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di Sergio Melis

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. di Sergio Melis. Cenni storici sulla legislazione . La figura e il ruolo del RLS. La partecipazione del RLS al sistema della sicurezza. Figura, ruolo, compiti e partecipazione al sistema della sicurezza del Rls

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Presentation Transcript


  1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di Sergio Melis Cenni storici sulla legislazione. La figura e il ruolo del RLS. La partecipazione del RLS al sistema della sicurezza Figura, ruolo, compiti e partecipazione al sistema della sicurezza del Rls Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 (articoli 18, 19)

  2. Quali sono gli argomenti che tratteremo nel corso LEZIONE La sicurezza nelle leggi italiane La normativa europea Ruolo, compiti e responsabilità del Rls nella sicurezza nei luoghi di lavoro.

  3. Presentazione Sono un ex operaio chimico e dirigente sindacale in pensione. Ho iniziato a lavorare nel 1963 come bracciante agricolo abituale. Nel 1965 sono stato assunto nel Petrolchimico di Macchiareddu (ex Rumianca) come operatore di impianto.

  4. Presentazione Nel 1971 sono stato eletto dai miei compagni di lavoro Delegato di reparto. Nel Consiglio di fabbrica sono stato eletto nell’Esecutivo del C. di F. e nella Commissione Ambiente (delle prime in Italia).

  5. Presentazione Nel 1973 sono stato eletto dal Congresso dei chimici nel direttivo. A luglio del 1974 entrai in segreteria provinciale dei chimici della CISL. Dal 1984 al 1996 sono stato membro della Segreteria del sindacato di Cagliari con compiti specifici relativi alle politiche industriali e produttive.

  6. Presentazione Nel 1996 frequentai nel Centro studi di Firenze il Primo corso di Formatori sulla 626. Nel gennaio del 1998 mi è stato pubblicato un libro sulla 626. Questo libro è il risultato della preparazione del primo corso di formazione per Rappresentanti Sindacali Aziendali di Cagliari.

  7. Presentazione Nell’agosto del 2005 l’Ente Bilaterale Artigiano della Sardegna ha pubblicato cinque lavori di cui due sulle problematiche legate alla organizzazione della stessa EBAS. Gli altri tre lavori riguardano specificatamente la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il quarto e il quinto di questi volumi sono stati curati dal sottoscritto.

  8. Presentazione Attualmente, a Cagliari, sono il Responsabile del PUNTO DI INCONTRO626, tutti i mercoledì sera, sono a disposizione delle segreterie e dei delegati.

  9. Presentazione In tutti questi anni, da privatista, ho sostenuto l’esameper la maturità magistrale e… poi studiando dalle 6 alle otto del mattino tutti i giorni e aumentando le ore il sabato e la domenica ho superato tutti gli esami del mio corso di laurea. In questi ultimi mesi ho iniziato a lavorare sui testi di filosofia della scienza per preparare la mia tesi di laurea in pedagogia.

  10. Presentazione Prima di iniziare veramente i lavori mi scuso della autopresentazione non professionale e chiedo scusa in anticipo se non sarò, in qualche passo, chiaro nella esposizione. Spero però di supplire a questo limite esplicitando meglio i concetti nelle risposte che darò alle Vostre domande

  11. Presentazione Sicuramente, diverse cose che dirò sono già state dette e saranno riproposte da altri relatori. Io seguirò un percorso molto semplice. Metterò in evidenza tutti i soggetti della sicurezza e farò notare le relazioni che hanno con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

  12. Presentazione Alcune settimane fa, in un liceo francese, il primo liceo chimico francese, un docente è morto e diversi studenti hanno avuto gravi ferite nell’esplosione di un laboratorio della scuola. Riporto questa notizia drammatica per Mettere a fuoco da subito il problema. L’uomo deve vivere per il lavoro e non morire del lavoro.

  13. Evoluzione storica delle leggi sulla sicurezza La sicurezza dei lavoratori è un problema sociale ed inizia l’intervento dello Stato Legge 12 marzo 1898, n. 80 Legge sugli infortuni degli operai sul lavoro Si tratta della prima legge che sancisce l’obbligo assicurativo contro gli infortuni sul lavoro Nel periodo 1898 - 1930 sono varate leggi più di carattere assicurativo che norme di prevenzione degli infortuni

  14. Evoluzione storica delle leggi Nel periodo che va dal 1930 al 1945 vengono emesse leggi fondamentali sulla sicurezza del lavoro CODICE CIVILE R.D. 16 marzo 1942, n. 262 Art. 2087 Tutela delle condizioni di lavoro “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro,sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro” CODICE PENALE R.D. 19 /10/1930, n. 1398 Art. 451 Omissione colposa di cautele contro gli Infortuni sul lavoro Art. 589 Omicidio colposo Art. 590 Lesioni personali colpose

  15. Evoluzione storica delle leggi COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Gazzetta Ufficiale n. 298 del 27 dicembre 1947 Art. 3 …E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo e interesse della collettività…. Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori… Art. 41 L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.

  16. Evoluzione storica delle leggi La salute è un bene primario, non ci può essere giustificazione alcuna (costi economici, tecnologia nuova organizzazione) che possa limitare questo diritto del cittadino lavoratore.

  17. Evoluzione storica delle leggi Anni ‘50 contadini industria L’Italia, uscita dal secondo conflitto mondiale, avvia la ricostruzione del tessuto industriale. Vi è una grande migrazione interna. La mano d’opera è senza una cultura industriale e di conseguenza AUMENTANO GLI INFORTUNI

  18. Leggi e norme Legge 12.02.1955, n. 51 Il Governo viene autorizzato ad emanare norme generali e speciali per la Prevenzione degli infortuni sul lavoro e per l’igiene del lavoro D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni D.P.R. 19 marzo 1956, n. 303 Norme generali per l’igiene del lavoro

  19. Leggi e norme Queste leggi sono nel complesso buone e valide ancor oggi I Decreti degli Anni ’50 hanno una impostazione legata all’ organizzazione meccanica del lavoro • Hanno un aproccio • tecnicistico • b) Adeguano macchine • e impianti • c) il manutentore era • l’esperto della sicurezza Nessun risultato, o quasi, in termini di sicurezza

  20. Aspetti economici e sociali Negli anni ’60 e ’70 si sviluppano, in Italia e nell’Europa, una serie di lotte studentesche e sindacali Emerge sia da parte delle imprese che dei lavoratori l’esigenza di nuove professionalità. L’addestramento ripetitivo lascia il posto al “saper fare” che comporta la conoscenza del processo del lavoro e non solo una piccola frazione di esso

  21. Aspetti economici e sociali uomo macchina ambiente Nel rapporto uomo – macchina – ambiente L’uomo è il punto più debole Nella legislazione degli anni ’50 Il lavoratore veniva considerato un soggetto passivo quasi una parte della macchina che doveva essere addestrato all’esecuzione ripetitiva

  22. Legge 20/5/1970 n. 300 STATUTO dei LAVORATORI Leggi e norme I lavoratori, mediante le loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte quelle misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica Art. 9 : Tutela della salute e della integrità fisica dei lavoratori

  23. Legge 20/5/1970 n. 300 Art. 9 STATUTO dei LAVORATORI Leggi e norme Università di Cagliari (facoltà di Medicina del lavoro) Chiamata dal Consiglio di Fabbrica della Rumianca Per una indagine e studio sul Cloruro di Vinile (un pericoloso cancerogeno). Tutte le spese a carico dello Stabilimento Grande ruolo del Rappresentanza sindacale

  24. Legge 23/12/1978 n. 833 Riforma sanitaria Leggi e norme Art. 20 comma 1 lett. b, comma 3 Attività di prevenzione Il RSA riceve comunicazione dei dati accertati dal Servizio per quanto riguarda i fattori di nocività, di pericolosità e deterioramento negli ambienti di lavoro; Gli interventi di prevenzione all’interno degli ambienti di lavoro sono effettuati sulla base di esigenze verificate congiuntamente con le rappresentanze sindacali e il datore di lavoro.

  25. Direttive Sociali Europee degli anni 80 – 90 Verso la Sicurezza Europea 391/89Direttive quadro: miglioramento salute dei lavoratori sul lavoro 269/90Movimentazione Manuale dei carichi 270/90Sicurezza lavoro ai Video Terminali 654/89Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro 655/89Sicurezza per le attrezzature di lavoro 394/90Protezione da Agenti cancerogeni 679/90Protezione da Agenti biologici 656/89Dispositivi Protezione Individuali

  26. Verso la sicurezza europea In ordine di tempo l’ultima direttiva europea recepita dal nostro Paese. D. Lgs 19/08/2005 n° 187 Attuazione della Direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relativa alla esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche

  27. Verso la sicurezza europea Nel nostro Paese sono oggi vigenti oltre 350 leggi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Nelle ultime due legislature si è andati molto avanti nella stesura di un TESTO UNICO delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ma ancora non si è riusciti a concludere nulla.

  28. Verso la Sicurezza Europea Il sistema delle Direttive Europee si Basa sulla partecipazione attiva e sulla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nell’ambiente di lavoro affinché tutti siano coinvolti

  29. Direttive Europee Le 8 direttive sociali europee sono state recepite nella legislazione italiana con la promulgazione del DECRETO LEGISLATIVO 19 settembre 1994, n. 626 Si ricorda, però, che la prima Direttiva Europea è stata emessa nell’anno 1989 miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro

  30. Decreto Legislativo 626 98 articoli 13 allegati 10 regolamenti Circa 90 Circolari Ministeriali 12 ministeri coinvolti Delibere delle Regioni Nuovi decreti per applicare alcuni articoli Decreto 626 Con modifiche, aggiornamenti,negli anni 1996, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003

  31. Decreto Legislativo 626 La Corte di giustizia europea ha fatto modificare diverse volte il D. Lgs 626 perché il nostro Paese non ha legiferato correttamente. (es. Videoterminali, RSPP e Addetti al SPP ecc.) Decreto 626 Con modifiche, aggiornamenti,negli anni 1996,1999,2000, 2001,2002,2003

  32. Struttura del D.Lgs 626/94 Capo 1° - Disposizioni generali art. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 Capo 2° - Servizi di prevenzione art. 8, 9, 10 e 11 Capo 3° - Prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori, pronto soccorso art. 12, 13, 14 e 15 Capo 4° - Sorveglianza sanitaria art. 16 e 17 Capo 5° - Consultazione dei lavoratori art. 18, 19 e 20 Capo 6° - Informazione dei lavoratori art. 21 e 22 Capo 7° - Disposizioni concernenti la pubblica amministrazione art. 23, 24, 25, 26, 27 e 28 Capo 8° - Statistiche infortuni e delle malattie professionali art. 29 TITOLO I PARTE GENERALE

  33. TITOLO II Luoghi di lavoro art. 30, 31, 32 e 33 TITOLO III Attrezzature di lavoro art. 34, 35, 36, 37, 38 e 39 Uso dei dispositivi individuali art. 40, 41, 42, 43, 43, 44, 45 e 46 TITOLO IV

  34. Movimentazione manuale dei carichi art. 47, 48 e 49 TITOLO V TITOLO VI Uso di attrezzature munite di videoterminale art. 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58 e 59 Capo 1° - Disposizioni generali art. 60 e 61 Capo 2° - Obblighi del datore di lavoro art. 62, 63, 64, 65, 66, 67 e 68 Capo 3° - Sorveglianza sanitaria art. 69, 70, 71 e 72 TITOLO VII PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI

  35. TITOLO VII bis PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI Art. 72/bis – Campo di applicazione Art. 72…… terdecies TITOLO VIII PROTEZIONE DA AGENTI BIOLOGICI Capo 1° - art. 73, 74, 75, 76 e 77 Capo 2° - OBBLIGHI DEI DATORI DI LAVORO art. 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 Capo 3° - SORVEGLIANZA SANITARIA art. 86, 87, 88….. undecies TITOLO IX Sanzioni art. 89, 90, 91, 92, 93 e 94 TITOLO X Disposizioni transitorie e finali art. 95, 96, 97 e 98

  36. A L L E G A T I • Allegato I Casi in cui è consentito al datore di lavoro lo svolgimento diretto dei compiti di prevenzione e protezione. • Allegato II Prescrizioni di sicurezza e salute per i luoghi di lavoro. • Allegato III Schema per l’inventario dei rischi ai fini dell’impiego dei D.P.I. • Allegato IV Elenco indicativo delle attrezzature di protezione individuale • Allegato V Elenco delle attività …. Per i quali si può rendere necessario l’uso dei D.P.I. • Allegato VI Elementi di riferimento (movimentazione manuale dei carichi) • Allegato VII Prescrizioni Minime per l’uso dei VDT • Allegati VIII (n° 6 parti per la protezione da agenti cancerogeni, chimici e biologici) • Allegati IX÷XIII Agenti biologici • Allegato XIV Attrezzature da sottoporre a verifica • Allegato XV Prescrizioni supplementari per attrezzature di lavoro specifiche • Allegato XV - bis • Allegato XV - ter • Allegato XV - quater

  37. 626 e Direttive Europee LA NOVITA’ PRINCIPALE Da un sistema applicativo delle leggi puramente “tecnologico” si passa ad una applicazione che mette al centro dell’interesse l’uomo - i lavoratori - Si interviene sull’uomo attraverso azioni di Informazione Formazione Educazione Sensibilizzazione

  38. Salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro SICUREZZA Condizione o qualità di chi, di ciò che è sicuro (Zingarelli) Condizione oggettiva esente da pericoli, o garantita contro eventuali pericoli (Devoto-Oli) Dal latino SINE CURA ovvero SENZA PREOCCUPAZIONE SALUTE: Non assenza di malattia ma condizione di BENESSERE come la definisce la Organizzazione Mondiale della Salute

  39. Salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro Due fattori incidono sulla mancata sicurezza Costo umano Dovuto all’elevato numero di incidenti ed infortuni sul lavoro Costo economico Costi diretti ed indiretti che incidono sui conti dello Stato e dei singoli lavoratori costo umano + costo economico = costo sociale

  40. Salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro Costo degli infortuni stimato in circa € 28 miliardi e mezzo 55 mila miliardi(vecchie lire) COSTI INDIRETTI NON QUANTIFICABILI PER LE IMPRESE O PER I SINGOLI LAVORATORI tempo “perso” per il soccorso riparazioni attrezzature penali per consegne ritardi produzione ricorso a straordinari spese legali e mediche • 6 miliardi di € per • pensioni • 16 milioni giornate • lavoro perse • 30.000 invalidi • permanenti

  41. Leggi e norme Vi furono anche errori di impostazione e di valutazione non considerando perché accadono gli infortuni e gli incidenti 78 % Comportamento imprudente con atti pericolosi 20 % Carenze impiantistiche e tecniche con condizioni di lavoro pericolose 2 % Fattori non controllabili ed imprevedibili

  42. 626 e Direttive Europee Sicurezza OGGETTIVA - tecnologica SICUREZZA Adeguando macchine e impianti Formazione delle persone Sicurezza SOGGETTIVA - umana

  43. 626 e Direttive Europee Il complesso delle norme previste dal D. Lgs. 626 disegna un sistema che vede i LAVORATORI al centro dell’organizzazione della sicurezza nei luoghi di lavoro al posto della macchina

  44. 626 e Direttive Europee Organizzazione interna finalizzata ad una corretta gestione della sicurezza Il Decreto 626 prevede per ogni AZIENDA Politica aziendale per la sicurezza Attribuzioni, compiti e responsabilità per i diversi soggetti Ruolo determinante del RLS per il controllo attraverso la Partecipazione: il “conflitto” non è funzionale al limite Si chiede il parere alla Vigilanza (ASL, Ispettorato ecc.)

  45. 626 e Direttive Europee Novità principale Soggetti della sicurezza • Datore di Lavoro • Dirigenti • Preposti • Responsabile del • Servizio di prevenzione • e Protezione • Medico Competente • Addetti emergenze • Rappresentante dei • Lavoratori per la • Sicurezza • Tutti i lavoratori

  46. 626 e Direttive Europee Datore di Lavoro Lavoratori Fabbricanti e Progettisti Medico Competente Il Decreto 626 prevede Inoltre le attività di Vigilanza e le Sanzioni Il D.Lgs. 626/94 propugna il miglioramento della sicurezza e della salute con l’indicazione di obblighi per: Articolo 7 GLI APPALTI Regola e norma la sicurezza tra gli appaltatori, aziende appaltatrici, lavoratori autonomi, ecc.

  47. R.L.S. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Decreto Legislativo 626/94 Direttiva quadro Art. 18 Art. 19

  48. R.L.S. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Contrattazione collettiva CCNL 31 AGOSTO 1999 ART. 58 ULTIMO CCNL ART.71 RIPORTANO LETTERALMENTE IL D. Lgs 626/94 CONTRATTO COLLETTIVO QUADRO 10 LUGLIO 1996

  49. R.L.S. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Rappresenta una delle principali novità della nuova disciplina della sicurezza sul lavoro. Tende a sottolineare la partecipazione attiva dei lavoratori alla realizzazione di una più efficace tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

  50. R.L.S. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il compito del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI è diverso da quello dei RAPPRESENTANTI SINDACALI ed hanno dei poteri Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza durante il lavoro L’art. 19 del Decreto 626 stabilisce precise attribuzioni

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