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Strategie di gestione di comportamenti eccessivi

Strategie di gestione di comportamenti eccessivi. 5 Novembre 2007. Per ridurre comportamenti eccessivi e quindi problematici devo:. 1.Osservare ed analizzare il comportamento

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Strategie di gestione di comportamenti eccessivi

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Presentation Transcript


  1. Strategie di gestione di comportamenti eccessivi 5 Novembre 2007

  2. Per ridurre comportamenti eccessivi e quindi problematici devo:

  3. 1.Osservare ed analizzare il comportamento 2.Manipolare gli antecedenti (individuare un comportamento sostitutivo da proporre al bambino in alternativa a quello non appropriato) 3.Manipolare le conseguenze

  4. Osservare ed analizzare il comportamento • Annotare il comportamento eccessivo • Annotare cosa accade immediatamente dopo • Annotare cosa accade prima che il comportamento si verifichi • Specificare contesti, intensità, durata del comportamento problematico

  5. Dall’analisi del comportamento, degli antecedenti e delle conseguenze dobbiamo: • Individuare la funzione del comportamento • Individuare le strategie proattive e reattive

  6. Individuare la funzione!

  7. Capire perché il comportamento si manifesta

  8. La manipolazione degli antecedenti La maniera migliore per affrontare comportamenti negativi è sempre quella di riuscire a prevenirli e gestirli tempestivamente prima che divengano effettivamente problematici.

  9. STRATEGIE PROATTIVE:COSA POSSO FARE PER EVITARE CHE IL COMPORTAMENTO SI MANIFESTI?

  10. La manipolazione dell’antecedente

  11. Esempi di manipolazione dell’antecedente 1.Adriano, tutte le volte che passa accanto alla porta della palestra, si divincola dalla mano della maestra per correre ai giochi. La maestra lo insegue, lo riprende, lo riporta in classe. Ma non sembra funzionare: A. continua a scappare in palestra! Manipolare l’antecedente potrebbe essere in questo caso dargli qualcosa di bello da tenere in mano tutte le volte che passate davanti alla porta della palestra. 2.Valeria rovescia il bicchiere d’acqua tutte le volte che gli viene offerto e proposto di bere. Manipolare l’antecedente potrebbe essere in questo caso offrirgli un bicchiere con poca acqua, guidarla a bere e rinforzarla subito dopo.

  12. IL RINFORZO DIFFERENZIATO

  13. Attribuire valore differente alle istruzioni date a seconda della loro complessità o della particolare bravura del bambino in un determinato momento Insegnare comportamenti sostitutivi a quelli non appropriati Il rinforzo differenziato si utilizza per:

  14. Attribuisco valore differente all’esercizio se: • E’ in acquisizione • Il bambino oltre a svolgerlo correttamente dimostra un’abilità non richiesta • E’ un’attività lunga o complessa

  15. Il rinforzo differenziato insegna comportamenti sostitutivi! • E’ una forma di manipolazione dell’antecedente • Gli educatori possono rinforzare i momenti in cui il bambino esibisce un comportamento adeguato e non rinforzare i momenti in cui il comportamento eccessivo si manifesta • Posso decidere di rinforzare un qualsiasi comportamento alternativo a quello non appropriato o un comportamento specifico sostitutivo

  16. 1.Gabriele gioca in maniera non appropriata con i lacci delle scarpe. Lo rinforzo ogni volta che fa qualsiasi altra cosa per due secondi consecutivi 2.Giada fissa in maniera ossessiva una coppia di pupazzetti. La rinforzo tutte le volte che guarda altro per tre secondi. Rinforzo differenziato di un altro qualsiasi comportamento

  17. 1.Gabriele gioca in maniera non appropriata con i lacci delle scarpe. Lo rinforzo tutte le volte che invece di giocare allaccia le scarpe correttamente. 2. Giada sceglie sempre la stessa coppia di pupazzi da fissare in maniera ossessiva. La rinforzo tutte le volte che guarda dentro un caleidoscopio pur avendo i pupazzi posati di fronte a sé Rinforzo differenziato di un altro comportamento specifico ed adeguato

  18. TOCCA A TE!Come applicheresti il rinforzo differenziato di un altro comportamento nei casi seguenti? • Completato un puzzle, Luigi batte i palmi delle mani sui pezzi in maniera ossessiva • Livia mette le mani nelle orecchie non appena le si chiede di sedersi al suo posto • Tommaso urla e scuote la testa con energia quando gli viene presentato un disegno da colorare • Nico si ribella battendo i pugni per terra quando deve tornare a casa dal parco

  19. STRATEGIE REATTIVE

  20. La manipolazione delle conseguenze • Non sempre appare possibile prevenire il comportamento. In tal caso dovremo individuare una strategia di reazione per gestirlo. • Un comportamento eccessivo si riduce se la conseguenza lo inibisce. Dobbiamo quindi imparare ad estinguere un comportamento non appropriato.

  21. Estinzione • Un comportamento aumenta se è seguito da un rinforzo. Al contrario, se il rinforzo viene costantemente sottratto, il comportamento andrà scomparendo. • Questa procedura viene definita estinzione.

  22. ESEMPI DI ESTINZIONE • Ferrante ride nervosamente mentre svolge alcuni esercizi. La maestra ha provato a dirgli di smettere di ridere, come avrebbe fatto per un altro bambino. Purtroppo il rimprovero è stato un rinforzo perché Ferrante ha ottenuto l’attenzione della maestra. La maestra applica allora l’estinzione e tutte le volte che Ferrante ride lo ignora, come se non fosse accaduto nulla. • Veronica non vuole finire di dipingere il suo disegno e getta per terra il pennello ed il barattolo di colore. La maestra decide di estinguere questo comportamento e senza dire nulla riprende il pennello e la porta a completare il compito.

  23. Attenzione! • Una volta che avete deciso di estinguere un comportamento dovete essere costanti perché un solo cedimento da parte da vostra comprometterebbe l’efficacia della strategia. • Esempio: la mamma decide di estinguere Francesco quando per attirare la sua attenzione accende e spegne la luce. Cosa succederebbe secondo voi se il papà gli prestasse attenzione, dicendo ad esempio “smettila con queste luci!”?

  24. Punizione • L’estinzione è una forma di punizione perché impedisce l’accesso al rinforzo • Esistono anche punizioni che prevedono conseguenze tangibili oltre al divieto d’accesso al rinforzo • La punizione è sempre l’ultima cosa da utilizzare. Ne parliamo solo per dovere!

  25. Esempi di punizione: • Francesco accende e spegne in maniera ossessiva l’interruttore della luce, tutto il giorno. Decido di fargli immergere le dita nell’acqua gelida tutte le volte che lo fa. • Adriano getta per terra tutti i pezzi del puzzle perché è stanco e non ha voglia di farlo. Decido di farglieli raccogliere dieci volte di seguito, continuando a gettare i pezzi per terra subito dopo che ha finito di raccoglierli.

  26. Perché preferiamo non usare la punizione? • Nel caso di Francesco, preferisco insegnargli a richiedere la mia attenzione in un altro modo e sostituire con la richiesta il comportamento non adeguato. • Nel caso di Adriano, preferisco insegnargli a dire “Sono stanco” per sostituire il comportamento non adeguato.

  27. SE ANCHE FOSSE NECESSARIO USARE UNA PUNIZIONE, DOVREI SEMPRE AVERE LA STRATEGIA PRONTA PER MANIPOLARE GLI ANTECEDENTI NEL CASO IN CUI IL COMPORTAMENTO DOVESSE STARE PER RIPRESENTARSI

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