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LA SCENEGGIATURA

LA SCENEGGIATURA. Fare un cortometraggio a scuola – MODULO 2. Cos’è una sceneggiatura? Come si scrive una sceneggiatura La trama La struttura narrativa Fabula e intreccio I personaggi Il Set Up Le Sequenze La piramide (esercizio) Sceneggiatura videata di On the road. LA SCENEGGIATURA.

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Presentation Transcript


  1. LA SCENEGGIATURA Fare un cortometraggio a scuola – MODULO 2

  2. Cos’è una sceneggiatura? • Come si scrive una sceneggiatura • La trama • La struttura narrativa • Fabula e intreccio • I personaggi • Il Set Up • Le Sequenze • La piramide (esercizio) • Sceneggiatura videata di On the road LA SCENEGGIATURA

  3. Pier Paolo Pasolini ha definito la sceneggiatura “una struttura che genera altre strutture” La sceneggiatura è il film scritto. Tutto viene tradotto in immagini, e questo la differenzia dal romanzo. Il regista potrà però attuare cambiamenti in fase di ripresa e ulteriori cambiamenti saranno attuati al momento del montaggio, come si può vedere dando un’occhiata alla sceneggiatura di On the road e alle relative sequenze video. Una sceneggiatura può generare strutture diverse dal film, come fumetti, o musical, o cartoni animati. Se scritta secondo le indicazioni fornite ogni pagina di sceneggiatura dovrebbe corrispondere a un minuto di film. Questo ci permetterà di prevedere la durata del video e apportare, prima ancora di girare, tagli o modifiche. Cos’è una sceneggiatura

  4. EST. STRADA PER LAS VEGAS - GIORNO Il vento del deserto geme tristemente. Una Chevrolet decappottabile rossa in corsa riempie tutto lo schermo. All'improvviso si sente un grido fortissimo. DUKE (VFC) Eravamo dalle parti di Barstrow al limite del deserto quando le droghe cominciarono a fare effetto. L'auto sfreccia a centosessanta all'ora sull'autodtrasa del deserto, mentre "Paintitblack" degli Stones suona nell'autoradio. Alla guida Raoul Duke, una birra in mano, il volto teso, lo sguardo fisso davanti a sè" • Dividere il testo in scene (unità di luogo, tempo e azione) • Numerare ogni scena • Contestualizzare le scene indicando EST o INT per esterni o interni; il luogo; GIORNO o NOTTE • Dal margine sinistro scrivere le indicazioni descrittive, tenciche, l’audio e tutto ciò che concerne la gestualità dei personaggi • Al centro scrivere i dialoghi, indicando sempre il personaggio Come si scrive una sceneggiatura

  5. Il testo narrativo si fonda su alcuni principi di base da considerare prima di stendere la sceneggiatura: • Tracciare la Struttura narrativa • Creare la Fabula • Organizzare l’Intreccio La trama

  6. La struttura narrativa è una linea del tempo in cui si indicano i punti fondamentali di una storia. Quella maggiormente usata è la Struttura in Tre Tempi tipica del cinema americano. rottura dell'equilibrio iniziale spannung 0 x MP TP1 TP2 set up ending story La storia poggia su due punti fondamentali, come un arco su due basi. Questi punti sono chiamati tourning point (TP1 e TP2). Si comincia da qualcosa che interrompe un equilibrio iniziale (set up) fino ad arrivare al TP1, poi la storia cerca una soluzione raggiungendo un momento di tensione (spannung). Da qui in poi procede verso una risoluzione finale iniziata dal TP2. Cliccando sui rispettivi collegamenti si apriranno le sequenze relative a tali momenti in On the road. La struttura narrativa

  7. L’insieme delle sequenze disposte in ordine logico e cronologico prende il nome di FABULA, mentre l’insieme delle sequenze nell’ordine di apparizione nel testo narrativo prende il nome di INTRECCIO. • Una storia può essere raccontata seguendo l’ordine degli eventi, oppure si possono apportare delle modifiche andando avanti o indietrop nel tempo (TIME SHIFTING). • Questo si può attuare con i FLASH BACK (si racconta, o si vede, un fatto accaduto prima, ad esempio un ricordo, un antefatto o un racconto) o con i FORWARD BACK (si racconta o si vede qualcosa che deve ancora accadere). • Nel nostro cortometraggio tutta la storia è raccontata con un lungo flash back dalla ragazza che sta trascorrendo un pomeriggio a casa con gli amici in attesa della pizza. • L’intreccio può poi avere delle strutture particolari: • Struttura ciclica (si comincia da un avvenimento per poi tornarvi) • Montaggio per interpolazione (si anticipa con un forward back un avvenimento, poi si torna indietro nel racconto fino a giungere al momento esatto e continuare la storia) • Ellissi temporali (si usano per evitare di far vedere scene ulteriori; queste vengono raccontate da un personaggio o in altro modo; sono conosciute come “spiegotti”) • Cliffangher (“arrampicatori”; sono i finali di un film che lasciano aperta la strada a un seguito) Fabula e intreccio

  8. Sulla base delle tradizionali regole del testo narrativo, i personaggi svolgono un ruolo fondamentale. • Prima di stendere la sceneggiatura occorre: • Attribuire i ruoli fondamentali dei personaggi, secondo lo schema dei personaggi • Creare personaggi credibili sulla base della scheda di ogni singolo personaggio I personaggi

  9. Lo schema dei personaggi narratore contesto (cronotopo) mittente Vladimir Jakovlevič Propp (San Pietroburgo, 29 aprile1895 – Leningrado, 22 agosto1970) è stato un linguistarusso. Dedicò molti suoi studi all'indagine degli elementi delle fiabe popolari. I due principali studi di Propp sulla composizione, sugli elementi e sulle radici storiche e culturali della fiaba sono Morfologia della fiaba (pubblicato nel 1928 a Leningrado) e Le radici storiche dei racconti di fate. antagonista oggetto protagonista oppositori aiutanti destinatario Ogni storia vede un protagonista che deve conseguire qualcosa (oggetto), commissionatogli da un mittente e che deve giungere a un destinatario. Un antagonista cercherà di impedirglielo. Altri personaggi o aiutano il protagonista, o gli si oppongono. Più ruoli possono essere rivestiti da un solo personaggio.

  10. LO SCHEMA DEI PERSONAGGI IN ON THE ROAD Gabriella A casa con gli amici Luna Audizione Thomas Flavio Ettore Gruppo

  11. Strutturare un personaggio • Per creare un personaggio occorre scriverne la biografia, utilizzando la seguente carta d’identità: • Caratterizzazione fisiognomica • Caratteristiche fisiche del personaggio (in un film sono quelle dell’attore, ma in questa fase possono essere precisati il trucco o il costume) • Caratterizzazione antropologica • Caratteristiche attribuibili ai codici comportamentali del personaggio (gesti, espressioni del volto, modo di camminare, abitudini, etc…); include tutte le informazioni utili all’attore affinchè interpreti il personaggio • Caratterizzazione culturale • Il personaggio va strutturato facendo trasparire il suo livello culturale, il modo di parlare, le idee, i ragionamenti, etc… (utile per la costruzione dei dialoghi) • Caratterizzazione sociale • Serve a fornire indicazioni sul livello sociale di appartenenza del personaggio, che può essere ad esempio un portavoce della categoria della quale fa parte • Caratterizzazione ideologica • Punto di vista del personaggio, presa di posizione, cambiamento o rafforzamento dei valori in cui crede • Caratterizzazione psicologica • Insieme delle motivazioni e degli impulsi che regolano l’agire del personaggio dall’interno; eventuali radici nel suo passato di comportamenti evidenti nella storia • Caratterizzazione simbolica • Si ha quando il personaggio si erge a figura simbolo, allegoria, mito rappresentante qualcosa di universale

  12. Caratterizzazione di Thomas in On the Road • Caratterizzazione fisiognomica • Sono le caratteristiche di Dario Gangemi, i capelli lunghi, indumenti casuali (notare le scarpe di marca che potrebbero alludere a un non totale stato di povertà, la chitarra) • Caratterizzazione antropologica • Colpisce l’umiltà. Raccoglie i soldi, ma non reagisce al calcio di Flavio. • Caratterizzazione culturale • Thomas non fa capire il suo livello culturale, ma il suo linguaggio non è basso e conosce la musica • Caratterizzazione sociale • Definito nomade o zingaro da Ettore, prima, e poi da Flavio, Thomas è in realtà un vagabondo tedesco che per scelta personale gira il mondo, per conoscere gente e luoghi diversi. • Caratterizzazione ideologica • Il nomadismo visto alla maniera di Rimbaud: scegliere di abbassarsi e girare il mondo per arricchirsi • Caratterizzazione psicologica • Thomas è del tutto fedele alla sua linea comportamentuale: non fa una piega di fronte agli insulti subiti, ma accetta di buon grado di suonare per il gruppo • Caratterizzazione simbolica • Thomas si erge a figura dell’integrazione razziale, vero leit-motiv del cortometraggio

  13. Una storia non può partire subito dalla rottura dell’equilibrio inziale. Le prime scene (in proporzione alla durata del film) devono presentare la situazione e i personaggi. Questa fase iniziale del film è chiamata Set Up. La regola basilare per il Set Up è quella giornalistica delle 5W WHO? = CHI? WHEN? = QUANDO? W WHATS? = COSA? WHERE? = DOVE? WHY? = PERCHE’? In On the road il set up è costituito dai titoli di testa che presentano i quattro personaggi (who), in un momento presente (when), mentre suonano (whats), a casa di Ettore (where)… il perché lo spiega la scena di Luna che legge il foglietto dell’audizione. Il Set Up

  14. Un testo narrativo può essere scomposto in unità logiche chiamate sequenze. Sono di quattro tipi • NARRATIVE : Delineano le azioni dei personaggi • DESCRITTIVE : Servono a descrivere luoghi, oggetti o persone • RIFLESSIVE : Includono le digressioni dell’autore e le riflessioni dei personaggi • DIALOGICHE : Sono costituite dai dialoghi • Nella Sceneggiatura le prime sequenze devono essere tradotte in azioni e gesti che l’attore dovrà recitare, le seconde vengono lasciate allo sguardo della videocamera, le terze o sono incluse nei dialoghi, o tradotte in titoli o lasciate a una voce fuori campo, le quarte sono fondamentali perché il film è soprattutto dialogato. • Occorre tenere presente che se scriviamo che Flavio diede un clacio al contenitore con i soldi di Thomas, questo non sarà detto da nessuno, ma sarà mostrato in video. Le sequenze

  15. Concludiamo questo modulo con un esercizio molto utile per strutturare e rendere più vero il testo delle sequenze narrative. Prende il nome di piramide perché si tratta di scomporre un’azione in più parti in modo da generare azioni per facilitare il comopito dell’attore. Si prenda la sequenza narrativa: Flavio e Ettore incontrano un vagabondo Scomponiamola in tre azioni: Flavio e Ettore escono dal portoncino Un vagabondo rivolge loro la parola Falvio litiga con lui Non è finita… scomponiamo ogni frase in altre ancora, ad esempio la prima può diventare: Ettore, mentre esce dal portoncino, dice a Flavio che dovrebbero suonare meglio Flavio risponde che non sono ancora pronti Ettore fa un espressione un po’ delusa La piramide Più si va avanti nella piramide, meglio sarà sceneggiato il testo.

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