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I MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESPERIENZA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI POGGIO RUSCO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. PROGETTO “I CARE” a.s. 2008/2009. I MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESPERIENZA . TUTTI. ANELLI. DELLA. STESSA. CATENA. Area indagata.

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I MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELL’ESPERIENZA

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI POGGIO RUSCO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROGETTO “I CARE” a.s. 2008/2009 I MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVIDELL’ESPERIENZA

  2. TUTTI ANELLI DELLA STESSA CATENA

  3. Area indagata Il problema da affrontare è aumentare i tempi di permanenza in classe dell’alunno diversamente abile, incrementandone l’autostima e la motivazione all’ascolto. Questo permetterebbe anche di raggiungere l’obiettivo fondamentale del rispetto di sé, degli altri e delle regole. Caratteristiche del Contesto La classe 2C è composta da 23 alunni, di cui 12 femmine e 11 maschi. Tra questi vi è un ragazzino indiano che parla pochissimo la lingua italiana e l’ alunno dis/abile, affetto dalla Sindrome di Down: entrambi sono anagraficamente più vecchi di un anno dei loro compagni di classe. Dal punto di vista cognitivo gli alunni hanno buone capacità, ma le relazioni all’interno del gruppo-classe non sono facili: ci sono diverse personalità forti, che tendono ad affermarsi e che guardano alla figura adulta come ad una persona al loro pari. Soggetti coinvolti La classe 2C e il suo consiglio di classe, di cui 5 insegnanti hanno partecipato alla fase di formazione (Sostegno, Matematica, Italiano, Arte, Tecnologia). I docenti di Francese, Musica, Motoria, Inglese e Religione erano a conoscenza del progetto perché presentato alla fine dello scorso anno scolastico, mentre il professore di storia e geografia ha preso servizio solo all’inizio del corrente. Il progetto è stato inoltre condiviso a livello di Collegio Docenti Unitario e, in particolare, il plesso della Scuola secondaria di primo grado è stato interamente coinvolto (disponibilità di accoglienza nelle diverse classi e durante disparate attività). La famiglia è stata informata e ha valutato positivamente il progetto. Obiettivi della ricerca Ricercare strategie adeguate per aumentare la permanenza in classe dell’alunno diversamente abile.

  4. Tempo previsto Strategie Utilizzazione dello spazio-classe come centro di interesse e angolo didattico. Anno scolastico 2008/2009 Dati per raccogliere le tracce di lavoro Strumenti di osservazione • Check-list • Protocollo di osservazione • Scala di valutazione Registrazioni video e foto Multimediale-informatico Tipi di strumenti Diario estemporaneo dove annotare tutto quello che succede, sia in positivo che in negativo, in qualsiasi momento della giornata e da parte di tutti gli insegnanti. Descrivere, narrare e interpretare ciò che stiamo facendo in una seconda fase di rielaborazione dei dati. Esiti attesi Acquisizione da parte dell’alunno diversamente abile di un comportamento più rispettoso verso se stesso, verso i compagni e nei confronti del sistema classe all’interno dell’Istituto.

  5. SVILUPPO DELL’ESPERIENZA E MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI PRESENTAZIONE DEL PROGETTOalle famiglie e ai ragazzi PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLA CLASSE E CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE

  6. METODOLOGIE DI LAVORO • LE INSEGNANTI DI ITALIANO E DI MATEMATICA HANNO LAVORATO IN COMPRESENZA PER DUE MESI, UN’ORA LA SETTIMANA, APPLICANDO IL COOPERATIVE LEARNING. • QUESTA METODOLOGIA E’ STATA UTILIZZATA CON SISTEMATICITA’ ANCHE NELLE ATTIVITA’ DEL PROGETTO TEATRO, AFFIDANDO AD OGNI RAGAZZO UN RUOLO BEN PRECISO: ND HA SCELTO DI ESSERE IL CUSTODE DEL SILENZIOUTILIZZANDO CON CORRETTEZZA I SEGNI CONVENZIONALI STABILITI PRECEDENTEMENTE. • ANDREA HA PARTECIPATO SIA AD ATTIVITA’ IN PICCOLO GRUPPO (LABORATORIO DI ARTISTICA, DI TECNICA E DI MUSICA) CHE IN GRANDE GRUPPO (CIRCLE TIME DURANTE IL LABORATORIO EMOZIONI) LASCIANDOSI COINVOLGERE E VENENDO COINVOLTO DAI COMPAGNI. IL CIRCLE TIME COOPERATIVE LEARNING Che cosa è? Che cosa è?

  7. PERCHÉ SONO VENUTO A SCUOLA? ….. MA……… NON SEMPRE ABBIAMO POTUTO LAVORARE………….. ADESSO ME NE TORNO A CASA! ….. MA……… TRA UNA COCCOLA E UNA SGRIDATA SI RIPRENDE Andrea sta realizzando una maschera riempiendo una base di pietra con strati di carta, acqua e colla Anche i suoi compagni di classe sono impegnati nella preparazione delle maschere che serviranno come scenografia per la rappresentazione teatrale di fine anno Crocefisso realizzato con materiale povero con l’aiuto di una compagna durante un intervallo mensa

  8. NON MENO IMPORTANTE E’ STATA LA GITA D’ISTRUZIONE EFFETTUATA IL 23 E IL 24 APRILE, AL LAGO DI COMO E ST. MORITZ. PRIMA DI ALLORA, ND NON ERA MAI STATO FUORI UNA NOTTE SENZA LA PRESENZA DEI GENITORI. PERCHE’ QUESTA ESPERIENZA POTESSE RISULTARE IL PIU’ POSSIBILE EFFICACE E POSITIVA, LA FAMIGLIA SI E’ ATTIVATA, TRASCORRENDO CON ND UN WEEK-END IN ALBERGO. QUESTO GLI HA PERMESSO DI SENTIRSI PIU’ SICURO E TRANQUILLO DI FRONTE ALLE NUOVE CIRCOSTANZE CHE LA GITA PROPONEVA. IN GITA DI DUE GIORNI ND. AVEVA UN CELLULARE CON TASTIERA BLOCCATA, E’ STATO IN GRADO DI RISPONDERE A TUTTE LE TELEFONATE RICEVUTE DA MARZO, TERMINATO IL LAVORO DI STESURA DA PARTE DEI GRUPPI COOPERATIVI, SONO INIZIATE LE PROVE DELLO SPETTACOLO TEATRALE. INIZIALMENTE ANDREA AVEVA COMPORTAMENTI DI RIFIUTO VERSO LE RICHIESTE E DI PROPOSTE PERSONALI NON ATTINENTI PERO’ AL COPIONE. GRAZIE ALLA COERENZA DI ATTEGGIAMENTI TENUTI SIA DAGLI INSEGNANTI CHE DAI COMPAGNI DI CLASSE, ANDREA HA SUPERATO QUESTE CONDOTTE OPPOSITIVE E, ANCHE SE NON SENZA DIFFICOLTÀ, SIAMO RIUSCITI A RIPRENDERE IL NOSTRO PERCORSO. NEL MOMENTO IN CUI, OLTRE A RECITARE LA PARTE ASSEGNATAGLI HA FATTO UNA PROPOSTA PERTINENTE ALLA SCENEGGIATURA, LO ABBIAMO INCORAGGIATO A REALIZZARLA. LO SPETTACOLO TEATRALE HA RAPPRESENTATO IL MOMENTO CULMINANTE DELL’INTERO PROGETTO E IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI

  9. INIZIA LO SPETTACOLO TEATRALE ED IO…APRO LE DANZE… PRECEDENDO I MIEI COMPAGNI, ATTRAVERSO LA SALA, SUL PALCO LA DANZA DEL FUOCO

  10. FINALMENTE …………ARRIVANO I VIGILI DEL FUOCO E LA PERFORMANCE FINALE

  11. SIA L’ESPERIENZA DELLO SPETTACOLO TEATRALE CHE QUELLA DEL VIAGGIO D’ISTRUZIONE, HANNO RAPPRESENTATO PER ANDREA UNA FONTE DI MOTIVAZIONE, SODDISFAZIONE E CRESCITA. QUESTO PERÒ VALE ANCHE PER TUTTI I SUOI COMPAGNI, CHE HANNO POTUTO SCOPRIRE IN ND UN POTENZIALE NASCOSTO FINO AD ALLORA. LA SUA CREATIVITÀ, LA SUA DISPONIBILITÀ, IL SUO ESSERE DI COMPAGNIA E’ STATO SPERIMENTATO CON INTENSITÀ DA TUTTI I RAGAZZI E GLI ADULTI CHE LO HANNO ACCOMPAGNATO IN QUESTE ATTIVITÀ, CONSIDERANDOLO DAVVERO UN ANELLO DELLA LORO CATENA. SIGNIFICATIVE SONO STATE LE CONSIDERAZIONI SCRITTE DAGLI ALUNNI SULLA PARTECIPAZIONE DI ANDREA AL VIAGGIO D’ISTRUZIONE DI DUE GIORNI: MENTRE PRIMA DI NATALE, IN SEGUITO ALLE SUE CRISI, RITENEVANO FOSSE UTILE CHE ANDREA FREQUENTASSE UNA STRUTTURA PROTETTA, DOPO LA GITA IL LORO PUNTO DI VISTA ERA COMPLETAMENTE CAMBIATO. Prima di tutto i professori sono stati molto bravi a prendere su in gita Andrea, perché è una grande responsabilità e molti altri si sarebbero rifiutati. Andrea è stato molto maturo, non l’ho mai visto così autonomo e non infantile. Secondo me si è comportato così perché ha sentito che tutti gli davamo fiducia. Questa gita l’ha fatto crescere; se non l’avessimo preso su in gita sarebbe stato un grande errore e Andrea si sarebbe sentito più fragile e scatenerebbe i suoi momenti di rabbia più spesso.

  12. 9 GIUGNO 2009 QUI FINISCE L'ANNO SCOLASTICO CHE SPETTACOLO!

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