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Antropologia

La scienza che studia le diversità. Antropologia. Antropologia culturale A Cura di: Dott. A.F.D. Sergio TESIO sergiotesio@libero.it. Programma del corso. Introduzione alla disciplina; L’articolazione del locale col globale; Procedimento, indagine e metodi in antropologia;

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Presentation Transcript


  1. La scienza che studia le diversità Antropologia

  2. Antropologia culturale A Cura di: Dott. A.F.D. Sergio TESIO sergiotesio@libero.it

  3. Programma del corso • Introduzione alla disciplina; • L’articolazione del locale col globale; • Procedimento, indagine e metodi in antropologia; • L’osservazione partecipante e la pratica di campo;

  4. Programma del corso • I campi di studio dell’antropologia; • Antropologia e sociologia; • Antropologia e sanità; • Antropologia e scienze infermieristiche;

  5. Il progetto fondamentale dell’antropologia consiste nell’individuare categorie analitiche universali capaci di spiegare al tempo stesso la diversità delle società umane è l’unità del genere umano

  6. L’antropologia è nata dal particolare rapporto che la razionalità e la storicità occidentali hanno stabilito con tutte le altre società. • Una storia comparata delle idee e delle culture.

  7. L’antropologia può costituire un punto di vista specifico sul reale nella misura in cui è capace di pensare i rapporti fra locale e globale, fra continuità e discontinuità, fra unità e diversità.

  8. La storia dell’antropologia deve farsi ad un doppio livello: quello dell’evoluzione della stessa società europea, e quello dell’evoluzione del rapporto che essa ha intrattenuto con le altre società. La storia del pensiero antropologico deve approdare ad una riflessione su problematiche attuali:

  9. L’incrocio delle culture; Cosa intendere per progresso sociale ed economico (la globalizzazione); I rapporti tra i vari processi di uniformazione (l’estensione dei poteri centralizzati nelle istituzioni burocratiche, il consumo di massa); Come si articolano i diversi modi di pensiero (magia, mito,religione,scienza) Le affermazioni dei particolarismi (etnici, sociali, linguistici, religiosi); I rapporti con la persona, la malattia, il paziente.

  10. Per molto tempo l’antropologia è stata la scienza delle società arcaiche, selvagge ed esotiche per trasformarsi gradualmente in scienza delle società primitive. Oggi si presenta come la scienza delle diversità culturali, e in modo generale come la scienza dell’uomo in società.

  11. Cambiamento legato a due fattori: Rimessa in discussione, all’interno della disciplina, di un certo numero di nozioni nuove, (risultato di dibattiti contradditori). Cambiamento delle condizioni storiche e intellettuali generali (fenomeno della decolonizzazione).

  12. Progetto: Pensare il rapporto fra l’unità e l’unità del genere umano. L’antropologia pone al centro del suo procedimento le differenze per le quali le società e le culture si distinguono. L’antropologia è per eccellenza una disciplina “contrastativa” articolare i rapporti fra locale e globale e di pensare l’altro e il medesimo sotto gli aspetti più diversi.

  13. Teorie: Correnti evoluzioniste: mettono l’accento in particolare sull’unità del genere umano; le differenze fra le società e le culture sono meramente congiunturali e destinate ad essere riassorbite nell’universale. Corrente relativista: mettono in evidenza le diversità culturali e sociali, e considerano l’unità del genere umano come capacità di differenziarsi in numerose culture.

  14. La curiosità dell’altro corrisponde spesso a sogni di evasione, piuttosto che ad un tentativo di conoscenza (es. turismo di massa). Il gusto attuale per racconti di viaggio traduce l’infatuazione del pubblico per la visione esotica degli altri. Che si traduce con un sentimento di superiorità dell’occidente, forse superato, ma che per anni è alimentato dalla letteratura delle opere dei grandi viaggi (Cortes, Las Casas, Cook, Livingstone)

  15. Un’altra attrattiva del largo pubblico per l’antropologia risiede nella possibilità di utilizzare l’altro, come rifugio contro un presente ritenuto minaccioso e insoddisfacente. L’attuale voga della ruralità, le immagine del lontano”buon selvaggio” o del vicino “buon contadino” diventano il pretesto per criticare il progresso e per condannare le usurpazioni che la società moderna si presume eserciti sugli individui.

  16. L’oggetto: È dinamico e fa parte integrante della società globale; È dialettico mette in relazione il locale con il globale, i gruppi ristretti e la società generale in cui sono inseriti, L’antropologia tenta di illuminare contemporaneamente i due livelli, nonché l’insieme degli scambi e delle determinazioni che li collegano.

  17. Il progetto dell’Antropologia è di riflettere sul funzionamento generale del sociale e del culturale e di individuare categorie analitiche universali capaci di spiegare al tempo stesso la diversità delle società umane e l’unità del genere umano.

  18. Antropologia Procedimento e indagine: decentramento - distanziamento ( il ricercatore deve uscire dal suo contesto per rendersi conto delle diversità. Osservazione partecipante:presenza fisica e di lunga durata del ricercatore sul campo. (tener conto 2 fattori; l’insieme dei dati esterni e determinazioni socio-politiche globali)

  19. L’oggetto Non è dato a priori; viene costruito progressivamente; dal rapporto del ricercatore col campo delimitato in questione, dall’apparato concettuale e dalla finalità della ricerca che si assegna. Inoltre dalla considerazione delle influenze esterne e dei più diversi dati che caratterizzano quel campo.

  20. L’unità teorica minima di analisi è la diade ( il singolo è oggetto di studio della psicologia) ma nella pratica si studiano sistemi sociali più ampi. L’approccio allo studio delle interazioni sociali è di tipo olistico: complessivo, nel senso che si pone l’obiettivo di comprendere le interrelazioni tra i differenti aspetti della società

  21. L’antropologia medica Si occupa di approfondire la comprensione dei problemi di salute nei diversi contesti culturali, di prevenirli e di affrontarli. Studia gli aspetti socio-culturali che riguardano la salute e la malattia.

  22. L’antropologia medica Si occupa dello studio di come le persone appartenenti a differenti gruppi sociali e a differenti culture spiegano: Le cause di cattiva salute; i tipi di terapia; i tipi di terapeuta

  23. L’antropologia medicaFattori che influenzano le credenze e i comportamenti correlati alla salute Individuali: età, sesso, caratteristiche fisiche, competenza culturale ed istruzione, esperienza, risorse economiche, stato fisico e psichico; Contesto sociale: origine etnica, classe sociale, famiglia, qualità e consistenza delle reti sociali, ambiente di lavoro, associazioni; Contesto ambientale fisico: clima inquinamento, infrastrutture, servizi

  24. Applicazione clinica dell’antropologia medica Collaborazione e supporto a progetti di potenziamento dei sistemi sanitari nel mondo occidentale, sia nella cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Le aree di intervento sono: primary health care, pianificazione famigliare, salute delle madri e dei bambini, nutrizione, malattia mentale, dipendenza da sostanze, diffusione delle malattie infettive.

  25. Applicazione clinica dell’antropologia medica Approfondimento dello studio dei fattori sociali che influenzano la salute. In particolare quelli politici, sociali, economici che generano le diseguaglianze tra differenti società e internamente alle società: uno dei principali oggetti di studio è la relazione tra condizioni di povertà e malattia

  26. Differenze di genere: tutte le società dividono la popolazione in due categorie “maschi” e “femmine”; le differenze biologiche hanno ovunque comportato questa distinzione, ma gli attributi sociali ( gli status) propri delle due categorie sono un prodotto culturale,il genere può essere considerato una relazione: l’uomo è definito in relazione alla donna e viceversa. Applicazione clinica dell’antropologia medicaCriteri universali di differenziazione sociale: genere ed età

  27. Applicazione clinica dell’antropologia medica Le differenze di potere e di status variano ampiamente nello spazio e nel tempo: dalla quasi totale uguaglianza ( Chewong della malesia; Hopi) alla totale disparità. L’acquisizione dell’identità di genere è frutto del processo di socializzazione.

  28. Applicazione clinica dell’antropologia medica Età e ciclo della vita: l’età è un principio universale per la differenziazione sociale. Sebbene l’invecchiamento sia un processo biologico irreversibile, la definizione delle età è socialmente costruita ed è conseguentemente soggetta alla variabilità delle differenti culture.

  29. Applicazione clinica dell’antropologia medica L’intero corso della vita può essere suddiviso in vari “age grade” che indicano un intervallo di età definito culturalmente, in quanto il suo inizio, la sua fine, il suo status, gli eventi e le aspettative che gli sono propri sono stabiliti sulla base delle necessità della riproduzione della società delle norme e delle tradizioni di ogni singola cultura

  30. Applicazione clinica dell’antropologia medica Turnbull sostiene l’universalità di quattro fasi del ciclo di vita: Infanzia: segnata dalla dipendenza dagli adulti e dal percorso di acquisizione delle categorie culturali; l’adolescenza: il periodo intermedio nel quale la persona giunge alla maturazione sessuale alla piena responsabilità sociale;

  31. Applicazione clinica dell’antropologia medica Età adulta: segnata da responsabilità,lavoro e routine Vecchiaia: segnata da manifestazioni di difetti fisici e mentali, ma è anche fase in cui “il cuore e l’anima” sono più vitali che mai, in quanto gli anziani sono dotati di una certa esperienza di vita. L’attraversamento della successione delle fasi del ciclo di vita completa il processo di socializzazione delle persone.

  32. Applicazione clinica dell’antropologia medica Vecchiaia: c’è un interesse crescente sul tema degli anziani, anche in relazione dell’incremento numerico di questa popolazione in tutti i paesi del mondo (attese 1,2,miliardi di persone oltre i 60 aa nel 2035, di cui il 72 % nei paesi in via di sviluppo: in particolare in Africa, Asia e America Latina). La classe d’età il cui incremento è più rapido è quella degli “oldest old” (oltre 85 aa)

  33. Applicazione clinica dell’antropologia medica La modernizzazione economica, la caduta del tasso delle nascite, il cambiamento nei ruoli di genere, la mobilità della popolazione hanno comportato profonde trasformazioni delle strutture demografiche, l’indebolimento delle tradizionali relazioni di parentela e del ruolo degli anziani e hanno generato nuovi problemi per la gestione di quest’ultimi, che si trovano sempre più abbandonati a sé stessi.

  34. Applicazione clinica dell’antropologia medica Polisemia del concetto di anziani: Nelle società non industrializzate tradizionali lo status di una persona cresce con l’invecchiamento, giacchè gli anziani sono considerati i depositari del patrimonio culturale, i possessori di profonda esperienza, di saggezza e di senso del giudizio. In quelle industrializzate invece gli anziani non acquisiscono una particolare autorità in virtù dell’età, in quanto il rapido ritmo dei cambiamento culturali e della tecnologia rende obsoleta molta della loro saggezza e della loro competenza culturale

  35. Applicazione clinica dell’antropologia medica Nelle società industriali in cui sono enfatizzate la giovinezza, la produttività, le facoltà intellettive, l’individualismo e l’autonomia personale; l’avanzare dell’età implica la messa a riposo e la perdita di produttività con un conseguente deterioramento dello status della persona

  36. La morte: si può considerare la morte sotto due aspetti : A) biologica: fine dell’organismo umano B) sociale: fine dell’identità sociale della persona (vedi lutto, cerimonie..lavori di gruppo Applicazione clinica dell’antropologia medica

  37. CORSO DI LAUREA DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIEREI ANNO DI CORSO Canale AC.I.: ‘Prevenzione, Promozione ed educazione alla salute’Antropologia CulturaleProf. Sergio TesioTesto consigliato per la lettura: “ EBANO” di Ryszard Kapuscinki (Universale Economica Feltrinelli)

  38.    Evidenzia la metodologia di analisi dell’autore;        Descrivi, a scelta, uno dei conflitti inter-etnici descritti nel testo;        Sottolinea quali maggiore problematiche, evidenziate nel testo, flagellano il continente africano ordinandoli, secondo una valutazione personale, in base alla loro gravità;         Analizza le eventuali problematiche a carattere socio-sanitario, descritte nel testo e proponi una soluzione personale per ognuna di esse.

  39. INTESTAZIONE:Cognome e Nome Indirizzo, Email, telefono. Elaborato su documento word:(Vedi “formato”: carattere 14; interlinea 1,5; margini sinistra 1; destra 1) Una pagina per ogni punto sopra elencato. Consegna: entro le ore 9.00 del 12 gennaio 2004. Iviare a : sergiotesio@libero.it

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