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Il ruolo del comunicatore nelle organizzazioni post-moderne

Il ruolo del comunicatore nelle organizzazioni post-moderne. Relazioni Istituzionali e responsabilità Sociale d’Impresa Fabio Ventoruzzo. 17 novembre 2009.

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Il ruolo del comunicatore nelle organizzazioni post-moderne

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Presentation Transcript


  1. Il ruolo del comunicatore nelle organizzazioni post-moderne Relazioni Istituzionali e responsabilità Sociale d’Impresa Fabio Ventoruzzo 17 novembre 2009

  2. Per favoreDITE A MIA MADRE CHE FACCIO IL PUBBLICITARIOlei pensa che sono un pierre e che quindi regalo manciate di free entry e consumazioni gratis a chi mi pare, rido coi vips, i calciatori le veline e le giornaliste, leggo Novella e mi fotografano i paparazzi, entro nei privè saltando la coda, bevo senza pagare, sono ghiotto di tartine e gin tonic, ho la casa piena di oggetti di design, conosco Paris Hilton, Tom Ford ed Emilio Fede, guido lo Z4 nero, ho tante fidanzate, parlo coi giornalisti e ho l’ombrellone fisso a Saint Trop. Per non fare torti a nessuno vesto Armani, D&G, YSL, Ferrè e Moschino, indosso scarpe inglesi, ho la carta di credito corporate che fa molto boss, l’auto aziendale coi sedili in pelle che fa molto chic. In verità invece lavoro alla luce del neon, col computer che si impalla, colleghe ‘stressate’ con piglio da manager, nota spese a pie’ di lista, contratto a tre mesi senza buoni pasto … ( Davide Ciliberti)

  3. Da dove proviene quello che leggiamo sui giornali? % ? 100 82 2008, Università Cardiff (UK): l'82% delle notizie rilanciate dai media proviene da rp, uffici e agenzie di stampa 1965, Scott Cutlip: circa il 45% delle notizie riportate sui quotidiani sono originate dalle relazioni pubbliche 1977, Hill & Knowlton: relatori pubblici come fonte primaria di informazione per un campione di giornalisti economico-finanziari 50 10 2008 Anni … 1960 – ‘70 2000 – ‘10 1980 – ‘90

  4. Un libro ancora attuale Scritto allora (1957) per la PUBBLICITÀ … … ma adatto oggi (2009) soprattutto per le RELAZIONI ISTITUZIONALI

  5. Come si forma l’opinione pubblica • l’insieme delle opinioni e dei comportamenti dei pubblici diventano OPINIONE PUBBLICA • il pubblico o le persone esprimono le loro opinioni (opinione pubblicata) • più opinioni/comportamenti comuni costituiscono un pubblico • una persona esprime un’opinione o un comportamento

  6. Lo spazio pubblico informazione RELAZIONI ISTITUZIONALI economia politica

  7. … per cominciare a conoscerci RELAZIONI ISTITUZIONALI Attività di comunicazione continuativa, consapevole e programmata che una organizzazione (pubblica, privata e sociale) realizza per creare, sviluppare e/o consolidare RELAZIONI (di qualità) con quei pubblici (influenti) che possono agevolare e/o ostacolare il raggiungimento dei suoi obiettivi.       PUBBLICHE RELAZIONI Pranzi & Ricevimenti; Pacchetti & Regali, Spin, Black PR, inciucio, corruzione, …

  8. faccio relazioni pubbliche … …MA NON BALLO SUI CUBI !

  9. I professionisti: in una fotografia • da un minimo di 2.3 a 4.5 milioni di persone nel mondo.In Italia fra 90 e 100 mila. • in grande maggioranza di genere femminile. • un impatto economico prodotto ogni anno fra 230 e 400 miliardi di euro. In Italia intorno ai 12/15 miliardi. • operiamo principalmente nel settore pubblico (ca. 60 %).

  10. Le aree in cui operiamo • Relazioni con imedia(≠ Ufficio Stampa) • Relazioni con ilprocesso decisionale pubblico(Public Affairs & Lobbying) • Relazioni pubbliche asupporto del marketing(Marketing PR) • Organizzazione eventi • Comunicazione Interna • Comunicazione Finanziaria (Investor Relations) • Internet/WebPR • Litigation/LegalPR • . . . . . . • . . . . . . • RESPONSABILITÀ SOCIALE • Crisis management/communication

  11. I ruoli (PREVALENTI) che svolgiamo a. TECNICO(90% ca.): realizza i programmi di comunicazione occupandosi della formulazione e del trasferimento dei messaggi. È un ruolo legato alla esecuzione di programmi di comunicazione sviluppati da altri. b. MANAGERIALE(8% ca.): sviluppa i programmi di comunicazione, mantiene le relazioni con i pubblici influenti al fine di guadagnarne la comprensione reciproca e valuta l’efficacia dei programmi di comunicazione implementati. È il ruolo delle competenze gestionali (oltre che tecniche) con buone capacità di coordinamento delle risorse tecnico-operative.

  12. I ruoli (INNOVATIVI) che svolgiamo c. STRATEGICO(2% ca.): riflettivo: ascolta ed interpreta le aspettative dei pubblici influenti, riportandole all’interno dell’organizzazione. È il ruolo che aiuta l’organizzazione a cambiare e a tenere conto delle aspettative dei pubblici influenti educativo: partecipa alla definizione degli obiettivi organizzativi, contribuendo a diffondere le competenze comunicative all’interno dell’organizzazione. È il ruolo che si occupa della diffusività interna della cultura della comunicazione/relazione, oltre che della coerenza dei contenuti.

  13. … agli occhi degli altri Grazie alla mia campagna di relazioni pubbliche il valore delle tue azioni in borsa si è molto sopravalutato Ora puoi usare le azioni che possiedi per acquistare aziende che facciano davvero soldi Dopo che la hai distrutte dammi un colpo di telefono

  14. Non ti basta? Va bene... e se quei nani fossero anche omicidi seriali poligami? I nostri prodotti sono fatti da nani asmatici. dovresti scriverci un articolo Quando parli con un giornalista sforzati di buttarti ai suoi piedi, arrampicarti su per la sua spalla e mostrarti disponibile fino all'omicidio

  15. Non penserai mica che io scriva un articolo sulla tua azienda solo perché mi hai pagato da bere No, mi aspetto che tu pubblichi il mio comunicato stampa, mettendoci però la tua firma Puoi lavorare oppure ubriacarti, ma la paga è sempre la stessa

  16. Le minacce alla nostra professione 1.Alcuni giornalisti producono tre volte quanto producevano 20 anni fa’ (Università di Cardiff, 2008) 2. Dal 2000 in poi: +30% annuo del numero di byte info-comunicativi che ogni essere umano del pianeta invia e riceve. 800 milioni di bytes solo nel 2003 (How Much Info, Università di Berkeley, 2003)  … dal giornalismo al CHURNALISM …comunicatori come PUSHER

  17. I nostri pubblici in una società frammentata

  18. Il fallimento delle distopie Aldous Huxley (1894-1963) Brave New World (1932) ÉLITE DI CONTROLLORI vs. MASSA DI CONTROLLATI George Orwell (1903-1950) Nineteen Eighty-Four (1949)

  19. Una Società che cambia i suoi modelli ? Panottico Sinottico TUTTI POSSONO POTENZIALMENTE CONTROLLARE TUTTI !!!

  20. Come cambia lo spazio pubblico ? • è crollata la fiducia nelle organizzazioni • l’opinione pubblicata non rappresenta più l’opinione pubblica; • l’opinione pubblica non esiste più e si è frammentata in opinioni di infiniti pubblici che si formano e si disfano in continuazione; • le opinioni sono sempre più lontane dai comportamenti agiti. … viviamo in una società ormai liquida

  21. I ‘miti liquefatti’ • il mito del CONTROLLO • il mito di ONE COMPANY-ONE VOICE • il mito della RISERVATEZZA • il mito dell’AUTORITÀ(indipendente dal riconoscimento) • il mito dei MONOPOLI della CONOSCENZA • il mito dei CONFINI (organizzativi)

  22. Una profezia che si adempie? POST-MODERNITÀ: la crisi delle meta-narrazioni … i vecchi poli di attrazione costituiti dagli Stati-nazione, dai partiti, dalle professioni e dalle tradizioni storiche perdono il loro potere di centralizzazione [1979]

  23. La trasparenza radicale “Smart companies are sharing secrets with rivals, blogging about products in their pipeline, even admitting to their failures. The name of this new game is RADICAL TRANSPARENCY, and it's sweeping boardrooms across the nation.” the 2007 Wired 40

  24. … le persone “come me”

  25. “Nobody Is as Smart as Everybody”

  26. “Why THE MANY ARE SMARTER THAN THE FEW and How Collective Wisdom Shapes Business, Economies, Societies and Nations”

  27. La frammentazione della conoscenza le conoscenze in una società complessa sono necessariamente disperse e non sono quindi allocate in un luogo unico cattedrale (anche in una organizzazione) Teoria di Von Hayek (Premio Nobel Economia, 1974) BAZAAR

  28. Dai pubblici agli stakeholder STAKEHOLDER «qualsiasi gruppo o individuo che influenza o è influenzato dal raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione». R. E. Freeman, Strategic Management. A Stakeholder Approach (Pitman, Boston 1984).

  29. … quello che stiamo vivendo nella professione … dalla “COMUNICAZIONE-A” … alla “COMUNICAZIONE-CON”

  30. In attesa di … una nuova cornice professionale Le organizzazioni di successo attuano un cambiamento di prospettiva: governano le relazioni non attraverso il controllo, ma attraverso la costruzione di SPAZI PER LE RELAZIONI Sono luoghi, eventi e strumenti (fisici e virtuali) capaci di raccogliere le conversazioni dei soggetti rilevanti per l’organizzazione. OGGI VINCE CHI RIESCE A PROPORRE UNO SPAZIO IN CUI LE RELAZIONI POSSONO SVILUPPARSI !!!

  31. Il nuovo modello relazionale ?

  32. Una “prossima” conferma “I mercatisono ormai divenuti "luoghi di conversazione", sostenuti spesso dalle nuove tecnologie”

  33. Riconoscimento ed empowerment Lo spazio delle relazioni è innanzitutto il luogo del riconoscimento reciproco L’operazione fondamentale (strategica e politica): INDIVIDUAZIONE DEGLI STAKEHOLDER Individuazione degli stakeholder è anche empowerment degli stakeholder: non vi sono più monopolisti nella rappresentanza di una posizione

  34. Il pro-sumer Nella cultura dei NEW MEDIA non vi è solo un consumo passivo, ma partecipazione e co-creazione di contenuti

  35. Linea della partecipazione Aperta MASS COLLABORATION Linea della conversazione Relazioni istituzionali Controllata Advertising tradizionale Comunicazione Collaborazione Fonte: Steve Rubel, Euroblog 2008

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