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20 maggio 2004

20 maggio 2004. Linee di ricerca sugli studi di settore la metodologia. Anna Rita Perinetti. 1. Il presente seminario ha per oggetto l’approfondimento del procedimento di elaborazione dello studio di settore SM04U relativo all’attività 52.31.0 – Farmacie

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20 maggio 2004

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Presentation Transcript


  1. 20 maggio 2004 Linee di ricerca sugli studi di settore la metodologia Anna Rita Perinetti 1 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  2. Il presente seminario ha per oggetto l’approfondimento del procedimento di elaborazione dello studio di settore SM04U relativo all’attività 52.31.0 – Farmacie Particolare attenzione è stata posta nell’analisi delle scelte ritenute cruciali per la definizione del risultato finale (stima dei ricavi) 2 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  3. Nel 1998 l’Amministrazione invia i questionari SM04 a 13.971 contribuenti per rilevare i dati relativi al periodo d’imposta 1997 9.680 questionari sono compilati in modo formalmente corretto 1.343 questionari contengono errori o incongruenze 2.948 questionari non restituiti 3 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  4. Sull’insieme dei contribuenti, che hanno caratteristiche strutturali anche molto diversificate, si applica la Cluster Analysis che consente di individuare gruppi di soggetti quanto più possibile omogenei. Il procedimento prevede l’utilizzo di misure di similarità, in base alle quali rendere minima la “distanza” tra i contribuenti che fanno parte dello stesso cluster e massima la “distanza” tra contribuenti di cluster diversi. Le imprese che appartengono ad uno stesso cluster presentano, quindi, caratteristiche strutturali molto simili tra loro. 4 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  5. 9.680 questionari elaborabili 170 osservazioni scartate nel corso del procedimento di clustering Cluster Analysis 9.510 contribuenti classificati in 9 cluster 5 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  6. I cluster sono individuatia partire dalle sole caratteristiche strutturali. Vediamo alcune di quelle maggiormente significative: • m2 locali per la vendita • m2 locali per il magazzino, per il laboratorio e per gli uffici • numero degli addetti (distinti per mansione e profilo professionale) • tipologia dei prodotti venduti (differenziazione delle percentuali relative alle varie categorie) • modalità di vendita (libero servizio o tradizionale) • effettuazione del servizio notturno Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  7. Dopo la individuazione dei cluster, vengono scelti gli indicatori economici in base ai quali viene valutata la “coerenza” dei contribuenti. Per le farmacie si utilizzano: • ricarico ricavi/costo del venduto • produttività per addetto ricavi / (numero addetti*1.000) • rotazione di magazzino costo del venduto/giacenza media di magazzino 7 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  8. La non coerenzaevidenzia “anomalie” che possono discendere da comportamenti fiscali scorretti adottati dal contribuente, oppure da insufficienze produttive dell’azienda. In teoria, quindi, scartando i non coerenti si selezionano i contribuenti maggiormente affidabili. Questa cautela consente di evitare eventuali distorsioni nella individuazione della funzione di ricavo. Infatti, nella fase della regressione multipla, sono presi in considerazione i soli contribuenti che svolgono l’attività in condizioni economiche “normali” 8 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  9. Considerando il cluster 1 (farmacie con ampia offerta di prodotti omeopatici, fitofarmaci, galenici) dello studio SM04U, gli intervalli di coerenza per i 3 indicatori sono i seguenti: Ricarico persone fisiche 1,27 – 1,42 persone giuridiche 1,27 – 1,41 produttività per addetto (*) persone fisiche 259,97 – 693,01 persone giuridiche 271,21 – 693,84 (*) in milioni di lire rotazione del magazzino persone fisiche 2,55 – 11,32 persone giuridiche 2,46 – 9,75 9 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  10. ad esempio, per i 312contribuenti che compongono il cluster 1: 183 contribuenti coerenti gli indicatori assumono valori troppo alti gli indicatori assumono valori troppo bassi 129 contribuenti non sono coerenti (il 41%), pertanto sono esclusi dalle successive fasi della elaborazione 10 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  11. L’insieme ristretto, ottenuto escludendo i non coerenti, dovrebbe essere composto, in teoria, da contribuenti “virtuosi”. Quanto migliore è la selezione, e quindi la rappresentatività dell’insieme ristretto, tanto migliore sarà la stima dei ricavi determinata mediante la funzione di regressione. Resta da definire se tale insieme debba essere rappresentativo della realtà in assenza di evasione o di una situazione intermedia tra questa ipotesi “ideale” e l’attuale livello di evasione. 11 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  12. La definizione degli intervalli di coerenza rappresenta un passo molto importante poiché consente di circoscrivere l’insieme dei contribuenti “virtuosi” che, mediamente, evadono meno, sul quale fondare il procedimento di stima. Le caratteristiche strutturali e contabili di tali soggetti influenzano il livello dei ricavi stimati e, di conseguenza, l’emersione di base imponibile e il recupero di gettito. Intervalli di coerenza molto ampi conducono a stime tendenzialmente basse per i ricavi, viceversa, intervalli di coerenza ristretti, determinano valori più elevati per tali stime 12 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  13. Gli indicatori di coerenza utilizzati: • enfatizzano il ruolo dei ricavi e del costo del venduto che compaiono nelle formule di due indicatori su tre ricarico = ricavi / CV prod. per addetto = ricavi / addetti rotazione magazzino = CV / giacenza media magazzino • non discriminano il ruolo dei lavoratori dipendenti da quelli indipendenti (la produttività viene calcolata sul totale addetti) 13 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  14. La selezione dei contribuenti “virtuosi” proposta valutare l’opportunità di prendere in considerazione l’indicatore di coerenza “valore aggiunto per addetto” = v.a./ numero di addetti in alternativa alla “produttività per addetto” = ricavi / numero di addetti Il valore aggiunto per addetto, infatti, è un indicatore che, più dei ricavi, approssima il reddito, ci spiega quanto l’impiego di ogni addetto contribuisce alla formazione del valore aggiunto 14 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  15. Stabiliamo alcune definizioni convenzionali: Gruppo esteso: si compone dell’intera platea di 9.510 contribuenti che hanno inviato un questionario compilato correttamente Gruppo ristretto: È ottenuto escludendo dal gruppo esteso i contribuenti non coerenti. Si compone dei 5.874 contribuenti. Su tali soggetti, distribuiti in 9 cluster, è condotta la stima delle 9 funzioni di regressione. Gruppo degli esclusi: sono i 3.636 contribuenti non coerenti esclusi dalle successive fasi della elaborazione 15 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  16. Vediamo ora i valori medi che gli indicatori di coerenza assumono nel gruppo esteso e in quello ristretto delle farmacie Ricarico gruppo esteso 2,01 gruppo ristretto 1,34 produttività per addetto (*) gruppo esteso 434,16 gruppo ristretto 426,30 (*) in milioni di lire rotazione del magazzino gruppo esteso 7,22 gruppo ristretto 6,02 16 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  17. 17 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  18. (*)calcolato, per approssimazione, come segue: Ricavi - (Costo del Venduto + spese per l'acquisto e la produzione di servizi) 18 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  19. (*) in milioni di lire 19 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  20. V.A. = Ricavi – (CV + spese per acquisto e produzione di servizi) Produttività per addetto = Ricavi / numero addetti (*) in migliaia di lire 20 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  21. 21 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  22. 22 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  23. Per ciascuno dei 9 cluster nei quali si distribuiscono i 5.874 contribuenti del gruppo ristretto viene individuata la funzione che esprime la relazione esistente tra l’ammontare dei ricavi (variabile dipendente, da stimare) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). Vediamo, per esempio, la funzione di regressione individuata per il cluster 1 delle farmacie: 23 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  24. Ricavi= 1,3152 * costo del venduto + + 0,3069 * spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente + 0,4553 * (costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi) + 10.085,7810 * n° di soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente + 10.085,7810 * n° dei collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale 24 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  25. Inpratica,per un incremento pari a 1.000 eurodi ciascuna delle prime tre variabili indipendenti, i ricavi aumentano di un importo pari a: • 1.315,20 euro per l’incremento del costo del venduto • 306,90 euro, per l’incremento delle spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente • 455,30 euro, per l’incremento del costo per la produzione di servizi + le spese per acquisti di servizi 25 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  26. Se, invece il “numero di soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente” aumenta di una unità, l’incremento dei ricavi sarà pari a 10.085.781 lire, vale a dire 5.208,87 euro. Si otterrà un identico incremento dei ricavi nel caso in cui il “numero dei collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale” aumenta di una unità. 26 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  27. Esempio 1 27 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  28. Nell’esempio 1 è stato scelto come contribuente “tipo” quello che, in corrispondenza di ciascuna delle variabili indipendenti, assume i valori medi osservati (per le medesime variabili) nel cluster 1 del gruppo esteso. Il nostro contribuente “tipo”, nel gruppo esteso, dichiarava un ammontare di ricavi pari al valore medio dei ricavi del cluster 1: £ 1.530.604.000. Si può notare che, in questo caso particolare, l’applicazione dello studio di settore assegna al contribuente un ammontare di ricavi pari a £ 1.573.869.000, che supera di £ 43.265.000 (il 2,83% di incremento) quello dichiarato a prescindere dallo studio. 28 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  29. Questa circostanza deriva dal fatto che il procedimento di stima è stato condotto sui soli contribuenti coerenti. Il loro “comportamento” è poi esteso a tutti. Pertanto, è di fondamentale importanza la selezione dei soggetti che entrano a far parte del “gruppo ristretto” poiché le loro caratteristiche strutturali e contabili influenzano il livello dei ricavi stimati 29 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  30. Esempio 2 e 3 30 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  31. Suggerimenti per le prossime evoluzioni degli studi di settore • a parità di altre condizioni, il ricavo puntuale medio (riferito alla platea di contribuenti interessati all’applicazione dello studio) derivante dall’applicazione della versione evoluta dello studio di settore deve risultare maggiore di quello che si ottiene applicando la precedente versione dello studio • il confronto tra gruppo esteso e ristretto fornisce dei parametri di rivalutazione (per impresa e per addetto) confrontabili con informazioni esterne. Quindi, permettono di effettuare una semplice ed efficace valutazione di sintesi • in particolare, il rapporto tra il ricavo medio d’impresa del gruppo esteso e del gruppo ristretto fornisce una indicazione della rivalutazione media dei ricavi ottenuta con l’applicazione dello studio di settore 31 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  32. 10 giugno 2004 Linee di ricerca sugli studi di settore elaborazione degli studi SM02U e SM05B (commercio al dettaglio di carni e calzature, pelletteria, articoli da viaggio, ecc.) Anna Rita Perinetti 32 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  33. Il presente seminario ha per oggetto l’analisi del procedimento di elaborazione degli studi di settore SM02U e SM05B relativi, rispettivamente, al commercio al dettaglio di carni e di calzature Particolare attenzione è stata posta nell’analisi delle scelte ritenute cruciali per la definizione del risultato finale (stima dei ricavi) 33 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  34. Studio di settore SM02Ucommercio al dettaglio di carni 34 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  35. Nel 1997 l’Amministrazione invia i questionari SM02 a 38.442 contribuenti per rilevare i dati relativi al periodo d’imposta 1996 26.139 questionari sono compilati in modo formalmente corretto 5.144 questionari contengono errori o incongruenze 7.159 questionari non restituiti 35 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  36. Sull’insieme di contribuenti, con caratteristiche strutturali anche molto diversificate, si applica la Cluster analysis 26.139 questionari elaborabili 213 osservazioni scartate nel corso del procedimento di clustering Cluster Analysis 25.926 contribuenti classificati in 8 cluster 36 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  37. I cluster sono individuatia partire dalle sole caratteristiche strutturali. Vediamo quelle risultate maggiormente significative per lo studio SM02U: • tipologia dell’offerta(carni bianche, carni equine, ecc.) • servizi offerti:gastronomia cotta o cruda e insaccati • canale di acquisto prevalente • attivitàdi macellazione in proprio 37 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  38. Gliindicatori economiciin base ai quali viene valutata la “coerenza” dei contribuenti che esercitano il commercio al dettaglio di carni sono: • ricarico ricavi/costo del venduto • produttività per addetto ricavi / (numero addetti*1.000) • rotazione di magazzino costo del venduto/giacenza media di magazzino 38 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  39. La non coerenzaevidenzia “anomalie” che possono discendere da comportamenti fiscali scorretti adottati dal contribuente, oppure da insufficienze produttive dell’azienda. In teoria, quindi, scartando i non coerenti si selezionano i contribuenti maggiormente affidabili. Questa cautela consente di evitare eventuali distorsioni nella individuazione della funzione di ricavo. Infatti, nella fase della regressione multipla, sono presi in considerazione i soli contribuenti che svolgono l’attività in condizioni economiche “normali” 39 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  40. Considerando, ad esempio, il cluster 8 (piccole macellerie tradizionali con offerta di gastronomia suina) dello studio SM02U, gli intervalli di coerenza per i 3 indicatori sono i seguenti: Ricarico persone fisiche 1,16 – 1,44 persone giuridiche 1,16 – 1,46 produttività per addetto (*) persone fisiche 84,45 – 330,47 persone giuridiche 90,98 – 391,27 (*) in milioni di lire rotazione del magazzino persone fisiche 5,15 – 158,59 persone giuridiche 5,09 – 116,84 40 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  41. quindi, per i 7.119contribuenti che compongono il cluster 8: 2.736 contribuenti coerenti gli indicatori assumono valori troppo alti gli indicatori assumono valori troppo bassi 4.383 contribuenti non sono coerenti (il 61,6%), pertanto sono esclusi dalle successive fasi della elaborazione 41 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  42. La definizione degli intervalli di coerenza rappresenta un passo molto importante poiché consente di circoscrivere l’insieme dei contribuenti “virtuosi” che, mediamente, evadono meno, sul quale fondare il procedimento di stima. Le caratteristiche strutturali e contabili di tali soggetti influenzano il livello dei ricavi stimati e, di conseguenza, l’emersione di base imponibile e il recupero di gettito. Intervalli di coerenza molto ampi conducono a stime tendenzialmente basse per i ricavi, viceversa, intervalli di coerenza ristretti, determinano valori più elevati per tali stime 42 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  43. SM02U Stabiliamo alcune definizioni convenzionali: Gruppo esteso: si compone dell’intera platea di 25.926 contribuenti che hanno inviato un questionario compilato correttamente Gruppo ristretto: È ottenuto escludendo dal gruppo esteso i contribuenti non coerenti. Si compone dei 10.155 contribuenti. Su tali soggetti, distribuiti in 8 cluster, è condotta la stima delle 8 funzioni di regressione. Gruppo degli esclusi: sono i 15.771 contribuentinon coerenti esclusi dalle successive fasi della elaborazione 43 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  44. Vediamo ora i valori medi che gli indicatori di coerenza assumono nel gruppo esteso e in quello ristretto delle macellerie Ricarico medie mediane gruppo esteso 1,77 1,25 gruppo ristretto 1,29 1,27 produttività per addetto (*) medie mediane gruppo esteso 156,30 137,99 gruppo ristretto 166,93 155,86 (*) in milioni di lire rotazione del magazzino medie mediane gruppo esteso 51,06 19,49 gruppo ristretto 38,35 27,04 44 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  45. Vediamo ora i valori medi che gli indicatori di coerenza assumono nel gruppo esteso e in quello ristretto delle macellerie 45 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  46. valori in euro (*): la percentuale riportata in corrispondenza della numerosità dei gruppi indica il rapporto tra gruppo ristretto e gruppo esteso 46 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  47. valori in euro 47 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  48. SM02Ucluster 8 Ricavi= 1,1505 * costo del venduto + + 1.566,5995 * log in base 10 del costo del venduto + + 0,6033 * (costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi) + 10.757,4424 * n° di soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente + 5.300,0134 * n° dei collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale + 0,5898 * spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l’attività dell’impresa + 0,0458 * valore dei beni strumentali 48 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  49. Possiamo, quindi, affermare che dal 1996 al 2001 il ricavo mediano del settore è aumentato dell’1,66% all’anno 49 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  50. Studio di settore SM05Bcommercio al dettaglio di calzature, pelletteria, articoli da viaggio, ecc. 50 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

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