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TTD degli Sport di Contrapposizione Alimentazione e Categorie di Peso Prof. Giuseppe NOIA

TTD degli Sport di Contrapposizione Alimentazione e Categorie di Peso Prof. Giuseppe NOIA. Classificazione degli Sport. Classificazione e Caratteristiche Generali degli Sport. È soltanto per tradizione dunque che si riconoscono sei categorie: gli sport “atletici o ginnici”,

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TTD degli Sport di Contrapposizione Alimentazione e Categorie di Peso Prof. Giuseppe NOIA

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Presentation Transcript


  1. TTD degli Sport di Contrapposizione Alimentazione e Categorie di Peso Prof. Giuseppe NOIA

  2. Classificazione degli Sport

  3. Classificazione e Caratteristiche Generali degli Sport È soltanto per tradizione dunque che si riconoscono sei categorie: gli sport “atletici o ginnici”, gli sport di “contrapposizione”, gli sport giocati con la palla, gli sport “motoristici” gli sport di “scivolamento”, gli sport “nautici”.

  4. Classificazione e Caratteristiche Generali degli Sport Sulla base degli aspetti biomeccanici della prestazione sportiva, della massa muscolare utilizzata, della durata e dell’intensità della prova, delle vie bioenergetiche prevalentemente seguite, le attività sportive vengono distinte in:

  5. Classificazione e Caratteristiche Generali degli Sport attività ad impegno prevalentemente anaerobico (atletica leggera, pattinaggio di velocità, ciclismo su pista); attività ad impegno aerobico- anaerobico massivo (nuoto, canottaggio); attività di tipo prevalentemente aerobico (marcia, maratona, canoa, ciclismo su strada); attività ad impegno aerobico - anaerobico alternato (lotta, pallavolo, calcio, tennis, pugilato, hockey su ghiaccio); attività di potenza (sollevamento pesi, a prevalente impegno impulsivo, a prevalente impegno propulsivo); attività di destrezza (sci, scherma, tuffi, pattinaggio artistico, ginnastica artistica, equitazione, pilotaggio, vela, tiro a segno).

  6. Classificazione e Caratteristiche Generali degli Sport Dal punto di vista energetico, in gare brevi e potenti vi è un prevalente ricorso a fonti anaerobiche, al crescere della durata, diminuendo la potenza, aumenta il ricorso alla via aerobica.

  7. Classificazione degli Sport in base all'impegno cardiovascolare • ( da: Protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico 1995  • Comitato Organizzativo Cardiologico per l'Idoneità allo Sport) • SPORT NON COMPETITIVI CON IMPEGNO MINIMO-MODERATOSPORT CON IMPEGNO "NEUROGENO”SPORT CON IMPEGNO DI "PRESSIONE”SPORT CON IMPEGNO MEDIO-ELEVATOSPORT CON IMPEGNO ELEVATO

  8. Attività sportive non competitive con impegno cardiovascolare minimo moderato Sono caratterizzate da attività di pompa a ritmo costante, frequenze sotto-massimali e caduta delle resistenze periferiche. Podismo o marcia in pianura, Sci gran fondo, “Footing” e “Jogging”, Ciclismo in pianura, Nuoto, Canoa turistica, Trekking

  9. Attività sportive con impegno cardiovascolare di tipo neurogeno Sono caratterizzate da aumenti della frequenza e non della portata cardiaca, dovuti, soprattutto nelle competizioni, ad importante impatto emotivo. 1. con incrementi medi-elevati della FCParacadutismo, Motociclismo velocità, Automobilismo, Aviazione sportiva, Attività subacquee, Motonautica, Vela, Equitazione, Polo, Tuffi2. con incrementi minimi-moderati della FCGolf, Bocce e Bowling, Pesca sportiva, Sport di tiro

  10. Attività sportive con impegno cardiovascolare di pressione Sono caratterizzate da portata cardiaca non massimale, frequenza cardiaca da elevata a massimale e resistenze vascolari periferiche da medie ad elevate Atletica velocità, Bob e Slittino, Ciclismo velocità, Pattinaggio velocità, Pesistica, Lanci e salti, Sci alpino (slalom, discesa, acrobatico), Sci nautico, Windsurf, Tennis Tavolo, Motocross, Alpinismo, Free climbing, Nuoto sincronizzato, Body building

  11. Attività sportive con impegno cardiovascolare da medio ad elevato • Sono caratterizzate da numerosi e rapidi incrementi anche massimali della frequenza e portata cardiaca, con aumento delle resistenze periferiche particolarmente evidente nelle brusche interruzioni dell’attività muscolare degli arti. • Calcio, Calcio a 5,Football americano , Rugby, Basket, Pallavolo, Pallamano, Pallanuoto, Canoa, Arti marziali, Lotta, BeachVolley, Ginnastica, Scherma, Pugilato, Pattinaggio artistico, Baseball, Hockey, Tennis, Squash

  12. Classificazione degli sport in base ai meccanismi energetici

  13. Sollevamento pesi Lancio del disco Lancio del giavellotto Lancio del martello 100 metri piani 110 metri ad ostacoli Classificazione Categoria Durata Meccanismoenergetico Attività Dieta tipo Fino a 10 sec. Anaerobico alattacido Proteine 22-25% Grassi 33-36% Zuccheri 42% Sports di forza Sports di brevedurata senzaalimentazione pre-competitiva Corsa 200 – 400 m. Ciclismo velocità pista Salto in alto Salto in lungo Salti con gli sci Pattinaggio velocità Prevalentemente anaerobico lattacido Da 10 a 40 secondi Sci alpino Nuoto 100-200 metri Corsa 400 ostacoli Corsa 800-1500 piani Ginnastica Ciclismo inseguimento Canottaggio 1000 m. Canoa – kajak corte dist. Pentathlon moderno Da 40 sec. a 4 – 5 minuti Sports di potenza e velocità Anaerobico e aerobico alternato Proteine 18% Grassi 30% Zuccheri 52% Classificazione degli sport in base ai meccanismi energetici

  14. Sports di media durata con alimentazione pre-competitiva e ricarica energetica Classificazione Sports di lotta Sports di squadra Tennis Categoria Oltre i 10 minuti Durata Aerobico e anaerobico alternato Meccanismoenergetico Lotta – judo – karatè Kung fu – pugilato Taek won do Tennis – calcio – polo Ciclismo 4 km su pista Ciclismo 100km squadre Football americano Hockey – basket Pallavolo – pallanuoto Pallamano – rugby Attività Proteine 15-20% Grassi 25% Zuccheri 55-60% Dieta tipo Classificazione degli sport in base ai meccanismi energetici

  15. Classificazione Sports di lunga durata con alimentazione pre-competitiva e ricarica energetica in gara Categoria Sports di resistenza Sports di resistenza con impiego di forza Durata Protratta Meccanismoenergetico Prevalente-mente aerobico Attività Corsa fondo e mezzof. Maratona – marcia Canoa – kajak lunghe d. Canottaggio lunghe dist. Ciclismo su strada Pattinaggio fondo Nuoto – regate vela Sci di fondo - triathlon Dieta tipo Proteine 15-17% Grassi 25-27% Zuccheri 56-60% Classificazione degli sport in base ai meccanismi energetici

  16. Classificazione Sports di palestra Sports di forza, potenza e resistenza Categoria Durata variabile Meccanismoenergetico Aerobico e anaerobico Fitness - aerobica Attività Dieta tipo Proteine 20-25% Grassi 10-15% Zuccheri 60-65% variabile Prevalentemente anaerobico Body building Proteine 28-33% Grassi 12-17% Zuccheri 50% Classificazione degli sport in base ai meccanismi energetici

  17. Classificazione e Caratteristiche Generali degli sport di contrapposizione e Analisi della prestazione Ogni tentativo di classificazione degli sport è reso difficoltoso dal fatto che una disciplina può appartenere nello stesso tempo a più categorie, a seconda del criterio di tipologizzazione scelto.

  18. Classificazione e Caratteristiche Generali degli sport di contrapposizione e Analisi della prestazione Sportacarattere“nonciclico” (nonripetono gestisempreeguali), basatisusensazioni propriocettive (sireagisceall’azioneopposta dell’avversario).

  19. CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT IN BASE ALL'IMPEGNO CARDIOVASCOLARE Sonosportdisituazionecherichiedono un'ottimapreparazionefisica (forza,resistenza, elasticitàmuscolare,mobilitàescioltezza articolare) epresuppongonoun’altissimaattività neuro-psichica(coordinazioneedabilitàmotoria, rapiditàdireazione).

  20. Classificazione e Caratteristiche Generali degli sport di contrapposizione e Analisi della prestazione Sporttuttiappartenentiaquelleattivitàcheil CIOdefiniscedidifesaanchecatalogaticomesportdi combattimento.

  21. Classificazione e Caratteristiche Generali degli sport di contrapposizione e Analisi della prestazione Secondoifisiologi(A. DalMonte) sitrattadi attivitàdi"impegnoaerobico-anaerobicoalternato” (maoggipreferiremmolaclassificazione: «attività adimpegnoaerobico-anaerobicomassivo») richiedentianche “estremadestrezza,connotevole impegnomuscolarediimportantimassemuscolari”.

  22. Teoria e Metodologia dell’Allenamento

  23. La teoria dell’allenamento si occupa dell’allenamento sportivo, cioè di quell’agire specifico di atleti e atlete, allenatori, insegnanti di educazione fisica , diretto al miglioramento del livello individuale di prestazione sportiva.

  24. Concetto di Allenamento (Hehlmann,1964)… esercitazione funzionale pianificata nel campo fisico o mentale allo scopo di raggiungere la migliore prestazione individuale… (Ulich,1973) … quel processo pianificato che provoca un miglioramento delle abilità e delle possibilità dei piani e delle strutture dell’azione … (Stagemann, 1971) … un’azione che migliora la capacità di prestazione attraverso la variazione misurabile della struttura organica… (Hollmann, 1963) … somma di tutte le sollecitazioni (stimoli) applicate in un determinato periodo di tempo, che portano cambiamenti funzionali e morfologici dell’organismo…

  25. Cos’è l’Allenamento Gli atleti si allenano per far sì che nell'organismo avvengano dei cambiamenti tali da determinare un miglioramento delle prestazioni. I cambiamenti che avvengono nell'organismo in seguito all'allenamento, possono essere di vario tipo: cambiamenti anatomici cambiamenti ultrastrutturali cambiamenti biochimici cambiamenti esclusivamente funzionali

  26. Cos’è l’Allenamento

  27. Cos’è l’Allenamento La Sindrome Generale d’Adattamento Si può dire che gli effetti dell'allenamento, rientrano nella "Sindrome Generale d'Adattamento" (SGA).

  28. Cos’è l’Allenamento

  29. Cos’è l’Allenamento La Sindrome Generale d’Adattamento L’ allenamento può essere considerato uno stressors ed è senza altro un agente che assomiglia moltissimo agli altri fattori stressanti.

  30. Cos’è l’Allenamento L'agente stressante dell'allenamento può essere definito "stimolo allenante" e possiamo fare questo schema:

  31. Cos’è l’Allenamento Diverse sono le definizioni, di allenamento date dai vari autori. Qualcuno chiama allenamento lo stimolo allenante Allenamento = Stimolo Allenante Esempio: il lavoro muscolare che è stato eseguito per provocare un processo di adattamento che porterà al miglioramento della prestazione.

  32. Cos’è l’Allenamento Altri, invece, chiamano allenamento il processo di adattamento, cioè ciò che avviene nell'organismo a causa dello stimolo. Allenamento = Processo di Adattamento

  33. Cos’è l’Allenamento Altri ancora chiamano allenamento l’effetto, cioè l'insieme degli adattamenti che si sono verificati. L'importante è sapere che nell'allenamento si verificano: lo stimolo allenante che agisce sull'organismo; l'organismo risponde con un adattamento, con un cambiamento; tale adattamento fa sì che vi sia un miglioramento delle prestazioni.

  34. Cos’è l’Allenamento

  35. La Prestazione SportivaGli obiettivi dell’allenamento Gli obiettivi che guidano l’allenamento sono l’azione sistematica sui livelli di prestazione che debbono essere formati in ogni atleta. Ciò avviene utilizzando carichi tali da provocare le corrispondenti, necessarie reazioni di adattamento. L’allenamento sportivo anche se è volutamente diretto su una sola componente della prestazione (forza, resistenza, velocità, abilità motorie) produce un effetto anche sullo stato generale psicofisico e quindi sull’intera capacità di prestazione e sullo stato generale di salute.

  36. La Prestazione SportivaGli obiettivi dell’allenamento

  37. La Prestazione SportivaGli obiettivi dell’allenamento Se si vogliono ricavare strategie per raggiungere successi o prestazioni elevate nello sport, ma anche prendere decisioni importanti sull’allenamento, è necessario conoscere quali siano le condizioni necessarie perché si producano o che le causino.

  38. La Prestazione SportivaGli obiettivi dell’allenamento Sul piano dei contenuti e della tecnica dell’allenamento sono tre i gruppi di incidenza che determinano il processo di allenamento e le sue finalità: Lo sviluppo della condizione o delle singole capacità condizionali; L’acquisizione della coordinazione o delle capacità coordinative; Il possesso delle capacità tattiche e di capacità cognitive.

  39. La Prestazione SportivaGli obiettivi dell’allenamento

  40. La Prestazione SportivaIl sistema della Prestazione Sportiva Il Sistema di Prestazione Sportiva definisce la struttura e il prodursi del livello di prestazione sportiva, che risulta dai fattori d’incidenza (componenti) che determinano la prestazione e dai loro rapporti reciproci.

  41. La Prestazione SportivaIl Sistema dell’Allenamento Il carico dell’allenamento Il provvedimento più importante per il controllo e la regolazione dell’allenamento. E’ l’insieme delle forme di allenamento che vengono realizzate da un atleta. La determinazione delle grandezza che lo descrivono in ordine quantitativo e qualitativo (Carl 1983; Werchoshansky 1988).

  42. La Prestazione SportivaLa Super-Compensazione

  43. La Prestazione SportivaLa Super-Compensazione

  44. La Prestazione SportivaIl Sistema dell’Allenamento Particolare attenzione va posta ai giusti periodi di recupero tra le varie sedute di allenamento, è infatti in questa fase che l'organismo ricostituisce le riserve energetiche e le possibilità funzionali "compromesse" dall'allenamento.

  45. La Prestazione SportivaLa Super-Compensazione

  46. I Principi Generali dell’Allenamento

  47. I Principi Generali dell’Allenamento

  48. Caratteristiche del Carico dell’Allenamento Il Macrociclo

  49. Periodizzazione dell’Allenamento La PERIODIZZAZIONE si divide in due momenti: PIANIFICAZIONE e PROGRAMMAZIONE.

  50. Periodizzazione dell’Allenamento La Periodizzazione si propone il raggiungimento della MASSIMA FORMA SPORTIVA e quindi estrinsecazione da parte dell'atleta di tutte le sue potenzialità fisiche e psichiche.

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