1 / 15

Scompare il 3+2

L’istruzione professionale dopo un percorso di 5 anni porterà l’allievo ad ottenere un diploma di istruzione secondaria superiore. Scompare il 3+2. Una strada fino al lavoro o all’università. Per tutti gli allievi fondamentale:

swain
Download Presentation

Scompare il 3+2

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L’istruzione professionale dopo un percorso di 5 anni porterà l’allievo ad ottenere un diploma di istruzione secondaria superiore. Scompare il 3+2

  2. Una strada fino al lavoro o all’università Per tutti gli allievi fondamentale: • Una base comune di competenze culturali e professionali, previste dal profilo generale dell’indirizzo, integrate da competenze specifiche previste dai processi produttivi e dalle filiere di riferimento, nonché solide basi culturali;

  3. Il nuovo assetto orario • 1.056 ore di lezione l’anno, articolate in 32 ore a settimana; • un’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi; • Un’area di indirizzo articolata in OPZIONI, che rispettino le effettive esigenze del lavoro e del territorio;

  4. Ampi spazi di flessibilità: 25% nel primo biennio 35% nel secondo biennio 40% il quinto anno; • un raccordo più stretto con il mondo produttivo attraverso l’alternanza scuola - lavoro

  5. Nuovi modelli organizzativi: Dipartimenti, Comitato tecnico scientifico, Ufficio tecnico.

  6. Le nuove figure di arrivo • Questa semplificazione risponde alle esigenze del mercato del lavoro che non richiede FIGURE DI DETTAGLIO, ma sinergiche alle richieste di mercato. • Processo formativo in due tappe: • Acquisire una cultura professionale, cioè osservando direttamente la realtà di cogliere operativamente i processi culturali del lavoro;

  7. 2) Acquisire la specializzazione, cioè l’abilità tecnica per agire in quel determinato ambito, con le abilità e tecnologie richieste.

  8. Quindi Competenze non tanto micro-settoriali, diviso in tante figure, ma ad ampio spettro che siano allo stesso tempo operative e culturali.

  9. LA NOVITA’ • Istituzione dei Comitati di Indirizzo con la partecipazione anche delle imprese o di uomini di impresa, che operando su quella flessibilità oraria dà la possibilità di creare Opzioni Mirate.

  10. Perché il nuovo professionale • L’impresa non può pretendere dalla scuola il Prodotto (allievo) Finito per sé, ma che possa formare una persona con una solida PREPARAZIONE che la orienti, con solide basi culturali e tecnico-pratiche, quindi nell’impresa con l’alternanza si completerà la formazione dando luogo a delle COMPETENZE SPECIFICHE.

  11. Altre novità • Ripristinato l’istituto dell’Apprendistato: 1) diritto-dovere= completare gli studi a 18 anni; 2) professionalizzante che consente di conseguire una qualifica per il lavoro che si verrà chiamati a svolgere; 3) alta formazione = possibilità, dopo il diploma in quinta, di percorsi universitari.

  12. NON CONFONDIAMO TECNICI E PROFESSIONALI • L’ISTRUZIONE PROFESSIONALE per sua caratteristica formativa: • creerà allievi dotati di un’ampia cultura e di capacità di applicazione, delle competenze tecnico-pratiche acquisite, all’interno del mondo del lavoro. • Un diploma che consente di accedere direttamente nel mondo del lavoro. • Oppure nelle Università.

  13. Ancora per non confondere tecnici e professionali I NUOVO INDIRIZZI PROFESSIONALI: Non è più possibile normare per legge i programmi che i singoli istituti nel loro specifico indirizzo realizzeranno, ma per ogni materia, anche quelle di area comune, ogni istituto potrà articolare programmazioni più mirate alla settorialità che gli è specifica, grazie al 20% di autonomia e alle quote di flessibilità.

  14. I NUOVO INDIRIZZI • 2 MACROSETTORI. 1° macrosettore: • Istituti professionali per il settore dei servizi, comprendenti: • Servizi per agricoltura e sviluppo rurale; • Servizi socio – sanitari; • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; • Servizi commerciali (per l’azienda e per il turismo).

  15. 2° macrosettore • B. Istituti professionali per il settore industria e artigianato: • Produzioni artigianali e industriali; • Servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica.

More Related