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DIO JHWH ALLAH Introduzione alle tre religioni monoteiste

DIO JHWH ALLAH Introduzione alle tre religioni monoteiste. a cura di Sergio Bocchini. Perché « monoteismi »?.

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DIO JHWH ALLAH Introduzione alle tre religioni monoteiste

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Presentation Transcript

  1. DIOJHWHALLAHIntroduzione alle tre religioni monoteiste a cura di Sergio Bocchini

  2. Perché «monoteismi»? Monos in greco significa «uno» e Theos «Dio». Con il termine«monoteismi» si indicano in particolare le tre religioni del Mediterraneo che professano la fede in un solo Dio: ebraismo, cristianesimo e islam.

  3. Cos’hanno in comune? Ricercano un unico Dio.La parola «Dio» deriva dal sanscrito, antica lingua indiana, e significa «cielo luminoso», «luce».

  4. Hanno in comune … Considerano «rivelati» i loro libri sacri.

  5. Hanno in comune… Ricercano un dialogo con Dio attraverso la preghiera e i riti.

  6. Hanno in comune… The Golden Rule di Norman Rockwell (1894- 1978). Alla base li tutte le religioni c’è la regola: «Fa’ agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”». I credenti vivono ispirandosi a regole o comandamenti stabiliti da Dio.

  7. Hanno in comune… Credono in una vita dopo la morte.

  8. C’è differenza tra il Dio degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani? Dio è unico, ma il modo di cercarlo è diverso.

  9. Così percepisce Dio un ebreo Dio (nome che non viene pronunciato) è collegato all’uomo attraverso il filo sottile dell’osservanza dei precetti e dello studio della Legge (Torah). L’immagine è tratta da K. Mrowiec, Dio, Iahwé, Allah, Elledici-Claudiana, Torino 2006.

  10. Così lo intuisce un cristiano Dio è un padre che tende la mano all’uomo, invitandolo a seguire e a mettere in pratica il vangelo di Gesù. L’immagine è tratta da K. Mrowiec, Dio, Iahwé, Allah, Elledici-Claudiana, Torino 2006.

  11. Così lo vede un musulmano Dio, grande e misericordioso, chiede al credente sottomissione e devozione, seguendo gli insegnamenti trasmessi per mezzo del Profeta. L’immagine è tratta da K. Mrowiec, Dio, Iahwé, Allah, Elledici-Claudiana, Torino 2006.

  12. FINE

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