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PERCHE’ IL “CENTRO UNICO”

Costituzione del Centro Unico di Programmazione Chirurgica e per l’accesso ai Servizi Diagnostici di carattere Interdipartimentale presso la Azienda Usl 8 di Arezzo.

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PERCHE’ IL “CENTRO UNICO”

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Presentation Transcript


  1. Costituzione del Centro Unico di Programmazione Chirurgica e per l’accesso ai Servizi Diagnostici di carattere Interdipartimentale presso la Azienda Usl 8 di Arezzo Barbara Innocenti*, Barbara Bianconi*, Grazia Campanile**, Mirella Rossi***, Alessio Cappetti°, Federica Petrucci°, BrankaVujovic^ *Direzione Medica di Presidio Ospedaliero Ospedale S. Donato – Azienda Usl 8 Arezzo **Direttore Presidio Ospedalierio S. Donato - Arezzo ***Dipartimento Infermieristico - Ostetrico °Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva – Università degli Studi di Firenze ^Direttore Sanitario Ausl 8 Arezzo

  2. PERCHE’ IL “CENTRO UNICO” • La Regione Toscana, con Delibera n. 638/2009, ha determinato l’istituzione in ogni ospedale/azienda dell’Ufficio di programmazione Chirurgica, con il compito di gestire in modo centralizzato il percorso chirurgico dei pazienti candidati all’effettuazione di un intervento, dall’inserimento in lista di attesa sino alla definizione della lista operatoria. • L’azienda Usl 8 ha recepito le indicazioni della delibera estendendo il principio della programmazione e gestione centralizzata non soltanto al percorso chirurgico ma anche ai percorsi diagnostici (in particolare i servizi di endoscopia ed ecografia) che vedono coinvolte strutture afferenti a diversi dipartimenti aziendali

  3. IL CENTRO UNICO PER IL PERCORSO CHIRURGICO Centrale di preospedalizzazione Arezzo Centrale di preospedalizzazione Valdarno Centrale di preospedalizzazione Valtiberina Centro unico di prenotazione chirurgica e per l’accesso ai servizi diagnostici a carattere interdipartimentale Centrale di preospedalizzazione Casentino Centrale di preospedalizzazione Valdichiana

  4. LE CENTRALI DI PREOSPEDALIZZAZIONE • Le centrali di preospedalizzazione rappresentano il front office di ogni ospedale per il cittadino che deve eseguire un intervento chirurgico. In particolare: • Provvedono all’accoglienza del paziente che presenta la certificazione rilasciata dallo specialista chirurgo ed al relativo inserimento dei dati nella banca dati • Organizzano il percorso di preospedalizzazione • Collaborano alla stesura delle liste operatorie in coordinamento con il Centro Unico

  5. IL CENTRO UNICO PER IL PERCORSO CHIRURGICO • Il Centro Unico si fa carico di garantire la piena funzionalità delle componenti organizzative e tecnologiche necessarie per consentire ai diversi attori di svolgere il loro ruolo: • Monitoraggio e manutenzione delle liste di attesa • Gestione della disponibilità delle sale operatorie aziendali e dei relativi spazi temporali con attribuzione programmata delle sedute ai diversi gruppi chirurgici sulla base della domanda e della consistenza delle relative liste di attesa • Valutazione e applicazione di metodi per il miglioramento dell’efficienza delle sale operatorie, in collaborazione con le Direzioni mediche di Presidio e le strutture di Assistenza Infermieristica Ospedaliera

  6. IL CENTRO UNICO PER I PERCORSI DIAGNOSTICI INTERDIPARTIMENTALI • Il Centro Unico, di concerto con i Direttori di Dipartimento e le Direzioni di Presidio, ha i seguenti compiti: • Effettuare la pianificazione annuale dell’attività • Effettuare la verifica periodica della congruità dell’attività svolta rispetto alla programmazione effettuata, sia relativamente all’attività istituzionale che libero professionale intramoenia • Pianificare l’attribuzione di sedute in produttività aggiuntiva quando prevista • Collaborare per la stesura di protocolli specifici che richiedono la condivisione di risorse formalmente assegnate a strutture diverse • Sovrintendere al coordinamento generale dell’organizzazione e programmazione dell’attività svolta in tutti gli ospedali aziendali

  7. RISULTATI • La programmazione condivisa dell’attività e la gestione trasparente delle liste di attesa con il mantenimento dei tempi di attesa previsti dalle classi di priorità in almeno un presidio aziendale • La programmazione annuale dell’attività diagnostica interdipartimentale, comprensiva di riduzioni di attività per periodi di ferie, prevenendo le chiusure estemporanee di sedute • La definizione di protocolli omogenei e condivisi a livello aziendale a garanzia di appropriatezza dei percorsi, qualità e sicurezza delle prestazioni • La gestione efficiente delle risorse, sia umane, che tecnologiche che strutturali coinvolte nei percorsi • Il coordinamento dell’attività complessiva, sia all’interno di ogni ospedale che della rete aziendale

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