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La valutazione nel bambino “non collaborante” con impianto cocleare

La valutazione nel bambino “non collaborante” con impianto cocleare. Dott.ssa Patrizia Formigoni Logopedista Ilaria Crovi Servizio di Foniatria U.O.ORL Reggio Emilia. BIMBO = NON COLLABORANTE. Condizioni ambientali sfavorevoli (ambulatorio/ospedale)

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La valutazione nel bambino “non collaborante” con impianto cocleare

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Presentation Transcript


  1. La valutazione nel bambino “non collaborante” con impianto cocleare Dott.ssa Patrizia Formigoni Logopedista Ilaria Crovi Servizio di Foniatria U.O.ORL Reggio Emilia

  2. BIMBO = NON COLLABORANTE • Condizioni ambientali sfavorevoli (ambulatorio/ospedale) • Difficoltà specifiche intrinseche nella condizione clinica del bimbo

  3. Come possiamo indurre la collaborazione del bimbo? • Ambiente accogliente • Interazione non direttiva ma contenitiva • Individuazione del gioco”chiave” • Figura prevalente di riferimento • Proposte brevi e ripetute in set chiuso

  4. TEOAE ABR VRA ECoG PRIMI MESI DI VITA Diagnosi precoce di ipoacusiapaziente non collaborante Dati incrociati

  5. Diagnosi tardiva di ipoacusiapaziente “probabilmente” non collaborante • TEOAE • ABR in sedazione • VRA, COR, CPA, • ECoG Disturbi comportamentali secondari a sordità protratta Presenza di patologie organiche associate Disturbi pervasivi dello sviluppo

  6. Misurazione del beneficio protesiconel paziente non collaborante • Dressing protesico • Misurazioni protesiche in situ • Report parentali (IT MAISS) • Audiometria comportamentale con e senza protesi (guadagno protesico)

  7. Osservazione della progressione percettiva-comunicativa stadio preverbale • Contatto oculare • Capacità del turno comunicativo • Attenzione uditiva • Vocalizzazioni con significato

  8. VALUTAZIONE LOGOPEDICA • osservazione strutturata comportamento comunicativo ( Videoanalisi Tait’94) • osservazione strutturata comportamento percettivo ( LiP Archbold ‘94) • report parentali (IT Maiss Muss) • reattivi percezione verbale • scale progressione linguistica (questionari)

  9. LiP (listening progress)Archbold ‘93 • Detezione suoni ambientali • strumenti musicali • voce • Discriminazione forte/piano (tamburo-voce) • singolo/ripetuto • lungo/corto • Detezione – Discriminazione “suoni di Ling” /oo/ /aa/ /ii/ /ss/ /sh/ • Discriminazione nomi ‡ lunghezza • Identificazione proprio nome

  10. CATEGORIE PERCETTIVE Detezione Discriminazione Identificazione Riconoscimento COMPRENSIONE Erber 1982

  11. Dopo l’intervento chirurgico attivazione dell’impianto cocleareproblematicità • Esiti di recente ospedalizzazione • Apposizione di processore a ridosso di una ferita in ambiente non familiare • Ancoraggio al computer mediante cavo di connessione • Stimolazione uditiva “nuova” che può indurre una forte reazione

  12. Dopo l’intervento chirurgico attivazione dell’impianto coclearecome superarle • Alleanza terapeutica con i genitori • Intervento coadiuvante della logopedista nell’allestire proposte ludiche finalizzate • Gradualità nel posizionamento delle componenti esterne • Gradualità nella “apertura”del campo dinamico

  13. mappaggio degli elettrodi Metodica soggettiva • Rilievo dei livelli T (treshold level) • Rilievo dei livelli C (confortable level) Tutte le metodiche dell’audiometria comportamentale Applicate per ogni elettrodo

  14. Mappaggio degli elettrodi Metodica oggettiva • Rilevamento del riflesso stapediale (intraoperatorio - soglia del disagio) • E.A.B.R • NRT - Neural Respons Telemetry ( intraoperatorio e post-operatorio)

  15. Telemetria della risposta neurale:NRT

  16. DA INFORMAZIONI RIGUARDO : • Integrità dell’ impianto cocleare • Stato della periferia del nervo uditivo • Livello di percezione: la soglia T-NRT è al 70% del range dinamico ed è udibile dal paziente • La selezione delle strategie di stimolazione più idonee Rilevamento con metodica non invasiva mediante registrazione periferica

  17. Modalità di esecuzione • Creare un ambiente rassicurante in cui il bambino possa giocare e muoversi • Iniziare la registrazione di soglia con una coppia di elettrodi apicali, centrali e basali. (piu informazioni si ottengono,meglio si riuscira’ a costruire la mappa ) • Verificare costantemente le risposte e le reazioni del bambino al livello T-NRT (70% del range dinamico, comodamente udibile dal bambino )

  18. La valutazione logopedica strutturata post-operatoria è lo strumento più efficace di validazione della efficacia e dell’adeguatezza della stimolazione acustica prodotta dall’impianto cocleare • Periodicità predeterminate (1,3,6,mesi) • Strumenti adeguati alle abilità raggiunte • Valutazione parallela degli output linguistici

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