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Le tappe dell’approccio al caso neurologico

Le tappe dell’approccio al caso neurologico. Segnalamento Anamnesi Esame clinico diretto Esame ortopedico Esame neurologico Diagnosi differenziale Esami complementari. E’ un paziente neurologico? Dov’è la lesione. SEGNALAMENTO. Alcune patologie sono specie specifiche

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Le tappe dell’approccio al caso neurologico

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Presentation Transcript


  1. Le tappe dell’approccio al caso neurologico • Segnalamento • Anamnesi • Esame clinico diretto • Esame ortopedico • Esame neurologico • Diagnosi differenziale • Esami complementari • E’ un paziente neurologico? • Dov’è la lesione

  2. SEGNALAMENTO • Alcune patologie sono specie specifiche • Alcune patologie sono più frequenti in alcune razze • Alcune patologie infiammatorie o neoplastiche sono secondarie a foci che sono spesso a livello di apparato sessuale • Alcune patologie sono più probabili in pazienti giovani, altre in adulti o anziani

  3. ANAMNESI • Remota e presente • Insorgenza della patologia improvvisa acuta subacuta cronica • Decorso progressivo non progressivo o altalenante • Terapie effettuate E’ un momento fondamentale poichè costituisce il primo impatto con paziente e proprietario

  4. Come porre le domande • Usare una terminologia corretta ma accessibile • Domande che implichino negligenza o ignoranza possono generare una risposta difensiva • Domande che sottintendono una risposta esatta possono generarla • La risposta “non so” deve sempre essere una buona alternativa per evitare che il proprietario ipotizzi più che riferire

  5. SEGNI CLINICI Traumi e pr. vascolari Anomalie Infezioni Neoplasie Forme degenerative TEMPO

  6. ESAME CLINICO DIRETTTO • Alcune patologie sono sistemiche • Alcune patologie possono colpire altri organi • Funzionale agli accertamenti diagnostici successivi • Diverso approccio per diverso paziente • Diverso approccio per diverso proprietario

  7. ESAME CLINICO DIRETTO • ESAME FISICO temperatura, trofismo, s.emolinfatico, s.cardiocircolatorio, a.respiratorio, a.digerente, a.urinario, a.genitale, a.tegumentario • ESAME ORTOPEDICO atassia e paresi possono essere scambiate per zoppie. I primi segni di una patologia spinale sono deficit dell’andatura

  8. ESAME NEUROLOGICO • Esame dello stato mentale • Esame dei nervi cranici e minaccia • Esame della postura • Esame dell’andatura • Esame delle reazioni posturali • Esame dei riflessi spinali • Esame della sensibilità • Esame del trofismo muscolare

  9. ESAME DELLA POSTURA Posizione del corpo nello spazio. Garantita da vie afferenti sensoriali che trasmettono informazioni a corteccia cervelletto e vestibolo dove vengono elaborate le risposte che permettono la correzione della posizione del corpo degli arti e del tono muscolare attivando le vie efferenti motorie • Posizione della testa • Conformazione e posizione della colonna • Appoggio dorsale dell’arto (knuckling) • Impossibilità a mantenere la stazione

  10. ESAME DELL’ANDATURA Consiste in un cambio continuo della postura e permette di evidenziare deficit più lievi Su diversi terreni con diverse andature • Paresi in uno o più arti • Atassie: stati di incoordinazione, tendenze a cadere, dismetrie, ambio

  11. REAZIONI POSTURALI Si verificano contemporaneamente le afferenze propriocettive sensoriali e le efferenze cioè le risposte motorie • Posizionamento propriocettivo • Salto (Hopping) • Carriola (Wheelbarrowing) • Forza posturale estensoria • Posizionamento tattile e visivo

  12. RIFLESSI SPINALI ARTO ANTERIORE • Estensore radiale del carpo Via afferente ed efferente nervo Radiale (C7-T1) • Flessore Via afferente ed efferente molteplici nervi (C6-T2)

  13. PLESSO BRACHIALE Soprascapolare (C6-C7) Muscolocutaneo (C6-C8) Radiale Mediano (C7-T1) Ulnare Toracico (C8-T1) Simpatico (T1-T3)

  14. RIFLESSI SPINALI ARTO POSTERIORE • Patellare Via afferente ed efferente nervo femorale (L4-L6) • Tibiale craniale Via afferente ed efferente nervo peroneo (L6-L7) • Flessore Via afferente ed efferente vari nervi (L6-S1)

  15. PLESSO LOMBARE Pelvico (S1-S3) Pudendo (S1-S3) Femorale (L4-L6) Otturatorio Sciatico Tibiale (L7-S1) Peroneo (L6-L7)

  16. RIFLESSI SPINALI • Perineale Via afferente ed efferente nervo pudendo (S1-S3) • Pannicolare Via afferente nervi sensitivi cutanei, fascicolo proprio Via efferente nervo toracico laterale (C8-T1)

  17. Nervo toracico laterale Nervo sensitivo

  18. SENSIBILITA’ “ALGICA” • Sensibilità superficiale tramite stimolazione dei recettori cutanei viaggia lungo il fascio spinotalamico • Sensibilità profonda tramite attivazione dei recettori presenti nel periostio nelle articolazioni e nei tendini viaggia lungo il fascicolo proprio. Ha anche significato prognostico

  19. DOLORE • Sensazione soggettiva non consente alcuna localizzazione • Pazienti con alta resistenza • Pazienti che si lamentano per paura • La presenza di un problema neurologico non ne esclude altri SEGNI CLINICI: guaiti, riluttanza a muoversi, cifosi, testa abbassata

  20. Trofismo muscolare • Anamnesi: affaticabilità o debolezza muscolare sotto sforzo • Fascicolazioni e tremori • Rigonfiamento muscolare • Tono muscolare • Presenza di algia alla palpazione • Atrofia generalizzata o locale

  21. LOCALIZZIAMO Se non esistono segni intracranici in un animale con incoordinazione paresi e/o deficit della propriocezione la lesione deve essere localizzata al midollo spinale o al sistema nervoso periferico

  22. LOCALIZZIAMO Se all’esame dei riflessi spinali questi risultano tutti diminuiti o assenti in un animale atassico e paretico o plegico la lesione è da localizzare a livello del sistema nervoso periferico

  23. MIDOLLO SPINALE • Illustrazione esplicativa midollo spinale figura 3.20 pag 29 jaggy

  24. Neuroanatomia • SOSTANZA BIANCA: fibre sensitive ascendenti  fibre motorie discendenti  • SOSTANZA GRIGIA: pirenofori α motoneuroni  Atassia Paresi/paralisi spastica (MNS) Paresi/paralisi flaccida (MNI)

  25. ATASSIA o PARESI? Poichè è difficile distinguere un problema motorio puramente di origine sensitiva (cioè una atassia) da un disturbo essenzialmente motorio (cioè una paresi) si tende a raggruppare tutti i disturbi della locomozione causati da lesioni midollari nella categoria delle “atassie spinali” tra le quali rientrano varie combinazioni di patologie motorie e sensitive.

  26. LESIONE C1-C5 • Deficit propriocettivi nei quattro arti • Atassia • Da emiparesi a tetraplegia • Riflessi anteriori normali o aumentati • Riflessi posteriori normali o aumentati • Dolore cervicale spontaneo o evocabile • Molto raramente sindrome di Horner

  27. LESIONE C6-T2 • Deficit propiocettivi nei quattro arti • Atassia • Da emiparesi a tetraplegia • Riflessi anteriori diminuiti o assenti • Riflessi posteriori normali o aumentati • Dolore cervicale spontaneo o evocabile • Raramente sindrome di Horner(T1-T3) • Raramente scomparsa del riflesso pannicolare (C8-T1)

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