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IL CUP Codice Unico di Progetto Roma, 10 maggio 2004

SEMINARIO “ Nuovi strumenti informativi sulla spesa nella P.A.: il caso dei lavori pubblici ”. IL CUP Codice Unico di Progetto Roma, 10 maggio 2004. Che cosa è il sistema CUP e perché è stato realizzato

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IL CUP Codice Unico di Progetto Roma, 10 maggio 2004

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Presentation Transcript


  1. SEMINARIO “Nuovi strumenti informativi sulla spesa nella P.A.: il caso dei lavori pubblici” IL CUP Codice Unico di Progetto Roma, 10 maggio 2004

  2. Che cosa è il sistema CUP e perché è stato realizzato I molti sistemi di monitoraggio, oggi operativi a livello sia centrale che locale, anche se soddisfano le esigenze per cui sono stati progettati, non sono generalmente in grado di scambiarsi informazioni: quindi, non si è in grado di sommare o incrociare i vari dati per ricostruire la situazione complessiva di ciò che avviene sul territorio. Ne consegue che è sostanzialmente impossibile conoscere – rapidamente e con dati attendibili - la spesa sostenuta dalla P.A. per gli investimenti e verificarne l’efficacia, rendendo così problematica anche la programmazione della spesa stessa.

  3. Il sistema del Codice Unico di Progetto, CUP - operativo presso il CIPE - nasce per superare questa difficoltà: il CUP è, infatti, un’etichetta stabile, collegata una volta per tutte, biunivocamente, ad ogni specifico progetto d’investimento pubblico, e quindi consente di seguire ogni progetto nei vari ambienti che forniscono / chiedono informazioni sulla sua evoluzione. Il Codice Unico di Progetto è componente essenziale del sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici, MIP, attualmente in fase di progettazione, cui si farà cenno nel seguito.

  4. La normativa Alla base del sistema CUP vi sono essenzialmente: -         la legge n. 144/1999, art. 1, in cui si prevede, tra l’altro, la costituzione del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e della relativa banca dati, da costituire presso il CIPE; -         la legge 289/2002, legge finanziaria 2003, che, all’art. 28, prevede, fra l’altro, l’obbligatorietà della codificazione della spesa pubblica per garantire la rispondenza dei conti pubblici all’art. 104 del trattato istitutivo della Comunità europea; - la delibera CIPE n.143/2002, che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP, in attuazione dell’art. 11 della legge “Disposizioni ordinamentali in materia di Pubblica Amministrazione” (legge n. 3/2003), con cui è sancita l’obbligatorietà del codice CUP.

  5. Va quindi evidenziato che il sistema CUP/MIP trae fondamento normativo anche dal disposto dell’art. 104 del Trattato Istitutivo della Comunità Europea, che è, nel nostro ordinamento, un vincolo aggiuntivo a quelli costituzionali. Inoltre il primo comma dell’art. 117 del Titolo V della Costituzione recita: “Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: …….. r) …. ; coordinamento informativo, statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale, e locale;………

  6. Il suddetto art. 28, comma 4, della finanziaria 2003, infine, prevede che le banche incaricate dei servizi di tesoreria e di cassa, e gli uffici postali che svolgono analoghi servizi, non possono accettare disposizioni di pagamento prive della codificazione prevista dalla stessa norma.

  7. La definizione di progetto d’investimento pubblico Nell’allegato alla citata delibera CIPE 143/2002, premesso che si recepisce la definizione d’investimento pubblico adottata dalla Conferenza Stato - Regioni nella seduta del 10 febbraio 2000, si precisa che devono essere registrati al Sistema CUP i progetti d’investimento pubblico: •     finanziati con risorse provenienti da bilanci di enti pubblici (amministrazioni centrali, regionali, locali, altri enti pubblici) o di società partecipate, direttamente o indirettamente, da capitale pubblico, •        destinate al finanziamento o al cofinanziamento di lavori pubblici (come individuati dalla legge 11 febbraio 1994, n.109 e successive modificazioni ed integrazioni) ed all’agevolazione di servizi ed attività produttive e •          finalizzate alla promozione delle politiche di sviluppo.

  8. La delibera CIPE 143/2002 precisa inoltre che: - devono essere comunque registrate al Sistema CUP tutte le tipologie progettuali ammissibili al cofinanziamento dei fondi strutturali o ricomprese negli strumenti di programmazione negoziata; - il CUP non deve essere richiesto per i trasferimenti di risorse finanziarie fra Stato e Regioni o Province autonome o Comuni, o fra Stato, Regioni, Province e Comuni e società da questi partecipate, direttamente o indirettamente: il CUP dovrà essere successivamente richiesto, da parte dei soggetti responsabili, in sede di utilizzo di tali risorse.

  9. Si può, in conclusione, dire che, in termini operativi, un progetto d’investimento pubblico è un complesso di azioni o di strumenti di sostegno, collegati fra loro da quattro elementi: • la presenza di un decisore pubblico, • il finanziamento – almeno parziale, diretto o indiretto – con risorse pubbliche; • un comune obiettivo di sviluppo economico e sociale delle azioni o degli strumenti suddetti, • 4. un tempo specificato entro cui raggiungere detto obiettivo.

  10. I soggetti responsabili La citata delibera CIPE 143/2002 afferma che la responsabilità della richiesta del CUP è “attribuita all'Amministrazione, ovvero al soggetto titolare del progetto, cui competono l'attuazione degli interventi e l'erogazione delle relative risorse finanziarie pubbliche, destinate alla realizzazione degli interventi”. Pertanto, soggetti responsabili della richiesta del CUP risultano: -  per i lavori pubblici (ex lege n.109/94): le stazioni appaltanti; -  per studi, indagini e progettazioni relative a lavori pubblici: le Amministrazioni o i soggetti che ne dispongono l'esecuzione ed ai quali spetta la decisione di spesa pubblica; -  per gli aiuti alle attività produttive, per gli interventi in campo formativo, per i progetti di ricerca e per altri incentivi o forme d'intervento: le Amministrazioni alle quali spetta la titolarità della concessione o dell’erogazione del finanziamento pubblico.

  11. La struttura organizzativa del sistema CUP Il sistema CUP si avvale di un apposito sito, raggiungibile via Internet, all’indirizzo http://www.cipecomitato.it/cup.asp; a questo sito è possibile sia richiedere informazioni sul funzionamento del sistema, sia accreditarsi al sistema stesso, ottenere i codici CUP ed interrogare l’anagrafe dei progetti. Per mostrare come è strutturato tale sito, e quali sono le sue principali funzionalità, di seguito ne è riportata la schermata di apertura.

  12. Il sistema CUP è dotato di un servizio di supporto immediato, “help desk”, raggiungibile anche per via telefonica, finalizzato ad aiutare gli utenti per la risoluzione dei problemi tecnici più semplici ed a far intervenire, se necessario, la “struttura di supporto CUP”, operante presso il Servizio Centrale Segreteria CIPE. Il sistema CUP prevede anche: - un Gruppo tecnico di coordinamento, cui partecipano rappresentanti delle varie Amministrazioni interessate, centrali e locali (Nuclei di valutazione, centrali e regionali, uffici regionali di statistica, ANCI, UPI, UNCEM, Osservatorio Centrale dei lavori pubblici, Osservatori regionali ed ISTAT), - una Rete di referenti, che costituiscono dei punti di raccordo del sistema all’interno delle varie Amministrazioni.

  13. Progetti inseriti, soggetti e utenti accreditati Al 30 aprile 2004 sono stati generati circa 82.000 codici, di cui 40.400 (49 %) relativi a lavori pubblici e 37.700 (42 %) ad aiuti. I dati relativi a questi progetti sono contenuti in una banca dati, chiamata “anagrafe progetti” o “sistema indice”, accessibile a tutti gli utenti accreditati, che possono interrogare il sistema sia per conoscere i dati relativi ad uno specifico progetto, inserendo il suo CUP, sia per conoscere tutti i progetti che presentino certe caratteristiche (in termini di tipologia, e/o di localizzazione, ecc). I soggetti accreditati al sistema sono circa 3.300: gli utenti sono oltre 4.800.

  14. Il sistema CUP evidenzia un buon tasso di crescita delle richieste sia di registrazione di progetti (+ 31% da metà gennaio 2004 a fine aprile 2004) sia di accreditamento (+ 59% nello stesso periodo). Va ricordato che, fra le varie attività di miglioramento e sviluppo del sistema, si sta procedendo ad una verifica dei dati inseriti a corredo di ciascun progetto, proponendo ai vari soggetti responsabili eventuali correzioni o integrazioni dei dati stessi (specie per quanto riguarda il ricorso al CUP Master).

  15. Il “progetto monitoraggio degli investimenti pubblici”, MIP Attualmente è in corso la fase di progettazione del citato sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici, “sistema MIP”, previsto dalla legge 144/99. Il relativo documento progettuale è stato esaminato, integrato e approvato, il 28 gennaio u.s., nella seduta tecnica propedeutica alla Conferenza unificata Stato, Regioni ed Autonomie locali, che, nella riunione tenutasi il 29 aprile u.s., ha dato la propria intesa. Ora il citato documento progettuale deve essere sottoposto all’esame del CIPE: successivamente, occorrerà promuovere le gare per la realizzazione del sistema, e quindi avviare le fasi di installazione e di gestione.

  16. In estrema sintesi, il sistema MIP deve: - basarsi sul CUP, etichetta che consente di collegare insieme le informazioni relative allo stesso progetto d’investimento pubblico, - prevedere, per garantire la qualità del dato, che a regime le informazioni siano inserite nel sistema dal soggetto responsabile, - comportare, almeno in prospettiva, lo snellimento delle procedure in carico ai soggetti responsabili, richiedendo che a regime le informazioni siano inserite da detti soggetti nel sistema una sola volta, provvedendo poi il sistema stesso a fornire tali informazioni a tutte le strutture interessate, - predisporre una reportistica per i soggetti accreditati, che ovviamente si aggiunge alle elaborazioni che ciascuna Amministrazione, con i propri sistemi di monitoraggio, vorrà produrre per far fronte alle proprie specifiche esigenze e responsabilità.

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