1 / 51

LA VALUTAZIONE A SCUOLA

LA VALUTAZIONE A SCUOLA. OBBLIGHI E RESPONSABILITA’. ALL’INIZIO ERA “LA PAGELLA”. Fino al 1977 la pagella è stata croce e delizia degli alunni e dei genitori.

rane
Download Presentation

LA VALUTAZIONE A SCUOLA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA VALUTAZIONE A SCUOLA OBBLIGHI E RESPONSABILITA’

  2. ALL’INIZIO ERA “LA PAGELLA” • Fino al 1977 la pagella è stata croce e delizia degli alunni e dei genitori. • Le discipline previste dai programmi ministeriali (nazionali) erano oggetto di una valutazione espressa, prima con il giudizio, poi con scala numerica.

  3. Rosa 1901

  4. AUGUSTO 1942

  5. Pagella 1935/36- Esterno

  6. Silvia 19351936

  7. 1948 Pagella (esterno)

  8. Pagella 1958/59

  9. 1958/59

  10. L’ Attestato “come”Certificazione

  11. LA SCHEDA DI VALUTAZIONE • Dal 1977 al 1993, con la Legge 517, in tutte le scuole elementari e medie la valutazione assume forma descrittiva. • L’imperativo è quello di esprimersi sempre in senso positivo “Sa …” per sviluppare l’apprendimento valorizzando ciò che l’alunno già sapeva. • Molte scuole negli anni ‘80 scelgono di allegare, alla scheda ministeriale, liste di obiettivi e/o performance per spiegare meglio in quale grado erano stati raggiunti gli obiettivi stessi(“con sicurezza”,“con incertezza”, “non raggiunto” )

  12. SCHEDA ModelloLegge 517

  13. Partecipazione alla vita della classe

  14. ELEMENTI DESUNTI DALLE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE SUI PROCESSI DI APPRENDIMENTO E SUI LIVELLI DI MATURAZIONE

  15. Le osservazione “debbono tenere conto della programmazione educativa elaborata dal collegio dei docenti e del piano didattico che si attua nella classe o nel gruppo di alunni,” …

  16. ATTIVITA’ Educativevalutazioni trimestrali

  17. AttivitàEducative

  18. VALUTAZIONE BI-TRIMESTRALE ADEGUATAMENTE INFORMATIVA SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE RAGGIUNTO

  19. AttestatoModelloLegge 517

  20. Esempio di “lista” di obiettivi allegata alla scheda

  21. ESEMPI

  22. ESEMPI

  23. LA SCHEDA DI VALUTAZIONEdal ‘93 al ‘96 • Assume la caratteristica di documento: cerca di tenere conto dei Programmi del 1979, 1985 e degli Orientamenti 1991 e delle riflessioni pedagogiche che ad essi erano sottesi. • Cerca anche di integrare due istanze provenienti da due diversi approcci culturali alla valutazione: -uno di tipo misurativo con indicatori di competenza,per livelli dipadronanza delle materie :i 5 livelli A B C D E - uno più attento ai processi formativi: i Quadri 1-2-3.

  24. Modello 93frontespizio

  25. Conoscenza dell’alunnoProfilo Iniziale

  26. Rilevazione degli apprendimenti

  27. Valutazione dei processi formativi

  28. Quadro 1Scuola MediaStrumenti del Consiglio di Classe

  29. Quadro 2Scuola MediaStrumenti del Consiglio di Classe

  30. Variazione grafica del modello 1993

  31. variazione graficaModello 93

  32. LA SCHEDA DI VALUTAZIONEDAL ‘96 AL ‘03 • Nasce come semplificazione del documento precedente : • spariscono gli indicatori per cui ogni materia ha un’unica voce (es “Italiano”) • i 5 livelli vengono sostituiti da :Ottimo, discreto, buono, sufficiente insufficiente • restano i Quadri di valutazione discorsiva a fine tri-quadrimestre.

  33. MODELLO 1996Frontespizio

  34. Modello ‘96 Interno

  35. LA SCHEDA DI VALUTAZIONE2004 • Con la C.M. 85/2004 il MIUR informa le scuole che non provvederà all’invio delle schede: • Le scuole dovranno provvedere “autonomamente” • Il MIUR mette sul proprio sito un fac-simile di scheda simile al modello in uso fino ad allora prevedendo, però, la valutazione della religione cattolica nello stesso modulo e introducendo fra le discipline la valutazione del comportamento

  36. LA SCHEDA DI VALUTAZIONE2005… cambia nome … • C.M. 84/10 Novembre 2005: “Linee guida per la definizione e l’impiego del Portfolio delle competenze nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione”

  37. IL PORTFOLIO NELLA CM 84/’05 È una cartelletta che assembla: -parti obbligatorie già strutturate -parti obbligatorie da strutturare -parti consigliate la cui strutturazione è libera

  38. parti obbligatorie già strutturate • parti obbligatorie da strutturare • parti consigliate la cui strutturazione è libera • Riguarda la scuola primaria e secondaria di primo grado; • È la scheda di valutazione già prevista in precedenza; • Non è, però, rispettosa del Testo Unico che prevede per la religione cattolica valutazione su foglio a parte; • Introduce la valutazione del comportamento dell’alunno.

  39. parti obbligatorie già strutturate • parti obbligatorie da strutturare • parti consigliate la cui strutturazione è libera • Riguarda anche la scuola dell’infanzia; • Impone la raccolta della documentazione educativa: osservazioni, diari di bordo, descrizioni di processi di apprendimento ed esperienze educative; • …come se la documentazione non fosse da sempre compito dei docenti; • ...come se il Collegio Docenti non fosse chiamato, da sempre, a deciderne la struttura…

  40. parti obbligatorie già strutturate • parti obbligatorie da strutturare • parti consigliate la cui strutturazione è libera • Inizialmente questa parte era per il MIUR il • “VERO” portfolio: dalle vocazioni ai destini predeterminati: la “vera personalizzazione”. • Ora, dopo l’intervento del Garante della privacy, delle proteste di genitori e scuole al MIUR non resta che lasciare questa parte libera … “consigliata”

  41. PER I MOTIVI ESPLICITATI IL PORTFOLIO PREVISTO DALLA C.M. 84/’05 è: LA MONTAGNA CHE PARTORISCE IL TOPOLINO

  42. IL MIUR CON LA CM 84 • ha confuso certificazione e documentazione; • ha così prospettato un portfolio ”pasticciato”; • ha imposto un modello rigido mentre possono esistere tanti modelli di portfolio a seconda delle diverse funzioni che gli vengono connesse ed il predisporle è prerogativa del collegio; • è intervenuto così imbrigliando l’autonomia decisionale delle scuole;

  43. IL MIUR CON LA CM 84 • ha richiesto la partecipazione di genitori e alunni, (proponendoin termini semplicistici la tematica complessa delle relazioni tra istituzioni, persone, generazioni…) confondendo i ruoli di Scuola e Famiglia; • ha indotto una raccolta di dati sensibili, ben oltre le consuetudini delle scuole (e perfino oltre i limiti stabiliti dalle leggi sulla privacy); • non ha fornito il Regolamento richiesto nemmeno dopo il pronunciamento del Garante;

  44. IL MIUR CON LA CM 84 • ha mobilitato talora energie per studi e approfondimenti che poi ha vanificato e disatteso; • ha indotto pratiche che richiedono molto tempo e molte risorse umane e finanziarie (in contemporanea ai tagli di organico) difficilmente estendibili a tappeto senzanéinvestimenti né formazione; • ha ripropostoil solito modo di far credere che “tutto cambia”, ma in realtà…

  45. DOPO LA CM 84 • Al di là dei guasti prodotti dalla Strategia della Confusione messa pervicacemente in atto dal Miur occorre dire subito che: • Certificazioni, Attestati, sono atti dovuti che la scuola rilascia da sempre, e non può non rilasciare, che siano o no “denominati” portfolio.

  46. … E ORA CHE FARE? • Riconoscere e contrastare la “strategia della confusione” attuata dal MIUR. • Icollegi non lascino imbrigliare dal MIUR la loro autonomia decisionale: vanno conservate e valorizzate le migliori esperienze di documentazione educativa; • le parti consigliate conviene rispedirle al mittente: non vi sono le condizioni per seri approfondimenti; • le scuole si tutelino prevedendo la valutazione della religione cattolica su foglio a parte (lo prevede la normativa vigente). • Tutti insieme: genitori, insegnanti, forze sociali rivendichino il ripristino dei previsti percorsi per la definizione degli strumenti di certificazione, valutazione e documentazione ( art. 8 D.P.R 275/99 e art. 3 legge 53/03)

  47. COSA SOSTIENE LA FLC CGIL • la scheda/documento di valutazione deve essere unica per tutti e decisa attraverso le procedure stabilite dalla legislazione (una circolare non basta) • il MIUR può consigliare/indirizzare le scuole, ma non invadere la loro autonomia organizzativa e didattica • compito del Sindacato è intervenire per il riconoscimento delle prestazioni lavorative necessarie ad un lavoro di documentazione; • a fronte dell’arroganza giuridica di questo ministero, la FLC CGIL sta diventando anche il garante della legalità (vedi querelle IRC)

  48. COSA SOSTIENE LA FLC CGIL • la valutazione degli alunni è un atto che fa parte, da sempre, dei doveri del docente. • il tutor è una figura contrattualmente non esigibile: non c’è e non ci può essere; • sulle parti consigliate: la parola stessa dice che non è un obbligo! Compete ai collegi docenti decidere SE e COME fare (ma è proprio la parte che il Miur ha propagandato come novità. Poi non l’ha sostenuta con la indispensabile formazione ed ha tagliato gli organici); • sulle parti obbligatorie ma a struttura libera:la decisione spetta ai i docenti; è opportuno che si colleghino alle buone pratiche già in uso e deliberate dai loro Collegi; per tutti i dati sensibili aspettino il Regolamento, chiesto dal Garante;

  49. CHE COSA SOSTIENE LA FLC CGIL • FINO A QUANDO LA SCHEDA DI VALUTAZIONE NON VERRÀ PROMULGATA A SEGUITO DEL PERCORSO PREVISTO DALLA NORMATIVA, I COLLEGI, SE LO RITENGONO OPPORTUNO, POSSONO DELIBERARE L’ADOZIONE DI UNA SCHEDA DA LORO STESSI ELABORATA IN COERENZA CON IL POF.

More Related