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VI Congresso Associazione Italiana della Tiroide Foggia, 29 Novembre - 1 dicembre 2012

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VI Congresso Associazione Italiana della Tiroide Foggia, 29 Novembre - 1 dicembre 2012

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Presentation Transcript


  1. TRATTAMENTO CON 131I DEL M. DI BASEDOW: EFFICACIA A LUNGO TERMINE IN DIPENDENZA DEL PROTOCOLLO DOSIMETRICOCamerieri L(1,3), Bagnara MC(2), Pomposelli E (1,3), Schiavo M(3), Reitano C(2), Caputo M(1), Bagnasco M(1,3)(1) U.O. Terapia Medica e Radiometabolica e Medicina Nucleare, ( 2)U.O. Fisica Sanitaria, IRCCS Az. Osp. Univ. S.Martino-IST, ( 3)DiMI, Università degli Studi di Genova. VI Congresso Associazione Italiana della Tiroide Foggia, 29 Novembre - 1 dicembre 2012

  2. INTRODUZIONE La terapia radiometabolica con 131I è una delle opzioni terapeutiche fondamentali nel trattamento del Morbo di Basedow. Vengono utilizzati due differenti approcci per determinare l’attività di 131I da somministrare a scopo terapeutico in tale patologia: Attività fissa (555 MBq) Attività calcolata con calcolo dosimetrico: basata su volume bersaglio (ecografia) + cinetica dello 131I (captazione massima + tempo di dimezzamento) Linee guida congiunte del 2005 I. Metodo di calcolo di Marinelli-Quimby:utilizza una T/2 standard del radioiodio in tiroide pari a 5,5 giorni e U24H II. Metodo di calcolo della Dose media (MIRD) detto di Snyder: utilizza una misura del T1/2 eff III. Metodo di riduzione volumetrica (Traino AC et al. PhysMedBiol 2000: 45; 121-129): Utilizza una misura dell’emivita effettiva e tiene conto della progressiva riduzione volumetrica ghiandolare post 131I m0: massa tiroidea stimata ecograficamente (regola dell’ellissoide) Cinetica intratiroidea del radioiodio valutata tramite stima della captazione massima (U) e dell’emivita effettiva (Teff) con misure di captazione a 4, 24, e >96 h s e gsono parametri costanti; T è il tempo di massima captazione.

  3. PAZIENTI • 191 pazienti affetti da MB (44 M, 147 F, età media 50)sottoposti a terapia con 131I dal 2003 al 2011 (attività da somministrare calcolata secondo il metodo RVT) . Di 173 pazienti è disponibile follow-up con esito. Abbiamo suddiviso i 173 pazienti in 2 gruppi: • Gruppo I: 96 pz trattati tra il 2003 e aprile 2006 dose prescritta alla tiroide 120-200 Gy • Gruppo II: 77 pz trattati da maggio 2006 a fine 2011dose prescritta alla tiroide 200-250 Gy  Captazione tiroidea (400 KBq131I ) a 4, 24, 96 h  Ecografia tiroidea volumetrica: pre-RAI, + 1 mese, + 6 mesi e 1 anno da RAI  Funzione tiroidea: 0, +7 gg, +14gg, +30 gg, 6 mesi e 1 anno

  4. SCOPO DEL LAVORO • Valutazione dell’efficacia del protocollo di trattamento • Valutazione del risparmio di radioattività al singolo paziente (radioprotezione paziente e popolazione) • Analisi della recidività/resistenza dopo il primo trattamento

  5. RISULTATI

  6. RISULTATI

  7. RISULTATI

  8. Caratteristiche cliniche e cinetica del radioiodio nei pazienti recidivi (Gruppo 2) rispetto a pz di controllo guariti

  9. Elaborazione dati secondo Traino et al. (PhysMed 2010) Variazione dose prescritta < numero di pazienti cui è stata somministrata una dose inferiore a quella prescritta con il metodo Traino 2010 <% idem, espresso in % Nei pochi pazienti recidivati del gruppo II la dose somministrata non si discostava significativamente da quella ricalcolata secondo il nuovo modello

  10. CONCLUSIONI • La personalizzazione della attività somministrata permette ottimi risultati in termini di efficacia del trattamento con 131I nel M. di Basedow, anche se la necessità di una seconda dose permane per una minoranza di pazienti • Il successo terapeutico può essere ottenuto con attività minori rispetto a quelle «fisse» di uso tuttora corrente • La complessità lievemente maggiore delle procedure di calcolo dell’attività è giustificata • Ulteriori possibilità: combinazione di calcolo dosimetrico completo (compreso T1/2eff) con la somministrazione di Litio carbonato?

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