1 / 18

Implementazione del problema della approssimazione ai minimi quadrati

Corso di Analisi Numerica A.A. 2004-2005. Implementazione del problema della approssimazione ai minimi quadrati. Camillo Bosco. Definizione del problema (richiamo).

theoris
Download Presentation

Implementazione del problema della approssimazione ai minimi quadrati

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Corso di Analisi Numerica A.A. 2004-2005 Implementazione del problema della approssimazione ai minimi quadrati Camillo Bosco

  2. Definizione del problema (richiamo) CASO DISCRETO: siano dati m punti (x1,y1),…,(xm,ym). Si vuole determinare un polinomio p*(x) appartenente a Pn, con m>n ed m,n appartenenti a N, tale che: risulti minima rispetto ai coefficienti del polinomio. I valori w1, . . . , wm sono delle costanti positive dette pesi. A scopo didattico tali costanti assumono tutte valore 1 (peso uniforme).

  3. Fitting Lineare: una istanza del problema Nel caso in cui n=1 vogliamo determinare il polinomio di primo grado p(x)=ax+b (geometricamente una retta) che costituisce la migliore approssimazione ai minimi quadrati. Vogliamo cioè, noti m punti (xi,yi) i=1…m trovare i valori di a e b che minimizzano: Come minimizzare tale funzione ? Calcolando le derivate prime di F rispetto ad a e rispetto a b e ponendole uguali a zero. Si ottiene così un sistema di due equazioni in due incognite che risolto consente di esprimere a e b (le incognite !) in funzione delle coordinate degli n punti.

  4. Le soluzioni del sistema

  5. Esempio 1 : fitting_lineare.m

  6. Ricordiamo la teoria ! Risolvere il problema discreto ai minimi quadrati equivale a determinare la soluzione di un sistema lineare sovradeterminato (m>n) ottenuto calcolando i valori p*(xi). Qualora tale sistema Ax=b non abbia soluzione si determina il vettore soluzione Risolvere il problema discreto ai minimi quadrati equivale a determinare la soluzione di un sistema lineare sovradeterminato (m>n) ottenuto calcolando i valori p*(xi). Qualora tale sistema Ax=b non abbia soluzione si determina il vettore soluzione : Tale vettore, che minimizza la somma dei quadrati delle componenti del vettore resto R = Ax-b, è soluzione del sistema: ATAx = ATb Il problema viene quindi ricondotto alla risoluzione di un sistema lineare “classico”

  7. Ripassiamo il metodo di Jacobi ! E’ un metodo iterativo per la risoluzione di un sistema lineare quadrato (m=n). Al passo k+1-esimo le componenti del vettore soluzione sono così definite: i=1…n MATLAB risolve un sistema lineare utilizzando l’operatore \ nella forma x=A\b. Tale operatore corrisponde alla funzione mldivide. Matlab utilizza un metodo diretto: il metodo di eliminazione di Gauss

  8. Esempio 2 : min_quad.m

  9. Definizione del problema (caso continuo) CASO CONTINUO: sia w(x) una funzione positiva, continua ed integrabile in [a,b]. Si vuole determinare p*(x) appartenente a Pn in modo tale da minimizzare: La funzione w(x) è detta funzione peso. A scopo didattico si sceglie w(x)=1 cioè peso uniforme ed unitario.

  10. Una istanza del problema Nel caso in cui w(x)=1 e consideriamo lo spazio V=C[a,b], ovvero lo spazio delle funzioni continue in [a,b], vogliamo trovare i coefficienti a0,…,an del polinomio p*(x) che approssima f appartenente a V. Dobbiamo minimizzare: Come minimizzare tale funzione ? Calcolando le derivate prime di F rispetto ai valori a0,…,an e ponendole uguali a zero. Otteniamo il sistema:

  11. Esempio 3 : min_quad_continuo1.m In tal caso [a,b] = [0,1] il sistema diventa: PROBLEMA: La matrice dei coefficienti di tale sistema è: i,j= 0…n Si tratta della matrice di Hilbert. E’ una matrice malcondizionata !

  12. Soluzione ! Per evitare di ottenere una matrice malcondizionata e difficilmente invertibile si sceglie una base differente da quella canonica in Pn. L’insieme S={1,x,x2,…,xn}, base canonica di Pn, è costituito da polinomi non ortogonali rispetto a nessun prodotto interno. Vogliamo trasformare la base canonica in una famiglia di polinomi ortogonali. Il procedimento di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt ci consente di generare due successioni di polinomi:

  13. Ortogonalizzazione di Gram-Schmidt

  14. Le due successioni La successione è costituita da polinomi ortogonali. Pertanto a norma di definizione: La successione è costituita da polinomi ortonormali. Quindi: Scegliendo tali successioni la matrice del sistema di equazioni è diagonale, quindi non più malcondizionata !

  15. Esempio 4 : min_quad_continuo2.m Il polinomio di migliore approssimazione ai minimi quadrati nel caso continuo è calcolato come segue: 1) Si genera l’insieme utilizzando il procedimento di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt 2) Si calcolano i coefficienti generalizzati di Fourier: j= 0…n 3) Si costruisce il polinomio di approssimazione:

  16. Teoria dei polinomi ortogonali • -Esistono delle “famiglie” di polinomi ortogonali utilizzate in diversi ambiti della analisi numerica. • Ciascuna famiglia è caratterizzata da una proprietà principale: ciascun polinomio pn della famiglia è ortogonale a tutti i polinomi di grado minore o uguale a n. • Nel caso della approssimazione si osserva che, scegliendo w(x)=1 in [-1,1], si ottiene la famiglia dei polinomi di Legendre: -Scegliendo invece w(x)=1/sqrt(1-x2) in [-1,1], si ottiene la famiglia dei polinomi di Chebichev:

  17. Esempio 5 : polinomiLegendre.m Genera i primi n polinomi di Legendre secondo la seguente ricorrenza: (Rif. Naldi-Pareschi-Russo pag. 262) L0 (x)=1 L1 (x)=x (n+1) Ln+1(x)=(2(n+1)-1)xLn(x)-nLn-1(x)

  18. Esempio 6 : polinomiChebichev.m Genera i primi n polinomi di Chebichev secondo la seguente ricorrenza: T0 (x)=1 T1 (x)=x Tn+1(x)=2xTn(x)-Tn-1(x)

More Related