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Behavioral Portfolio Theory

Behavioral Portfolio Theory. Ed altro. Behavioral Portfolio Theory. La BPT applica la logica dell’approccio motivazionista , stabilendo le regole per costruire una frontiera efficiente alternativa a quella dell’approccio media-varianza.

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Behavioral Portfolio Theory

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Presentation Transcript


  1. Behavioral Portfolio Theory Ed altro

  2. Behavioral Portfolio Theory • La BPT applica la logica dell’approccio motivazionista, stabilendo le regole per costruire una frontiera efficiente alternativa a quella dell’approccio media-varianza. • Supponiamo che gli investitori usino un unico conto mentale (questa è un’assunzione, c’è un’altra ipotesi secondo la quale gli individui attribuiscono la loro ricchezza a diversi conti mentali seguendo la logica della piramide degli investimenti.)

  3. BPT • Nel costituire un portafoglio le persone minimizzano la probabilità di non raggiungere un personale obiettivo di ricchezza: • Prob(W≤A)≤α dove: • W è la ricchezza • A è il livello desiderato di ricchezza (aspirazione) • α è la massima probabilità tollerata di mancare l’obiettivo

  4. BPT • L’investitore stabilisce l’obiettivo (A) • Poi sceglie i portafogli che hanno una probabilità ≤α di mancare l’obiettivo A • Poi, tra quei portafogli con prob ≤α, sceglie quello con il rendimento atteso max • La frontiera efficiente è ottenuta max il rendimento atteso per ogni data probabiltàα di non raggiungere l’obiettivo di ricchezza.

  5. Principali differenze tra la frontiera BPT e la frontiera media-varianza (MV) • Portafogli efficienti secondo la BPT possono non esserlo secondo la MV • La frontiera MV dipende dalle aspettative sui rendimenti futuri, quella della BPT dipende anche dalle aspirazioni • Se il livello di aspirazione (A) è elevato può accadere che la prob è 1: non vi sono portafogli ottimali • Nella BPT si dovrebbe massimizzare il rendimento atteso distorto dalla paura e dalla speranza (L.Lopes)

  6. Costruzione della frontiera BTP • Le istituzioni finanziarie devono prelevare info sulla paura (desiderio di sicurezza), la speranza (desiderio di potenziale) e il livello di aspirazione degli investitori, attraverso questionari e test sperimentali. • I BP sono portafogli personalizzati • Nel CAPM il portafoglio rischioso non è personalizzato, poi una volta scelto il portafoglio di attività rischiose gli individui decidono quale quantità di attività sicura vogliono detenere

  7. Alcuni fenomeni frequenti • Scarsa diversificazione degli investimenti azionari (Goetzmann-Kumar, 2005; Polkonichenco,2005) • La diversificazione deve essere effettuata acquistando titoli non correlati • Il beneficio della diversificazione è che permette una riduzione della variabilità(σ) dei rendimenti a parità di rendimento medio atteso.

  8. Cause della scarsa diversificazione • Ci sono costi di transazione, analisi e monitoraggio. Ha senso diversificare fino a quando i benefici sono maggiori dei costi. • Illusione del controllo: riguarda gli investitori che si ritengono particolarmente bravi nel selezionare i titoli, essi tendono a concentrare il rischio piuttosto che diversificarlo • Home Bias(segue)

  9. Home bias • Descrive la tendenza degli investitori a concentrare i propri investimenti in ambito domestico, mancando di cogliere le possibilità offerte dalla diversificazione internazionale. • L’home bias è meno pronunciato negli USA, dato che il mercato USA copre il 50% della capitalizzazione mondiale dei mercati azionari. Gli investitori più aperti ai mercati internazionali sono i tedeschi.

  10. Time diversification • Siegel (1998): nel lungo periodo i mercati azionari hanno sempre battuto quelli obbligazionari • Samuelson (1969) critica il principio di “timediversification” dicendo che non ha ragione di esistere se: • I rendimenti futuri non sono correlati a quelli passati • La ricchezza futura dell’investitore dipende unicamente dall’andamento degli investimenti finanziari e non per es. dalla propria carriera. • Le analisi empiriche sono state fatte prevalentemente sul mercato americano. • Le osservazioni indipendenti non sono molte (su un periodo di 100 anni si hanno solo periodi non sovrapposti di durata decennale).

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