1 / 27

INFORMATICA PER GLI STUDI UMANISTICI

INFORMATICA PER GLI STUDI UMANISTICI. MATTEO CRISTANI. INDICE. CICLO DELLE LEZIONI. AGENDA. RAPPRESENTAZIONE POSIZIONALE RAPPRESENTAZIONE NUMERICA BASE IN BASE 2 CONVERTIRE NUMERI TRA LE BASI METODI SPECIALI DI CONVERSIONE. RAPPRESENTAZIONE POSIZIONALE.

Download Presentation

INFORMATICA PER GLI STUDI UMANISTICI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. INFORMATICA PER GLI STUDI UMANISTICI MATTEO CRISTANI

  2. INDICE • CICLO DELLE LEZIONI

  3. AGENDA • RAPPRESENTAZIONE POSIZIONALE • RAPPRESENTAZIONE NUMERICA BASE IN BASE 2 • CONVERTIRE NUMERI TRA LE BASI • METODI SPECIALI DI CONVERSIONE

  4. RAPPRESENTAZIONE POSIZIONALE • La rappresentazione dei numeri in forma posizionale è basata su tre principi • La rappresentazione delle 0; • La scelta di un insieme K di simboli che valgono come i numeri da 0 alla numerosità di K meno 1; • Il meccanismo di pesatura del valore di un simbolo.

  5. LA FORMA POLINOMIALE • Ogni simbolo dell’insieme K ha un peso che è funzione della sua posizione all’interno della rappresentazione. • Esempio: • Posso rappresentare il numero duemilatrecentoventisette come: • 2327 = 2*103 +3*102 +2*101 +7*100 • Il simbolo “2” ha un peso diverso a seconda della sua posizione.

  6. BASI NUMERICHE • La scelta delle basi numeriche per la rappresentazione posizionale hanno effetti misurabili • Sulla lunghezza dei numeri; • Sulla complessità del calcolo.

  7. TABELLINE • Dato un sistema posizionale in base n le tabelline di quel sistema sono, teoricamente, al massimo n • Tuttavia… • 0 ed 1 non hanno tabelline, ovviamente. • La tabellina del 2 è sempre elementare, dato che rileva i soli numeri pari. • Inoltre, la tabellina di (n-1), qualsiasi sia la base è banale

  8. ESEMPIO • ESEMPIO • La tabellina del 6 in base 7 è la seguente

  9. ANALISI • In una base la complessità del calcolo è determinata dal numero delle tabelline di moltiplicazione che occorre mandare a memoria per effettuare le operazioni; • La lunghezza dei numeri invece, dipende dall’ampiezza della base; • Il numero di operazioni di moltiplicazione da effettuare, quindi, è determinato dalla lunghezza dei numeri.

  10. ESEMPI • BASE 10 • Tabelline 3, 4, 5, 6, 7, 8 • Numeri di lunghezza 2 rappresentazione fino a 100; • Operazioni su numeri di lunghezza 2 complessità notevole • BASE 5 • Tabelline 3 • Numeri di lunghezza 2 rappresentazione fino a 25; • Operazioni su numeridi lunghezza 2 complessità molto modesta

  11. LA BASE 2 • Lunghezza: massima • Complessità del calcolo: minima

  12. CONVERSIONI DI BASE • DALLA BASE 2 ALLA BASE 10 • DALLA BASE 10 ALLA BASE 2

  13. CONVERSIONE DALLA BASE 2 • Un numero in base 2 è una sequenza di 0 e di 1 • Il significato della cifra 0 è ovviamente lo stesso in qualsiasi posizione • Il significato della cifra 1 invece è 2n dove n è la posizione della cifra 1da destra, diminuita di 1 • 110101002  0 20 + 0 21 + 1 22 + 0 23 +1 24 + 0 25 + 1 26 + 1 27 =21210

  14. CONVERSIONE DALLA BASE 10 • Dato un numero in base 10, l’ultima cifra della sua rappresentazione in base 2 può essere determinata dal seguente ragionamento: • Se il numero è pari, l’ultima cifra sarà senz’altro 0, e viceversa se il numero è dispari 1. Altrimenti, nel calcolo della conversione dalla base 2 alla base 10 la presenza di una cifra 1 alla fine avrebbe generato un numero dispari (e viceversa) • Lo stesso ragionamento si applica alle ultime due cifre: • 00 divisibile per quattro • 10 divisibile per due ma non per quattro • 01 dispari • 11 bidispari (dispari e tale per cui il quoto della divisione per due è dispari)

  15. SCHEMA DI DIVISIONE

  16. CONVERSIONI IN BASE 4, 8, 16 • Da base 10 a base 2 • Da base 10 a base 4 • Da base 10 a base 8 • Da base 10 a base 16

  17. CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 2

  18. CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 4

  19. CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 8

  20. CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 16

  21. CONVERSIONI INDIRETTE • ESEMPIO: DA BASE 3 A BASE 6 • CONVERSIONE DEL NUMERO IN BASE 3 ALLA BASE 10 • CONVERSIONE DA BASE 10 A BASE 6

  22. CONVERSIONI INDIRETTE • 211213 CONVERSIONE IN BASE 10 • 21121 = 1*30+2*31+1*32+1*33+2*34 = 1+6+9+27+162= 205 • 205 CONVERSIONE IN BASE 6 • 211213 =1456

  23. CONVERSIONI DIRETTE • Se due basi sono una potenza dell’altra, allora la conversione può avvenire in modo diretto • Da base X a base Y con Y potenza di X • Si opera un raggruppamento da destra a sinistra per gruppi lunghi quanto l’esponente dell’elevamento a potenza corrispondente • Si convertono gli elementi • Da base Y a base X con Y potenza di X • Si trasformano le cifre in base Y in k-uple di cifre in base X con k pari all’esponente dell’elevamento a potenza

  24. ESEMPI • 1100101010111 dalla base 2 alla base 4, 8, 16 • 231222123 dalla base 4 alla base 16 • 12212 dalla base 3 alla base 9 • 5EF9 dalla base 16 alla base 2, 4, 8 • 77516 dalla base 9 alla base 3

  25. CONVERSIONE 2-4

  26. CONVERSIONE 2-8

  27. CONVERSIONE 2-16

More Related