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Le malattie allergiche: principi generali

Le malattie allergiche: principi generali. Anafilassi Asma bronchiale Orticaria. Definizione di atopia. Predisposizione a formare IgE verso comuni “allergeni” ambientali: es pollini, muffe, acari, alimenti (uova, crostacei, pesci, frutta )

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Le malattie allergiche: principi generali

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Presentation Transcript


  1. Le malattie allergiche: principi generali Anafilassi Asma bronchiale Orticaria

  2. Definizione di atopia • Predisposizione a formare IgE verso comuni “allergeni” ambientali: es pollini, muffe, acari, alimenti (uova, crostacei, pesci, frutta ) • E’ importante fattore di rischio di sviluppare malattie atopiche (IgE mediate): rinite, asma, eczema atopico • N.B. Mal. allergiche IgE indipendenti: dermatite da contatto, polmonite da ipersensibilità

  3. Fattori che influenzano lo sviluppo di atopia e di infiammazione allergica Th2 mediata

  4. Meccanismi immunologici e cellulari di regolazione dell’espressione Th1 e Th2

  5. Reazione allergica acuta e cronica

  6. Dalla sintesi dele IgE all’interazione allergene-IgE sulla cellula effettrice

  7. Interazione IgE-allergene sulla cellula effettrice e rilascio di mediatori

  8. Dosaggio delle IgE specifiche

  9. Parietaria

  10. Graminacea

  11. Calendario dei pollini

  12. Calendario dei pollini

  13. Funghi di importanza allergologica: Alternaria, Cladosporium, Aspergillus

  14. Acaro della polvere domestica(Dermatophagoides pteronissinus)

  15. Condizioni ideali di vita per gli acari della polvere • Temperatura 25 °C • Umidità relativa > 55 % • Superfici di crescita: cuscini, materassi, tappeti, tappezzeria in stoffa, mobili imbottiti, moquette, animali di pelouche • N.B. Non sopravvivono ad altitudini > 1500 mt

  16. Meccanismo di azione dell’immunoterapia specifica (desensibilizzazione)

  17. Definizione di Asma • Patologia infiammatoria cronica delle vie aeree • Molte cellule (linfociti, mastociti, eosinofili) e mediatori giocano un ruolo chiave • L’infiammazione cronica porta ad un incremento della iperreattività delle vie aeree con episodi ricorrenti di sibili, tosse e dispnea • La bronco-ostruzione è diffusa, variabile, e spesso, almeno in parte reversibile.

  18. Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  19. Biopsia bronchiale di un soggetto normale (A) e di un paziente asmatico (B). Notare: a) alterazioni epiteliali b)ispessimento della membrana basale c)congestione e infiltrazione infiammatoria della sottomucosa

  20. Alterazioni istopatologiche dell’asma Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  21. Reperto post-mortem di asmatico: notare il tappo di muco occludente il lume bronchiale (a sx) e l’ispessimento della parete dei bronchi (dx) Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  22. L’epitelio delle vie aeree come fonte di mediatori dell’infiammazione

  23. Ruolo delle molecole di costimolazione nell’asma

  24. Ruolo degli allergeni, dei T e dei B linfociti nella patogenesi dell’asma

  25. Interazione allergene-IgE specifiche sulle mast-cells e risposta asmatica immediata (da rilascio di mediatori preformati) e non-immediata, dopo 4-10 ore (da reclutamento cellulare)

  26. Reazione immediata e non all’esposizione all’allergene in ambiente senza e con ozono.

  27. Reclutamento degli eosinofili dal midollo e loro insediamento nelle vie aeree

  28. Reclutamento degli eosinofili nelle vie aeree, da parte dell’azione combinata di mast-cells e Th2 linfociti. (nell’esempio l’ama è indotta da allergene)

  29. Patogenesi dell’asma

  30. Fattori influenzanti il fenotipo linfocitario Th1 e Th2 (ipotesi dell’eccessivo igiene come favorente l’asma)

  31. Eziopatogenesi dell’Asma Fattori di rischio (per lo sviluppo di asma) INFIAMMAZIONE Iperreattività bronchiale Broncocostrizione Sintomi Fattori di rischio (per esacerbazioni)

  32. Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  33. Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  34. Ampie oscillazioni del PEF (> 20 %) in un caso di asma bronchiale

  35. DIAGNOSI DI ASMA (malattia infiammatoria delle vie aeree sostenuta da eosinofili, mastociti, CD4+ Th2 linfociti) • sintomi • ostruzione variabile delle vie aeree • esclusione di diagnosi alternative Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  36. SINTOMI (ricorrenti, acuti, cronici) • tosse • dispnea • sibilo toracico • costrizione toracica • “raffreddori-bronchiti” ricorrenti Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  37. ANAMNESI • Manifestazioni atopiche (rinite, dermatite) • familiarità • trigger sintomi: • esercizio fisico • freddo • irritanti • allergeni • infezioni Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  38. DIAGNOSI DI ASMA Sintomi suggestivi + • FEV-1 + 12 % dopo salbutamolo 200 µg Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  39. Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  40. DIAGNOSI DI ASMA + Sintomi suggestivi Spirometria normale • Test di provocazione bronchiale: • diretto: metacolina, istamina • indiretto: sforzo, ipertonica, nebbia Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  41. Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  42. Classificazione della gravità dell’asma Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  43. Terapia consigliata sulla base del livello di gravità: asma intermittente • Nessuna terapia “di fondo” • Istruzioni sull’uso del salbutamolo spray al bisogno (tecnica di inalazione e dosi) • Ricerca dei fattori scatenanti l’attacco asmatico Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  44. Terapia consigliata sulla base del livello di gravità: asma lieve • Corticosteroidi x inalazione in dosi basse o DSCG 2-4 puff x 3-4 / die o nedocromil 2-4 puff x 2-4 /die • Anti-leucotrieni (montelukast) • teofillina a lento rilascio (teofillinemia 5-15 mcg/ml) Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  45. Terapia consigliata sulla base del livello di gravità: asma moderata • 1- Corticosteroidi x inalazione in dosi medio - alte oppure • 2- CS x inalazione a dosi medie + broncodilatatore (2-lunga azione o teofillina a lento rilascio) o • + Anti-leucotrieni (montelukast) Università di Torino - Divisione Universitaria di Allergologia e Immunologia Clinica - Ospedale Mauriziano Umberto I

  46. Produzione dei leucotrieni dai fosfolipidi di membrana

  47. Ruolo dei leucotrieni nell’infiammazione asmatica Effetti e siti d’azione dei cisteinil leucotrieni Diminuito trasporto di muco Proteine cationiche (danno cellule epiteliali) Aumentata secrezione di muco Epitelio delle vie aeree Aumentato rilascio di tachichinine Fibre sensitive C Reclutamento eosinofili Vasi sanguigni cisteinil leucotrieni Muscolatura liscia Edema Cellule infiammatorie (es. mastociti, eosinofili) Contrazione e proliferazione Tratto da Hay DWP et al Trends Pharmacol Sci 1995;16:304-309.

  48. Test (non invasivi) per valutare più direttamente l’infiammazione delle vie aeree • Dosaggio ECP (risultato non immediato) • Eosinofili nell’escreato indotto (richiede tempo e risultato non immediato) • Misura dell’ossido di azoto (NO) nell’espirato

  49. Sistema per la misura del monossido di azoto (NO) nell’aria espirata

  50. Livelli di NO nell’aria espirata più elevati negli asmatici rispetto a sani e fumatori

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