia è sempre attuale! Queste poche nozioni su livelli e linguaggi ci permettono di dare una Originale definizione di: Magia Ideologia Razionalità Ricordate Topolino apprendista stregone? Con la magia voleva riempire la cisterna senza fatica.

  9. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com La magia è passare direttamente da livello direzionale a livello operativo saltando il livello tecnico! 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi 2) Tecnico (Linguaggio tecnico) in cui si stabilisce il metodo e le risorse necessari per raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico) in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori I maghi del marketing fanno abbondante uso del linguaggio magico! Topolino voleva una bacchetta magica Il marketing convince che basta guardare il marchio!

  10. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Ideologia è prendere una soluzione tecnica“a scatola chiusa” 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi e le risorse necessarie a ottenerli 2) Tecnico (Linguaggio tecnico) in cui si stabilisce il metodo col quale raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico) in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori Topolino non aveva bisogno di magia, aveva bisogno di una pompa! Ideologia è prendere la prima pompa che capita (che può funzionare o meno. L’ideologia somiglia molto alla magia!)

  11. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Razionalità è usare scienza e calcolo per trovare la soluzione tecnica efficace 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi e le risorse necessarie a ottenerli 2) Tecnico (Linguaggio tecnico) in cui si stabilisce il metodo col quale raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico) in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori Per essere razionale Topolino avrebbe dovuto calcolare (e costruire) la pompa.

  12. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Difficile e Complicato Le cose difficili le fanno i geni e – una volta capite – si copiano. Le cose complicate sono fatte di tante cose semplici che tutti sanno fare (per esempio premere un tasto). Occorre solo sapere quale tasto premere. L’indecisione causa insicurezza e necessità di ricorrere a “chi sa” (maghi e ideologi), mentre basta metodo e ordine per premere i tasti nell’ordine giusto e ottenere il risultato. Le cose complicate non si aggiustano con la forza e la violenza, occorre solo metodo e ordine!

  13. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com I “contratti” tra livelli decisionali Dettagli Sintesi Particolare Generale La quantità di informazione gestibile da una persona è limitata di conseguenza è necessario usare termini esatti in modo da dare direttive e ordini che siano comprensibili ed eseguibili e controllare la componete emotiva.

  14. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Effetti sociali del modo di decidere Nella società i livelli decisionali, dal governo fino al singolo cittadino, sono molti. Se i livelli superiori – per proprio tornaconto o per ignoranza – non si curano di come le direttive saranno eseguite a livello tecnico e operativo la situazione del popolo diventerà insostenibile. Il popolo, allora, vorrà cambiare il livello direzionale, ma se la nuova classe dirigente – sempre per ignoranza o tornaconto – non sarà all’altezza di organizzare a livello tecnico e operativo le nuove direttive, la situazione si ripeterà. E’ successo con la rivoluzione francese E’ successo con la rivoluzione russa Sta succedendo adesso anche in Italia!

  15. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Metodi decisionali Per progettare correttamente occorre prima di tutto Usare termini appropriati Avere un obiettivo chiaro e verificabile di quello che si vuole ottenere Suddividere i compiti ai livelli direttivi, tecnico e operativo Evitare decisioni “ideologiche” e “magiche” Finalmente costruire conformemente a quanto deciso Verificare se l’obiettivo è stato raggiunto (collaudo)

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