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Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Interazione uomo macchina A.A. 2007-2008

Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Interazione uomo macchina A.A. 2007-2008. Capitolo 1: INTRODUZIONE. Docente: Michele Piana. CONTATTI. Orario di ricevimento: Lunedi ore 15:45 – 16:45 Stanza 2.05 Palazzo di Lettere

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Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Interazione uomo macchina A.A. 2007-2008

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Presentation Transcript


  1. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Interazione uomo macchina A.A. 2007-2008 Capitolo 1: INTRODUZIONE Docente: Michele Piana

  2. CONTATTI Orario di ricevimento: Lunedi ore 15:45 – 16:45 Stanza 2.05 Palazzo di Lettere Indirizzo email: michele.piana@univr.it http://www.di.univr.it/~piana

  3. LIBRO CONSIGLIATO Interazione uomo-macchina Alan Dix, Janet Finlay, Gregory D. Abowd, Russell Beale McGraw – Hill

  4. ESAME - I • 30 domande • 3 possibili risposte di cui una giusta e due sbagliate • 1 punto per ogni risposta giusta, zero per ogni risposta sbagliata, zero per ogni risposta non data • registrazione elettronica del voto

  5. ESAME - II TUTTI GLI APPELLI SONO UGUALI… … MA IL PRIMO APPELLO E’ PIU’ UGUALE DEGLI ALTRI

  6. Interazione Uomo-Macchina Introduzione alla Interazione Uomo-Macchina

  7. Cos’è e cosa vuol dire IUM • IUM = Interazione Uomo-Macchina • HCI = Human-Computer Interaction • Disciplina che studia l’interazione tra persone e computer, tenendo conto degli aspetti fisici, psicologici e teorici del processo.

  8. Termini dell’HCI • Utente • Un individuo, un gruppo di persone che lavorano insieme. • Elaboratore • Ogni tecnologia informatica, dal piccolo PDA (Personal Digital Assistant) al computer da scrivania, ad un sistema su larga scala, ad un sistema embedded --> ubiquità del computer • Interazione • Ogni comunicazione tra utente e computer, diretta o indiretta. • In ogni caso esiste un fine dell’interazione.

  9. Ubiquità dei computer • Il motore elettrico negli anni 30: • Un solo motore e molti accessori per svolgere compiti diversi • Oggi ogni dispositivo ha il suo motore elettrico. • Lo stesso sta avvenendo ora per il computer… Da: D.A. Norman. “Il computer invisibile”

  10. …nella tua casa? PC TV, VCR, DVD, HiFi, cable/satellite TV microwave, cooker, washing machine central heating security system Game consolle altri? .. Nelle tue tasche? PDA (Personal Digital Assistant) phone, camera smart card electronic car key USB memory iPod (MP3 reader) prova a svuotare tasche e borse… Quanti computer…

  11. Storia • Human performance • Inizio XX secolo. Applicazione diretta del taylorismo. • Ergonomics • Caratteristiche fisiche dell’uomo e della macchina (es. armi) e come queste si riflettono sulle prestazioni (GB, anni ‘50). • Human factors • Termine americano (anni ‘60). Entrano in gioco fattori cognitivi. • Human-computer interaction • Ergonomia: sistema informatico, meccanico o manuale. • Man-Machine Interaction (anni ‘70) e poi Human-Computer Interaction (politically correct) specializzato per sistemi informatici.

  12. Interfaccia Algoritmi • Vista dal progettista • la funzionalità dell’applicazione è separata dal UI • UI è spesso vista come un aggiunta • Vista dall’utente • non distingue tra UI e applicazione sottostante • se la UI è ben progettata e usabile, l’intera applicazione appare usabile Documentazione Training Sistemi SW utente computer Ambiente sociale e lavorativo Dispositivi I/O User Interface (UI)

  13. Interfaccia (cont.) • Una UI include tutti gli aspetti di progetto di un sistema che influenzano l’interazione tra il sistema stesso e l’utente. • In particolare: • la corrispondenza con i compiti dell’utente • la metafora usata (eg., desktop) • i controlli e comportamenti • navigazione entro una schermata e flusso tra schermate • integrazione tra differenti applicazioni • il progetto visuale delle schermate • il progetto di interazioni audio non verbali

  14. Obiettivi della IUM • Migliorare l’interazione tra utenti e computer rendendo I computer piùuser-friendly e maggiormente ricettivi alle necessitàdell’utente. • Progettare sistemi che minimizzino la barriera tra il modello cognitivo umano di ciò che egli vuole compiere e la “comprensione” del calcolatore del compito dell’utente. • Specificatamente, la IUM si occupa di: • Metodologie e processi per il progetto di interfaccie • Metodi per l’implementazione di interfaccie • Tecniche per la valutazione ed il confronto di interfaccie • Sviluppo di nuove interfaccie e metodi di interazione • Sviluppo di modelli e teorie dell’interazione che siano descrittivi e predittivi.

  15. Usabilità • Efficacia • il sistema fa quello per cui è stato progettato? • Efficienza • Il sistema supporta la produttività aiutando l’utente a portare a termine il suo comoito? • Sicurezza • il sistema impedisce gravi errori? aiuta a porvi rimedio? • Utilità • Il sistema fornisce le funzionalità adatte ai compiti dell’utente? • Facilità di apprendimento • Quanto è facile imparare ad usare il sistema? • Facilità di ricordo • Quanto è facile ricordarne le modalità di uso

  16. Esperienza d’uso • Divertimento • Soddisfazione di bisogni emotivi • Gratificazione • Sostegno alla creatività • Piacevolezza estetica • Capacità di dare motivazione • Capacità di essere d’aiuto • Capacità di intrattenere • Godibilità • Soddisfazione

  17. L’avanzamento della tecnologia • I nuovi prodotti tecnologici hanno accresciuto la necessità di di migliori UI e miglior progetti di UI: • reti e sistemi distribuiti permettono l’accesso remoto di informazioni • memoria a potenza di calcolo è ora disponibile a costi ridotti • più persone hanno accesso a maggior potenza di calcolo • Ma la tecnologia non produce da sola interfacce usabili • UI grafiche (GUI) non sono intrinsecamente più usabili delle tradizionali interfacce a caratteri (CUI) • GUI possono essere meno usabili se progettate male • UI usabili richiedono un oculato progetto.

  18. L’importanza di una buona UI • Buone UI possono fornire: • migliore qualità percepita del prodotto • costi ridotti di addestramento e di supporto • minori errori dell’utente costi ridotti di produttività una volta installato il sistema • riduzione del lavoro necessario per soddisfare le richieste dell’utente • maggiore produttività • elevata capacità di trasferimento delle competenze tra applicativi • soddisfazione dell’utente • piena utilizzazione della funzionalità dell’applicazione

  19. Buone interfacce fanno vendere i sistemi (Xerox PARC  Mac  Windows) • Cattive interfacce fanno apparire peggiori sistemi che sono ottimi per le loro funzionalità.

  20. Una UI richiede dal 40% al 90% del codice totale, in media 70% • Se fatta male deve essere completamente rifatta, altrimenti il costo passa agli utenti • Una GUI richiede almeno il 29% del budget di progetto di sviluppo SW

  21. Le UI sono la chiave della funzionalità di un sistema • le UI mal fatte possono rendere impossibile agli utenti l’accesso alle funzionalità che richiedono e li rendono meno produttivi • Esistono casi nei quali applicativi costosi non sono stati usati dal personale addetto perché inusabili e difficili da memorizzarne il funzionamento. • Un altro caso in cui un applicativo richiedeva 6 mesi di addestramento quando il tempo medio di un impiegato per eseguire quel compito era 18 mesi.

  22. Il capitale umano è sempre più importante, quindi esiste la necessità di UI facili da imparare e usare, efficienti, memorizzabili, non soggette ad errori, soddisfacenti per l’utente. • Esempi: • 20 utenti che lavorano per 230 giorni/anno x 100 schermate/giorno, se l’UI permette di risparmiare 10 sec/schermata si ha un risparmio di 1278 h (32 settimane); • se 500 utenti fanno 20 errori/anno e impiegano 15 min/errore, si hanno 2500 ore sprecate (63 settimane)

  23. Regole per il progetto di UI • Principi di ingegneria basati sulla psicologia cognitiva. • Sebbene gli utenti siano individui distinti, hanno “architetture” simili: • capacità di apprendimento e memoria; • prestazioni motorie, visuali e uditive. • Tali concetti e processi possono essere usati per definire principi generali di progetto di UI.

  24. Caratteristiche di una buona UI • L’interfaccia utente • deve suggerire all’utente quali operazioni esso possa compiere sulla UI (affordance); • deve rendere ovvia la relazione tra l’azione del sistema e l’azione svolta dall’utente (mapping); • deve fornire una retroazione all’azione dell’utente (feedback); • fornisce un buon modello concettuale del comportamento del sistema sottostante; • fornisce delle funzioni vincolanti (per prevenire errori dell’utente); • supporta l’addestramento automatico; • …

  25. FINE!

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