1 / 17

Piano educativo individualizzato . Progetto di vita

Piano educativo individualizzato . Progetto di vita. Prof.ssa Floriana Falcinelli. Progettazione.

neil-mercer
Download Presentation

Piano educativo individualizzato . Progetto di vita

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Piano educativo individualizzato .Progetto di vita Prof.ssa Floriana Falcinelli

  2. Progettazione • Assumere la logica progettuale significa individuare in modo intenzionale obiettivi, contenuti, metodi e verifiche di un percorso formativo muovendo dall’analisi dei suoi bisogni formativi , ponendo al centro l’allievo che apprende ( avere cura dell’altro, personalizzazione) • La progettazione è aperta nel senso che pur prevedendo le fasi dell’intervento, dovrà lasciare spazio ad esiti possibili e non preventivati ( superamento della programmazione lineare, logica della complessità) • Osservazione- progettazione- realizzazione- valutazione

  3. Caratteri della progettazione • Problematicità ( individuazione e ricerca di soluzione dei problemi • Probabilità ( il processo di insegnamento-apprendimento non contiene certezza di sviluppo lineare- logica della complessità sistemica) • Adattività ( costante verifica ed eventualmente costante rettifica delle procedure adottate • Promozione dell’alterità ( accompagna la crescita dell’allievo verso la competenza e l’autonomia, nella logica del contratto)

  4. La diagnosi funzionale • Deve descrivere le caratteristiche dell’alunno nelle varie dimensioni, interpretarle e spiegarle in termini di funzionamento in riferimento alla realtà scolastica, familiare e sociale • Compito multidisciplinare e collegiale ( insegnanti, specialisti sanitari e sociali, famiglia) che può coinvolgere laddove possibile anche l’alunno (narratore di se stesso) • Necessità di una regia che sappia organizzare e coordinare la raccolta dei dati finalizzandola in modo chiaro ed esplicito al miglioramento della prassi scolastica, ma che sappia attivare una pluralità dei contributi

  5. Il modello ICF (( International classification Of Functioning, Disability, and Health), OMS 2001 e la versione ICF- CY ( 2007) • Modello concettuale che parla di salute, non di disabilità o patologie • La situazione di una persona va letta in modo globale e interconnesso, da diverse prospettive • I fattori che si influenzano reciprocamente sono le condizioni fisiche ma anche i fattori di contesto e al centro il corpo come concretamente è fatto ( struttura) e come realmente funziona ( funzioni) e l’essere persona con delle reali attività personali e modalità di partecipazione sociale

  6. Leggere i Bisogni educativi speciali attraverso l’ICF • Condizioni di salute/ fisiche • Strutture corporee • Funzioni corporee • Attività personali • Partecipazione sociale • Fattori contestuali ambientali • Fattori contestuali personali

  7. Definizione del fabbisogno di risorse per l’individualizzazione • Osservazione dell’alunno in base a schede con specifici indicatori ( più punti di vista) • Valutazione collegiale del fabbisogno in base ad una scala : 0 nessun problema, 1 lieve bisogno di individualizzazione, 2 medio bisogno, 3 notevole bisogno, 4 fortissimo bisogno • Lettura della capability ( Sen, 1992) • Individuazione delle risorse

  8. Profilo dinamico funzionale : parametri • Cognitivo • Affettivo relazionale • Comunicazionale • Linguistico • Sensoriale • Motorio prassico • Neuropsicologico • Autonomia • Apprendimento

  9. Fasi operative del PDF • Sintetizzare i risultati della diagnosi funzionale • Definire gli obiettivi a lungo termine • Scegliere gli obiettivi a medio termine • Definire gli obiettivi in compiti, sequenze operative • Individuare materiali, attività e metodi ( risorse )

  10. Costruzione del PEI ( Piano Educativo Individualizzato, Progetto di Vita)

  11. PEI per alunni disabili • Ai sensi dell’art. 12, c. 5. Legge 104/92 per gli alunni disabili la scuola, insieme alla famiglia, alla ASL e ai Servizi, predispone il PEI, ovvero il progetto di inclusione scolastica ed extrascolastica, che contiene gli obiettivi (minimi o differenziati) e le strategie didattiche e che rappresenta il progetto di vita per il ragazzo. Il PEI deve essere calibrato sulle effettive capacità degli alunni.

  12. Tipologie di PEI • In base all’O.M. n. 90/2001, art. 15, esistono due tipi di PEI che possono essere redatti sulla base del PDF: • Curriculare , semplificato, ovvero per obiettivi minimi, che conduce al conseguimento del diploma • Differenziato che conduce al conseguimento dell’attestato.

  13. Categorie di risorse per l’individualizzazione • Organizzazione scolastica • Gestione degli spazi e aspetti architettonici • Partnership e alleanze extrascolastiche • Necessità formative e di aggiornamento • Necessità di documentazione, di scambio di esperienze, di presa di contatto con altre scuole • Modalità didattiche ordinarie ( modifiche) • Materiale didattico ( modifiche) • Didattica individuale ( in integrazione alle precedenti) • Materiale didattico individuale specifico

  14. Interventi educativi, formativi ordinari • Interventi educativi formativi individuali • Interventi educativi relazionali ordinari • Interventi educativi relazionali individuali • Ausili o tecnologie di aiuto • Interventi riabilitativi • Interventi sanitari terapeutici

  15. La valutazione degli apprendimenti • Gli strumenti di valutazione finale per gli studenti disabili sono gli stessi dei normodotati ( L. 104/92, art.16) o equipollenti ( usare metodi diversi per verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi) • Gli aspetti della valutazione si riconducono al PEI. «Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI il Consiglio di classe può decidere che l’alunno ripeta la classe o sia ammesso agli esami di licenza al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo ( O.M.n.90/01 • Importanti norme sono l’O.M. 27 maggio 1997( scrutini ed esami) ,n.330 e il DPR 23 luglio 98 e l’O.M 4 aprile 2003 n.35 (esami di stato)

  16. Elementi del complesso normativo • Possibilità di essere ammessi a una terza ripetenza • Possibilità di frequenza nella classe successiva e attivazione di sinergie tra secondaria superiore e formazione professionale per gli allievi ripetenti le terza classe istituti professionali • Piena contitolarità dei docenti per il sostegno in sede di valutazione finale e nelle Commissioni esami di Stato • La possibilità per gli alunni disabili valutati in modo differenziato di partecipare agli esami di Stato con un programma diversificato coerente con il percorso svolto, in tal caso viene rilasciato allo studente un attestato di credito formativo spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale. Il riferimento alle prove differenziate va indicato solo nell’attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo • L’eventuale ricorso per gli alunni con PEI semplificato in sede di esame a prove equipollenti, ad assistenti per l’autonomia e la comunicazione, a tempi più lunghi per le prove scritte, grafiche e per il colloquio

  17. Valutazione formativa • Raccordo con il PEI • Prove di verifica equipollenti a quelle per normodotati • Uso di strumenti processuali ( portfolio) • Uso di prove autentiche • Lettura formativa dei dati con la possibilità di rivedere il PEI e di strutturare specifici percorsi di sostegno o recupero • Approccio globale e dinamico ( rapporto con la valutazione diagnostica con l’ICF)

More Related