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Criteri e indicatori

MCSA 07/08 L05. Criteri e indicatori. Andrea Castelletti. Politecnico di Milano. Portatori d’interesse. PIANIFICAZIONE. 0. Ricognizione e obiettivi. 1. Definizione delle azioni. 2. Definizione di c riteri e indicatori.

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Criteri e indicatori

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Presentation Transcript


  1. MCSA 07/08 L05 Criteri e indicatori Andrea Castelletti Politecnico di Milano Portatori d’interesse

  2. PIANIFICAZIONE 0. Ricognizione e obiettivi 1. Definizione delle azioni 2. Definizione di criteri e indicatori Un criterio è un attributo attraverso cui un Portatore giudica gli effetti di un’alternativa rispetto al suo interesse. I criteri dipendono dagli obiettivi e dalle azioni, ma la scelta di alcuni criteri potrebbe suggerire nuove azioni. Portatori

  3. Dal criterio al settore Crit. irrigui Ogni Portatore d’interesse valuta le alternative attraverso un CRITERIO. Crit. abitanti Locarno Crit. ambiente Crit. abitanti Stresa Crit. idroelettrici I Portatori che condividono lo stesso criterio costituiscono un SETTORE. … Criterio comune: evitare le esondazioni del lago Settore “ESONDAZIONI A MONTE”

  4. Dal criterio al settore Crit. irrigui Crit. abit. fluviali Ogni Portatore d’interesse valuta le alternative attraverso un CRITERIO. Crit. ambiente Crit. abit.lacuali Crit. idroelettrici Criterio comune: evitare le esondazioni … I Portatori che condividono lo stesso criterio costituiscono un SETTORE. No! le esondazioni a monte e a valle hanno cause diverse Settore ESONDAZIONI

  5. Settori A monte A valle Ambiente lacuale Ambiente fluviale Esondazioni Esondazioni Navigazione Irrigazione Pesca Produzione di energia Turismo Turismo Zanzare Contribuenti

  6. Settori e interessi I settori rappresentano una partizione dell’insieme degli interessi interessi esondazioni ... Uno stesso interesse non deve essere conteggiato più di una volta ... irrigaz. pesca

  7. Alcuni esempi Ambiente lacuale Pesca Salvaguardia ambiente lacustre e ripario, quindi anche i pesci Interessi economici dei pescatori Esondazioni Navigazione • Danni dai bassi livelli • Danni provocati dagli alti livelli: • Costo passerelle • Mancato guadagno • Danni infrastrutture Danni prodotti dalle piene.

  8. Criterio di settore Il criterio è il modo con cui i Portatori di un settore valutano un’alternativa. SETTORE Data un’alternativa come accerto se il criterio è soddisfatto? Calcolando un indice dal cui valore i Portatori possano comprendere se l’alternativa li soddisfa o meno. INDICE associato

  9. IC IC(A2) IC(A1) Valutazione alternativa Gli indici servono a confrontare le alternative tra loro Devono permettere di risolvere confronti a coppie tra alternative e costruire un ordinamento tra di esse C Può essere definito sia su scala ordinale che cardinale E’ una funzione dell’alternativa A1 A2 >

  10. Valutazione alternativa Esperto Indice Alternativa L’Esperto può essere lo stesso Portatore d’Interesse • Difficile attuazione • Può funzionare in alcuni casi: es. Valutazione estetica

  11. h t H Valutazione alternativa Un alternativa molto spesso agisce su un sistema le cui grandezze caratteristiche variano nel tempo. sistema dinamico Alternativa

  12. Valutazione alternativa . Esperto Modello Alternativa Traiettoria Indice • Stima ancora troppo soggettiva: poco trasparente • non sempre condivisa • Difficile da applicare: procedura ripetitiva e tediosa

  13. Valutazione alternativa Esperto . Indicatore . Modello Alternativa Traiettoria Indicatore Indice L’indicatore semplifica il lavoro all’esperto Come passare dall’indicatore all’indice ?

  14. Esempio di funzione valore Il passaggio indicatore-indice è compito dell’esperto, ma può anche essere descritto con una funzione valore (o funzione utilità).

  15. Valutazione alternativa Esperto Indicatore . . Modello Alternativa Traiettoria Indicatore Indice L’indicatore semplifica il lavoro all’esperto Come scegliere gli indicatori? Devono essere facilmente calcolabili dalle traiettorie delle uscite In modo da ridurre la distanza tra indice e indicatore

  16. Settori A monte A valle Ambiente fluviale Ambiente lacuale Esondazioni Esondazioni Navigazione Irrigazione Pesca Produzione di energia Turismo Turismo Zanzare Contribuenti

  17. Gerarchia di valutazione Turismo a monte Perdita di attività per abbandono dei turisti Aspetti estetico- paesaggistici Inaccessibilità dei lidi Disagi per zanzare Trattamenti certi Trattamenti probabili % del periodo turistico in cui il livello del lago è inferiore alla fascia di normalità turistica

  18. Criterio intermedio Criterio Foglia Criterio Foglia Indicatore Indicatore Criterio Foglia Criterio Foglia Indicatore Indicatore Gerarchia di valutazione Perdita di attività per abbandono dei turisti Per ogni settore… Criterio di Settore Aspetti estetico- paesaggistici Inaccessibilità dei lidi Disagi per zanzare Criterio intermedio Criterio intermedio Trattamenti certi Trattamenti probabili % sul periodo turistico in cui il livello del lago è inferiore alla fascia di normalità turistica Gli indicatori non sono necessariamente quantitativi.

  19. Gerarchia di valutazione Turismo a monte Perdita di attività per abbandono dei turisti Aspetti estetico- paesaggistici Disagi per zanzare Inaccessibilità dei lidi Trattamenti certi Trattamenti probabili % sul periodo turistico in cui il livello del lago è inferiore alla fascia di normalità turistica

  20. fascia di normalità turistica # giorni periodo turistico Turismo a monte:aspetti estetico-paesaggistici % sul periodo turistico in cui il livello del lago è inferiore alla fascia di normalità turistica

  21. fascia di normalità turistica # giorni periodo turistico Turismo a monte:inaccessibilità dei lidi % sul periodo turistico in cui il livello del lago è superiore alla fascia di normalità turistica

  22. Settori A monte A valle Ambiente lacuale Ambiente fluviale Esondazioni Esondazioni Navigazione Irrigazione Pesca Produzione di energia Turismo Turismo Zanzare Contribuenti

  23. Comune X Danni da Interruz. traffico Danni a strutture Danni attività Esondazioni a monte Danno complessivo Come quantificare i danni alle strutture? Indicatore

  24. La curva di Danno alle strutture in un singolo evento L’identificazione di queste curve é difficile e costosa

  25. h= 2.0 m h= 1.5 m Locarno Un esperto, conoscendo la superficie esondata, è in grado di valutare i danni in modo relativo. La superficie esondata è funzione della quota del lago

  26. Valutazione alternativa Non sempre è possibile calcolare il valore dell’ indicatore proposto dai Portatori. Uso di INDICATORI PROXY PROXY: una variabile che è in relazione logica ed ha un legame funzionale oggettivo e quantificabilecon gli effetti che ci interessano. E’ uno stimatore ordinale di un criterio foglia.

  27. Valutazione alternativa: indicatori proxy Esperto . . . Modello Indicatore Indicatore proxy Alternativa Traiettoria Indicatore Indice Sugli indicatori proxy non si possono effettuare operazioni algebriche, ma solo confronti a coppie. • Più semplice da calcolare • Stima indiretta • Grandezza ordinale

  28. Evento 2 Evento 1 Locarno

  29. Indicatori proxy: Danno medio L’area media non è un proxy del danno medio. Danni Funzione ignota, ma non lineare! NO Area esondata Media Evento 2 Evento 1

  30. Indicatori proxy: calcolo del danno totale L’area totale non è un proxy del danno totale. Danni NO Occorrono più statistiche (es. valori massimo e medio) perché l’esperto possa percepire l’entità del danno prodotto da un’alternativa. Area esondata Evento 1 Evento 2 Somma

  31. Comune X Danni da Interruzz. traffico Danni a strutture Danni attività Condizioni medie Condizioni medie Condizioni medie Evento peggiore Evento peggiore Evento peggiore Esondazioni a monte Danno complessivo

  32. Danni a strutture Massima area [kmq] allagata nel comune X Area media [kmq/anno] annualmente allagata nel comune X Condizioni medie Evento peggiore Esondazioni a monte Come calcolare l’area esondata?

  33. Coppie Interpolazione Danni a strutture Massima area [kmq] allagata nel comune X Area media [kmq/anno] annualmente allagata nel comune X Condizioni medie Evento peggiore h= 2.0 m h= 1.5 m Esondazioni a monte Calcolo dell’area GIS Strato vettoriale dei punti quotati del comune di Locarno (scala 1:2.000) INTERROGAZIONI GEOREFERENZIATE Come calcolare l’area esondata?

  34. Massimo numero di giorni [g] di esondazione nel comune Loc Numero medio annuo di giorni [g/anno] di esondazione nel comune Loc Danni a attività Condizioni medie Evento peggiore Esondazioni a monte

  35. Massimo numero di giorni [g] di interruzione del traffico nel comune Loc Numero medio annuo di giorni [g/anno] di interruzione del traffico nel comune Loc Danni da Interruzz. traffico Condizioni medie Evento peggiore Esondazioni a monte

  36. Settori A monte A valle Ambiente lacuale Ambiente fluviale Esondazioni Esondazioni Navigazione Irrigazione Pesca Produzione di energia Turismo Turismo Zanzare Contribuenti

  37. Il valor medio annuo delle superfici esondate La massima superficie esondata Il massimo colmo di piena Indicatori: Piene a valle Retineurali ? GIS

  38. X = vettored’ingresso = X f(X) Y f(X) = rete neurale Y = vettore d’uscita = Reti neurali e livello a Pavia 43 piene dal 1945 al 1994

  39. soglie di attivazione Ingressi: 2 connessioni Neuroni sigmoidali: 7 Uscite: 1 Parametri (connessioni e soglie): p = 21+8=29 Terne di addestramento: N = 290 L’architettura della rete

  40. Le prestazioni della rete: l’addestramento

  41. Le prestazioni della rete: la validazione

  42. Il confronto tra la rete e DSV

  43. Settori A monte A valle Ambiente lacuale Ambiente fluviale Esondazioni Esondazioni Navigazione Irrigazione Pesca Produzione di energia Turismo Turismo Zanzare Contribuenti

  44. Raccolto Costi di distribuzione Deficit di fornitura Stress dei raccolti Gerarchia Irrigazione Reddito

  45. Domanda irrigua DEFICIT FORNITURA IRRIGUA Fornitura Raccolto Costi di distribuzione Deficit di fornitura Stress dei raccolti Gerarchia Irrigazione Reddito Dobbiamo stimare la domanda irrigua Wt

  46. I Consorzi Consorzio Villoresi (Canale Villoresi) Consorzio Est Sesia (Canale Regina Elena)

  47. Il consumo d’acquanel Consorzio Est Sesia

  48. Il contributo della precipitazione Altri contributi: canale Cavour e fontanili Coefficiente di perdita per evaporazione e percolazione Definizione della domanda del Canale Regina Elena

  49. Definizione della domanda del Canale Regina Elena

  50. FASE CENTRALE DEL PERIODO IRRIGUO Il fabbisogno irriguo del Canale Regina Elena è superiore alla sua concessione (70 mc/s) CONCESSIONE FASE DI SOMMERSIONE DELLE RISAIE Non si fa affidamento sul contributo delle precipitazioni Domanda e prelievo medio del Canale Regina Elena a confronto

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