1 / 123

ACCOGLIENZA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARMANDO DIAZ. La scuola delle 4 A. ACCOGLIENZA. AMBIENTE. ARTE. APPRENDIMENTO. P. O. F. 2012-2013. Indice. INDICE. CLICCA QUI NEI SOTTOTITOLI PER AVERE INFORMAZIONI. Territorio. Mission. Organigramma. Risorse. Protocollo della valutazione.

tymon
Download Presentation

ACCOGLIENZA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARMANDO DIAZ La scuola delle 4 A ACCOGLIENZA AMBIENTE ARTE APPRENDIMENTO P. O. F. 2012-2013 Indice

  2. INDICE . CLICCA QUI NEI SOTTOTITOLI PER AVERE INFORMAZIONI Territorio Mission Organigramma Risorse Protocollo della valutazione Progetti Orientamento e formazione integrata DSA Formazione e aggiornamento docenti Protocollo di accoglienza per alunni stranieri Integrazione alunni diversamente abili Patto formativo di corresponsabilità Come vogliamo lavorare

  3. LE NOSTRE SEDI La scuola Armando Diaz nasce nel 1963 dalla riconversione di una scuola di avviamento professionale e fa parte delle tre scuole secondarie di primo grado esistenti ad Olbia. Essendo distribuita in più plessi, ha un bacino di utenza diversificato, per quanto concerne il tessuto familiare, sociale ed economico. La sede centrale, situata al centro della città, è quelle con maggiore utenza: accoglie alunni provenienti principalmente dalla primaria di S. Simplicio ed è arricchita dalla presenza di alunni stranieri ed extracomunitari. Inoltre è anche sede CTP ed organizza corsi serali per adulti che vogliono conseguire la licenza media e corsi di italiano per extracomunitari con certificazione finale. La succursale di Isticadeddu riceve alunni dalla Primaria omonima e da quella di S. Maria. La succursale di Golfo Aranci accoglie bambini provenienti dalla Primaria del posto.

  4. IL TERRITORIO: OLBIA NEL PASSATO Olbia (Terranòa in sardo, Tarranóa in gallurese), comune italiano di 57041 abitanti, capoluogo, con Tempio Pausania, della Provincia Olbia-Tempio, risulta essere il 4° comune della Sardegna per numero di abitanti. Città fenicia nell’ottavo secolo a.C., chiamata Olbìa (la felice, luogo prospero) dai greci, insediamento punico dal VI secolo a.C. e poi romano (Olbia) conserva le vestigia dell’antico acquedotto. È stata la capitale del Giudicato di Gallura (castello di Pedres) e la prima sede vescovile della Gallura (diocesi di Civitas- Ampurias sino al 1839). Basilica minore di S. Simplicio

  5. IL TERRITORIO: OLBIA OGGI La città è una realtà industriale e commerciale in piena espansione, negli ultimi decenni ha conosciuto un rilevante aumento demografico - il numero degli abitanti è raddoppiato fra il 1951 e 1981- ed uno sviluppo assai rapido della sua economia. Il territorio comunale è per superficie( 376,10 km²) al 24° posto tra i comuni italiani per estensione. Ricca di insediamenti turistici molto conosciuti, tra i quali Porto Rotondo e Portisco, è dotata di infrastrutture che ne fanno un polo turistico molto importante per l’intera isola. Olbia è il motore economico della Provincia ed uno dei più importanti della Regione. È dotata di un moderno scalo portuale che la collega giornalmente con i maggiori porti della penisola, di un aeroporto, considerato uno dei più importanti e all’avanguardia del Paese, e di una rete ferroviaria.

  6. FUNZIONI STRUMENTALI

  7. LO STAFF DI GESTIONE Dirigente scolastico Prof.ssa Fiorella Ricciardi Primo collaboratore Sede centrale Prof. Gianfranco Demuru Secondo collaboratore Sede centrale Prof. Salvatore Ghisu Fiduciario Sede distaccata Isticadeddu Prof. Fernando Savigni Fiduciario Sede distaccata Golfo Aranci Prof. Antonio Buioni

  8. SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

  9. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe adottano il seguente Protocollo per tutte le attività che riguardano la valutazione degli apprendimenti, la continuità e l’orientamento degli alunni frequentanti la Scuola Secondaria di primo grado N. 2 “A. Diaz” di Olbia VISTO l’art. 4, co. 4, del D.P.R. 275/99 VISTA la L. n°169/08 VISTO il D.P.R. n° 122/2009 VISTO l’art. 1, co. 5 del D.P.R. 122/09 VISTO l’art. 2, co. 2 del D.P.R. 122/09 VISTO l’art. 2, co. 8 del D.P.R. 122/09 VISTO l’art. 7, co. 4 del D.P.R. 122/09 VISTO l’art. 11, co. 1 del D. L.vo 59/04 VISTO l’art. 1, co. 4, del D.L. 147/2007, poi L. n°176/07 VISTO l’art. 96, co. 2, del D. L.vo 196/03 VISTE le Linee di indirizzo per la valutazione degli studenti diversamente abili del 4 agosto 2009 VISTO il D.P.R. 249/98 e successive modificazioni VISTA la delibera del Collegio dei docenti del 19 aprile 2010

  10. IL PROTOCOLLO DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DELL’ISTITUTO La valutazione, nel nostro Istituto, è prioritariamente indirizzata a favorire la crescita della persona, quindi si configura come incentivo all’autovalutazione del singolo e contribuisce alla regolazione dei processi di insegnamento e di apprendimento. Il giudizio di valutazione scaturisce da un confronto collegiale ed è basato sulle indicazioni del Collegio dei Docenti condivise nei Consigli di Classe; si riferisce a tutta l’esperienza formativa offerta dalla scuola. Poiché crediamo nella TRASPARENZA DELLA VALUTAZIONE, di seguito esponiamo il protocollo che abbiamo approvato. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE FASI DELLA VALUTAZIONE E DOCUMENTI DI PASSAGGIO ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONI DI PARTICOLARE COMPLESSITÀ EMISSIONE DEL GIUDIZIO VALUTATIVO TABELLA DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NORMATIVA DI RIFERIMENTO

  11. FASI DELLA VALUTAZIONE E DOCUMENTI DI PASSAGGIO Il processo valutativo degli apprendimenti degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Armando Diaz” è effettuato in fasi e modalità distinte e si articola su tre livelli: • LIVELLO INFORMATIVO • LIVELLO FORMATIVO VERO E PROPRIO • LIVELLO CERTIFICATIVO

  12. LIVELLO FORMATIVO VERO E PROPRIO

  13. LIVELLO INFORMATIVO Scuola Secondaria di Primo Grado Orientamento in entrata Orientamento in uscita • Riguarda il passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di Primo Grado e da quest’ultima alla Scuola Secondaria di Secondo Grado. • Comprende una serie di attività diverse svolte in collaborazione tra i Docenti delle Scuole dei tre ordini di scuola Orientamento in entrata Accoglienza Orientamento in uscita

  14. Orientamento in uscita

  15. Accoglienza

  16. ORIENTAMENTO IN ENTRATA Sono previsti incontri periodici con gli insegnanti della Scuola Primaria per concordare l’utilizzo dei medesimi parametri di valutazione nel corso della classe quinta.

  17. LIVELLO CERTIFICATIVO Per quanto attiene alla valutazione delle singole discipline si individuano gli indicatori specifici per ogni disciplina Italiano Inglese Francese Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Musica Arte e Immagine Scienze motorie Cittadinanza e Costituzione

  18. TABELLA DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO In coerenza con quelli che erano i precedenti livelli utilizzati per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento, il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare i seguenti livelli di giudizi espressi in decimi ( L.169/2008 art. 3, co. 1 e 2). I voti numerici attribuiti vengono riportati in lettere nei documenti di valutazione degli alunni (L.169/2008 art.2, co. 2).

  19. EMISSIONE DEL GIUDIZIO VALUTATIVO La valutazione consiste in fasi diverse individuate dal Collegio dei Docenti come fondamentali del processo di accertamento e di emissione del giudizio valutativo. Misurazione Valutazione del docente Valutazione Dei docenti di Sostegno Religione cattolica ed Esperti esterni Valutazione del Consiglio di classe

  20. MISURAZIONE • La misurazione consiste nelle annotazioni che ogni docente appunta con data di riferimento nel proprio registro in relazione ai traguardi raggiunti o meno da ogni allievo. Essa è indicativa e costituisce una parte del giudizio valutativo. Le annotazioni sono riferite a: • Verifiche orali; • verifiche scritte o grafiche; • interventi in discussioni; • lavori di gruppo; • lavori a casa.

  21. VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE La valutazione complessiva del Consiglio di Classe tiene conto delle valutazioni singole di ogni docente, ma ha il potere di modificarla sulla base di: • livello delle competenze trasversali (Finalità educative e formative) dimostrate e utilizzate anche in diverse attività; • eventuali situazioni problematiche riferibili al percorso dell’alunno. • Inoltre il Consiglio di Classe, al termine del triennio, esprime un giudizio di idoneità espresso in decimi considerando l’intero percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. Il giudizio valutativo certificato assume diverso valore a seconda del momento in cui viene effettuato: -VALORE RELATIVO per il BIENNIO -VALORE ASSOLUTO per il TERZO anno Al termine di ogni anno i giudizi valutativi numerici potranno essere supportati da un giudizio analitico che chiarisce alle famiglie le basi della valutazione del Consiglio di Classe, diventando anche momento di ulteriore riflessione sul giudizio espresso. Esempio: L’allievo ha mostrato di possedere un livello …………… di conoscenze e/ma ha mantenuto un impegno ………………. registrando ………………… progressi. …………………. le competenze trasversali raggiunte.

  22. VALUTAZIONE DEL DOCENTE La valutazione del docente è l’espressione in decimi, relativa ai risultati raggiunti da ogni allievo nel primo e secondo quadrimestre, che ogni docente appone nel proprio registro; tiene conto sia delle misurazioni precedentemente annotate che dei seguenti fattori relativi all’alunno: • punto di partenza; • livello di sviluppo globale raggiunto; • ritmo e tipologia d’apprendimento acquisiti; • tipo di lavoro attuato (costante, produttivo, partecipativo); • capacità di comprendere le proprie difficoltà e i propri punti di forza; • utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite. Il voto espresso dal docente, secondo la tabella approvata dal Collegio dei Docenti e inserita nel P.O.F. dell’Istituto, diventa proposta in sede di scrutinio collegiale. Il Consiglio di Classe viene quindi chiamato a regolare la valutazione anche in base a particolari difficoltà che possano incidere nel percorso scolastico dell’allievo.

  23. CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA La non ammissione alle classi successive è decisa, a maggioranza, dai docenti facenti parte del Consiglio, nei casi previsti dall’art. 3, co. 3, L.169/08. “La non ammissione agli esami di Stato al termine della classe III è decisa, a maggioranza, valutando con criteri assoluti, in prevalenza, il possesso delle competenze essenziali sia linguistiche che logico-matematiche”. Il Consiglio di Classe valuta i singoli casi di deroga all’obbligo di frequenza, tenendo conto delle situazioni particolari e certificate. La deroga è accordata in presenza di un numero di misurazioni considerate sufficienti ad esprimere valutazioni sulle principali discipline.

  24. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare ( art.7, co.1). La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8 co.1 e 11 co.2 del decreto legislativo n° 59/2004, e successive modificazioni, e dell’articolo 2 del decreto legge, è espressa collegialmente con voto numerico in decimi ; il voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione. Tabella di valutazione del comportamento Criteri per l’attribuzione dei voti inferiori al sei

  25. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DI UN VOTO INFERIORE A SEI • L’attribuzione del voto inferiore ai 6 / 10 avviene secondo i criteri individuati dal DM n°5 del 16 gennaio 2009 e in conformità allo Statuto degli Studenti e delle Studentesse approvato dagli OO.CC di Istituto. • L’attribuzione di un voto inferiore ai 6/10 ha una valenza formativa e non punitiva: concorre a rendere consapevoli gli studenti della inaccettabilità di determinati comportamenti. • Il Collegio Docenti delibera i seguenti criteri per poter attribuire la suddetta valutazione: • Gravi e ripetute inosservanze del regolamento scolastico tali da essere sanzionabili con provvedimento disciplinare che comporti l’allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni. • Constatazione di reiterati comportamenti negativi da parte dello studente in seguito alla sanzione disciplinare . • Verbalizzazione adeguatamente dettagliata e motivata. • Immediata comunicazione alla famiglia e coinvolgimento della stessa per rendere più incisiva l’azione educativa .

  26. VALUTAZIONE DEI DOCENTI DI RELIGIONE E DI SOSTEGNO E DEGLI ESPERTI ESTERNI La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica viene espressa mediante i giudizi Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non sufficiente (art. 2, co.4), tenendo conto dei seguenti indicatori: • risultati raggiunti in termini di apprendimento delle conoscenze e abilità previste dal piano di lavoro; • impegno e collaborazione; • capacità di collaborazione e solidarietà. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’Offerta Formativa, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e i progressi raggiunto da ciascun alunno, espressi in forma di giudizio globale. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.

  27. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La certificazione delle competenze è effettuata della Scuola Secondaria di primo grado dai docenti di classe, mediante l’attribuzione di una votazione in decimi corrispondente alla scala relativa alla descrizione analitica, elaborata su apposito modello deliberato dal Collegio dei Docenti ed allegato al Protocollo, di cui è parte integrante. Il documento di certificazione delle competenze viene consegnato ai genitori degli alunni insieme al Documento di valutazione e del Diploma di Licenza di Scuola Secondaria di primo grado. Le otto competenze chiave Italiano Inglese Francese Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Scienze motorie Musica Arte e Immagine

  28. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Italiano

  29. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Storia e Cittadinanza

  30. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Geografia

  31. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Scienze

  32. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Matematica

  33. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Lingua inglese

  34. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Lingua francese

  35. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Arte e Immagine

  36. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Musica

  37. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Tecnologia

  38. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Scienze motorie

  39. ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione si svolge secondo le modalità impartite dal MIUR, con proprio regolamento o atto interno. Il Dirigente Scolastico comunica alle famiglie le modalità e i tempi di effettuazione delle prove. Le commissioni interne operano in conformità con le disposizioni di cui sopra. • Il Dirigente Scolastico informa alunni e famiglie tramite circolare (prima settimana di giugno) circa la data e l’ora d’affissione sia dei tabelloni relativi alle ammissioni all’esame, sia dei calendari delle prove. • I dipartimenti disciplinari di Lettere, Scienze Matematiche, Lingua Inglese e Lingua Francese si riuniscono per elaborare le prove scritte per l’Esame di Stato (prima settimana di giugno). • I coordinatori delle classi terze avranno cura di ritirare le diverse relazioni finali e i programmi svolti, per elaborare la relazione finale della classe che verrà condivisa in sede di scrutinio finale e presentata successivamente al Presidente della Commissione. • Le sottocommissioni procedono alla correzione degli elaborati delle prove scritte e alla loro proposta di valutazione e in seguito, durante le prove orali, formuleranno un giudizio di valutazione (espresso in decimi) dell’Esame di Stato. Al termine delle prove d’esame la sottocommissione è chiamata a formulare, con decisione a maggioranza, il voto conclusivo espresso in decimi sulla base di: a) giudizio di idoneità o di ammissione assegnato in sede di scrutinio del secondo quadrimestre (considerando indicativamente per il 60% l’andamento del terzo anno e per il restante 40% l’andamento del biennio); b) misurazione degli elaborati (prove scritte di Italiano, Matematica, Inglese, Francese e prova nazionale Invalsi, il cui peso viene calcolato nella misura del 5%); c) valutazione del colloquio pluridisciplinare (prova orale). Su proposta della sottocommissione potrà essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. La scuola stabilisce di assegnare la lode ad allievi che nel corso del triennio si sono distinti in modo particolare per i loro atteggiamenti collaborativi in situazioni di svantaggio o per le loro eccellenze in attività scolastiche.

  40. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONI DI PARTICOLARE COMPLESSITÀ Per le suddette situazioni si fa riferimento al D.P.R. 122/09. Si ricorda inoltre che “nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove” (Art. 10 del D.P.R. 122/09 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169). Pur mantenendo inalterati i criteri enunciati nel D.P.R.122/09, per gli alunni di cittadinanza non italiana potranno essere predisposte prove costruite in relazione al loro livello di competenza linguistica.

  41. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE • Utilizzo del Diario in dotazione ad ogni alunno della scuola per le comunicazioni ordinarie; • lettera alle famiglie per comunicazioni urgenti e convocazioni da parte dei docenti o del D.S. (già a seguito delle prime valutazioni, a partire dalla prima classe, le famiglie verranno informate delle carenze dei ragazzi attraverso una nota ufficiale della scuola); • comunicazioni telefoniche; • scheda interquadrimestrale • colloqui quadrimestrali (dicembre – marzo); • disponibilità dei docenti nelle ore libere per colloqui settimanali previo appuntamento; • sito Internet della scuola ( ); • registro elettronico. www.mediadiazolbia.it

  42. ORIENTAMENTO E FORMAZIONE INTEGRATA L'orientamento è un aspetto essenziale dell'educazione, che si propone di realizzare un inserimento consapevole e responsabile dei giovani all'interno del tessuto sociale, economico e culturale cui appartengono e nel quale daranno il loro contributo come cittadini e lavoratori. La finalità è quella di promuovere un percorso orientativo attraverso attività ed esperienze ampie ed articolate, atte a preparare gli allievi ad una idonea e consapevole scelta della professione futura che risponda pienamente alle esigenze individuali e sociali La nostra scuola, contribuisce all'orientamento degli allievi aiutandoli ad acquisire abilità e competenze specifiche attraverso procedure didattiche adeguate e a carattere interdisciplinare. Si tratterà, infatti, per diversi ragazzi, di avviare e/o raggiungere un’adeguata posizione di fronte ai valori e decidere, sulla base di una chiara immagine di sé, dell'impronta umana e professionale da dare alla propria vita. . La programmazione educativa e didattica delle attività di orientamento e di formazione integrata mirerà al conseguimento di obiettivi generali e particolari che vengono di seguito indicati per classe: Classe prima Classe seconda Classe terza

  43. ORIENTAMENTO CLASSE PRIMA Esplorare e descrivere le attività lavorativo - professionali, il mondo del lavoro e la realtà circostante. Osservazione dei settori primario, secondario e terziario.

  44. ORIENTAMENTO CLASSE SECONDA Promuovere l'orientamento scolastico-professionale: avviare l'alunno a scoprire le sue attitudini e abilità, gli interessi e le aspirazioni e a interessarsi della propria realtà sociale.

  45. ORIENTAMENTO CLASSE TERZA Per le classi terze si cercherà, nel primo quadrimestre, di intraprendere le iniziative di raccordo già attuate nel precedente anno scolastico, quali: realizzazione di moduli e laboratori orientativi riguardanti le caratteristiche essenziali degli indirizzi di ciascun istituto presente nel territorio; promozione di iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali presenti nel territorio relative al percorso formativo successivo. In questo modo l’allievo può: avviare a maturazione il proprio progetto di vita; scegliere che tipo di scuola superiore frequentare; prendere coscienza del lavoro come diritto-dovere del cittadino; prendere coscienza della complessità del mondo del lavoro e della conseguente flessibilità delle prestazioni lavorative che esso richiede.

  46. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Da alcuni anni la nostra scuola è frequentata da alunni stranieri provenienti da paesi europei ed extraeuropei, da qui l’esigenza di fare in modo che il loro inserimento risulti sempre più positivo e che la loro presenza a scuola sia vissuta come un arricchimento umano e culturale. In quest’ottica si colloca la messa a punto di uno specifico PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI un documento che intende pianificare le modalità di accoglienza, anche secondo le linee guida del MIUR (febbraio 2006) e che contiene indicazioni per la prima fase di accoglienza, per l’inserimento degli alunni nelle classi e per i Consigli di classe che accoglieranno studenti stranieri. In quanto strumento di lavoro, il protocollo può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola, la quale attraverso tale documento intende prestare particolare attenzione all’accoglienza, intesa non come fase, ma come processo e come stile della scuola stessa. Finalità Inserimento degli alunni nelle classi Contenuti Indicazioni al consiglio di classe Commissione accoglienza Valutazione Prima fase di accoglienza

  47. FINALITÀ Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo di Accoglienza, ci si propone di: • definire pratiche condivise all’interno della Scuola in tema di accoglienza e di alunni stranieri; • facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente; • favorire un clima di accoglienza nella scuola; • entrare in relazione con la famiglia immigrata; • promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e scuole e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale; • prevedere forme di aggiornamento del personale, in merito alle problematiche dell’integrazione (spiegare l’importanza dell’intercultura in classe; illustrare le difficoltà di apprendimento della lingua italiana secondo la lingua d’origine; offrire indicazioni sul rapporto scuola-famiglia esistenti nelle culture “altre”).

  48. CONTENUTI Il Protocollo d’Accoglienza: • prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza • contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri • traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo • propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.

  49. LA COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA La Commissione Accoglienza è formata: • dal Dirigente Scolastico • dai componenti della ‘Commissione alunni stranieri’ nominata dal Collegio ad inizio d’anno. La Commissione Accoglienza è tuttavia aperta alla collaborazione di alunni, possibilmente della stessa nazionalità, che possano assistere il nuovo compagno grazie alla conoscenza della lingua d’origine, alla collaborazione eventuale di genitori, di associazioni di volontariato e di quanti si rendano disponibili a dare un contributo per l’accoglienza. La Commissione ha il compito di seguire le varie fasi dell’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione alla scuola. Sempre in collaborazione con i Consigli di classe, si occuperà in particolare delle attività destinate agli alunni stranieri, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti.

  50. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA Per gli alunni di recente immigrazione si prevedono le seguenti fasi Domanda di iscrizione Colloqui con genitori e alunni Approfondimento della conoscenza

More Related