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MANGIARE BENE, MANGIARE SANO… COSA VUOL DIRE?

MANGIARE BENE, MANGIARE SANO… COSA VUOL DIRE?. Alcune domande e alcune risposte sulla “corretta alimentazione”. LA “CORRETTA ALIMENTAZIONE” E’ LA STESSA IN TUTTO IL MONDO?.

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MANGIARE BENE, MANGIARE SANO… COSA VUOL DIRE?

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Presentation Transcript


  1. MANGIARE BENE, MANGIARE SANO…COSA VUOL DIRE? Alcune domande e alcune risposte sulla “corretta alimentazione”

  2. LA “CORRETTA ALIMENTAZIONE” E’ LA STESSA IN TUTTO IL MONDO?

  3. In apparenza no: ogni governo fornisce i propri suggerimenti, adattando le regole della “buona alimentazione” alle esigenze e disponibilità locali e al livello di cultura e informazione della popolazione. Nonostante le differenze, sì: molti cereali, molta frutta e verdura, poche carne e uova.

  4. USA: La nuova piramide • eccessivo consumo di carne, latticini e grassi insaturi (fast-food) • pochi vegetali • troppe calorie (obesità) • livello culturale molto differenziato • interesse crescente per la “corretta alimentazione”

  5. USA: La nuova piramide STRUTTURA PIU’ ARTICOLATA DELLE VERSIONI PRECEDENTI: NELLA PIRAMIDE SONO DISTINTE PIU’ CATEGORIE DI CIBI.

  6. USA: la nuova piramide SALE E ZUCCHERO LATTICINI / CARNE, PESCE E UOVA FRUTTA / VERDURA CEREALI

  7. Canada: l’arcobaleno • consumo di carne e pesce circa doppio rispetto al fabbisogno • scarso consumo di vegetali freschi • eccessiva introduzione calorica • ottimo livello culturale medio • forte interesse per la “corretta alimentazione”

  8. Canada: l’arcobaleno RAPPORTI ALIMENTARI PROPORZIONALI ALLE LUNGHEZZE DEGLI ARCHI, MA I COLORI SPOSTATI (ROSSO-GIALLO) INDICANO LA NECESSITA’ DI UN CAMBIAMENTO NELLE ABITUDINI ALIMENTARI.

  9. Canada: l’arcobaleno CARBOIDRATI FRUTTA E VERDURA LATTE E DERIVATI CARNE E PESCE

  10. Cina: la pagoda • eccessivo consumo di carne di maiale • insufficiente consumo di vegetali • introduzione calorica molto differenziata, con aree di sottonutrizione • livello culturale molto differenziato • scarso interesse ad una corretta alimentazione

  11. Cina: la pagoda STRUTTURA MOLTO SEMPLIFICATA E QUALITATIVA: I RAPPORTI ALIMENTARI RICALCANO LA FONDAZIONE DELLA PAGODA, DALLA BASE AL TETTO.

  12. Cina: la pagoda GRASSI LATTE E DERIVATI CARNE E PESCE FRUTTA E VERDURA CEREALI E UOVA

  13. Germania: il cerchio • eccessivo consumo di carne, latticini e grassi insaturi • pochi vegetali • troppe calorie (obesità) • ottimo livello culturale medio • grande interesse per la “corretta alimentazione”

  14. Germania: il cerchio STRUTTURA MOLTO DETTAGLIATA E PRECISA: I RAPPORTI ALIMENTARI SONO QUANTITATIVAMENTE PROPORZIONALI ALLE AREE DEI SETTORI.

  15. Germania: il cerchio Nei vari settori, in ordine decrescente di importanza: 1. Cereali integrali e derivati 2. Verdura 3. Frutta 4. Latte e derivati 5. Carne e pesce 6. Grassi 7. Importante, tra gli alimenti, anche l’acqua

  16. Messico: la tortilla • eccessivo consumo di proteine, soprattutto sotto forma di legumi • dieta poco variata • introduzione calorica molto differenziata (aree povere) • livello culturale medio piuttosto basso • scarso interesse per la “corretta alimentazione”

  17. Messico: la tortilla STRUTTURA MOLTO SEMPLICE CON INDICAZIONI VERBALI: muchas, suficientes, pocos, combina (= associa) SEI SETTORI UGUALI, DUE PER I CARBOIDRATI, DUE PER I CIBI PROTEICI, DUE PER FRUTTA E VERDURA.

  18. Messico: la tortilla • Due settori (1/3) per i cereali (che devono essere “sufficienti”) • Un settore per la verdura e uno per la frutta (“molte”) • Un settore per i legumi e un settore per gli alimenti di origine animale (“pochi”).

  19. QUALI SONO I POPOLI CHE “MANGIANO MEGLIO”? E’ vero che la dieta mediterranea è la migliore del mondo?

  20. QUALI SONO I POPOLI CHE “MANGIANO MEGLIO”? Dieta mediterranea: basata sulle abitudini alimentari di Italia meridionale, Grecia, Portogallo e Spagna negli anni ‘60. Aspettativa media di vita maggiore, incidenza di malattie cardiovascolari e tumorali minore rispetto alle popolazioni centro- e nordeuropee e nordamericane.

  21. QUALI SONO I POPOLI CHE “MANGIANO MEGLIO”? Pane integrale, pasta, riso, frutta, legumi, verdura, formaggio, yogurt, olio d’oliva (ricco di vitamina E). Anche pesce, pollo, uova, dolci. Pochissima carne rossa, pochi grassi animali.

  22. QUALI SONO I POPOLI CHE “MANGIANO MEGLIO”? Oggi le popolazioni mediterranee mangiano più o meno come quelle nordiche e americane. Sono aumentati i rischi cardiovascolari e l’incidenza dell’obesità, mentre in molti luoghi si riduce l’aspettativa di vita.

  23. QUALI SONO I POPOLI CHE “MANGIANO MEGLIO”? In compenso, i popoli nordici e ben educati hanno “mediterraneizzato” la loro dieta ottenendo i vantaggi delle vecchie popolazioni del Sud. In Finlandia, la sostituzione della dieta tradizionale dieta a base di latte, formaggio e sale e poverissima di vegetali ha ridotto a un quarto la mortalità cardiovascolare.

  24. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? E’ vero che l’organismo umano è “meglio adattato” a determinati cibi, ad esempio quelli di origine vegetale piuttosto che animale?

  25. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? L’evoluzione ha permesso all’uomo di colonizzare quasi tutti gli ambienti terrestri, utilizzandone le risorse L’uomo è in grado di utilizzare ottimamente quasi ogni combinazione del cibo disponibile, purché dotata di adeguati apporti di tutte le componenti macro- e microalimentari.

  26. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? Dagli esquimesi che mangiano solo proteine animali...

  27. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? …alle popolazioni andine che vivono quasi esclusivamente di cereali...

  28. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? …fino alle province risicole della Cina tradizionale.

  29. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? “Da un punto di vista evoluzionistico, dire che una dieta a base di carboidrati e pochi grassi è migliore di una a molte proteine e pochi carboidrati non ha senso” (William Leonard, antropologo, Northwestern University in Evanston, Illinois)

  30. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? “Una grande varietà di diete è possibile da un punto di vista evolutivo” (Alice Lichtenstein, ricercatrice in malattie cardiovascolari, Tufts University School of Medicine, Boston)

  31. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? Il problema è che il nostro cervello e i nostri geni ci fanno preferire i cibi con il massimo rapporto tra energia ricavabile e apporto materiale. Questo era utile quando la fame era una condizione costante della vita umana, ma non ora che questi cibi sono facilmente disponibili.

  32. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? Le popolazioni artiche che mangiano solo cibi animali ma mantengono uno stile di vita tradizionale hanno pochi lipidi nel sangue e basso rischio cardiovascolare Le popolazioni artiche sedentarizzate hanno invece gravissimi problemi di obesità e malattie cardiovascolari.

  33. ESISTE UNA “DIETA NATURALE” PER L’UOMO? Non si tratta quindi di un problema di geni (il famigerato “gene dell’obesità”), oppure di cibi “buoni” o “cattivi”. Si tratta di un problema di abitudini.

  34. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? Ha senso preoccuparsi della “dieta ottimale” quando milioni di persone muoiono di fame? (ma non noi…)

  35. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? La sottonutrizione assilla almeno 850.000.000 persone sulla Terra. Nei paesi ricchi l’obesità è una delle malattie più frequenti, ma ciononostante molti obesi possono scarseggiare di uno o più nutrienti essenziali.

  36. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? 3.700.000 bambini morti per denutrizione, 850.000 per carenza di micronutrienti (vitamina A, ferro, zinco ecc.) pur con calorie sufficienti, solo nel 2002. Nello stesso anno, negli USA, 12,6 milioni di persone hanno risentito della mancanza di almeno un alimento base; molti di loro non sono riusciti ad accedere agli aiuti governativi o privati.

  37. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? Sia nei paesi poveri che in quelli ricchi, il cibo meno costoso, di peggiore qualità ma più attraente, è il più ricco in grassi saturi e zuccheri semplici (fast food ecc.) Le due facce dell’obesità: malattia dei ricchi nei paesi poveri, malattia dei poveri nei paesi ricchi.

  38. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? Ognuno è libero di rispondere come vuole a questa e altre domande. Ad esempio: Vale la pena di correre qualche rischio sanitario utilizzando OGM negli alimenti, se questo potesse aumentare la produzione globale di alimenti?

  39. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? Ognuno è libero di rispondere come vuole a questa e altre domande. Ad esempio: Un miglioramento per via genetica delle caratteristiche nutrizionali di alcuni prodotti, ad esempio l’aggiunta di vitamina A al riso che ne è carente, può essere accettabile anche se molti lo vedono (magari a ragione) come “cavallo di troia” delle multinazionali del seme in mercati ostili (es. Cina)?

  40. C’E’ DA MANGIARE PER TUTTI, SULLA TERRA? Ognuno è libero di rispondere come vuole a questa e altre domande. Ad esempio: E’ giusto che i governi forniscano delle direttive alimentari ai cittadini, anche tramite la scuola, e che intervengano anche sui loro prezzi di mercato (ad es., inserendoli con forte peso nel “paniere dell’inflazione”) gli alimenti ritenuti più carenti nella dieta?

  41. Liberamente tratto da vari articoli apparsi su Nature, 433 (2005)

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