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La dimensione sociale nelle Università in Europa e in Italia:

La dimensione sociale nelle Università in Europa e in Italia:. La dimensione sociale nel Processo di Bologna Marzia Foroni Miur , 29 marzo 2012. Sommario. L’evoluzione della dimensione sociale nel Processo di Bologna La definizione e gli impegni; Un primo bilancio Sfide e prospettive.

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  1. La dimensione sociale nelle Università in Europa e in Italia: La dimensione sociale nel Processo di Bologna Marzia Foroni Miur, 29 marzo 2012

  2. Sommario • L’evoluzione della dimensione sociale nel Processo di Bologna • La definizione e gli impegni; • Un primo bilancio • Sfide e prospettive

  3. 1. L’evoluzione La dimensione sociale: • … caratteristica dell’istruzione superiore sulla quale è richiesto il coinvolgimento degli studenti (Praga, 2001); • … contributo dell’istruzione superiore alla coesione sociale e come aspetto della responsabilità pubblica dei Governi (Berlino, 2003); • … inclusiva delle condizioni di vita e di studio degli studenti (Berlino, 2003); • … influenzata dalla possibilità (o meno) di accedere all’università e incentrata sugli studenti provenienti da contesti svantaggiati (Bergen, 2005).

  4. 2. La definizione • riguarda l’accesso all’università, la partecipazione agli studi ed il completamento del percorso formativo • si realizza se l’insieme degli studenti riflette la diversità delle nostre popolazioni • dipende dall’abbattimento degli ostacoli derivanti dalle condizioni sociali ed economiche • Si basa sui principi di non-discriminazione e di equità di accesso. (Londra, 2007)

  5. 2. Caratteristiche della dimensione sociale E’ una politica trasversale: • Concerne molte delle azioni e degli strumenti del Processo di Bologna; • Richiede il contributo fattivo di tutti gli attori coinvolti (governi, ministeri, regioni, enti territoriali, università, docenti, studenti, …) Ha come obiettivi l’aumento degli studenti e dei Laureati e l’inclusione di nuovi studenti per età, condizione socio – economica, genere, disabilità, etnia, religione, provenienza geografica, situazione familiare, situazione lavorativa, … La centralità dello studente si afferma anche eliminando gli ostacoli esistenti e dando risposte efficaci alle nuove domande che emergono.

  6. 2. Gli impegni Per realizzare la dimensione sociale, occorre fornire agli studenti servizi adeguati, per creare percorsi di apprendimento più flessibili sia per l’accesso all’istruzione superiore che per la mobilità al suo interno, e per estendere la partecipazione a tutti i livelli secondo il principio delle pari opportunità. I Ministri si impegnano: • a condividere le proprie strategie e piani d’azione nazionale per migliorare l’equilibrio nella partecipazione all’istruzione superiore • a richiedere ad Eurostat ed Eurostudent di compilare un Rapporto sulla dimensione sociale e sulla mobilità. (Londra, 2009)

  7. 3. Il primo bilancio • Le strategie ed i piani d’azione presentati rifletto la forte diversità esistente tra i paesi nell’affrontare questo impegno; • I dati a disposizione sono limitati e non sempre abbastanza solidi per una corretta pianificazione delle politiche. (Lovanio, 2009) IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA CONTESTAZIONI CONTRO IL PROCESSO DI BOLOGNA

  8. 3. Il primo bilancio Le misure concrete per il raggiungimento dell’obiettivo: • Riconferma degli impegni precedenti • Miglioramento dell’ambiente di apprendimento • Creazione delle condizioni economiche adeguate affinché gli studenti possano beneficiare delle opportunità di studio a tutti i livelli • Definizione di obiettivi misurabili • Collegamento con gli altri settori educativi (Lovanio, 2009)

  9. 4. Le sfide per il 2015 • Limitare l’effetto negativo dell’attuale crisi sulla partecipazione all’istruzione superiore e sulle prospettive dei Laureati • Allargare la partecipazione dei gruppi sotto – rappresentati • Rafforzare le interazioni con le altre azioni e politiche del Processo di Bologna • Promuovere la dimensione sociale come elemento di attrattività dello Spazio europeo • Assicurare la dimensione sociale nella mobilità internazionale

  10. 4. Le prospettive • Adozione di misure nazionali per ampliare gli accessi garantendo la qualità • Mantenimento del legame tra accesso e completamento degli studi • Attenzione ai servizi di supporto agli studenti, all’orientamento e al tutoraggio, alla flessibilità dei percorsi formativi ed al riconoscimento dell’apprendimento pregresso • Promozione dell’apprendimento incentrato sullo studente • Attenzione alla partecipazione alla mobilità internazionale

  11. 4. Le prospettive Fattori di successo: • Diffusione dalle buone pratiche nazionali ed istituzionali • Definizione di obiettivi misurabili a livello nazionali • Miglioramento dei dati a disposizione a livello internazionale • Collaborazione tra tutti gli attori coinvolti • …

  12. GRAZIE!Marzia.foroni@miur.it

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