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GLI UFFICI DI COORDINAMENTO E GESTIONE DEI PIT CALABRESI

GLI UFFICI DI COORDINAMENTO E GESTIONE DEI PIT CALABRESI. 16 – 17 marzo 2005. Le sfide della fase di attuazione dei PIT. Perché l’attuazione è cruciale per il successo dei PIT?. Innescare dei processi di innovazione istituzionale ed organizzativa

josef
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GLI UFFICI DI COORDINAMENTO E GESTIONE DEI PIT CALABRESI

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  1. GLI UFFICI DI COORDINAMENTO E GESTIONE DEI PIT CALABRESI 16 – 17 marzo 2005

  2. Le sfide della fase di attuazione dei PIT • Perché l’attuazione è cruciale per il successo dei PIT? • Innescare dei processi di innovazione istituzionale ed organizzativa • Garantire l’adesione dei soggetti privati alle idee strategiche ed alle scommesse per lo sviluppo delineate dai PIT • Promuovere il coinvolgimento delle comunità locali nella costruzione di uno sviluppo sostenibile • Sperimentare nuove forme di governance locale • Garantire l’efficienza e l’efficacia della spesa

  3. La Convenzione per l’attuazione dei PIT • Cosa comporta a livello locale il passaggio dalla progettazione alla gestione dei PIT? • l’opportunità di definire modalità e strumenti organizzativi comuni in grado di accompagnare il processo di programmazione allo sviluppo dell’area; • la necessità di strutturare organi operativi comuni per favorire la corretta e tempestiva realizzazione delle operazioni del PIT, oltre che le attività di monitoraggio e controllo ad essa connesse, con una crescita di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa locale; • l’opportunità di avviare un percorso di crescita comune finalizzato alla definizione di una nuova identità d’area, capace di rispondere più agevolmente alle difficoltà riscontrate e di innescare con maggiore determinazione dei processi di sviluppo sostenibile;

  4. La convenzione per l’attuazione dei PIT in Calabria • Come organizzare la fase di attuazione dei PIT? • La Convenzione presente all’interno dell’Accordo di Programma proroga e modifica l’atto istitutivo dei PIT, al fine di sistematizzare e regolare gli organismi chiamati a gestire la realizzazione del progetto a livello locale • Essi sono: • La Conferenza dei Sindaci • La Consulta economico-sociale d’area • Il Comitato di Gestione • Il Presidente del PIT • L’Unità Tecnica di Gestione • L’Ufficio di Coordinamento e Gestione • Il Responsabile dell’ Ufficio di Coordinamento e Gestione

  5. L’Ente Capofila • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT? Ai sensi della Convenzione per l’attuazione dei PIT, L’Ente Capofila del PIT coincide con l’Ente che esprime il Presidente del PIT. Qualora si volesse, l’Ente Capofila del PIT potrebbe assumere le funzioni di Amministrazione procedente nelle Conferenze di Servizi, ai sensi dell’art. 14 della L. 7 agosto 1990, n. 241 nel testo modificato dalla legge 24 novembre 2000, n. 340, che esercita attraverso l’Ufficio di Coordinamento e Gestione del PIT.

  6. Il Presidente del PIT • Al Presidente del PIT è attribuito l’esercizio di ogni iniziativa necessaria ed opportuna ad assicurare l’efficiente ed efficace attuazione del PIT e di tutti gli atti di indirizzo a tal fine adottati dalla Conferenza e dal Comitato. • In particolare, il Presidente del PIT: • coordina ed indirizza le attività di elaborazione progettuale, nonché le azioni di sistema e di accompagnamento; • indirizza ed attiva l’UCG del PIT, secondo le direttive della Conferenza e del Comitato; • nomina il Responsabile dell’UCG del PIT, previo assenso della Conferenza; • indirizza, vigila e controlla, ai sensi degli artt. 107 e 147 dl D.lgs. 267/2000, sulle attività di gestione amministrativa, contabile, finanziaria, organizzativa e tecnica svolte dall’Ufficio di Coordinamento e Gestione del PIT e dal suo Responsabile; • rappresenta all’esterno la Conferenza dei Sindaci; • gestisce i rapporti con la Conferenza dei Presidenti e con l’Unità centrale di coordinamento e, più in generale, con la Regione e le Province; • convoca la Conferenza dei Sindaci; • sottoscrive accordi ed intese con operatori pubblici e privati per l’attivazione delle iniziative previste nel PIT. • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT?

  7. L’Unità Tecnica di Gestione L’Unità Tecnica di Gestione del PIT potrà essere riconfermata durante la fase di attuazione del PIT come organismo di supporto alle PA locali nella gestione di specifiche funzioni. Essa è organizzata per come definito nell’atto istitutivo del PIT e potrà affiancare l’Ufficio di Coordinamento e Gestione in tutte le funzioni ad esso attribuite ed in particolare - Animazione territoriale e concertazione - Informazione ed assistenza tecnica ai destinatari degli interventi - Marketing territoriale e creazione di reti - Divulgazione e pubblicazione dei risultati • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT?

  8. L’Ufficio di Coordinamento e Gestione • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT? La Convenzione per l’attuazione dei PIT, ai sensi e per gli effetti dell’art. 30, 4° comma, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267, istituisce un nuovo organismo, l’UCG del PIT. Esso deve intendersi la struttura affidataria (o delegata) all’esercizio accentrato, in luogo degli Enti stipulanti, di attività, funzioni, compiti, operazioni relativi al coordinamento, all’attuazione ed alla gestione del PIT alle condizioni e nei limiti di quanto stabilito dalla Convenzione di attuazione del PIT. Esso potrà essere strutturato sotto forma di Ufficio Unico o Ufficio Comune

  9. L’Ufficio di Coordinamento e Gestione • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT? Le funzioni che l’Ufficio di Coordinamento e Gestione potrà svolgere sono: - Coordinamento delle attività amministrative e tecniche relative all’attuazione del PIT - Stazione appaltante comune ai sensi della legge 109/94 - Programmazione locale relativa alle risorse rinvenienti del PIT, alla premialità e/o ad altri fondi - Monitoraggio e rendicontazione delle diverse operazioni nonché del PIT - Sportello Unico per le attività produttive, per l’edilizia,….. - Animazione territoriale e concertazione - Informazione ed assistenza tecnica ai destinatari degli interventi - Marketing territoriale e creazione di reti - Divulgazione e pubblicazione dei risultati

  10. Il Responsabile dell’UCG • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT? Il Responsabile dell’UCG è nominato dal Presidente del PIT, previo assenso della Conferenza, ed è debitamente autorizzato a ricoprire l’incarico ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 165 del 30.03.2001. Il Responsabile dell’UCG del PIT gestisce, organizza, coordina ed assume la responsabilità di tutte le attività di carattere amministrativo, contabile, procedurale e tecnico dell'Ufficio finalizzate alla realizzazione del PIT. Il Responsabile dell’UCG del PIT svolge i compiti assegnati secondo le prescrizioni di cui all’art. 107 del D.Lgs 18.08.2000, n. 267, e pertanto le sue decisioni sono decisioni dell’UCG destinate ad assumere efficacia “esterna”.

  11. Il Responsabile dell’UCG • Al Responsabile dell’UCG del PIT sono attribuiti i compiti: • attuare, tramite l’UCG del PIT, le direttive impartite dal Presidente del PIT; • dirigere e coordinare tutte le attività dell’UCG del PIT, curando gli adempimenti di carattere amministrativo, contabile, procedurale e tecnico; • curare, sulla base delle Linee guida regionali e degli indirizzi forniti dal Presidente del PIT le eventuali proposte di modifica da apportare al PIT, avanzando le stesse agli organismi competenti, nonché dell’esercizio di poteri di intervento allorché ne ricorressero le condizioni; • partecipare alla rete PIT, di cui alle Linee guida del PIT; • assistere il Presidente del PIT nell’attività di rappresentanza del PIT o comunque nell’adempimento delle sue funzioni istituzionali, attuandone gli indirizzi nelle forme gestionali ed operative; • istruire ed indirizzare le azioni di sistema e di accompagnamento relative al PIT; • assicurare unità di indirizzo alle funzioni pubbliche affidate all’UCG del PIT, nonché vigilare sul rispetto delle indicazioni contenute nel POR Calabria e nel suo Complemento di Programmazione da parte dei soggetti beneficiari ed attuatori degli interventi; • coordinare le attività di monitoraggio, rendicontazione e valutazione interna relativa all’attuazione del PIT; • adottare ogni iniziativa utile al buon esito del progetto. • Quali sono e che funzioni hanno gli organismi chiamati ad attuare il PIT?

  12. Le risorse finanziarie • Sulla base di quali risorse finanziarie il PIT può sistematizzare le attività dei sui organismi? • I costi relativi al funzionamento degli organismi del PIT sono a carico degli Enti che fanno capo al PIT. Essi possono fare riferimento alle seguenti risorse: • la somma pari allo 0,25 % delle risorse pubbliche del POR destinate al PIT, secondo quanto stabilito dalle linee guida. • gli incentivi di cui all’art. 18 della Legge n. 109/194 e s.m nella quota definita dagli enti; • gli introiti derivanti dall’esercizio delle funzioni assegnate all’Ufficio di Coordinamento e Gestione; • eventuali risorse rinvenienti da meccanismi di premialità di cui all’Accordo di Programma. • altre risorse individuate dal PIT.

  13. Le azioni di SPRINT 3 • Come si concretizza il supporto del FORMEZ? • Supporto all’AdG per l’elaborazione degli strumenti relativi all’attuazione (convenzioni, bandi,…) • Accompagnamento on the job su temi specifici connessi all’attuazione dei PIT • Azioni di trasferimento informativo e di accompagnamento sui modelli di gestione • Definizione ed implementazione del sistema di monitoraggio • Comunità professionale dei PIT Manager

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