1 / 34

‘Sistema Recapito: Sviluppo della cultura manageriale’ - indice

‘Sistema Recapito: sviluppo della cultura manageriale’ ( Percorsi integrati di formazione per le diverse famiglie professionali del Recapito Area Manager). ‘Sistema Recapito: Sviluppo della cultura manageriale’ - indice. Lettura del contesto di riferimento .

parker
Download Presentation

‘Sistema Recapito: Sviluppo della cultura manageriale’ - indice

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ‘Sistema Recapito: sviluppo della cultura manageriale’(Percorsi integrati di formazione per le diverse famiglie professionali delRecapito Area Manager)

  2. ‘Sistema Recapito: Sviluppo della cultura manageriale’ - indice Lettura del contesto di riferimento L’articolazione dei percorsi formativi e il laboratorio per i Capi Squadra Percorso formativo ‘Responsabile Recapito Area Manager’ Percorso formativo ‘Responsabile CPD – CSD’ Percorso formativo ‘Capi Squadra’ I format didattici

  3. LA LETTURA DEL CONTESTO • La presente proposta tiene conto delle informazioni rilevate: • dal corso ‘Leadership del cambiamento e public speaking’ che ha coinvolto tutti Responsabili RAM • dalle interviste rilasciate dal COO/RU e da COO/FCI • da quanto emerso durante il giro effettuato nelle 11 ALT • dalla lettura delle Job description dei ruoli coinvolti in formazione • Le evidenze ci portano a riflettere su ciò che noi riteniamo un nodo critico : un ‘approccio old’ nella gestione delle persone, frutto di una cultura consolidata da anni presso la ex DC poi DOL oggi COO e ex recapito area Rete. • Le prime analisi hanno permesso di tracciare una ipotesi di lavoro da condividere con la linea, che, arricchita del contributo di questa ultima, andrà affinata, anche utilizzando survey dedicate che permetteranno di entrare nel dettaglio contenutistico in maniera mirata.

  4. LA STRUTTURA DEI PERCORSI FORMATIVI • A supporto dell’implementazione del nuovo modello organizzativo si rende necessaria una struttura comune per tutti i percorsi formativi previsti che tenga conto delle esigenze di tutte le famiglie professionali interessate. • I percorsi, a garanzia di maggiore efficacia, dovranno prevedere tasselli formativi comuni per: • la condivisione delle strategie • la crescita delle competenze finalizzate allo sviluppo gestionale dei collaboratori e della squadra • l’autoregolazione di tutte le persone del recapito: gestione autonoma del ruolo • il superamento delle ortodossie del ruolo agito che, soprattutto per i Capi Squadra, dovrà permettere l’attivazione di un ruolo ‘da capo’ gestionale.

  5. Le famiglie professionali coinvolte nel percorso: numeri e ruoli L’intero percorso sarà destinato alle seguenti famiglie professionali: Responsabile Area Manager Responsabile RU Controllo Operativo e gestione Specialista Safety,Securit … 34 34 34 68 (*) Centro Primario di distribuzione 627 Specialista Monitoraggio Q. C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale C. S. Art.ne Consegne Spec.li 627 Presidio dec. di distribuzione Portalettere Addetto L.I. Portalettere Portalettere Centro Secondario di distribuzione (*) 1.600 * (titale Capi Squadra CPD + CSD) 297 C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale Addetto L.I. Presidio dec. di distribuzione Portalettere

  6. I percorsi: piano di avvio attività didattiche 2° step Percorso RAM 1 2 3 4 5 3° step Percorso Responsabile CPD - CS 1 2 3 4° step Prosecuzione Percorso Capi Squadra 1 FU 1° step Laboratorio Capi Squadra Focus Format didattici

  7. Primo step – Laboratorio focus per Capi Squadra Laboratorio Focus Per Capi Squadra

  8. Laboratorio focus per Capo Squadra • Considerando il ruolo del Capo Squadra come ‘fattore critico di successo’ si prevedono, a monte dei percorsi formativi, alcuni laboratori didattici (suddivisi per macro area territoriale: nord – centro e sud). • I laboratori, indirizzati ad un campione di Capi Squadra da coinvolgere in formazione, perseguiranno i seguenti obiettivi: • anticipare le logiche dell’intervento e le finalità che si intendono perseguire • raccogliere e affinare i bisogni formativi della famiglia professionale • raccogliere elementi per contestualizzare le esercitazioni e verificarne le coerenze • testare gli story board a supporto del format didattico da utilizzare nel percorso formativo (camera cafè) • produrre i filmati da utilizzare in aula nei diversi percorsi formativi (camera cafè e le iene).

  9. Percorso formativo‘Responsabile Recapito Area Manager’

  10. Il secondo percorso formativo – Responsabili RAM Responsabile Area Manager Responsabile RU Controllo Operativo e gestione Specialista Safety,Securit … 34 Centro Primario di distribuzione Specialista Monitoraggio Q. C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale C. S. Art.ne Consegne Spec.li Presidio dec. di distribuzione Portalettere Addetto L.I. Portalettere Portalettere Centro Secondario di distribuzione C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale Addetto L.I. Presidio dec. di distribuzione Portalettere

  11. CARATTERISTICHE • È un intervento di formazione • customizzato dedicato a tutti i Responsabili RAM • per • potenziarne e rinforzarne il • ruolo: complesso e strategico • per il miglioramento degli obiettivi Aziendali

  12. OBIETTIVI DELL’INTERO PERCORSO • Rendere più efficace la gestione dell’Unità Organizzativa • Favorire una più adeguata capacità di lettura del contesto territoriale • Monitorare meglio tutte le variabili che impattano su costi e qualità • Intervenire sulle variabili stesse con maggiore prontezza ed efficacia

  13. 2° modulo LA GESTIONE DEI COLLABORATORI E DELLA SQUADRA DECENTRATA PERCORSO FORMATIVO Verificare Capire Agire 1° modulo Gli scenari e il nuovo modello organizzativo Il RUOLO DEL Responsabile RAM 3° modulo GLI STRUMENTI PER LA GESTIONE DELL’UNITÀ ORGANIZ.VA 4° modulo IL MONITORAGGIO DEI RISULTATI (Economics) durata durata durata durata Format ‘le jene’ Format ‘camera cafè’ 2gg 2gg 2gg 2gg Sperimentare Project work assistiti (durata 6 ½ giornate, sul posto di lavoro) Sessioni di coaching dedicate Tot. 11 gg.

  14. Il coaching per i Responsabili RAM È prevista una sessione didattica, nel secondo modulo, che permetterà la conoscenza del ‘modello di coaching’ e delle sessioni di coaching, durante l’intero percorso, (interventi a base ‘individuale’ e ‘volontaria’) che permetteranno di velocizzare la trasferibilità degli apprendimenti del percorso formativo nell’agire quotidiano. Le sessioni individuali di coaching permetteranno, altresì, di rinforzare il ‘modello’ e utilizzarlo come nuovo approccio relazionale nella gestione della propria squadra.

  15. Percorso formativo per Responsabile CPD - CSD

  16. Il terzo percorso formativo – Responsabili CPD e CDS Responsabile Area Manager Responsabile RU Controllo Operativo e gestione Specialista Safety,Securit … Centro Primario di distribuzione Specialista Monitoraggio Q. C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale C. S. Art.ne Consegne Spec.li 627 Presidio dec. di distribuzione Portalettere Addetto L.I. Portalettere Portalettere Centro Secondario di distribuzione 297 924 C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale Addetto L.I. Presidio dec. di distribuzione Portalettere

  17. IL RUOLO DEL Responsabile CPD - CSD Sviluppare comportamenti gestionali per poter meglio interpretare il ruolo di player nell’intento di raggiungere • l’eccellenza operativa • i risultati attesi dal Piano aziendale Al Responsabile CPD-CSD è richiesto un Ruolo Attivo con responsabilità e competenze da declinare in funzione della propria realtà lavorativa Ne consegue la necessità di:

  18. OBIETTIVI DELL’INTERO PERCORSO • Acquisire le chiavi interpretative del proprio ruolo nei processi aziendali e nella gestione operativa dei processi CPD e CSD • Comprendere le logiche e gli strumenti per gestire i collaboratori • Acquisire i criteri per raggiungere gli standard di qualità ed efficienza del servizio

  19. Il piano di miglioramento • Nel percorso il partecipante, partendo da un’autodiagnosi, realizzerà un Piano di Miglioramento per individuare quali azioni intraprendere per migliorare le sue aree deboli • Il Piano di Miglioramento verrà: • aggiornato ad ogni fine modulo • condiviso periodicamente da ciascuno con il Responsabile RAM • valutato al termine del percorso formativo durante un apposito incontro tra Resp. CPD - CSD e Resp RAM

  20. 3° modulo Generare Qualità nel Servizio al Cliente 2° modulo Sviluppare più valore nella gestione della squadra ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO 2gg 2gg 2gg 1° modulo Sviluppare più valore nel Ruolo Responsabile CPD - CSD e nel Funzionamento Organizzativo Format ‘le jene’ Format ‘camera cafè’ Autodiagnosi e Piano di miglioramento Incontro con Resp.le RAM Supporto del Responsabile RAM Incontro finale con Resp.le RAM

  21. Percorso formativoper‘Capi Squadra’

  22. Il quarto percorso formativo – Capi Squadra Responsabile Area Manager Responsabile RU Controllo Operativo e gestione Specialista Safety,Securit … Centro Primario di distribuzione Specialista Monitoraggio Q. C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale C. S. Art.ne Consegne Spec.li Presidio dec. di distribuzione Portalettere Addetto L.I. Portalettere Portalettere Centro Secondario di distribuzione C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale circa 1.600 persone Addetto L.I. Presidio dec. di distribuzione Portalettere

  23. La cultura organizzativa presupposti e come migliorarla Il Capo Squadra nel Recapito, oggi, agisce un ruolo che è fortemente condizionato da una cultura maturata nella propria organizzazione: l’insieme delle regole non scritte (valori, abitudini, stili, riti) influenzano il comportamento delle persone nell’operatività lavorativa e sono metabolizzati come corretti. Per lavorare correttamente sul ruolo del Capo Squadra, si deve, in prima battuta incidere sulla ‘rottura’ di tutti quei meccanismi e costruire una professionalità sempre più orientata alla gestione della squadra e sempre meno all’operatività diretta. La consapevolezza di aver interiorizzato le evoluzioni del ruolo necessarie all’attivazione di un comportamento organizzativo corretto. Il format didattico camera cafè permette una ‘lettura’ delle ortodossie in chiave costruttiva per attivare un ruolo gestionale ‘da capo’.

  24. 1°MODULO FOLLOW UP Percorso Capi Squadra ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO Role Play ‘camera cafè’ Format ‘le jene’

  25. OBIETTIVI DEL MODULO • Comprendere il significato del cambiamento organizzativo • Acquisire concetti e strumenti per la comprensione del nuovo modello organizzativo • Far percepire il collegamento del Recapito ai risultati di Poste Italiane in termini di costi e qualità • Riconoscere gli elementi distintivi del ruolo del Capo Squadra (superare le ortodossie) • Comprendere l’importanza del lavoro di squadra e di quello interfunzionale • Condividere  il significato di leadership come modello concreto di riferimento  • Riconoscere i fattori alla base della motivazione sul lavoro e le leve per una corretta gestione • Acquisire conoscenze e strumenti per la gestione delle azioni di comunicazione interpersonale • Condividere l’importanza dell’ascolto nella relazione efficace • Imparare a gestire il conflitto

  26. LOGICHE DEL FOLLOW UP • Al termine del 1° Modulo si accompagneranno i partecipanti a definire un ‘piano d’azione’ per mettere in pratica nelle attività lavorative i contenuti affrontati e sperimentati in aula. • A distanza di circa 2/3 settimane dal termine del modulo i partecipanti si confronteranno riportando in aula riflessioni sui seguenti aspetti: • eventuali difficoltà ad entrare nel nuovo ruolo • strategie adottate per la risoluzione di tali difficoltà • vantaggi ottenuti nell’adozione del nuovo ruolo. • In chiusura di giornata saranno condivisi con il capo diretto eventuali ‘piani azione’ che permetteranno di agire meglio il ruolo.

  27. I Percorsi formatividelle altre famiglieprofessionali

  28. Le altre famiglie professionali coinvolte Responsabile Area Manager Responsabile RU Controllo Operativo e gestione Specialista Safety,Securit … 34 34 68 Centro Primario di distribuzione Specialista Monitoraggio Q. C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale C. S. Art.ne Consegne Spec.li Presidio dec. di distribuzione 627 Portalettere Addetto L.I. Portalettere Portalettere Centro Secondario di distribuzione C. S. Art.ne Rec. Dedicato C. S. Art.ne Rec. Universale Addetto L.I. Presidio dec. di distribuzione Portalettere

  29. I percorsi per le altre famiglie professionali coinvolte • Dopo una mirata analisi sulle esigenze formative saranno attivati ulteriori percorsi formativi che coinvolgeranno le seguenti famiglie professionali: • in ambito RAM • Responsabile RU • Controllo Operativo e gestione • Specialista Safety, security • in ambito CPD • Specialista Monitoraggio e Qaulità

  30. La metodologia e i format didattici

  31. L’architettura dei percorsi formativi integrati: le logiche • L’architettura dei percorsi integrati di formazione sottende ad una logica che vuole generare un CIRCOLO VIRTUOSO finalizzato alla gestione e allo sviluppo delle persone. Il modello utilizza come driver, principalmente, 4 ‘dimensioni’, ciascuna con una specifica finalità, esse sono: • guida, per orientare • ascolto, per sostenere • condivisione, per realizzare • coinvolgimento, per sviluppare • Incrociando le 4 dimensioni sarà possibile individuare una serie di ‘leve di azione’ che agiscono su competenze che migliorate permetteranno di: conseguire i risultati, generando valore per le persone e l’organizzazione, coinvolgere sui valori, promuovendo integrazione e sinergie, valorizzare le persone e promuovere e governare il cambiamento. Soddisfazione del cliente Orientamento all’efficienza Decisione Conseguire i risultati, generando valore Per le persone e l’organizzazione Flessibilità Iniziativa Guidare per orientare Ascoltare per sostenere Problem Solving Promuovere e governare il cambiamento Recapito Valorizzare le persone Condividere per realizzare Coinvolgere per sviluppare Comunicazione trasparente Guida Motivazione e sviluppo dei collaboratori Gestione dei conflitti Coinvolgere sui valori, promuovendo Integrazione e sinergie Gestione della relazione Ascolto attivo

  32. I format didattici: le logiche • Per innestare il CIRCOLO VIRTUOSO si propone l’utilizzo, in ciascun percorso formativo, di specifici ‘format’ didattici. Ciascun format sarà utilizzato, in prima battuta nel percorso formativo per il quale è stato progettato e in progress, perseguendo obiettivi diversi negli altri percorsi. Sarà così possibile, perseguire, nelle altre famiglie professionali, un effetto ‘cascata’ rispetto a contenuti e metodi. • Es. • format ‘le iene’ e ‘camera cafe’ – previsti in prima battuta, nel percorso dedicato ai Capo Squadra sono utilizzati come leva di rottura verso le ortodossie tipiche del ruolo permettendo l’attivazione di un ruolo gestionale ‘da capo’. Lo stesso format sarà utilizzato negli altri percorsi come leva per far comprendere come supportare i CS ad agire quotidianamente un ruolo più da capo e meno da operatore ‘pompiere’. • format ‘coaching’ per i Responsabili RAM – consiste in un intervento ‘individuale’ e ‘volontario’ per velocizzare la trasferibilità del programma formativo nell’agire quotidiano e per acquisire ‘metodo’ per gestire il ruolo di ‘capo-coach’ nei confronti della propria squadra Recapito • format ‘piano individuale’ per i responsabili CPD e CDS – sarà utile per individuare quali azioni intraprendere per migliorare le aree più deboli relative al proprio ruolo. Il piano sarà condiviso con il Responsabile RAM il quale darà un concreto supporto al suo collaboratore utilizzando le competenze acquisite nel modulo Coaching. Anche in questo caso la finalità è trasferire il ‘metodo’ utile poi a gestire i propri collaboratori (Capi Squadra e Portalettere).

  33. I format didattici • format ‘le iene’ si sostanzia in una serie di interviste affiancate dove due persone che ricoprono ruoli (Capo squadra e RAM o Capo Squadra e responsabile CPD) diversi danno una descrizione di fatti, situazioni, comportamenti, etc. dal loro punto di vista • ‘camera cafe’ – si sostanzia in una conversazione fra due persone che ricoprono lo stesso ruolo (capo Squadra) che descrivono, con franchezza, le ortodossie del proprio ruolo • format ‘coaching’ si sostanzia in un approccio relazionale favorendo la consapevolezza sui propri punti forti e aree di miglioramento. Attraverso l’utilizzo di ‘domande potenti’ permette di esplorare le risorse personali per impegnarsi verso un piano di miglioramento • format ‘piano individuale’ si sostanzia in uno story board ‘Piano di Miglioramento’ che permette l’individuazione delle azioni da intraprendere per migliorare le aree, relative al proprio ruolo, più deboli, anche, dopo averne condiviso i contenuti, con il supporto del proprio capo

  34. Il CIRCOLO VIRTUOSO si alimenta per: • la condivisione tra tutte le famiglie professionali dei ‘fattori limitanti’ per trasformarli in ‘fattori facilitanti’ il cambiamento in atto • la responsabilizzazione delle persone verso il miglioramento delle proprie competenze attraverso il ‘coaching’ (Resp.le RAM) e i ‘piani individuali’ (Resp.CPD e CDS) • la comprensione delle potenzialità del metodo apprezzandone direttamente/personalmente i benefici/vantaggi nella gestione della squadra • l’accelerazione dell’applicabilità degli apprendimenti attraverso l’individuazione dei ‘focus di attenzione’ e delle relative azioni da mettere in atto.

More Related