1 / 34

Il futuro del welfare italiano dopo la crisi finanziaria

La situazione attuale necessaria una riforma?Perch non stata fatta? Opzione di fondoDisegno delle misureConclusioni. Indice. Modello conservatore-corporativo" (Esping-Andersen) o sud europeo" (Ferrera e Gough) sistema di garanzia del reddito di impronta bismarckiana, altamente framment

berit
Download Presentation

Il futuro del welfare italiano dopo la crisi finanziaria

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. Il futuro del welfare italiano dopo la crisi finanziaria Andrea Brandolini Banca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria Incontro dell’Associazione culturale “I Cantieri Ravennati” Ravenna, 24 settembre 2010

    2. La situazione attuale È necessaria una riforma? Perché non è stata fatta? Opzione di fondo Disegno delle misure Conclusioni Indice

    3. Modello “conservatore-corporativo” (Esping-Andersen) o “sud europeo” (Ferrera e Gough) “… sistema di garanzia del reddito di impronta bismarckiana, altamente frammentato lungo demarcazioni occupazionali e con formule di prestazione molto generose (ad esempio in campo pensionistico)” sostanziale assenza di “un’articolata rete di prote-zione minima di base” La situazione attuale (1)

    4. Prestazioni di protezione sociale, 2007

    5. Politiche “categoriali” titolarità dipende da appartenenza a un gruppo, individuato sulla base di caratteristiche come età o stato occupazionale, spesso prescindendo da stato di bisogno o risorse a disposizione Politiche “universali” erogate a tutti i cittadini limitate a sanità e istruzione pre-universitaria La situazione attuale (2)

    6. Alla categorialità corrisponde frammentazione Risultato della genesi storica Approccio incrementale degli interventi di riforma della protezione sociale ? aggiunta di nuovi strumenti, estensioni parziali degli esistenti Ogni strumento può avere una logica interna, ma non necessariamente il sistema è organico Distinzione tra: ammortizzatori che operano senza interruzione del rapporto di lavoro (CIG) oppure al suo termine (licenziamento, fine contratto a termine); strumenti di sostegno al reddito (reddito minimo) La situazione attuale (3)

    7. La situazione attuale (4)

    8. La situazione attuale (5)

    9. Frammentazione Normativa ordinaria e anticrisi molto complessa difficile definire quali siano i benefici in caso di sospensione o perdita del lavoro importanza degli accordi regionali (non considerati nelle stime) Stime basate su RFL e EU-SILC per: dipendenti a tempo indeterminato privati dipendenti a tempo determinato privati e pubblici parasubordinati (tutti i collaboratori + autonomi che lavorano per un solo committente nella sua unità produttiva in orari prestabiliti) Forte approssimazione storia contributiva individuale, se impresa è CIG, definizione dei settori (p.e. pubblico comprende sanità privata), … si ipotizza che tutti i lavoratori siano regolari La situazione attuale (6)

    10. Trattamento in caso di licenziamento

    11. Politiche “selettive” con prestazione subordinata alla prova dei mezzi (means-testing) utilizzo limitato difficoltà di accertamento dei redditi da parte dell’amministrazione fiscale) in crescita negli ultimi anni targeting La situazione attuale (7)

    12. imposte e trasferimenti poco efficaci nel ridurre disuguaglianza generata da forze di mercato situazione appena scalfita da riforme delle due legislature del decennio 1996-2006 La situazione attuale (8)

    13. Sì per gran parte degli studiosi, ma anche per vari decisori politici Deleghe al Governo per la riforma degli ammortizzatori sociali nel 1999, 2001, 2002, 2007 Ampio dibattito e molte proposte: Commissione Onofri, Libri bianchi sul welfare 2003 e 2009, contributi accademici D’altra parte, attuale meccanismo di tutela che dipende dall’appartenenza a una data ‘categoria’ di lavoratori/imprese è radicato nella visione delle parti sociali È necessaria una riforma? (1)

    14. Tre ordini di problemi: Efficienza ? un buon sistema di ammortizzatori facilita la riallocazione delle risorse tra imprese Domanda ? un quadro di protezione sociale ben definito e non discrezionale riduce senso di vulnerabilità delle famiglie e esigenza di accumulare risparmio a fini precauzionali Equità ? lavoratori più o meno protetti; problema aggravato da evoluzione del mercato del lavoro Problema acuito da mutamenti sociali e demografici (flessibilità) È necessaria una riforma? (2)

    21. Condizione economica e status lavorativo, 2006

    22. Molti interventi “incrementali” Indicatore della situazione economica (ISE) Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori Assegno di maternità a favore delle madri italiane che non beneficiano dell’indennità di maternità Sperimentazione Reddito minimo di inserimento (RMI) Carta acquisti (Social card) Bonus famiglia (solo 2009) Vari rafforzamenti indennità di disoccupazione CIG in deroga … Ma quale disegno complessivo? È necessaria una riforma? (3)

    23. 1. Stato delle finanze pubbliche (crisi globale) Perché non è stata fatta? (1)

    24. 2. Divario di reddito Nord-Sud (costo della vita) tra 2/3 e 3/4 della spesa prevedibile al Sud problema politico problema di gestione di strumento nazionale indirizzato a pochi al Nord e molti al Sud Perché non è stata fatta? (2)

    25. 3. Peso delle scelte politiche del dopoguerra 4. Debolezza della pubblica amministrazione Attività di reinserimento sociale o lavorativo, individuazione di coloro che hanno effettivamente diritto al beneficio, contrasto di comportamenti opportunistici, accertamento delle reali condizioni economiche in presenza di un’elevata evasione fiscale creano formidabili problemi di attuazione Perché non è stata fatta? (3)

    26. 5. Sovrapposizione dei livelli di governo Federalismo? 6. Frammentazione degli interessi e della rappresentanza politica e sociale difficoltà a prendere decisioni che premino alcuni a scapito di altri cristallizzazione dei diritti acquisiti, implicita in un sistema di tutele categoriali, porta a politiche incrementali con cambiamenti al margine Perché non è stata fatta? (4)

    27. 7. Meccanismi di tutela categoriale radicati nella visione delle parti sociali 8. Ruolo della famiglia funzione di supplenza estesa, sia per sostegno al reddito, in particolare per chi si affaccia alla vita adulta ed è esposto ai rischi di un mercato del lavoro flessibile, sia per bisogni di cura Questi vincoli condizioneranno qualsiasi intervento di riforma Perché non è stata fatta? (5)

    28. Categorialità vs. universalità Categorialità è caratteristica del sistema attuale dove titolarità dei benefici dipende dall’appartenenza a una determinata categoria bilateralità può rafforzare categorialità Universalità si realizza quando a tutti viene riconosciuto il diritto a un certo beneficio universalismo selettivo (Commissione Onofri): universalità temperata con meccanismi di selezione (requisiti contributivi, prova dei mezzi) Opzione di fondo (1)

    29. Combinazioni intermedie Modelli europei? Quale visione del benessere umano? Capability Approach di Sen peso dei “funzionamenti” (functionings) e della “capacità” (capabilities) più enfasi su libertà sostanziale di perseguire gli obiettivi che una persona ritiene importanti nella propria vita, più si tende a preferire forme di reddito minimo universale non condizionati individuo o famiglia Opzione di fondo (2)

    30. Obiettivo ammortizzatori sociali è assicurare il reddito nei momenti in cui viene meno il reddito da lavoro Distinguere tra copertura di strumenti assicurativi come l’indennità di disoccupazione e strumenti di sostegno al reddito per persone in condizioni di povertà (RMI, RUI, …) Copertura di strumenti assicurativi tende a basarsi sui requisiti contributivi Come assicurare particolari categorie di lavoratori? Stagionali Irregolari Autonomi Disegno delle misure (1)

    31. Meccanismi di incentivo e disincentivo Obiettivo di assicurare il reddito individuale si scontra con possibilità che tale assicurazione distorca le scelte individuali più elevato livello di assicurazione contro la disoccupazione potrebbe ridurre impegno nell’attività di ricerca Questione teorica: disegno ottimale di uno schema assistenziale che minimizzi gli effetti indesiderati sull’offerta di lavoro p.e., un sussidio che preserva incentivi a ricerca attiva diminuisce progressivamente nel periodo di disoccupazione Questione empirica: effettiva rilevanza della distorsione degli incentivi Disegno delle misure (2)

    32. Meccanismi di incentivo e disincentivo Per i lavoratori: legame tra misure attive e passive, con ruolo centrale dei servizi all’impiego Per imprese: uso ammortizzatori varia tra imprese: experience rating (USA): impresa sostiene parte del costo di licenziamento corrente attraverso aumento dei pagamenti futuri; riduce l’esternalità negativa per la collettività Finanziamento Schemi assicurativi in equilibrio macroeconomico lungo il ciclo economico Equilibrio concepibile anche lungo il ciclo di vita dell’individuo Disegno delle misure (3)

    33. Valutazione degli interventi di riforma Valutazione ex ante, in itinere, ex post fondamentale per meglio tarare gli strumenti Necessità della base informativa Recenti esempi all’estero: ‘Riforme Hartz’ del mercato del lavoro in Germania Commissione creata in Francia per valutare la riforma che ha introdotto il Revenu de solidarité active Disegno delle misure (4)

    34. È necessaria una riforma? Quale impostazione di fondo? Aspetti del disegno delle misure Portafoglio di strumenti e loro copertura Struttura incentivi Finanziamento Valutazione Condizione imprescindibile è sostenere con forza le ragioni dell’equità Conclusioni

More Related