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Analisi della riproducibilità diagnostica del paptest in telepatologia dinamica

Screening cervico-vaginale – Regione Puglia. Analisi della riproducibilità diagnostica del paptest in telepatologia dinamica. Dr. G. Simone, S. Cristiani (*) (*) consulente informatico. Con la collaborazione di:

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Analisi della riproducibilità diagnostica del paptest in telepatologia dinamica

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Presentation Transcript


  1. Screening cervico-vaginale – Regione Puglia Analisi della riproducibilità diagnostica del paptest in telepatologia dinamica Dr. G. Simone, S. Cristiani(*) (*) consulente informatico Con la collaborazione di: L. Alasio, M. Albrizio, M. Caponio, F. Cetti Serbelloni, C. Clemente, G. Giannone V. Nirchio(**), G. Pagliarulo, V. Rubini, M. Siciliano, S. Wiesel (**)i casi 11, 12 e 13 sono stati proposti dal Dr. Nirchio I.R.C.C.S. Oncologico Bari - U.O. Anatomia Patologica e Citodiagnostica

  2. Premesse • Il controllo di qualità rappresenta una delle più frequenti applicazioni della Telepatologia perché consente la valutazione contemporanea sullo stesso preparato di più osservatori collocati in sedi geograficamente diverse. • I principali modelli operativi riguardano la valutazione della riproducibilità diagnostica nei programmi di screening citologico e dei markers tissutali tumorali. • Tali attività hanno utilizzato prevalentemente la Telepatologia statica con l’osservazione di immagini fisse. • Obiettivo del nostro lavoro è verificare le possibilità e i limiti dell’applicazione di un modello di Telepatologia dinamica per lo studio della riproducibilità nell’ambito di uno screening cervico-vaginale a carattere regionale.

  3. Disegno dello Studio CENTRI REGIONALI DI SCREENING Invio preparati citologici Restituzione preparati citologici B L I S SScansione ed immissione in rete Report http://ripropap.altervista.org/ CENTRI REGIONALI DI SCREENING Osservazione via Internet E-mail:ripropap@altervista.org g.simone@oncologico.bari.it B L I S SRaccolta risposte ed elaborazione statistica

  4. Materiali e Metodi Sono entrati in studio 16 pap test provenienti dalla casistica dell’IRCCS Oncologico di Bari (13 casi) e del Servizio di Citopatologia diagnostica degli OO.RR. di Foggia. Di tutti i casi era disponibile l’esame istologico, bioptico o su materiale chirurgico, eseguito subito dopo l’esame citologico. Per l’allestimento del “Pap Test virtuale”, sono state selezionate aree ritenute significative per giungere ad una conclusione diagnostica, al fine di ridurre i tempi di scansione e, soprattutto, di lettura del caso “virtuale”. Tali aree sono state sottoposte a scansione a 40x con sistema di microscopia virtuale Olympus-Bliss.

  5. Materiali e Metodi • Secondo le modalità proposte dal GISCi per il Controllo di Qualità nazionale, i cui risultati sono stati presentati a Torino nel Congresso nazionale del marzo 2004, sono stati proposti gli schemi di valutazione e di risposta, come di seguito riportati.

  6. Tabella di valutazione

  7. Scheda di risposta • Da inviare via e-mail, anche utilizzando un acronimo a: g.simone@oncologico.it • Sui risultati verranno valutati gli Indici K e Kw tra i diversi osservatori • I risultati sulla riproducibilità verranno rinviati, via e-mail, ai partecipanti con le diagnosi istologiche definitive.

  8. 10x 40x Paptest virtuale n° 04

  9. Paptest virtuale n° 02 : 40x

  10. Paptest virtuale n° 07 : 20x

  11. Paptest virtuale n° 10 : 20x

  12. Risultati preliminari e Considerazioni • L’inserimento in rete dei casi è avvenuto molto recentemente e, pertanto, non è ancora possibile fornire dati sulla riproducibilità . • In media, è stata sottoposta a scansione un’area di 103 mm2 per ciascun caso per un numero di tiles pari a 7009, in un tempo di 6 ore e 42 minuti. • Tali parametri sono risultati superiori rispetto alle medie, per caso, di norma riscontrate per campioni istologici o da Citologia extra vaginale(FNAs,Citoinclusi, Monostrato) • La scansione ha presentato difficoltà nel bilanciamento del bianco e nella messa a fuoco automatica di un numero elevato di singoli tile a 40x • Questo dato è riconducibile alle caratteristiche del Pap Test, dove sono presenti aree contigue con diversa densità ottica ( p.e. aree ematiche ed aree scarsamente cellulari) • Tali aspetti, in particolare la dispersione cellulare portano anche ad un allungamento dei tempi di lettura per questa tipologia di campione, tuttavia, le funzioni “pointer” ed overlay hanno consentito di ridurre progressivamente i tempi di lettura e di mantenerli entro limiti accettabili

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