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Le relazioni fondamentali della finanza internazionale

Le relazioni fondamentali della finanza internazionale. Le relazioni fondamentali. Le relazioni fondamentali della finanza internazionale sono: La relazione della parità dei tassi di interesse su base coperta che unisce i tassi di cambio forward ed i tassi di interesse

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Le relazioni fondamentali della finanza internazionale

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Presentation Transcript


  1. Le relazioni fondamentali della finanza internazionale

  2. Le relazioni fondamentali • Le relazioni fondamentali della finanza internazionale sono: • La relazione della parità dei tassi di interesse su base coperta che unisce i tassi di cambio forward ed i tassi di interesse • La relazione della parità dei poteri d’acquisto che unisce il tasso di cambio spot con il tasso di inflazione • La relazione di Fisher che unisce i tassi di interesse con il tasso di inflazione attesa • La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta che unisce i tassi di cambio spot, i tassi di cambio attesi ed i tassi di interesse • La relazione sul tasso di cambio atteso che unisce i tassi di cambio forward ed i tassi di cambio spot attesi

  3. La relazione della parità dei tassi di interesse su base coperta

  4. Le relazioni fondamentali • Siano: • S e F i tassi di cambio spot e forward espressi come quotazioni indirette (l’ammontare di valuta estera per una unità di valuta nazionale. • iF and iD i tassi di interesse estero e nazionale

  5. La relazione della parità dei tassi di interesse su base coperta • La relazione della parità dei tassi di interesse è quella relazione che stabilisce l’eguaglianza tra lo sconto (premio) a termine ed il differenziale tra i tassi di interesse dei due paesi. • Per due valute i cui tassi di cambio sono quotati in modo indiretto (numero di unità di valuta estera per una unità di valuta nazionale) • Essa indica che quello che si guadagna sul differenziale tra i tassi di interesse si perde sullo sconto del contratto a termine.

  6. La relazione della parità dei tassi di interesse su base coperta • Esprimendo la relazione della parità dei tassi di interesse su base coperta in forma analitica, avremo: • La relazione esatta • (F/S) = (1+iF)/(1 + iD) • In forma lineare approsimata • ƒ = F/S -1  iF - iD

  7. Arbitraggio coperto su tassi di interesse • Un soggetto prende a prestito un certo ammontare in valuta nazionale, lo trasferisce nel mercato estero al tasso di cambio spot, concede un prestito equivalente ed acquista a termine valuta nazionale al tasso forward. • Il risultato netto di questa attività di arbitraggio dovrebbe essere nullo.

  8. Arbitraggio coperto su tassi di interesse • Se il tasso di cambio spot è S = 1.6400 FCH/€, F a 90 giorni = 1.6236 FCH/€, CH risk free rate = 1.15% e Europe risk free rate = 3.75% • Vi è un premio = – 4.0% • La CIP è violata. • L’euro è più forte e il franco più debole • Conviene prendere a prestito CH franchi, trasferirli al tasso Spot in euro (€), investire in euro (€), comprare franchi a termine.

  9. Arbitraggio coperto su tassi di interesse

  10. La relazione della parità dei poteri di acquisto

  11. La relazione della parità del potere di acquisto • La parità del potere di acquisto (PPP) fu inizialmente stabilita dall’economista svedese Gustav Cassel che la usava come riferimento per determinare nuove serie di tassi di cambio ufficiali alla fine della prima guerra mondiale. • Le Banche Centrali usano la PPP come guida per stabilire nuove parità quando quelle vecchie sono in disequilibrio. • La PPP è espressa in due versioni • La versione assoluta • La versione relativa

  12. La relazione della parità del potere di acquisto –versione assoluta • Nella sua versione “assoluta” la PPP afferma che i livelli di prezzo dovrebbero essere uguali in tutto il mondo se espressi in una valuta comune. • L’indice Big Mac fu calcolato dall’ Economist per verificare la PPP. • Ad esempio: se: • Costo in I al 20 ottobre 2008 = Euro 2.85 • Costo in US al 20 ottobre 2008 = USD 3.06 • Allora: • PPP implicita = 2.85 / 3.06 = 0.93 euro / USD • Il cambio corrente alla data in questione era 1,3. Allora in accordo con la teoria, l’euro è sopravalutato del 39%. • (1.30 – 0.93) / 0,93 = 39%

  13. La relazione della parità del potere di acquisto –versione assoluta

  14. La relazione della parità del potere di acquisto • Un ulteriore esempio sul livello dei prezzi: • Ipotizzando • Livello dei prezzi negli Stati Uniti = 112 • Livello dei prezzi in Svizzera = 107 • Tasso spot iniziale = SFR / US $ = 0,58 • Allora: • Il valore teorico del dollaro dopo un anno dovrebbe essere: • 0.58 * (112 / 107) = 0,61

  15. La relazione della parità del potere di acquisto- versione relativa • La versione “relativa” della PPP afferma che il tasso di cambio tra due valute si aggiusterà per riflettere i cambiamenti nel livello dei prezzi dei due paesi. • In forma analitica avremo che: • S1/S0 = (1 + F)/(1 + D) • Approssimata linearmente • s = S1/S0 – 1  F - D

  16. La relazione della parità del potere di acquisto - versione relativa • Il tasso di cambio durante un periodo determinato dovrebbe essere uguale al differenziale di inflazione nello stesso periodo. • Infatti la PPP afferma che le valute di paesi con alti tassi di inflazione dovrebbero deprezzarsi in relazione alle valute di paesi con tassi di inflazione più bassi

  17. La relazione della parità del potere di acquisto • Ad esempio, ipotizzando che US = 2,0% e I =3,0 % in Italia, un tasso di cambio spot ad inizio periodo pari a €/$ = 1,30, allora il il tasso di cambio fra 3 anni sarà: • S1 = S0 * [(1+ US )/(1+ I )] = • S1 = 1,30 * [1,02/1,03]3 = 1,25

  18. La relazione della parità del potere di acquisto • Lege del prezzo unico (law of one price): evidenze empiriche • Per alcuni beni (omogenei e totalmente standardizzati) è perfettamente rispettata: oro, argento, petrolio etc.. • Per gli altri beni, la legge non è rispettata perché: • I beni sono non confrontabili perché non omogenei o standardizzati • Esistono costi di transazione, dazi e tariffe doganali • Le variazioni del tasso di cambio non sono trasferite in toto dal produttore al consumatore: il produttore può diminuire i suoi margini per assorbire parzialmente le variazioni del tasso di cambio • PPP: evidenze empiriche • Difficilmente testabile a causa di panieri dei prezzi che hanno composizione diverse in ogni paese • La legge non è rispettata nel breve termine mentre lo è nel medio lungo termine

  19. La relazione della parità del potere di acquisto

  20. La relazione della parità del potere di acquisto

  21. Le determinanti del TC nel lungo periodo • Principio base: tutto ciò che fa aumentare la domanda di beni nazionali rispetto a quella di beni esteri tende a far apprezzare la valuta nazionale • Vi sono quattro fattori principali: • I livelli dei prezzi relativi • Le barriere commerciali • Le preferenze per i beni nazionali • La produttività

  22. Determinanti del TC nel lungo periodo • Livelli dei prezzi relativi: un aumento nel livello dei prezzi nazionali (rispetto al livello di quelli esteri) induce la valuta nazionale a deprezzarsi. • Un aumento delle barriere commerciali fa aumentare la domanda di beni nazionali e pertanto porta ad un apprezzamento del tasso di cambio. • Le preferenze per i beni nazionali e per i beni di importazione. L’incremento della domanda di esportazioni di un paese induce la sua valuta ad apprezzarsi; un aumento della domanda di importazioni porta, viceversa, la valuta nazionale a deprezzarsi. • Produttività: se un paese migliora la produttività rispetto agli altri, le imprese nazionali potranno ridurre I prezzi dei beni nazionali rispetto a quelli esteri e ciò aumenterà la domanda di esportazioni e quindi un apprezzamento del tasso di cambio.

  23. Determinanti del TC nel lungo periodo

  24. L’effetto Fisher internazionale

  25. L’effetto Fisher • I tassi d’interesse sono tipicamente espressi in termini nominali. Tuttavia nelle decisioni di investimento quello che conta è il tasso di interesse reale; i.e. il tasso a cui beni correnti sono convertiti in beni futuri. • Il tasso di interesse reale rappresenta l’incremento netto nella ricchezza che gli individui si aspettano di ottenere quando mettono da parte e investono i lori guadagni • L’Effetto Fischer (che prende il nome dall’economista americano Irving Fisher) afferma che: • (1 + tasso nominale) = (1 + tasso reale) * (1+ tasso d’inflazione atteso) • (1 + i) = (1 + r) * (1 + e) • i = r + e + re

  26. L’effetto Fisher internazionale: esempio • Se il rendimento reale richiesto è pari al 3% e l’inflazione attesa è pari al 10% allora l’interesse nominale sarà pari al 13,3%. • Infatti €1 avrà il potere di acquisto di 0,9€ l’anno prossimo, quindi € 0.103 compensano la perdita nel potere di acquisto e 0.3€ forniranno un rendimento reale. • A livello internazionale i tassi di interesse reali sono stabili e tendono ad essere gli stessi. Infatti i rendimenti reali si equilibrano tra i diversi paesi grazie all’arbitraggio. Se i rendimenti reali attesi sono più alti in una valuta piuttosto che in un’altra, allora i capitali dovrebbero muoversi verso la prima valuta.

  27. L’effetto Fisher internazionale • Nel paese nazionale: • (1+iD)= (1+ rD) * (1+De) • Nel paese estero: • (1+iF)= (1+rF)* (1+ Fe) • Assumendo che i tassi di interesse reali siano uguali a livello internazionale avremo che, in equilibrio (non assumendo interferenze da parte del governo), il differenziale del tasso d’interesse nominale sarà uguale al differenziale dell’inflazione attesa tra due valute.

  28. L’effetto Fisher internazionale • La relazione internazionale di Fisher può analiticamente scriversi: • (1 +iF) / (1 + iD) =(1 + Fe) / (1 + De) • Oppure, approssimata linearmente: • iF – iD = Fe- De • Le valute con alti tassi di inflazione attesa dovrebbero quindi avere tassi di interesse più alti rispetto alle valute con tassi di inflazione attesa più bassi

  29. L’effetto Fisher internazionale • La PPP implica che i tassi di cambio si muovano per compensare cambiamenti dei differenziali dei tassi di inflazione • Così una crescita dell’inflazione negli Stati Uniti rispetto agli altri paesi dovrebbe essere associata a: • una caduta del valore del dollaro • una crescita dei tassi d’interesse rispetto ai tassi di interesse stranieri • L’IFE stabilisce che i tassi di cambio spot dovrebbero cambiare di un ammontare uguale, ma di segno opposto, alla differenza dei tassi di interesse tra due paesi • (S1 – S2 )/ S2 = ius – ij • dove S1 = JPY / USD ad inizio periodo. S2 = JPY / USD a fine periodo, ius e ij sono i rispettivi tassi d’interesse

  30. L’effetto Fisher internazionale • Se iUS > iJ , • questo implica che il tasso di inflazione attesa US > del tasso di inflazione attesa J • Pertanto il valore del $ dovrebbe diminuire di un ammontare pari al differenziale tra i tassi di interesse nel futuro

  31. L’effetto Fisher internazionale: esempio • Se il tasso d’interesse europeo è del 4%, il tasso d’interesse statunitense è 13% e il tasso di cambio spot è (euro per un dollaro) 1.30, qual è il tasso di cambio spot ad un anno? • S1 = 1.30 * (1.13 / 1.04) = 1.41 euro / USD • [(S1 – S0)/S0 ] *100 = i Eu – i Us • Mi attendo un deprezzamento del dollaro sull’euro del 9 % circa

  32. Effetto Fisher : evidenze empiriche • La relazione è rispettata anche se nel breve termine si sono verificati scostamenti significativi dovuti principalmente a movimenti speculativi • Studi recenti hanno messo in evidenza l’esistenza di premi di rischio per tutte le principali valute • Criticità: i tassi d’inflazione attesi possono divergere significativamente da quelli che si verificano nella realtà

  33. L’effetto Fisher internazionale

  34. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta

  35. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta • Questa teoria combina la relazione della parità dei poteri di acquisto con la relazione internazionale di Fisher. • Essa afferma che la variazione attesa nel tasso di cambio indiretto è all’incirca uguale al tasso di interesse estero meno il tasso di interesse nazionale. • La relazione può scriversi: • Esattamente E(S1)/S0 = (1 + iF)/(1 + iD) • Approssimata linearmente E(s) = E(S1)/S0 – 1  iF – iD

  36. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta • Un investitore americano può depositare il proprio eccesso di dollari localmente, o può convertirli in euro e depositarli in una banca europea. • La differenza nei rendimenti attesi dipende da due variabili: il tasso di interesse locale e il tasso di cambio atteso. • Un investitore europeo ha un problema simile: può depositare l’eccesso di euro localmente oppure può convertirli in dollari e depositarli in una banca americana. • La differenza nei rendimenti attesi dipende da: il tasso di interesse nazionale ed il tasso di cambio atteso.

  37. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta

  38. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta • Condizione di arbitraggio: • se il rendimento relativo atteso delle attività denominate in dollari aumenta (si riduce), entrambi gli investitori risponderanno aumentando (riducendo) il possesso di attività denominate in dollari e riducendo (aumentando) il possesso di attività denominate in valuta estera.

  39. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta • Se i titoli sono perfetti sostituti, avremo che: Il tasso di interesse nazionale è uguale al tasso di interesse estero più l’apprezzamento atteso della valuta estera.

  40. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta Se il tasso di interesse nazionale è superiore a quello estero, significa che esiste un’attesa di apprezzamento della valuta nazionale, che compensa il tasso estero più basso. Ad esempio se if iD = 6% e iF = 3% ci si aspetta un apprezzamento della valuta nazionale del 3 %.

  41. La relazione della parità dei tassi di interesse su base scoperta

  42. La relazione del tasso di cambio atteso • Questa relazione asserisce che il tasso di cambio a termine, quotato al tempo 0 per consegna al tempo 1, è uguale al valore del tasso di cambio a pronti atteso al tempo 1. • La relazione può essere scritta come: • F-S/S = E(S1)-S0 /S0 • F = E(S1)

  43. La relazione del tasso di cambio atteso • Implicazioni: • Il tasso di cambio a termine è la migliore previsione del tasso di cambio atteso spot • Il premio (sconto) a termine rappresenta inoltre il tasso di apprezzamento (deprezzamento) atteso della valuta nazionale

  44. Le relazioni fondamentali della finanza internazionale • Lo sconto (premio) a termine eguaglia il differenziale dei tassi di interesse • Il differenziale dei tassi di inflazione attesi dovrebbe essere bilanciato dal differenziale dei tassi di interesse nominali, assumendo che i tassi reali siano uguali. • Il movimento del tasso di cambio dovrebbe bilanciare esattamente ogni differenziale dei tassi di inflazione • Il differenziale dei tassi di interesse è bilanciato dal deprezzamento della valuta • Lo sconto (premio) a termine è uguale al movimento del tasso di cambio atteso

  45. Le relazioni fondamentali della finanza internazionale

  46. Le relazioni fondamentali della finanza internazionale

  47. Le relazioni fondamentali della finanza internazionale

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