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Silvana Marchioro

Pubblici stranieri nei corsi di istruzione per adulti in Emilia Romagna a. s. 2007/08 (estratto dal rapporto di monitoraggio IdA). Silvana Marchioro.

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Presentation Transcript


  1. Pubblici stranieri nei corsi di istruzione per adulti in Emilia Romagnaa. s. 2007/08(estratto dal rapporto di monitoraggio IdA) Silvana Marchioro

  2. Impegno dell’EdA in ER nei corsia favore degli stranieri per l’Integrazione Linguistica e SocialeProgress storico: consistenza % dei corsi CILS dall’anno scolastico 2001/02al 2005/06

  3. L’ Utenza Anno scolastico 2005-06

  4. L’ Utenza Anno scolastico 2006-07

  5. Osservazioni • Gli iscritti ai corsi CILS in ER si riducono in percentuale nel 2006-07. • Aumenta proporzionalmente la percentuale degli iscritti ai CPC (primo ciclo di istruzione ) • Ipotesi  una parte dei tradizionali iscritti ai corsi per l’insegnamento/apprendimento di Italiano L2 confluisce in quelli del primo ciclo di istruzione? • Scopi: • certificazione di competenze linguistiche previste a conclusione della scuola primaria; • titolo di licenza media spendibile nel nostro Paese; • recupero o rafforzamento delle competenze nell’area linguistica riguardanti l’acquisizione di saperi e competenze relativi all’obbligo di istruzione. • A conferma di questa ipotesi si registra, infatti, nell’anno scolastico 2005-06 e in quello successivo un aumento numerico di stranieri nei corsi del primo ciclo di istruzione (da 4.026 a 5.765) con una percentuale del 76,8% sul totale degli iscritti o frequentanti i CPC. • Tuttavia gli stranieri rimangono concentrati (in una percentuale tra il 62% e il 61%) nei corsi CILS • In testa sono Bologna, Modena, Reggio Emilia; nei CILS vi è una prevalenza femminile, ad esclusione di Bologna e Modena dove gli uomini superano le donne.

  6. Annualità 2007/08 in Emilia Romagna Risulta confermata (e ulteriormente aumentata rispetto all’anno scolastico precedente) la tendenza alla divaricazione tra: • un incremento significativo delle percentuali dei corsi a favore dell’utenza straniera: il totale dei corsi a favore dei cittadini migranti -alfabetizzazione primaria e CILS- raggiunge in ER il 50,13% contro una percentuale nazionale del 30,58% • una riduzione dei CBMAF (corsi brevi modulari di alfabetizzazione funzionale), secondo un trend caratteristico della nostra regione

  7. Distribuzione dei frequentanti per tipologia di corso in Emilia Romagna CPC - Corsi del Primo Ciclo di istruzione CILS - Corsi a favore di cittadini stranieri per l'Integrazione Linguistica e Sociale CBMAF - Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale PDIS/DQ* - Percorsi di studio finalizzati al conseguimento del Diploma di Istruzione Secondaria superiore e/o di Qualifica Anno scolastico 2007/08

  8. I numeri dell’utenza straniera in ERa.s. 2007/08 Peculiarità dell’ER la percentuale di questa categoria di frequentanti supera la metà del totale (è il 56,48%, in numeri assoluti 18.839- tot. Iscritti italiani e stranieri 39.201), un dato che la separa di 20 punti da quello nazionale, pur sempre elevato (36,36%, in numeri assoluti 140.305).

  9. Corsi del primo ciclo di istruzione Massima è la concentrazione dell’utenza straniera in questi corsi, dove nuovamente si evidenzia il dato peculiare dell’ER: i frequentanti stranieri sono il 92,39%, contro il 72,42% nazionale Corsi a favore di cittadini stranieri per l’integrazione linguistica e sociale • Questa tipologia di corsi rappresenta in ER il 29,16% del totale (9 punti percentuali in più rispetto al dato nazionale), quasi interamente a carico dei CTP • Sul numero complessivo di 573 corsi, solo 4 sono realizzati da istituti di istruzione secondaria di 2° grado • Per il 98% circa (dati nazionale e dell’ER omogenei) i corsi CILS sono frequentati da stranieri

  10. Caratteristiche socio-culturali e di genere dell’utenza straniera nei corsi CILS • Idati sulle frequenze nei corsi CILS dell’ER fotografano una realtà che in pratica è equamente divisa fra uomini e donne; infatti di poco prevale la frequenza maschile (51,55%) • prevalgono le fasce giovanili, prima fra tutte quella tra i 25 e i 29 anni; il dato regionale conferma quello nazionale e si ripete in tutte le province dell’ER, con l’eccezione di Parma e Ravenna, dove la classe dei 16-19enni è la più numerosa. Nel complesso i frequentanti tra i 16 e i 34 anni costituiscono il 71,6% dell’utenza complessiva, • debolezza sociale: la somma tra non occupati e disoccupati raggiunge il 64,29% (contro una media nazionale del 60,33%), quasi equamente divisi tra uomini e donne.

  11. La scolarizzazione degli stranieri: confronto tra dati medi nazionali e regionali dell’ER • Praticamente equivalenti le percentuali medie nazionale e regionale riguardanti i titoli di base (licenza elementare, media e biennio di scuola superiore): • in entrambi i casi poco più del 40%. • Le differenze più significative riguardano: • in ER minore la percentuale di stranieri dotati di titoli di qualifica, scuola superiore o laurea (31,34% contro il nazionale 35,23%); • maggiore la percentuale di stranieri privi di qualunque titolo (28,25% contro il 24,15% nazionale)  maggiore debolezza culturale rispetto ai dati nazionali. • Sono soprattutto gli uomini ad avere bassi titoli di studio. • Le donnepresentano una situazione divaricata: • in percentuale maggiore hanno diplomi di scuola superiore o lauree; • tra le persone prive di titolo le donne superano, ma non di molto, gli uomini, con l’eccezione di Forlì-Cesena.

  12. Dove troviamo gli stranieri con elevati titoli di studio? Nei percorsi finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione superiore in ER i diplomati sono il 14,71% contro il nazionale 6,62%; 2,82% i laureati contro il nazionale 0,90%. Maggiore presenza percentuale in questi corsi, rispetto ai dati nazionali (circa 8 punti percentuali in più in ER), di stranieri dotati di elevati titoli di studio non riconosciuti (?) nel nostro Paese Domande Esiste in ER una percentuale di stranieri dotati di elevati titoli di studio non riconosciuti nel nostro Paese, che desiderano rientrare in formazione per ottenere (attraverso un titolo) un riconoscimento sociale e (forse) una migliore occupazione: questo tipo di utenza potrebbe non godere del diritto di accesso ai futuri CPIA?

  13. Esito dei corsi In ER, anno scolastico 2007-08 criticità Ancora limitato risulta il numero dei documenti/certificati per il riconoscimento dei crediti rilasciati dai CTP per l'accesso ai corsi serali

  14. Esito dei corsi a favore di cittadini stranieri per l’integrazione linguistica e sociale In ER sono rilasciati a conclusione dei corsi CILS 5.642 certificati o attestati, il maggior numero a Bologna e Modena (a seguire Parma, Forlì-Cesena e Reggio Emilia), a fronte di 9.600 frequentanti. La percentuale delle persone che ottiene un riconoscimento di frequenza e/o di competenze raggiunte in esito a questi corsi è, quindi, il 58,77%.

  15. Quali sono le nazionalità più rappresentate nella nostra regione Marocco, Moldavia, Romania, Albania, Cina, Ucraina, Tunisia, Pakistan, India, Bangladesh, Brasile, Polonia, Nigeria, Filippine, Ghana, Sri Lanka

  16. In sintesi La presenza di stranieri nei corsi IdA a.s. 2007/08 La peculiarità della nostra regione • La percentuale di questa categoria di frequentanti supera la metà del totale (è il 56,48%), un dato che la separa di 20 punti da quello nazionale che si attesta al 36,36% • Concentrazione nei corsi del primo ciclo di istruzione e nei corsi CILS, nei quali i dati dell’ER superano di oltre 6 punti percentuali quelli nazionali (il 79,89% ), raggiungendo l’86,35% • Crescita partecipativa di stranieri ai corsi serali di scuola superiore: un dato importante per l’ER • Rapporto tra italiani e stranieri frequentanti i percorsi finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione superiore e/o di qualifica: maggiore percentuale di frequentanti stranieri (20,68% stranieri, 79,32% italiani), rispetto alle percentuali nazionali (12,87% stranieri, 87,13% italiani)

  17. Quali scenari: le collaborazioni interistituzionali • I nuovi CPIA previsti dallo Schema di Regolamento per il riordino di CTP e Serali superiori (giugno 2009), occupandosi dell’ambito dell’istruzione, da soli non potranno dare risposte ai bisogni formativi complessivi della popolazione adulta di un territorio, a cui oggi provvedono i CTP ed i corsi serali. • Necessità di individuare modelli istituzionali, organizzativi, gestionali, che sappiano creare le condizioni per una corretta programmazione: • rilevare i bisogni • ottimizzare le risorse umane e finanziarie • costruire l’offerta, in funzione di un sistema di educazione permanente degli adulti. • Ruolo degli Enti Locali di un determinato territorio per rispondere alla necessità di un sistema integrato, di cui il CPIA è una parte, da progettare e realizzare in chiave di sistema per: • includere le varie tipologie di utenti coi loro bisogni; • far emergere la domanda debole di formazione; • collegare le esigenze formative con le risorse territoriali disponibili; • organizzare risposte mirate e personalizzate per assicurare l’ampliamento dell’offerta formativa nella prospettiva del raggiungimento degli obiettivi europei sull’educazione per tutto l’arco della vita.

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