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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

COMUNE DI DOLO. BILANCIO DI PREVISIONE 2013. CONSIGLIO COMUNALE 11/07/2013. COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 23 - Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. TESTO UNICO 267/2000. Articolo 162

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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

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  1. COMUNE DI DOLO BILANCIO DI PREVISIONE 2013 CONSIGLIO COMUNALE 11/07/2013 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA • Art. 23 - Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.

  2. TESTO UNICO 267/2000 Articolo 162 • 1. Gli enti locali deliberano annualmente il bilancio di previsione finanziario redatto in termini di competenza, per l’anno successivo, osservando i princìpi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. • 2. Il totale delle entrate finanzia indistintamente il totale delle spese, salvo le eccezioni di legge. • 3. L’unità temporale della gestione è l’anno finanziario, che inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno; dopo tale termine non possono più effettuarsi accertamenti di entrate e impegni di spesa in conto dell’esercizio scaduto. • 7. Gli enti assicurano ai cittadini ed agli organismi di partecipazione, di cui all’art. 8, la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti.

  3. REGOLAMENTO DI CONTABILITA’ Art. 9 Schema del bilancio di previsione • 1. Di norma entro il 30 ottobre, di ogni anno , tutti i responsabili degli uffici e dei servizi identificati ai sensi del regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, faranno pervenire al responsabile del servizio finanziario, le proposte, gli obiettivi, i progetti ed i programmi nonché le proposte di previsioni, di entrata e di spesa, relative all’esercizio successivo concernenti i settori di rispettiva competenza. • 2. Di norma entro il 30 novembre, di ogni anno, il responsabile del servizio finanziario, sentiti i responsabili di tutti i servizi, dovrà mettere a disposizione dell’assessore preposto lo schema di bilancio già compilato fino alla colonna relativa alle previsioni dell’anno in corso, aggiornate di tutte le variazioni apportate, nonché le proposte relative all’esercizio successivo. Art. 10 Predisposizione del bilancio di previsione (Art. 174, comma 2, del T.U. 18 agosto 2000, n. 267) • 1. Lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale, sono predisposti dalla giunta comunale e presentati al consiglio comunale. • 2. Lo schema di bilancio con gli atti e documenti di cui all’art. 172, del T.U. 18 agosto 2000, n. 267 e la relazione dell’organo di revisione devono essere resi disponibili entro 15 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione. • 3. Gli elaborati, gli atti e documenti, nonché gli allegati di cui al precedente comma 2, unitamente agli allegati di bilancio, saranno depositati nella segreteria comunale a disposizione dei consiglieri che ne potranno prendere visione negli orari di apertura degli uffici. • 4. Del deposito sarà dato preventivo avviso a tutti i consiglieri comunali nelle forme previste per la notifica delle convocazioni per le adunanze consiliari. Art. 11 Bilancio di previsione - Presentazione di emendamenti (Art. 174, comma 2, del T.U. 18 agosto 2000, n. 267) • 1. I consiglieri comunali hanno facoltà di presentare emendamenti agli schemi di bilancio deliberati dalla Giunta Comunale, entro i 5 giorni antecedenti la seduta prevista per l’approvazione del bilancio. • 2. Gli emendamenti: a) dovranno essere fatti nella forma scritta; b) non potranno determinare squilibri di bilancio. Art. 12 Conoscenza dei contenuti del bilancio (Art. 162, comma 7, del T.U. 18 agosto 2000, n. 267) • 1. Al fine di assicurare ai cittadini ed agli organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale e dei suoi allegati, sarà cura del responsabile dei servizi finanziari dare notizia ai cittadini dell’avvenuta deliberazione del bilancio con apposito avviso da affiggere all’albo pretorio e negli altri luoghi pubblici entro i 5 giorni successivi all’approvazione.

  4. PRINCIPI CONTABILI Il Bilancio di previsione è redatto secondo i Principi Contabili degli Enti Locali divulgati dall'Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, istituito con il decreto legislativo 23 ottobre 1998, n. 410, come risulta dal testo dell'articolo 155 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. I principi contabili sono la matrice del “sistema generale di bilancio” che comprende: - la relazione previsionale e programmatica; • il bilancio annuale di previsione; • il bilancio pluriennale; • il piano esecutivo di gestione; • gli allegati al bilancio di previsione.

  5. Segue Principi Contabili I principi o postulati, di cui all’art.162, c.1, del TUEL, hanno valenza generale e riguardano quindi tutto il sistema di bilancio e non solo il bilancio di previsione. I postulati individuati dalla norma sono i seguenti: • Unità; Annualità; Universalità; Integrità; Veridicità; Pareggio finanziario; Pubblicità. Gli ulteriori postulati desumibili dall’ordinamento sono i seguenti: • Comprensibilità; Significatività e rilevanza; Attendibilità; Verificabilità; Coerenza; Congruità; Motivata flessibilità; Neutralità; Prudenza; Comparabilità; Competenza finanziaria; Competenza economica. Principio della prudenza Il principio della prudenza deve trovare applicazione in tutto il sistema di bilancio. Nel bilancio di previsione devono essere iscritte solo le entrate ragionevolmente accertabili nel periodo amministrativo considerato e le spese nel limite degli impegni sostenibili. Nel rendiconto il principio della prudenza si estrinseca essenzialmente nella regola secondo la quale le componenti positive non realizzate non devono essere contabilizzate. Le componenti negative devono essere contabilizzate anche se solo presunte. Il principio della prudenza così definito rappresenta uno degli elementi fondamentali del processo formativo del sistema di bilancio. I suoi eccessi devono però essere evitati perché sono pregiudizievoli al rispetto della rappresentazione veritiera e corretta dell’andamento dell’ente locale e rendono il sistema di bilancio inattendibile.

  6. UTILIZZATORI DEL SISTEMA BILANCIO 1 – Cittadiniche hanno il diritto di disporre di un documento che permetta loro di comprendere quali sono i concreti indirizzi dell’amministrazione. 2 – Consiglieri ed amministratori:Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’Ente. 3 - Organi di controllo ed altri enti pubbliciper la comprensione del funzionamento dell’amministrazione. 4 – Dipendenti ed i loro gruppi di rappresentanza: hanno interesse ad avere informazioni in merito ai programmi ed all’andamento economico, finanziario e patrimoniale dell’ente locale. 5 - Finanziatoriinteressati alle informazioni che possano metterli in grado di capire se i loro finanziamenti e i relativi interessi saranno pagati alle scadenze stabilite. 6 - Fornitori ed altri creditori commerciali sono interessati alle informazioni che possono metterli in grado di valutare la solvibilità dell’ente.

  7. Articolo 170 Testo Unico 267/2000 1. Gli enti locali allegano al bilancio annuale di previsione una relazione previsionale e programmatica che copra un periodo pari a quello del bilancio pluriennale. 2. La relazione previsionale e programmatica ha carattere generale. Illustra anzitutto le caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell’economia insediata e dei servizi dell’ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche. Comprende, per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l’andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli 3. Per la parte spesa la relazione è redatta per programmi e per eventuali progetti, con espresso riferimento ai programmi indicati nel bilancio annuale e nel bilancio pluriennale, rilevando l’entità e l’incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella di investimento Relazione Previsionale e Programmatica

  8. Segue Articolo 170 Testo Unico 267/2000 • 5. La relazione previsionale e programmatica fornisce la motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente. • 6. Per gli organismi gestionali dell’ente locale la relazione indica anche gli obiettivi che si intendono raggiungere, sia in termini di bilancio che in termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio. • 7 (omissis) • 8. Con il regolamento di cui all’art. 160 è approvato lo schema di relazione, valido per tutti gli enti, che contiene le indicazioni minime necessarie a fini del consolidamento dei conti pubblici. • 9. Nel regolamento di contabilità sono previsti i casi di inammissibilità e di improcedibilità per le deliberazioni di consiglio e di giunta che non sono coerenti con le previsioni della relazione previsionale e programmatica

  9. Relazione Previsionale Programmatica Il territorio Comunale: • Si estende per 24,17 km quadrati • È attraversato dal fiume Brenta • È percorso da oltre 2 km di autostrada, oltre 20 km di strade regionali e provinciali, oltre 70 km di strade comunali, più di 15 km di strade vicinali • Ha aree verdi, parchi e giardini per una superficie di oltre 20 ettari • Ha una rete di fognature nere di oltre 30 km in gestione a VERITAS s.p.a. • Ha una rete di acquedotto di 113 km • Ha dislocato nel territorio 2.666 punti di illuminazione pubblica • Nel corso del 2012 sono stati raccolti rifiuti urbani per oltre 8.100 ton. • Non sono approvati o in approvazione Piani di insediamenti industriali ed artigianali. Nella programmazione dell’attività (istituzionale o privatistica) l’Ente deve conoscere i dati salienti del territorio per poter definire gli interventi o supportare le emergenze con la dovuta tempestività.

  10. Segue Relazione Previsionale e Programmatica Strutture pubbliche Le strutture presenti nel territorio sono: • 1 Asilo nido utilizzato da 33 bambini da 3 mesi a 3 anni • 2 Scuole materne utilizzate da 193 bambini da 3 a 6 anni • 3 Scuole primarie di primo grado utilizzate da 716 alunni • 2 Scuole primarie di secondo grado utilizzate da 430 studenti • 1 Casa di riposo attualmente occupata da oltre 130 persone anziane Il personale dipendente dell’Asilo nido è a carico del bilancio comunale che assicura l’intera copertura dei costi di gestione; i dipendenti delle scuole sono a carico del MIUR, mentre la manutenzione degli immobili, la fornitura di acqua, luce, telefonia e riscaldamento sono a carico del bilancio del Comune. La Residenza per Anziani Riviera del Brenta è amministrata da un Consiglio di Amministrazione i cui componenti durano in carica 5 anni e sono nominati dal Sindaco, informati i Comuni del mandamento (prossima scadenza giugno 2013).

  11. Segue Relazione Previsionale e Programmatica Consistenza del Personale (*): • Segretario Comunale (dirigente) 2 addetti • Responsabile Affari Generali - Anagrafe ecc. 9 addetti • Responsabile Settore Finanziario - Patrimonio 9 addetti • Responsabile Settore Edilizia Privata – Urbanistica 6 addetti • Responsabile Settore Lavori Pubblici 7 addetti • Responsabile Settore Ambiente-Igiene Territorio 2 addetti • Responsabile Settore Cultura- Sport – P.I. 2 addetti • Responsabile Settore Servizi Sociali 11 addetti per un totale di 56 dipendenti a tempo indeterminato, mediamente un dipendente ogni 270 abitanti. (*) sommare agli addetti i relativi Responsabili di Settore

  12. Segue Relazione Previsionale e Programmatica L'ente destina parte delle risorse finanziarie ai servizi generali, ossia a quegli uffici che forniscono un supporto al funzionamento dell'intero apparato comunale. Il budget destinato ai servizi per il cittadino assume invece un altro peso, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o istituzionali. Si tratta di prestazioni di diversa natura e contenuto, in quanto: ➔ I servizi produttivi tendono ad autofinanziarsi e di conseguenza operano in pareggio o producono utili di esercizio; ➔ I servizi a domanda individuale sono in parte finanziati dalle tariffe pagate dagli utenti beneficiari dell'attività; ➔ I servizi di carattere istituzionale sono prevalentemente gratuiti, in quanto di stretta competenza pubblica.

  13. Segue Relazione Previsionale e Programmatica Risorse e fonti di finanziamento La programmazione delle linee d'intervento del bilancio è preceduta dall'analisi delle risorse disponibili per la gestione corrente, e cioè il fabbisogno richiesto dal normale funzionamento dell’ente, o per gli interventi in conto capitale, risorse quindi destinate agli investimenti. Ma la pianificazione ha bisogno di esprimersi in un contesto caratterizzato da assetti stabili che siano inseriti in un quadro normativo ben delineato. Ed è proprio qui che sorgono le maggiori difficoltà: lo scenario è assai mutevole, in quanto caratterizzato da interventi che modificano il quadro di riferimento con cadenze che nel corso del 2012 sono accadute più volte e con riferimento all’esercizio in discussione i dati relativi ad alcuni consistenti aggregati non sono stati ancora resi noti …….

  14. BILANCIO SINTETICO

  15. Bilancio sintetico

  16. QUADRO COMPARATIVO

  17. Analisi Fonti Finanziamento RISORSE FINANZIARIE

  18. Analisi Fonti Finanziamento NOTEIMU– stima ministeriale e “sforzo fiscale”: ad aliquote invariate, la stima del gettito sui fabbricati cat. D non compensa il 50% degli altri immobiliAdd.le IRPEF – aumento stimato a seguito dell’aumento a 0,8% sui redditi superiori a 12.000 euro che sono esentiT.A.R.S.U /T.A.R.E.S – soppressa la prima che già copriva il totale dei costi del servizio, non è previsto alcun aumento TARES al netto del contributo di 0,30 € mq. dovuto allo Stato. Fondi … – Il FSR sostituiva le addizionali sull’energia elettrica, la compartecipazione IVA e IRPEF; il FSC prevede la contribuzione del Comune a favore degli altri con maggiore IMU su fabbricati cat. D, il cui importo non è ancora stato quantificato dal MEF

  19. ADDIZIONALE IRPEF - simulazione

  20. IMU – IMPOSTA MUNICIPALE • Ai sensi dell'art. 13, D.L. 06/12/11, n. 201, convertito con modificazioni nella legge 22/12/2011, n. 214, a decorrere dal 01/01/2012 è anticipata l'introduzione in via sperimentale - fino al 2014 - dell'Imposta Municipale Propria. Si ricorda che sono state determinate aliquote di base ed incrementi della rendita catastale con un ulteriore aumento nel corrente esercizio, mentre non sono state variate le aliquote già definite nell’esercizio 2012. • Il gettito dell’IMU sull’abitazione principale e relative pertinenze, sui terreni e fabbricati rurali è attualmente sospeso fino al 16/09/2013 il che potrebbe creare problemi di cassa senza interventi compensativi a breve termine • La “legge di stabilità 2013” ha deciso che l’IMU sui fabbricati di categoria D ad aliquota base (0,76%) sia versata allo Stato, lasciando al Comune l’incremento già deliberato - aliquota 0,20%. • Sulla manovra di bilancio tuttora indefinito il Fondo di Solidarietà Comunale il cui valore non è stato ancora comunicato ed è strettamente legato all’ammontare dell’IMU sui fabbricati cat. D a compensazione dei Comuni con maggiore gettito di IMU su detti fabbricati .

  21. IMU – IMPOSTA MUNICIPALE – ALTRI IMMOBILI

  22. Analisi Fonti Finanziamento NOTEUna previsione in calo di circa 0,125 mln di euro con significative riduzioni: - proventi cimiteriali - rimborso spese statali - rette ricovero - rette asilo nido - canoni occupazione spazi - fitti attivi non residenziali - interessi attivi (Tes. Unica) - proventi diversiAumenti su: - diritti di segreteria - sanzioni codice stradale

  23. RIPARTO SANZIONI CODICE DELLA STRADA - Art. 208, comma 3-BIS, D.LGS 255/1992 -

  24. RIPARTO SANZIONI CODICE DELLA STRADA - art. 142 D.LGS. 285/1992 -

  25. Analisi Fonti Finanziamento NOTEOneri Urbanizzazione e costo di costruzione: previsione in diminuzione per una minore richiesta di interventi nel territorio

  26. Bilancio sintetico SCOSTAMENTISpese correnti: aumento dovuto a: - F.do P.I.S. ed altri 706.039,56Conto capitale: la previsione copre il titolo IV^ Entrate e quota dell’avanzo economico di parte correnteRimborso di prestiti: comprende il solo rimborso delle rate dei mutui dell’anno in corso; non sono previsti rimborsi di prestiti

  27. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTINulla da osservare Compensi Sindaco e Assessori:- importo lordo € 8.575,71 mese di cui:Sindaco € 1.394,43Vice Sindaco € 1.533,87Assessori full time € 1.254,99Assessore part time € 627,49

  28. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTIIn linea con le previsioni di legge

  29. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTIL’incremento di spesa per consumi prevede l’aumento dei costi delle forniture per pulizie e riscaldamento di scuole ed uffici; la voce carburanti e lubrificanti è percentualmente più evidente ma non in termini reali . Nella voce “Altre spese per consumi” sono compresi costi afferenti l’asilo nido per oltre 24mila euro

  30. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTIL’incremento di oltre 12 punti si sintetizza:-manutenzioni stradali (+35,69%)per utilizzo delle corrispondenti entrate per multe- manutenzione ordinaria impianti (+24,03%) per pubblica illuminazione e fognature-manutenzione verde pubblico (+9,9%) per maggiori interventi ed aree in manutenzioneSul totale delle Spese Correnti la voce corrisponde all’8,88 %

  31. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTIIl Contributo per la Piscina comunale discende dal contratto di gestione/servizi stipulato nel 1999 scadente nel 2014 con l’attuale gestoreLe altre voci riflettono la difficile situazione economica del paese.

  32. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTIPoste significativamente in calo sia percentualmente che in termini reali.

  33. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTINon significativi

  34. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTILa previsione di spesa è pari al Piano Finanziario di VERITAS al quale sono aggiunti i costi per Sgravi e Rimborsi, i contributi AATO. Gli aumenti sono derivati dagli indici ISTAT previsti dal Contratto

  35. ANALISI DELLA SPESA SCOSTAMENTIAl netto dei contributi regionali si evidenzia l’incremento complessivo del 4,11% degli stanziamenti.

  36. ANALISI DELLA SPESA – servizi a domanda SCOSTAMENTILa Direzione Didattica ha segnalato l’impossibilità di continuare il servizio di “scodellamento” prestato dal personale ATA, per cui è prevista la ricerca di servizio analogo nel mercato.

  37. ANALISI DELLA SPESA – servizi a domanda SCOSTAMENTINulla da osservare

  38. ANALISI DELLA SPESA – servizi a domanda SCOSTAMENTIdal lato spese- decremento dei costi del personale a seguito di pensionamento di una unità; - diminuzione delle spese per servizi varidal lato entrate- diminuzione delle entrate per rette di frequenza a seguito di nuova ipotesi contributiva più vantaggiosa per l’utenza al fine di un migliore tasso di occupazione della struttura

  39. ANALISI DELLA SPESA – servizi a domanda SCOSTAMENTISi veda sull’argomento la manovra TARES e relativi prospetti.

  40. ANALISI DELLA SPESA – CONTO CAPITALE SCOSTAMENTILo stanziamento di 0,185 mln di euro si riferisce alla passerella ciclo/pedonale sul Tergolino. Le altre voci, stante i vincoli imposti, coprono a malapena eventuali emergenze in corso d’anno

  41. ANALISI DELLA SPESA - CONTO CAPITALE SCOSTAMENTIMan. Immobili Scuole elementari: lo stanziamento è il contributo regionale di 95mila € per i plessi scolastici

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