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La valutazione del rischio stress lavoro correlato questioni organizzative

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: LO STRESS LAVORO CORRELATO (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SEMINARIO CONFINDUSTRIA Roma, 11 dicembre 2008. La valutazione del rischio stress lavoro correlato questioni organizzative. GRUPPO DI RICERCA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI

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La valutazione del rischio stress lavoro correlato questioni organizzative

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Presentation Transcript


  1. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: LO STRESS LAVORO CORRELATO (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SEMINARIO CONFINDUSTRIA Roma, 11 dicembre 2008 La valutazione del rischio stress lavoro correlatoquestioni organizzative GRUPPO DI RICERCA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE PIER GIORGIO GABASSI – MARIA LISA GARZITTO – GIANTULLIO PERIN

  2. VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS versus MISURAZIONE DELLO STRESS

  3. Gli strumenti per lo stress Tratto da: “Framework agreement on work-related stress. An ETUC interpretation guide” EUROPEAN TRADE UNION CONFEDERATION

  4. Considerazioni sulla misurazione • Prima considerazione: gli strumenti proposti per la misurazione dello stress non sono immediatamente esportabili (risentono della variabile culturale/regionale) • Seconda considerazione: nessuno di questi strumenti ha “origine” italiana (cioè pensato e creato per la realtà italiana) ma in alcuni casi sono stati adattati (traduzione, validazione ...)

  5. Considerazioni sulla misurazione • Terza considerazione: sono strumenti di valutazione soggettiva

  6. Considerazioni sulla misurazione • Quarta considerazione: chiunque può fare queste domande in azienda? chi gestisce il dato?

  7. Tanti interrogativi • E’ opportuno somministrare questi o simili strumenti in azienda? • E’ opportuno che il medico utilizzi questi o altri strumenti simili per “diagnosticare” lo stress? • Che tipo di informazioni possiamo ottenere? • Il dato è utilizzabile per formulare azioni di prevenzione aziendale?

  8. Fonte di stress Sintomi di stress Inerente al lavoro • Sintomi individuali • Aumento della pressione sanguigna • Stato di depressione • Bere in modo eccessivo • Irritabilità • Dolori al petto • .... Malattia Attacco cardiaco Malattia mentale ? Ruolo nell’organizzazione INDIVIDUO Rapporti sul lavoro Evoluzione della carriera • Sintomi organizzativi • Elevata percentuale di assenteismo • Elevata rotazione del personale • Difficoltà nelle relazioni aziendali • Controllo scarso della qualità • ... Lunghi scioperi Infortuni gravi e frequenti Apatia Clima e struttura organizzativa ? Interfaccia casa-lavoro Modello di Cooper della dinamica dello stress sul lavoro Fonte: Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, 2000 1 2 3 4

  9. Fonte di stress Sintomi di stress Inerente al lavoro • Sintomi individuali • Aumento della pressione sanguigna • Stato di depressione • Bere in modo eccessivo • Irritabilità • Dolori al petto • .... Malattia Attacco cardiaco Malattia mentale ? Ruolo nell’organizzazione INDIVIDUO Rapporti sul lavoro Evoluzione della carriera • Sintomi organizzativi • Elevata percentuale di assenteismo • Elevata rotazione del personale • Difficoltà nelle relazioni aziendali • Controllo scarso della qualità • ... Lunghi scioperi Infortuni gravi e frequenti Apatia Clima e struttura organizzativa ? Interfaccia casa-lavoro Modello di Cooper della dinamica dello stress sul lavoro Fonte: Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, 2000 1 2 3 4

  10. Modello di Cooper della dinamica dello stress sul lavoro Fonte: Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, 2000 Fonte di stress un basso valore del lavoro, l’uso limitato delle capacità, la ripetitività del lavoro, la mancanza di feedback sul rendimento, il carico di lavoro, i ritmi di lavoro, gli orari di lavoro Inerente al lavoro Ruolo nell’organizzazione sovraccarico di ruolo, ambiguità di ruolo, conflitto di ruolo, la responsabilità di altre persone Rapporti sul lavoro la qualità dei rapporti interpersonali (fra colleghi ma soprattutto con i superiori), la partecipazione ai processi decisionali, la competitività Evoluzione della carriera rapporto tra progressione di carriera e valore del lavoratore, obsolescenza, la mancanza di sicurezza (precarietà), l’iniquità organizzativa, la bassa retribuzione procedure farraginose, non chiare, struttura piatta e dimensioni elevate, stili di leadership. Il clima ci permette di evidenziare la qualità delle relazioni (clima cattivo – presenza di malessere, clima buono presenza di benessere) Clima e struttura organizzativa Interfaccia casa-lavoro effetti della vita lavorativa sulla vita non lavorativa e viceversa

  11. Alcune riflessioni • L’obbligo ex art. 28 relativamente allo stress può apparire alle aziende insensato • La misurazione dello stress, per gli strumenti che utilizza, può generare dubbi e paure perché vissuta come una “valutazione” da parte dei dipendenti • Valutare il rischio stress appare più come una “missione impossibile”, per la complessità del fenomeno e le scarse conoscenze scientifiche sui metodi di valutazione del rischio stress lavoro correlato “la ricerca sulla natura e sugli effetti di un pericolo non coincide con la valutazione del rischio associato” - Cox (1993)

  12. Ma allora perché valutare? • Al di là delle pressioni ideologiche che possono aver motivato l’adozione di questa norma e con questa formula, possiamo senz’altro affermare che l’attenzione verso certe temi dipende dal cambiamenti del mondo del lavoro e dei suoi significati. • Anche gli incidenti sul lavoro, che a fronte di tanta attenzione da parte del legislatore e delle aziende dovrebbero diminuire sembrano invece aumentare. • Però pensiamo al fenomeno del presentismo (che può essere l’esito di una condizione di stress cronico)... • La valutazione del rischio se ben condotta ha un utile secondario: consente all’organizzazione di prevenire fenomeni prima che si manifestino e di ottenere un maggior risultato in termini di produttività.

  13. Il futuro della valutazione stress lavoro correlato • Se non cambia la normativa sarà un obbligo disatteso o burocraticamente adempiuto per la gran parte delle aziende • Tuttavia meglio una valutazione del rischio approssimativa che una misurazione mal condotta (strumenti non appropriati, persone non competenti, procedure “fai da te”) • Evitate il pericolo “sondaggi” !

  14. La nostra esperienza Eubios • Un protocollo di valutazione del rischio stress lavoro correlato In quali aziende vale la pena fare la valutazione? Anche se potenzialmente tutti i lavoratori possono essere interessati allo stress, non è detto che tutte le aziende ne siano necessariamente interessate (Accordo Europeo)

  15. Cosa valutiamo con Eubios? • Dati oggettivi l’ambiente di lavoro e l’organizzazione del lavoro contengono caratteristiche che potenzialmente possono produrre danni e cioè possono essere considerati rischiosi? • Segnali di cambiamenti comportamentali esistono elementi nel contesto sociale di lavoro che potenzialmente possono produrre danni e cioè possono essere considerati rischiosi? • Percezioni soggettive dei singoli qual è la percezione dei singoli dipendenti rispetto all’ambiente di lavoro, all’organizzazione del lavoro, al contesto sociale di lavoro?

  16. Monitoraggio preventivo CI SONO INDICATORI OGGETTIVI DI STRESS ORGANIZZATIVO? CI SONO INDICATORI COMPORTAMENTALI DI STRESS? IL LUOGO DI LAVORO NON E’ INTERESSATO AL RISCHIO STRESS NO NO SI’ SI’ Monitoraggio e miglioramento CI SONO INDICATORI COMPORTAMENTALI DI STRESS? CI SONO EVIDENZE NELLA PERCEZIONE DEI LAVORATORI DI STRESS? IL LUOGO DI LAVORO E’ INTERESSATO AL RISCHIO STRESS MA IL COPING E’ EFFICACE O LO STRESS NON E’ PATOLOGICO NO NO SI’ Intervento IL LUOGO DI LAVORO E’ INTERESSATO ALLO STRESS SI’ Il percorso concettuale di Eubios

  17. Nel caso dello stress • Certamente una buona analisi organizzativa sulle dimensioni oggettive che abbiamo individuato come fonti di stress costituisce già di per sé per l’azienda un modo per guardarsi allo specchio e valutare quanto l’apparato organizzativo è “a misura d’uomo” • Il processo di valutazione diventa più importante del risultato (la valutazione del rischio) perché è già implicitamente un’attività di miglioramento che non si limita al fenomeno stress ma che riguarda tutte quelle variabili organizzative che possono migliorare i modi di lavorare e di conseguenza la produttività lavorativa

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