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Una esperienza da raccontare

Una esperienza da raccontare. Indicazioni per il curricolo Scuola d’Infanzia e primo ciclo d’Istruzione “Organizzazione della didattica e qualità delle relazioni educative ” A cura di Mariangela Tripaldi con la collaborazione di Antonio Verrastro.

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Una esperienza da raccontare

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Presentation Transcript


  1. Una esperienza da raccontare Indicazioni per il curricolo Scuola d’Infanzia e primo ciclo d’Istruzione “Organizzazione della didattica e qualità delle relazioni educative” A cura di Mariangela Tripaldi con la collaborazione di Antonio Verrastro

  2. Lunedi 1 dicembre 2008 • Il contratto formativo • Il senso del cambiamento • Attività: Il cruscotto del cambiamento • I processi formativi nella scuola dell’autonomia • Attività: gli step invarianti della progettazione

  3. IL CONCETTO DI CONTRATTO FORMATIVO Che cosa è il contratto formativo? Viene stipulato dal docente e dall’allievo, ma con il coinvolgimento dei genitori, dell’intero consiglio di classe, degli organi dell’istituto, degli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico e comporta da parte dei contraenti (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità.

  4. I petali: gli attori La corolla:il patto di corresponsabilità

  5. IL CONCETTO DI CONTRATTO FORMATIVO A. TOGNON Che cosa è il contratto formativo? E’ UN PATTO TRA ADULTI In questo caso Tra formatori – insegnanti e Dirigenti Scolastici

  6. Il contratto formativo in questa esperienza E’ UN PATTO TRA ADULTI In questo caso Tra noi che abbiamo vissuto l’esperienza e voi lettori pazienti

  7. IL C.F. si può paragonare ad una partita di tennis. La palla viene lanciata e ha senso se l’accogliamo e la rilanciamo cioè se giochiamo insieme

  8. IL CONCETTO DI CONTRATTO FORMATIVO Giocare insieme vuol dire: INVESTIRE IN FIDUCIA VALORIZZARE SÉ E GLI ALTRI DISPONIBILITÀ A GIOCARE ASCOLTARE GLI ALTRI RISPETTARE I TEMPI

  9. IL CONCETTO CAMBIAMENTODonato De Silvestri Chi deve cambiare e che cosa? Ma bisogna proprio cambiare?

  10. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO Quale immagine si ha degli insegnanti? Fannulloni L’Armata Brancaleone E per i precari : “si sta, come d’autunno sugli alberi le foglie”

  11. IL SENSO DEL CAMBIAMENTODonato De Silvestri E SE COSI’ NON E’… Quali sono i diversi atteggiamenti nei confronti del cambiamento? Ce lo dimostrano “Rehmann e Harwall” in uno studio relativo al cambiamento all’interno delle organizzazioni

  12. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO

  13. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO EPPURE BISOGNA CAMBIARE Possiamo associare il cambiamento all’immagine di UNA PIZZA: Il piatto più amato ma anche un piatto pesante. Gli elementi del cambiamento sono rappresentati dagli ingredienti

  14. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO Quali sono gli ingredienti? Quali gli elementi del cambiamento?

  15. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO La certezza dell’incertezza

  16. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO 2. DALL’EGITTO ALL’EGEO

  17. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO

  18. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO UNA SCUOLA TRA NOSTALGIA E DIVENIRE ………

  19. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO UNA SCUOLA TRA NOSTALGIA E DIVENIRE ……….

  20. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO UNA SCUOLA TRA NOSTALGIA E DIVENIRE ……….

  21. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO E poi giudizi E di nuovo i voti …. E poi la legge 517 … ……

  22. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO … MA CI SI CHIEDE: PERCHE’ CAMBIARE? E ANCORA CAMBIARE????

  23. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO SECONDO I DATI ISTAT 2007 –RELATIVI ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE DI 15 ANNI IN ITALIA LA PERCENTUALE DI LAUREATI E’ LA PIU’ BASSA D’EUROPA

  24. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO LA DISPERSIONE SCOLASTICA include: Gli abbandoni I mancati ingressi, Gli esiti scadenti Le non ammissioni Le pluri-ripetenze La frequenza irregolare

  25. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO E allora.. VERSO QUALE CAMBIAMENTO Dobbiamo andare?

  26. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO Rogers affermava: Gli esseri umani sono dotati di una naturale tendenza a conoscere, a capire e ad apprendere (motivazione cognitiva).

  27. L’apprendimento è uno dei fondamentali piaceri della vita…quando…

  28. …. il“contenuto” è vissuto dallo studente come rilevante per la soddisfazione dei suoi bisogni e la realizzazione delle sue finalità personali.

  29. L’apprendimento che implica un cambiamento nella percezione di sé e nei propri atteggiamenti è avvertito come una minaccia e tende a suscitare resistenze.

  30. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO Quando le minacce dall’esterno sono ridotte al minimo, l’apprendimento avviene più facilmente ed efficacemente.

  31. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO L’apprendimento auto-promosso ed auto-gestito, quello che coinvolge il sentimento oltre che l’intelletto, è il più duraturo e pervasivo.

  32. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO L’autovalutazione e l’autocritica facilitano molto di più lo sviluppo dell’autonomia dell’autofiducia e della creatività che non la valutazione esterna.

  33. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO L’apprendimento significativo nasce dall’esperienza e dal fare: quando lo studente è parte attiva del processo di insegnamento-apprendimento..

  34. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO L’apprendimento più utile nel contesto socio-culturale attuale è quello che riguarda il processo stesso dell’apprendere: l’essere costantemente aperti all’esperienza e integrare il processo del cambiamento.

  35. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO Un altro elemento : IL CAMBIAMENTO RADICALE CHE LA RIVOLUZIONE INFORMATICA HA OPERATO NELLA SOCIETA’ E NELLA SCUOLA…

  36. IL SENSO DEL CAMBIAMENTO La scuola dovrebbe: educare a distinguere il virtuale dal reale Essere consapevole sull’utilizzo delle NTIC Non trascurare gli “strumenti tradizionali”(libri, documenti cartacei ecc.…)

  37. I PROCESSI FORMATIVI NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA (A. Fortuna) COSA STA SUCCEDENDO NELLA SCUOLA ATTUALE? Quali sono i processi nella scuola dell’autonomia?

  38. OBIETTIVO • Sperimentazione di alcuni cambiamenti che possono essere “stimoli” per le situazioni di ogni persona.

  39. I PROCESSI FORMATIVI NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA Art . DPR 275/1999 (Piano dell’Offerta Formativa)

  40. I PROCESSI FORMATIVI NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA CURRICOLO?

  41. I PROCESSI FORMATIVI NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA Artt . 12,13,14 D.L.- “Moratti” Art . 1 DM 31 luglio 2007 –“Fioroni” Schema Piano Programmatico MIUR- “Gelmini”

  42. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è ambivalente: per ogni persona,per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi che le opportunità.Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori …”

  43. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “Una società può essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure..”

  44. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “.. In una società liquido-moderna gli individui non possono concretizzare i propri risultati in beni duraturi: in un attimo infatti le attività si traducono in passività e le capacità in incapacità..”

  45. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “.. Le condizioni in cui si opera e le strategie formulate invecchiano rapidamente e diventano obsolete prima che gli attori abbiano avuto una qualche possibilità di apprenderle correttamente..”

  46. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “.. la vita liquida, insomma, è una vita precaria, vissuta in condizioni di continua incertezza”

  47. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “.. Le preoccupazioni più acute nascono dal timore di essere colti alla sprovvista, di non riuscire a tenere il passo di avvenimenti che si muovono velocemente..,paura di rimanere indietro, di non accorgersi delle date di scadenza..

  48. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “.. Vita liquida è una SUCCESSIONE DI INIZI..

  49. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “.. Scorrendo come l’acqua..ci spostiamo rapidamente, senza mai contrastare la corrente….

  50. LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “Il faut être leger comme un oiseau et non comme la plûme… P. Valery

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